Il gatto selvatico europeo

gatto selvatico europeoIl gatto selvatico europeo (Felis silvestris silvestris) è una sottospecie del gatto selvatico che abita le foreste dell’Europa occidentale, centrale e orientale, così come la Scozia e la Turchia e che ha le sue origini in Scandinavia, Inghilterra e Galles. Il suo aspetto fisico è molto più ingombrante di quello del gatto selvatico africano e dei comuni gatti domestici. Raggiunge un metro e venti centimetri di lunghezza. La testa è corta e rotondeggiante. La coda è caratterizzata dalla presenza di striature cerchiate di colore nero.

La folta pelliccia e le dimensioni sono i suoi tratti distintivi, anche se è molto facile che sia confuso con i gatti che molti di noi abbiamo in casa, dal momento che la contaminazione tra questa e le altre razze è comune, vista la natura nomade degli esemplari di gatto europeo. Gli occhi spiccano per il tipico colore giallo. La sua vista è acutissima, così come l’olfato e l’udito, entrambi molto sviluppati.

Cosa fare se il gatto marca il territorio

marcatura territorio gattoCosa fare se il gatto marca il territorio: beh, iniziamo con il dire che quando per territorio si intende casa nostra, i nostri mobili, i divani e gli angoli delle stanze della nostra abitazione, il problema ovviamente necessita ancor più di una soluzione efficace. Il motivo per cui un gatto lascia i suoi ricordini in giro è sicuramente di origine comportamentale e, come tale, modificabile. Sta a noi individuare la causa specifica e intervenire per correggere questa spiacevole abitudine.

La marcatura delle urine nei gatti nasce per la stessa ragione di quella dei cani: segnare il territorio e segnalare il proprio passaggio. In casa il gatto potrebbe urinare sui muri e su altri oggetti verticali per fare mostra deliberata che quello è il suo regno e mettere in guardia gli altri gatti. Altre motivazioni possono essere lo stress e l’ansia. O ancora la disponibilità sessuale.

Gatti neri, superstizioni e leggende

gatto nero foto 5I gatti neri per secoli hanno giocato un ruolo importante nel folklore, nella superstizione popolare e nella mitologia. Nel Medioevo si credeva fossero i gatti delle streghe e addirittura si pensava fossero l’incarnazione delle streghe stesse. Molte di queste vecchie superstizioni sui gatti neri esistono ed è proprio il caso di dire, resistono, ancora oggigiorno. Prima tra tutte quella che vuole il gatto nero ci porti sfortuna quando ci attraversa davanti e di corsa, tagliandoci la strada.

Si dice che i proprietari del gatto nero possano stare tranquilli, e allora tiro un sospiro di sollievo, perchè ho un gatto nero, e nella mia vita ne ho posseduti molti di questo colore. Personalmente trovo siano affascinanti e particolarmente misteriosi e che la superstizione sia sostanzialmente una grande sciocchezza. Tuttavia, non in tutto il mondo il gatto nero è associato a sfortuna e a stregoneria. Ma scopriamone di più su miti e leggende nati attorno al gatto nero.

Cibi da evitare nella dieta del gatto

cibi da evitare gattiL’idea di dare ai mici di casa i nostri avanzi alimentari è pessima. Alcuni alimenti possono risultare estremamente pericolosi per i nostri gatti. Anche cibi insospettabili, che sono commestibili per l’uomo e per i cani, possono costituire un grave rischio per i nostri felini domestici, a causa del loro metabolismo differente. Alcuni possono possono causare solo lievi disturbi digestivi, mentre altri possono causare malattie gravi, e persino la morte.

I seguenti prodotti alimentari comuni non devono essere somministrati (intenzionalmente o meno) ai gatti. Ovviamente la lista non è completa, perchè  è impossibile elencare tutti i cibi da cui il nostro gatto deve tenersi alla larga. In linea generale ricordiamoci infatti che il nostro amico a quattro zampe non deve mai essere alimentato con pietanze destinate a noi esseri umani.

Anche i gatti li troviamo in libreria

GattilibriCosì come abbiamo fatto con i cani tuffiamoci per un attimo anche nel mondo dei gatti e dei libri che parlano di loro, delle abitudini, delle razze, delle storie e dei giochi. La letteratura che si occupa degli animali spesso è per l’infanzia, e i testi altrenativi sono quelli molto classici e schematici che riguardano le singole razze e le loro proprietà, possiamo però provare, con questo breve excursus, a cercare qualche bel libro interessante che potrete andare a cercare in libreria.

Perché i gatti cadono sempre su quattro zampe? 101 dubbi e curiosità sui gatti, di Becker Marty e Spadafori Gina, Edizioni TEA, 8,00€. I gatti sono sempre avvolti da un velo di mistero, sia perchè questa è una caratteristica del loro essere felini, indipendenti e solitari, sia perchè essendo meno espansivi dei cani a volte è più difficile studiare e cercare di capire il loro comportamento. Questo libro vi svelerà perchè i gatti si avvicinano a chi di solito li allontana o perchè sanno salire sugli alberi e poi non sanno scendere. Per chi vuole sapere tutto, ma proprio tutto, sul suo piccolo amico felino.

Gli accessori per la cura del gatto

cura del gatto

Gli accessori necessari per fornire il comfort di cui il gatto ha bisogno, si possono così riassumere: una cuccia, una lettiera, un paio di ciotole, una per il cibo e una per l’acqua, una spazzola, un pettine, un trasportino, e un tronchetto per farsi le unghie.

La cuccia può essere uno scatolone o un cesto per gatti acquistato in un negozio specializzato; sul fondo va posto un cuscino o una coperta, ma non dispiacetevi se il vostro micio la ignorerà: tanti gatti, infatti prediligono i posti più impensati, e specialmente nel periodo invernale, possono eleggere a cuccia la sommità dei termosifoni, il vostro letto o la poltrona migliore.

La lettiera è un contenitore nel quale il gatto farà i suoi bisogni, ed è essenziale che il fondo sia rivestito di uno strato di almeno un centimetro di sabbia, in funzione di assorbiodori. Una paletta si rende necessaria per asportare lo strato superficiale di materiale sporco; ricordate che almeno settimanalmente, tutto il materiale assorbente della lettiera deve essere sostituito.

L’obesità nei gatti, cause e rimedi

obesità gatti
L’obesità nei gatti ha numerose cause e altrettante conseguenze. Il primo tra i fattori che causano l’aumento eccessivo di peso nei nostri amici a quattro zampe è ovviamente l’alimentazione scorretta.
Molti degli alimenti, soprattutto quelli scadenti dei supermercati, dei quali ci attrae solo il prezzo, sono troppo lontani dalla loro dieta naturale ed ideale. E’ stato ampiamente dimostrato da numerosi studi ed innumerevoli ricerche che questa di per sé è una delle principali cause del problema crescente dell’obesità nei gatti.

Inoltre, l’abitudine sempre più diffusa a tenere i gatti in casa per garantirne la sicurezza ha portato alla conseguente diminuzione dell’attività fisica. Se accompagnata da un’alimentazione eccessiva o da una dieta ricca di carboidrati, la sedentarietà può dare luogo ad un progressivo e pericoloso aumento di peso e condurre il nostro gatto verso l’obesità.

L’Abissino, il gatto che discende dai Faraoni

gatto abissino

È opinione diffusa che il gatto Abissino sia un discendente in linea diretta dei gatti degli antichi Egizi; proveniente dall’Abissinia, questo gatto fu introdotto in Europa nel 1860, ed ebbe modo di moltiplicarsi grazie alla passione di alcuni allevatori inglesi, che nel 1929 ne fissarono lo standard com’è riconosciuto oggi. Si ebbe la quasi totale estinzione della razza a causa della prima e della seconda guerra mondiale, e tra gli anni 60 e 70 a causa della leucemia felina. Oggi è uno dei gatti più ricercati, in special modo in Nord America.

L’Abissino ha la testa allungata, leggermente a triangolo, ha il naso scuro orlato di nero, le orecchie grandi e tondeggianti e gli occhi possono essere gialli, verdi o a nocciola. Possiede un corpo molto armonioso, lungo e magro, con zampe sottili che gli permettono movimenti molto aggraziati; il pelo è corto e molto fitto, anche nella coda. I colori più comuni per il mantello sono l’arancio/bruno con picchiettature nere, e il rosso rame con maculature marroni; esistono, inoltre, varietà rarissime azzurre o crema.

I primi approcci con l’uomo lo fanno apparire sempre molto diffidente, ma con il progredire del tempo e quindi del processo di ambientazione, svelerà il vero carattere: dolce e affettuoso, dotato di una vivissima curiosità e di intelligenza pronta e vivace.

Igiene orale nel gatto

igiene orale gatto fotoMantenere i denti del nostro gatto puliti può prevenire gravi malattie dentali. E’ dunque di fondamentale importanza imparare a riconoscere i sintomi di potenziali problemi e correre subito ai ripari. Come per gli noi umani, infatti, anche per i nostri piccoli amici a quattro zampe la parola d’ordine è prevenzione.
Le gengive arrossate e l’alito cattivo sono i principali indicatori della malattia dentale e parodontale nei gatti. Saliva con tracce di sangue e perdita dei denti sono altre importanti indicazioni. L’alito cattivo non sempre è sintomo di una qualche malattia del cavo orale, nei cuccioli ad esempio è un fenomeno da considerarsi normale e non desta alcun tipo di preoccupazione dal punto di vista clinico. Alcune infiammazioni dentali possono provocare al nostro gatto dolore nel cibarsi e nell’aprire la bocca.

La maggior parte dei veterinari effettua la pulizia dei denti e, laddove si riveli necessario, delle estrazioni. Una pulizia accurata dei denti del gatto può risultare necessaria con cadenza annuale. Tuttavia la frequenza dipende dalla dieta del vostro gatto e dalla predisposizione dell’animale per l’accumulo di placca e e la formazioni di gengiviti. La pulizia dei denti del vostro gatto a livello di profilassi può prevenire la perdita dei denti e preservare i denti in età avanzata.

Interpretare il linguaggio del gatto, il felinese

interpretare-miagolìo-gattoUn po’ come il pianto per i bambini, miagolare è per i gatti uno dei pochi modi per comunicare con noi, farci delle richieste, o anche semplicemente richiamare la nostra attenzione per un qualsivoglia motivo, e talvolta anche senza una ragione specifica. Dico questo perchè non sempre, quando miagola, il gatto ha fame o vuole le coccole. A volte è solo un modo per manifestare la sua presenza, per dire: ecco, ci sono.
Il linguaggio del gatto non è ovviamente fatto solo di miagolii, bensì comprende una vasta gamma di segnali, dalla posizione dell’orecchio, alla coda, alla postura complessiva, senza dimenticare le da noi tanto amate fusa. Interpretare il felinese non sempre è cosa facile per noi umani. Ci viene in aiuto il veterinario Marty Becker, autore insieme a Gina Spadafori del libro The ultimate cat lover, nel quale è svelato il segreto per una perfetta (o quasi) comunicazione tra noi ed il nostro gatto. In linea generale, secondo i consigli dell’esperta:

…se si vuole veramente interpretare il codice di comunicazione felina, bisogna prima ascoltare il tipo di miagolìo, poi osservare il linguaggio del corpo, e successivamente collegare questi segnali ad un qualche evento che si sta verificando.

Alimentazione del gatto: carne, pesce e verdure

alimentazione del gatto

Ancora di più del cane, il gatto è un carnivoro: ha la capacità di assimilare molto bene le carni, le cui qualità sono molto importanti perché l’animale ha un estremo bisogno di proteine. La carne è ricca di vitamine e di fosforo, ma povera di calcio, bisognerà, quindi, soprattutto per i gattini in crescita, aggiungere degli alimenti complementari.

Il valore nutritivo delle diverse carni è differente, ad esempio, la carne rossa è più nutriente del pollo. Generalmente, la carne rossa viene proposta al gatto tritata o a cubetti, sia passata alla griglia, sia cruda; anche le carni bianche devono essere sempre cotte. Il pesce offre un ottimo apporto di proteine, pur contenendone meno della carne: è un alimento che il gatto gradisce, l’importante è non darglielo mai crudo, ma bollito, e preferendo quello magro a quello grasso.

Le necessarie quantità di proteine possono essere trovate nelle rigaglie, ma un eccessivo consumo di alcune di esse può essere dannoso: è il caso del fegato che, in dosi troppo frequenti, può provocare problemi di artrosi, dovuti ad una ipervitaminosi; in compenso la “coratella”, cioè il polmone, presenta limitate qualità nutritive, ed è molto utile in caso di obesità.

Le nove vite dei gatti, superstizione o verità?

nove vite gatto fotoE’ una superstizione che i gatti abbiano nove vite, nata probabilmente perché essi riescono a sopravvivere a cadute da luoghi elevati, uscendone illesi o cavandosela eventualmente con poche lesioni. Questo dà l’impressione che i nostri amici a quattro zampe ritornino alla vita dopo aver subito incidenti mortali.

La capacità del gatto di sopravvivere a questi traumi in realtà deriva da alcune particolari doti e conformazioni fisiche che gli sono proprie. Il senso di equilibrio interno che gli deriva dalle orecchie molto sviluppate e che gli consente di atterrare sulle quattro zampe e di recuperare immediatamente la posizione orizzontale anche quando precipitano a testa in giù. Inoltre, quando toccano il suolo, l’impatto viene attutito e ripartito non solo attraverso le ossa che potrebbero rompersi facilmente, ma anche attraverso le articolazioni ed i muscoli.

Domenica, è sempre domenica: il lungo sonno del gatto

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Rinascerei gatto: chi di noi non lo ha mai detto o pensato almeno una volta, osservando le abitudini per così dire soporifere del nostro amico a quattro zampe? Per i nostri felini domestici è sempre domenica. Mangiare, giocare e… soprattutto sonnecchiare, sono le tre azioni che scandiscono le loro giornate. I gatti trascorrono gran parte del loro tempo a dormire. Dormono mediamente per 13-18 ore al giorno. Il numero esatto può cambiare in base all’età del gatto e alla personalità, più o meno vivace/selvatica. Gatti che trascorrono la giornata da soli a casa tendono a dormire tutto il giorno. Se con loro c’è un altro o più esemplari, beh allora la vita si fa più movimentata e tendono a giocare di più, rincorrendosi e stimolandosi l’un l’altro (e aggiungerei, per esperienza personale, i nostri soprammobili sono meno al sicuro!)

I gattini appena nati passano la maggior parte del loro tempo a dormire. In realtà, questo è il modo della natura per assicurarsi che i cuccioli non si muovano fuori dal loro rifugio, o facciano un qualsivoglia rumore che possa attrarre i predatori, mentre mamma gatta è lontana per la caccia. Con il passare delle settimane, i gattini inizieranno a dormire sempre meno fino a raggiungere lo stesso numero di ore di sonno tipico degli esemplari adulti, che come abbiamo visto è comunque tantissimo.

I gatti sanno cosa vogliono e come ottenerlo

miagolìo gatto ottenere ciboChiunque abbia mai avuto gatti in casa sa quanto possa essere difficile portarli a fare qualcosa contro la loro volontà. Ma a quanto sembra loro non hanno certo gli stessi problemi con noi. Al contrario, sanno bene cosa vogliono e come ottenerlo.  A dirlo è un recente studio pubblicato sulla rivista di divulgazione scientifica Current Biology.

I nostri amici felini per attirare l’attenzione quando hanno fame sono piuttosto scaltri, e modulano il loro richiamo ottenendo una sorta di segnale misto, che è insieme un grido di urgenza e un tenero miagolìo. Accompagnato dalle fusa, tanto per ingraziarsi ulteriormente il padrone. Il risultato è un invito difficilmente ignorabile da noi umani, che ci lasciamo suggestionare e commuovere dai gatti e riempiamo immediatamente la loro ciotola del cibo.