Igiene orale nel gatto

igiene orale gatto fotoMantenere i denti del nostro gatto puliti può prevenire gravi malattie dentali. E’ dunque di fondamentale importanza imparare a riconoscere i sintomi di potenziali problemi e correre subito ai ripari. Come per gli noi umani, infatti, anche per i nostri piccoli amici a quattro zampe la parola d’ordine è prevenzione.
Le gengive arrossate e l’alito cattivo sono i principali indicatori della malattia dentale e parodontale nei gatti. Saliva con tracce di sangue e perdita dei denti sono altre importanti indicazioni. L’alito cattivo non sempre è sintomo di una qualche malattia del cavo orale, nei cuccioli ad esempio è un fenomeno da considerarsi normale e non desta alcun tipo di preoccupazione dal punto di vista clinico. Alcune infiammazioni dentali possono provocare al nostro gatto dolore nel cibarsi e nell’aprire la bocca.

La maggior parte dei veterinari effettua la pulizia dei denti e, laddove si riveli necessario, delle estrazioni. Una pulizia accurata dei denti del gatto può risultare necessaria con cadenza annuale. Tuttavia la frequenza dipende dalla dieta del vostro gatto e dalla predisposizione dell’animale per l’accumulo di placca e e la formazioni di gengiviti. La pulizia dei denti del vostro gatto a livello di profilassi può prevenire la perdita dei denti e preservare i denti in età avanzata.

Interpretare il linguaggio del gatto, il felinese

interpretare-miagolìo-gattoUn po’ come il pianto per i bambini, miagolare è per i gatti uno dei pochi modi per comunicare con noi, farci delle richieste, o anche semplicemente richiamare la nostra attenzione per un qualsivoglia motivo, e talvolta anche senza una ragione specifica. Dico questo perchè non sempre, quando miagola, il gatto ha fame o vuole le coccole. A volte è solo un modo per manifestare la sua presenza, per dire: ecco, ci sono.
Il linguaggio del gatto non è ovviamente fatto solo di miagolii, bensì comprende una vasta gamma di segnali, dalla posizione dell’orecchio, alla coda, alla postura complessiva, senza dimenticare le da noi tanto amate fusa. Interpretare il felinese non sempre è cosa facile per noi umani. Ci viene in aiuto il veterinario Marty Becker, autore insieme a Gina Spadafori del libro The ultimate cat lover, nel quale è svelato il segreto per una perfetta (o quasi) comunicazione tra noi ed il nostro gatto. In linea generale, secondo i consigli dell’esperta:

…se si vuole veramente interpretare il codice di comunicazione felina, bisogna prima ascoltare il tipo di miagolìo, poi osservare il linguaggio del corpo, e successivamente collegare questi segnali ad un qualche evento che si sta verificando.

Alimentazione del gatto: carne, pesce e verdure

alimentazione del gatto

Ancora di più del cane, il gatto è un carnivoro: ha la capacità di assimilare molto bene le carni, le cui qualità sono molto importanti perché l’animale ha un estremo bisogno di proteine. La carne è ricca di vitamine e di fosforo, ma povera di calcio, bisognerà, quindi, soprattutto per i gattini in crescita, aggiungere degli alimenti complementari.

Il valore nutritivo delle diverse carni è differente, ad esempio, la carne rossa è più nutriente del pollo. Generalmente, la carne rossa viene proposta al gatto tritata o a cubetti, sia passata alla griglia, sia cruda; anche le carni bianche devono essere sempre cotte. Il pesce offre un ottimo apporto di proteine, pur contenendone meno della carne: è un alimento che il gatto gradisce, l’importante è non darglielo mai crudo, ma bollito, e preferendo quello magro a quello grasso.

Le necessarie quantità di proteine possono essere trovate nelle rigaglie, ma un eccessivo consumo di alcune di esse può essere dannoso: è il caso del fegato che, in dosi troppo frequenti, può provocare problemi di artrosi, dovuti ad una ipervitaminosi; in compenso la “coratella”, cioè il polmone, presenta limitate qualità nutritive, ed è molto utile in caso di obesità.

Le nove vite dei gatti, superstizione o verità?

nove vite gatto fotoE’ una superstizione che i gatti abbiano nove vite, nata probabilmente perché essi riescono a sopravvivere a cadute da luoghi elevati, uscendone illesi o cavandosela eventualmente con poche lesioni. Questo dà l’impressione che i nostri amici a quattro zampe ritornino alla vita dopo aver subito incidenti mortali.

La capacità del gatto di sopravvivere a questi traumi in realtà deriva da alcune particolari doti e conformazioni fisiche che gli sono proprie. Il senso di equilibrio interno che gli deriva dalle orecchie molto sviluppate e che gli consente di atterrare sulle quattro zampe e di recuperare immediatamente la posizione orizzontale anche quando precipitano a testa in giù. Inoltre, quando toccano il suolo, l’impatto viene attutito e ripartito non solo attraverso le ossa che potrebbero rompersi facilmente, ma anche attraverso le articolazioni ed i muscoli.

Domenica, è sempre domenica: il lungo sonno del gatto

gatto che dorme 13

Rinascerei gatto: chi di noi non lo ha mai detto o pensato almeno una volta, osservando le abitudini per così dire soporifere del nostro amico a quattro zampe? Per i nostri felini domestici è sempre domenica. Mangiare, giocare e… soprattutto sonnecchiare, sono le tre azioni che scandiscono le loro giornate. I gatti trascorrono gran parte del loro tempo a dormire. Dormono mediamente per 13-18 ore al giorno. Il numero esatto può cambiare in base all’età del gatto e alla personalità, più o meno vivace/selvatica. Gatti che trascorrono la giornata da soli a casa tendono a dormire tutto il giorno. Se con loro c’è un altro o più esemplari, beh allora la vita si fa più movimentata e tendono a giocare di più, rincorrendosi e stimolandosi l’un l’altro (e aggiungerei, per esperienza personale, i nostri soprammobili sono meno al sicuro!)

I gattini appena nati passano la maggior parte del loro tempo a dormire. In realtà, questo è il modo della natura per assicurarsi che i cuccioli non si muovano fuori dal loro rifugio, o facciano un qualsivoglia rumore che possa attrarre i predatori, mentre mamma gatta è lontana per la caccia. Con il passare delle settimane, i gattini inizieranno a dormire sempre meno fino a raggiungere lo stesso numero di ore di sonno tipico degli esemplari adulti, che come abbiamo visto è comunque tantissimo.

I gatti sanno cosa vogliono e come ottenerlo

miagolìo gatto ottenere ciboChiunque abbia mai avuto gatti in casa sa quanto possa essere difficile portarli a fare qualcosa contro la loro volontà. Ma a quanto sembra loro non hanno certo gli stessi problemi con noi. Al contrario, sanno bene cosa vogliono e come ottenerlo.  A dirlo è un recente studio pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Current Biology.

I nostri amici felini per attirare l’attenzione quando hanno fame sono piuttosto scaltri, e modulano il loro richiamo ottenendo una sorta di segnale misto, che è insieme un grido di urgenza e un tenero miagolìo. Accompagnato dalle fusa, tanto per ingraziarsi ulteriormente il padrone. Il risultato è un invito difficilmente ignorabile da noi umani, che ci lasciamo suggestionare e commuovere dai gatti e riempiamo immediatamente la loro ciotola del cibo.

La lettiera: io, il gatto, il compromesso

lettiera gattoI gatti domestici sono piuttosto schizzinosi quando si tratta della lettiera. Ecco perchè, onde evitare di incorrere in brutte sorprese e ritrovarsi con spiacevoli ricordini negli angoli di casa, è bene tenere a mente alcuni concetti sulle preferenze dei nostri amici a quattro zampe. E soprattutto renderci conto che sono diverse, se non opposte, alle nostre.

Dove posizionare la lettiera?
Io: in un posto nascosto, lontano da me e dai miei ospiti, dove non possono raggiungermi sgradevoli odori. Perchè non sulle scale, in cantina, all’ultimo piano? Magari sì, potrebbe star bene vicino alla lavatrice o alla caldaia, sul cemento, così anche se fuoriesce della sabbia non mi rovina la moquette. Ora provo a metterla qui, se non mi trovo bene la sposto, provo in ogni dove finchè non sarò soddisfatta. Le ciotole di acqua e cibo e la sua cesta le metto vicine alla lettiera così tutti gli accessori del gatto non saranno sparsi per casa ma concentrati in un solo posto.
Il gatto: odio i rumori forti mentre sto cercando di fare i miei bisognini. Mi spaventano, mi deconcentrano. Questo non è un luogo in cui mi sento al sicuro e protetto da sguardi indiscreti. E poi devo fare tutte queste scale per raggiungerla. Questo pavimento è freddo come il ghiaccio. Oddio, e ora dov’è? L’hanno spostata? Va bene, la faccio dove mi trovo.
Che schifo, devo mangiare, bere e dormire vicino al bagno, saranno intelligenti i miei padroni!
Il compromesso: la lettiera deve essere posizionata in un luogo che offra al nostro gatto un po’ di privacy, ma anche in un posto accessibile. Se la posizioniamo in bagno o sul balcone, per limitare gli odori sarà sufficiente installare una porta basculante. Evitiamo che il gatto debba farsi tante rampe di scale per raggiungerla. E se la posizioniamo sul cemento, utilizziamo un tappetino sottostante per evitare che il micio stia a contatto con il pavimento gelido. E… lontana da caldaie, lavatrici, allarmi e altri rumori improvvisi. Se resta traumatizzato la prima volta, è quasi certo che non ci tornerà e sceglierà altri luoghi per i suoi bisogni. Inoltre, ciotole e cesta vanno posizionate lontane dal bagno. Voi mangereste a fianco del water?

Pet therapy, una cura a quattro zampe

pet therapyUn sempre maggior numero di esperti e ricercatori provenienti dalle università di tutto il mondo concorda sulle proprietà terapeutiche degli animali domestici. Una cura a quattro zampe sembra un valido supporto per numerose patologie e in molti casi è capace di accelerare sostanzialmente il processo di guarigione nel modo più naturale possibile: aiutando a mantenere il buon umore nei pazienti e alleviando ansia e paure.

Cani e gatti vengono già da tempo impiegati negli istituti psichiatrici, negli ospedali, nelle case di riposo per anziani, con i bambini autistici, nelle carceri, o più semplicemente vengono affiancati a chi soffre di depressione. Ma quali sono i benefici dell’utilizzo della pet therapy? Primo tra tutti, avere un animale domestico al proprio fianco combatte il nemico numero uno delle persone molto avanti con gli anni: la solitudine.

Il tempo e la memoria secondo i nostri piccoli amici

mouse in a glassUna ricerca canadese effettuata nell’Università del Western Ontario da William Roberts, pare abbia stabilito che solo l’uomo ha la percezione dello scorrere del tempo, del passare delle ore, dei mesi e degli anni. Insomma, sembra che questa ricerca abbia dato una risposta alla domanda che molti si sono sempre posti, ovvero cosa ricordano gli animali e perchè ci sembra che loro ricordino perfettamente tutto quando gli studiosi hanno sempre affermato i limiti del loro cervello e della loro percezione.

Roberts ha effettuato i suoi studi con degli esperiementi sui roditori, lasciandoli liberi in un labirinto e ponendo davanti al loro cammino formaggio, cibo sgradevole, trappole. E’ arrivato alla conclusione che la loro memoria, come quella degli altri animali, non si rifaceva al tempo, ma solo alle esperienze acquisite. In pratica gli animali non sono in grado di ricordare quanto tempo prima ci sia stato un tale evento, ma tramite associazioni imparano dal loro vissuto e così non ripetono gli errori e cercano di ripetere invece le esperienze piacevoli. Questo tipo di memoria è stata definita episodica.

Il gatto Siamese: caratterisiche e comportamento

siamese

Il gatto Siamese è originario della Tailandia, dove era un animale particolarmente apprezzato: basti pensare che veniva protetto nei templi, poteva abitare solo presso le famiglie reali e veniva dato in dono agli stranieri che giungevano per le missioni diplomatiche. I primi esemplari di Siamesi arrivarono in Europa nel 1871 per essere esposti ad una fiera felina di Londra, nella quale non ricevettero particolari apprezzamenti a causa della loro fisionomia inconsueta.

I Siamesi sono i gatti più aristocratici: possiedono un corpo snello e affusolato, il mantello sfumato e i caratteristici occhi blu a mandorla; hanno zampe lunghe e sottili, ed il pelo corto e chiaro su tutto il corpo, con aree più scure sul muso, sulle orecchie, sulle zampe e sulla coda. Il mantello dei gatti Siamesi richiede molte cure: va pulito tutti i giorni con un panno morbido per togliere il pelo morto e mantenerlo lucido.

Partire con la zampa giusta, un gatto in famiglia

consigli gattinoCi siamo: finalmente avete ceduto alle insistenti richieste dei vostri figli e un gatto è entrato a far parte della famiglia. O ancora, avete deciso di rispondere al miagolìo straziante di qualche trovatello in strada e ora vi ritrovate con un batuffolino di pelo tremante in mano. O più semplicemente vi siete recati in un negozio specializzato e avete acquistato il vostro animale da compagnia. Qualunque sia il modo in cui il misterioso felino è entrato nella vostra vita, la stravolgerà inevitabilmente. In positivo, ovviamente. Anche se questo dipenderà in gran parte dall’atteggiamento adottato verso il vostro animale domestico.

Un gatto è per sempre. Ed è a tutti gli effetti un membro della famiglia. Non farà soltanto le fusa, riscaldando le fredde serate d’inverno con il suo morbido pelo. Avrà delle esigenze da soddisfare, un percorso di crescita, di maturazione, e di invecchiamento da compiere insieme a voi, e non sempre la convivenza sarà facile. Ma con un po’ di pazienza, lo spirito e i consigli giusti, un gatto in casa può diventare un’esperienza indimenticabile, un compagno di cui non potrete più fare a meno.