Dermatite da contatto nei gatti

La dermatite da contatto è una rara malattia della pelle di cani e gatti causata dal contatto con alcune piante (in particolare le piante della famiglia Ebreo errante), farmaci e sostanze chimiche varie. La dermatite da contatto non è molto comune negli animali o almeno non come nelle persone, perché la pelle degli animali domestici è protetta dal pelo. Per questo è facile che si sviluppi in quelle zone del corpo in cui i peli sono radi.

La dermatite da contatto può essere di due tipi: allergica o irritante.
Le reazioni allergiche richiedono un periodo di sensibilizzazione più o meno lungo durante il quale si sviluppa la reazione immunitaria. In media, la sensibilizzazione impiega da sei mesi a due anni per svilupparsi. Pertanto, i farmaci e le sostanze chimiche che sono state usate in passato senza problemi possono, apparentemente all’improvviso, essere responsabili di una reazione allergica qualche tempo dopo.

L’allergia da contatto presenta sintomi che si verificano da 24 a 48 ore dopo il contatto con la sostanza incriminata.
La reazione è simile a quella che si verifica nelle persone a causa dell’edera velenosa.
I sintomi tipici comprendono prurito ed una eruzione papulare. Il prurito può essere grave. Negli animali vengono colpiti generalmente le zampe ed il muso e, a volte, l’interno delle orecchie.

Gattini, come proteggerli dai pericoli

Se per Natale avete intenzione di adottare un gattino o lo riceverete in regalo, è bene sapere, soprattutto se siete alle prime armi con i cuccioli, che proprio come un bebé può correre dei rischi a causa di piccoli oggetti lasciati in giro ed ingeriti, di piante tossiche, fili della corrente lasciati scoperti e tante altre disattenzioni all’apparenza banali ma che possono mettere in serio pericolo l’incolumità del nuovo arrivato. E se vogliamo partire con la zampa giusta, non possiamo certo permettere che accada.

La curiosità è gatto e i micini non hanno granché idea di cosa possa fargli del male. Giocano con tutto quello che gli capita a tiro, ingeriscono di tutto e si ficcano nei posti più impensati.

Tra gli oggetti che dovrebbero essere off limits per il gattino di casa, ci sono i gomitoli di filo, malgrado il gatto sia spesso rappresentato mentre gioca con un gomitolo, se il filo viene ingerito non verrà digerito e potrebbe ostruire il tratto intestinale.
L’unico rimedio in quel caso è la chirurgia. Meglio dunque giocare con il filo solo se all’altro capo ci siete voi, altrimenti tenete i gomitoli lontani dal gatto.

Enteropatia proteico disperdente nel gatto

L’enteropatia proteico disperdente nel gatto è un termine non specifico riferito alle condizioni associate ad una eccessiva perdita di proteine plasmatiche nel tratto gastrointestinale.

Le cause sono numerose, tra cui disturbi del sistema linfatico; blocco dei vasi linfatici del tratto gastrointestinale; cancro; insufficienza cardiaca congestizia; granuloma del piccolo intestino; malattie associate con l’aumento della permeabilità della mucosa; enterite linfoplasmatica; intussuscezione; corpo estraneo nell’intestino; gastroenterite ulcerosa; istoplasmosi (infezione fungina); parassitismo intestinale; malattie immuno-mediate; gastroenterite emorragica.

L’enteropatia proteico disperdente colpisce sia i cani che i gatti, senza particolari predisposizioni in base al sesso, alla razza o all’età.
Anche se alcuni gatti possono viverla in maniera asintomatica, in altri le manifestazioni del disturbo potrebbero anche mettere a rischio la vita dell’animale.

Gatti, come proteggerli dal freddo

I gatti si proteggono dal freddo principalmente grazie al pelo. I gatti randagi sono abituati alle temperature rigide e sanno dove cercare i posti più riparati e caldi dove rifugiarsi.
E per quanto riguarda i gatti di casa? Il principio è lo stesso e noterete sicuramente che i nostri mici adorano intrufolarsi nei posti più riscaldati della casa.

Diverso è il discorso di notte, quando le temperature calano precipitosamente, soprattutto se il vostro gatto domestico dorme sul balcone o in giardino.

L’ideale è garantirgli un riparo all’asciutto che lo protegga dall’esposizione a vento, pioggia e gelo. Per far sì che il gatto lo consideri un punto di appoggio sicuro evitiamo di sceglierlo in base alle nostre esigenze, pensando da umani. Per accontentare un gatto, bisogna pensare da gatto.

Gattini, le fasi dello sviluppo

Se la vostra gatta è appena diventata mamma, avete adottato da poco un micio o ancora vi siete imbattuti in una cucciolata senza proprietario e volete sapere qualcosa in più sui micini appena nati, dalle domande più semplici, all’apparenza banali, alle curiosità sui diversi stadi di crescita, potrebbero esservi utili alcune informazioni fondamentali che illustrano, in sintesi, il cammino dei nuovi nati verso la fase in cui riescono a mangiare, bere e cavarsela anche senza la protezione di mamma gatto o la nostra più stretta supervisione nel caso di cuccioli rimasti orfani.

Appena nati, senza alcun dubbio, i micini fanno una gran tenerezza, proprio come un neonato, sembrano così indifesi e fragili, incapaci di vedere e sentire. Ma quando ci si può aspettare di iniziare ad osservare i primi cambiamenti man mano che crescono? Ecco una rapida panoramica delle tappe dello sviluppo del gattino.

Sensi

I cuccioli nascono ciechi, con le palpebre ben chiuse. A circa 2 settimane di vita, gli occhi si aprono e il gattino può cominciare a sviluppare il senso della vista.
I cuccioli nascono sordi, con canali auricolari sigillati. Dall’età di 17 giorni, i canali sono aperti e le orecchie dei gattini possono iniziare a sentire. Entro i 25 giorni di vita, i gattini rispondono a immagini e suoni.

Regali di Natale per gatti, acquisti online

Il Natale si avvicina a grandi balzi anche per i nostri amici a quattro zampe. Tempo di pensare a cosa mettere sotto l’albero per i nostri pets. Dopo aver visto cosa offre di carino per i cani il sito di e-commerce Zooplus, interamente dedicato agli animali, siamo andati alla ricerca di qualche idea regalo per i gatti.

Iniziando da quello che vedete nella foto in homepage, il letto per gatti in tema natalizio, un classico delle feste, magari da sfoggiare nuovo di zecca approfittando dell’arrivo degli ospiti in casa. Morbido e rosso, il giaciglio delle feste per i mici è rivestito in soffice peluche e dotato di un pratico cuscino interno estraibile, lavabile in lavatrice a 30° C. Lo trovate in vendita a 16 euro e 90.

Per quanto riguarda i giochi per gatto, per chi ha in casa un micio che ama divertirsi con le decorazioni dell’abete, è bene cercare delle distrazioni e sfoggiare divertenti alternative in occasione delle feste, che tengano la nostra birba occupata. Grande scelta di giochi a tema natalizio sia nei negozi specializzati che negli stores online. Vediamo cosa abbiamo scovato di carino su Zooplus.

L’albero di Natale a prova di gatto

La casa, in vista del Natale, si riempie di piante e decorazioni a tema. Regali, nastri colorati, candele, ghirlande, luci. Un mondo incantato per la famiglia, e non certo privo di attrattive per i nostri gatti curiosi e giocherelloni. Occhio ai pericoli derivanti dai botti, dalle candele per il rischio di incendi, e alle sostanze tossiche contenute nella stella di Natale, nel vischio e nei giunchigli.

Per quanto riguarda il protagonista per eccellenza del Natale, l’abete, anche qui è sufficiente adottare alcuni semplici accorgimenti per un albero a prova di micio.

Occorre innanzitutto posizionarlo in un posto della casa non al centro della stanza, perché i mobili non devono servire al gatto come trampolino di lancio per saltare o arrampicarsi altrove. L’ideale è fissarlo alla parete, il più possibile vicino alla presa elettrica, per evitare di dover spargere troppi cavi per casa, un pericolo per i quattrozampe che ci giocherebbero e li rosicchierebbero con il rischio di prendere la scossa.

Nomi per gatti

Se per Natale sotto l’albero troverete come regalo un gatto,  è bene sapere come partire con la zampa giusta per accoglierlo in famiglia, sin dal primo giorno essere attrezzati a renderlo felice, a cominciare dal soddisfare le esigenze ed i bisogni fondamentali del nostro nuovo amico, come bere, mangiare, dormire, giocare, ricevere cure veterinarie ed effettuare le vaccinazioni di rito.

A finire con dettagli non vitali ma pur sempre fondamentali per instaurare un rapporto di comunicazione con il nostro micio. La scelta del nome, ad esempio. Se non vi va di optare per Micio, Gatto, Miao, è bene iniziare a smuovere la fantasia e pensare a come ci piacerebbe chiamarlo, magari scegliendo come nome un qualcosa che richiami alcune caratteristiche fisiche piuttosto che il carattere dell’animale.

Ad un gatto sempre allegro e pimpante, pieno di personalità, ad esempio, si addice il nome di origine latina Felix, Felice.

Un Natale a prova di gatto, feste sicure per i quattrozampe

Tra regali per cani, gatti e furetti, vestiti, ciotole e collari a tema natalizio, il Natale in compagnia dei nostri tuttozampe si preannuncia magico. Come per tutte le festività, ci sono delle insidie per i nostri piccoli amici pelosi. Pericoli che in generale si nascondono in ogni evento che stravolge le abitudini dei nostri cani e dei nostri gatti, che si tratti di un giorno di festa piuttosto che di vacanze prolungate.

Ne parlammo anche ad Halloween, del fatto che la confusione, creata da estranei o ospiti, in casa genera spesso insofferenza, soprattutto negli animali meno socievoli, scatenando un’eccitazione eccessiva che può portare anche a fughe o comportamenti isterici.

Per quanto riguarda i gatti, nello specifico, tralasciando i capitoli già trattati, delle piante tipiche delle feste tossiche, e la paura e gli incidenti causati dai botti, bisogna stare attenti a come si trasforma la casa in vista delle feste, avendo cura di creare un ambiente sicuro per il micio.

Un Natale a prova di gatto, piante tossiche

Si avvicina il Natale ed è bene cercare di creare un ambiente a prova di gatto, senza per questo dover necessariamente rinunciare ad un’atmosfera calda ed accogliente, a tema natalizio. Abbiamo già parlato di come mettere il nostro micio al sicuro dai botti e dai fuochi d’artificio, che potrebbero impaurirlo e ferirlo. E di come far fronte all’ostilità del nostro quattrozampe nei confronti degli ospiti e degli estranei, magari bambini, che lo strapazzano eccessivamente.

Oggi parliamo delle piante tipiche delle feste. Tra i pericoli in agguato segnaliamo la stella di Natale, tossica per il gatto e molto irritante. La sua ingestione provoca nausea e vomito, raramente è fatale, ma è meglio stare molto attenti, peccando per eccesso di prudenza piuttosto che mettere a rischio il micio.

E poi c’è il vischio, tipico del periodo natalizio, che adorna le nostre case e che per il gatto rientra invece nella soglia di tossicità compresa tra media e grave. Se il gatto ha ingerito la pianta è meglio non indugiare e rivolgersi immediatamente ad un centro anti-veleni o al veterinario.

Un Natale a prova di gatto, paura dei botti

Solitamente è il cane ad avere paura di botti e tuoni, ma non è affatto raro che anche i gatti sviluppino il terrore di rumori forti come lo sono i fuochi pirotecnici, comuni durante le feste natalizie. Specie i gatti sensibili come quelli che hanno subito traumi da gattini o maltrattamenti ed associano il frastuono ad eventi negativi e dolorosi, preferendo piuttosto una casa tranquilla ed il silenzio. Spiegano dalla LAC, la Lega per l’Abolizione della Caccia:

Nei gatti, e soprattutto nei cani, un botto crea forte stress e spavento tali da indurli a fuggire dai propri giardini e recinti, per scappare dal rumore a loro insopportabile, finendo spesso vittime del traffico o di ostacoli non visibili al buio.

Va ricordato che cani, gatti e piccoli animali domestici si spaventano quasi a morte per i botti della notte di San Silvestro; ciò è dovuto in particolare alla loro soglia uditiva infinitamente più sviluppata e sensibile di quella umana. A San Silvestro chi possiede cani e gatti deve seguire alcuni accorgimenti: se si tratta di gatti, è bene rinchiuderli in luoghi tranquilli (garage, bagno, ecc.), possibilmente chiudendo le finestre in modo che anche i bagliori, oltre ai rumori, siano diminuiti. Non utilizzare i botti sarà un segno di civiltà e sensibilità.

Maltrattamenti sui gatti, come intervenire

Abbiamo parlato di come riconoscere un gatto che ha subito maltrattamenti e abusi. L’animale rimane spesso appartato, è diffidente, ansioso, silenzioso o peggio miagola troppo. Come intervenire per fargli riacquistare fiducia negli esseri umani?

E’ indispensabile in primis avere pazienza e non aspettarsi che le cose si sistemino nell’arco di un  giorno. Non avere aspettative troppo elevate per il risultato finale. Spesso ci vuole un anno per trasformare un gatto che ha subito abusi in un animale domestico socievole. Anche così, non aspettatevi un miracolo: è molto improbabile ottenere una completa risoluzione dei problemi. Al massimo il gatto avrà fiducia dei familiari, di chi lo accudisce e lo nutre, ma resterà comunque ostile con gli ospiti e con gli estranei.

Detto questo, tentare questo lavoro terapeutico può essere una sfida gratificante, e coloro che hanno avuto successo non hanno certo mai rimpianto la loro decisione di fare di un animale infelice un gatto domestico felice e coccolone.