Adozione cani: nel Lazio ora è gratuita

Adozione cani

Nel corso dell’ultima seduta, la Giunta Regionale del Lazio ha approvato una nuova delibera che permette ai privati di adottare gratuitamente gli animali che si trovano nelle strutture pubbliche di ricovero, abolendo, così, di fatto, il pagamento della tariffa specifica in vigore dal 1998 per l’affidamento degli animali.

Ecco come dalla Ragione spiegano le motivazioni dell’approvazione della nuova delibera:

Scopo della delibera approvata è incentivare le adozioni degli animali ricoverati nei canili in modo da far decrescere il carico delle strutture, con il duplice risultato di migliorare il benessere degli animali ricoverati, affidandoli a famiglie consapevoli e responsabili, e limitare i costi del randagismo a carico della collettività.

Tanzania: arrivano nuove regole per la tutela degli animali

E’ un Paese fantastico, uno dei pochi dove è possibile vedere ancora gli animali in libertà, ma come nel vicino Kenya o nelle altre fantastiche terre tipo il Madagascar, in Tanzania è sempre maggiore ogni anno l’invasione dei turisti i quali possono, a lungo andare, creare grossi disagi alla fauna locale. Il turismo è la principale fonte di sostentamento di tale popolazione, ma probabilmente c’è bisogno di regole pià severe ed è quello che stannno tentando di fare le amministrazioni locali, per salvare un patrimonio unico al mondo e importante anche oltre i confini nazionali.

Il gatto e la fisica: ecco come riesce a bere

Una fra le curiosità intorno ai gatti è il modo in cui questi bevano senza bagnare muso e vibrisse, a riprova della loro proverbiale eleganza e pulizia. Ora uno studio congiunto di tre prestigiose università americane, il Massachusetts Institute of Technology (Mit), il Virginia Tech, e la Princeton University, e pubblicato sulla versione web di Science, ha spiegato il come e il perché. Era noto agli scienziati che i piccoli felini, nel lappare acqua o latte per esempio da una ciotola, estendessero la lingua verso il contenitore orientando la punta della stessa verso il basso quasi a creare un cucchiaio, in modo da far toccare la superficie del liquido con la parte superiore e più interna dell’organo.

Questa tecnica era stata scoperta negli anni Quaranta da uno studioso pure lui del Mit, il professor Doc Edgerton, che per osservare i rapidissimi movimenti di un gatto domestico aveva utilizzato la fotografia stroboscopica. Dotati della ben più avanzata tecnologia delle videocamere ad alta velocità, i ricercatori hanno catturato nuovi e più dettagliati fotogrammi scoprendo che a entrare in contatto con il liquido è soltanto la parte superiore della lingua, differenziandosi così nettamente dalla tecnica usata da molte altre specie animali come i cani, che arricciano a coppa la lingua, e i cavalli, che aspirano il liquido verso l’alto.

Lo spunto per la ricerca si deve al professor Roman Stocker, biofisico nel Massachussets che ha detto di aver tratto ispirazione da Cutta Cutta, il suo gatto: «Ho pensato che dietro questa semplice azione ci fosse un interessante e complesso meccanismo fisico». Dunque, lavorando con i colleghi del Virginia e di Princeton, ha messo a punto una particolare telecamera fissandola davanti alla ciotola del latte di Cutta Cutta. Nel dettaglio del video diffuso in Internet si nota la parte rasposa che tocca il latte in maniera tale da accarezzarla appena. Il gatto allora ritira la lingua producendo tra essa e la ciotola una sorta di colonna di latte, che poi cattura chiudendo la bocca.

Festa del sacrificio, la LAV protesta contro il cruento sgozzamento degli animali

Da domani centinaia di pecore e capre verranno sgozzate nell’ambito della Festa del sacrificio celebrata dal mondo musulmano.
La LAV protesta contro le modalità cruente di queste esecuzioni di rito, che in molti casi potrebbero anche andare contro la legge, dal momento che l’uccisione dell’animale senza stordimento preventivo, tecnica molto dolorosa, è consentita solo nei macelli specificatamente riconosciuti mentre ogni anno si assiste ad uccisioni in case, garage, giardini.

Gianluca Felicetti, presidente dell’associazione animalista, avverte di questo rischio confidando nell’intervento delle autorità competenti in caso di trasgressioni:

Rivolgiamo un appello alle Forze di polizia locali e nazionali, ai Prefetti, ai Sindaci e ai Veterinari delle Asl affinché nei prossimi giorni siano rafforzati vigilanza e controllo, in applicazione dei Decreti Legislativi 333 del 1998 e 193 del 2007 oltre che dell’articolo 544 bis del Codice penale, si rischia infatti l’arresto da sei mesi ad un anno o l’ammenda fino a 150mila euro. Sono da rispettare, inoltre, le normative sulla corretta identificazione degli animali (codice individuale o di allevamento a seconda dell’età dell’animale), sul trasporto anche del singolo animale (solo mezzi autorizzati dalla Asl e con certificazione veterinaria di partenza e uso farmaci), visita veterinaria pre e post macellazione. Inoltre, vista la presenza nei normali circuiti distributivi, di carni “halal” o “kosher” da animali scartati dopo la macellazione, chiediamo il chiaro riconoscimento delle vendite in supermercati e macellerie.

Porta fuori il cane a fare i bisogni… in auto

cane fuori auto

cane fuori autoSe la foto vi sembra surreale non avete letto una lettera di un lettore indirizzata a LaRegioneTicino, un comportamento che ha dell’incredibile viene riassunto con queste parole:

“Sono un ciclo amatore che, quasi quotidianamente, va in giro con la bici soprattutto nel piano di Magadino. Amo tanto gli animali e ho tanto rispetto soprattutto per i cani che tanto ci danno in affetto e tanto ci insegnano per amore, obbedienza e dedizione. È chiaro che mi aspetterei che anche i padroni ricambiassero queste virtù, ma purtroppo, in molti casi, non avviene, anzi…

Proprio ieri, in uno dei miei consueti giri, nel piano di Magadino, nel comune di Contone, mi è capitato di vedere una scena, a dir poco raccapricciante. Un uomo si è fermato con la sua auto (un fuoristrada argento), ha fatto scendere il suo cane, un bel cane di taglia media bianco con macchie nere, lo ha lasciato libero, e risalito in macchina e si è avviato costringendo quella povera bestia a corrergli dietro.

Dsquared: ecco la collezione per avere un cane sempre alla moda

Si prendono tanto in giro i personaggi del mondo dello spettacolo, considerandati quasi sempre stravaganti per le loro scelte in merito “all’abbigliamento canino”, eppure non di rado anche le persone cosiddette comuni, non rinunciano a far indossare al proprio amico a quattro zampe, accessori particolari e certamente scomodi. Certi di un sicuro successo, quindi, gli americani gemelli Caten, hanno presentato nei giorni scorsi, la collezione A/I. A Beverly Hills, in una villa privata dove il lusso si sprecava. Qui i due artisti, hanno mostrato ai convenuti, assieme a yoox.com la collezione Dsquared per gli animali che hanno dei padroni con il portafoglio pieno o, semplicemente, molto attenti a ciò che detta lo stile del momento.

Rifiuti in mare: è emergenza plastica killer

I rifiuti alla deriva in mare fanno ogni anno 100mila vittime, tra tartarughe e altri animali marini come delfini, balene, foche, uccelli. Sono dati dell’Unep, l’agenzia Onu per l’ambiente. Le buste di plastica vengono scambiate dalle foche e dagli altri mammiferi per meduse, e ingerite. Altri oggetti di plastica si frantumano in piccoli pezzi che finiscono nell’apparato digerente.

Gli uccelli marini scambiano i pezzi di plastica per pesci, li mangiano e li danno ai loro piccoli, con conseguenti ulcere, danni al tubo digerente, contaminazione da mercurio e arsenico. Secondo un rapporto australiano dal 1974 sono ben 77 le specie per le quali sono stati documentati danni causati dai rifiuti: 6 specie di tartarughe marine, 12 di cetacei, 34 specie di uccelli marini, 6 di foche, 10 di squali e di razze. Da dove viene l’immondizia? Dalle imbarcazioni, ma soprattutto da terra.

Il tuo gatto è come un figlio? Scoprilo con un test

Noi amanti di quattrozampe felini ci riferiamo quasi sempre al nostro gatto come a un membro della famiglia. Finché questo non lede i suoi interessi, e ci limitiamo a definirci il suo papà e la sua mamma, ben venga, tutto quello che può succedere, in fondo, è che qualcuno ci prenda per matti. Occhio però a non antropomorfizzare troppo il micio, con vestitini, culle e passeggini, non ne sarebbe affatto contento.
I gatti che sono amati e apprezzati come un bambino, non c’è che dire, sono nella maggior parte dei casi gatti davvero fortunati. Pensate a quelli che ereditano grosse cifre, a discapito degli eredi a due zampe!

Un gatto di strada riesce a sopravvivere e a cavarsela e certamente gode della libertà, ma manca di coccole, cibo sempre disponibile e ghiotto, di una casa accogliente quando fuori fa troppo freddo, è esposto ai pericoli delle auto, dei cani randagi e spesso anche ad atti crudeli di persone che odiano e seviziano gli animali.

In casa, come dicevamo, viene invece spesso trattato come un bambino. Per sapere se siete caduti nella tentazione di fare del vostro micio una sorta di figlio a quattro zampe, contate quante di queste cose fate abitualmente e lo saprete!

Dona mezzo milione di euro ad un canile

canile

canileLa svizzera Sigrid Gelato-Frene ha devoluto in beneficenza 500mila euro per la costruzione di un parco canile nel Comune di Fermo, lo stesso comune marchigiano però temporeggia, vorrà mica impiegare il tesoretto donato per altri servizi?

Il luogo per la costruzione del parco canile è stato scelto dalla benefattrice, baciato dal sole durante tutta la giornata lo spazio per 200 cani randagi sorgerebbe tra i Comuni di Fermo e Monterubbiano.

Cani e gatti che hanno paura di luoghi e situazioni particolari

Qualcuno crede a storie di fantasmi e curiose presenze, altre persone negano assolutamene che possano verificarsi degli eventi di tal genere, in ogni caso è vero che alcuni edifici o luoghi più in generale, sono in grado di conservare delle energie, positive o negative, legate a chi è vissuto in precedenza in tale tratto di mondo. Non sempre l’uomo è in grado di sentire tali vibrazioni, ma gli animali si, visto che sono estremamente sensibili. Lo stesso vale per determinati eventi trascorsi da molto tempo. Non è raro, quindi, notare che magari un amico a quattro zampe faccia fatica a restare tranquillo in situazioni non sospette o si mostra sempre sulla difensiva. Ovviamente non è il caso di immaginare un fatto del genere, ogni volta che il proprio cane o gatto appare strano, però è una eventualità tutt’altro che rara. I casi avvenuti in passato in tal senso, sono parecchi e confermano, ancora una volta, quanto gli animali abbiano una sorta di marcia in più da tale punto di vista, rispetto a noi che raramente ci accorgiamo di attimi cosiddetti “paranormali” intorno a noi.E’ più facile che ci lasciamo solo suggestionare, dopo un racconto da brivido.

Gatti, cosa fare in caso di incendio

Durante i mesi invernali, per via di caminetti, stufe, illuminazioni delle festività e candele accese, è più alto il rischio di incendi in casa.
A differenza di noi umani, il gatto rimasto intrappolato da solo in un edificio devastato dal fuoco, non può chiedere aiuto e, se gli accessi all’esterno sono chiusi, purtroppo nemmeno riuscire a fuggire e a mettersi in salvo.

La speranza, in questi casi, se l’incendio avviene durante la vostra assenza, è che i vicini allertino prontamente i vigili del fuoco e vi avvisino dell’emergenza e a quel punto spetterà a voi correre sul posto e comunicare ai pompieri che in casa c’è un animale.
Durante un incendio, i gatti sono sensibili agli stessi fattori di rischio, potenzialmente fatali, delle persone. I principali pericoli sono il monossido di carbonio, l’inalazione di fumo e le ustioni.

Il monossido di carbonio si accumula nei polmoni e da qui, legato all’emoglobina che normalmente trasporta ossigeno, entra nel flusso sanguigno. I segnali di avvelenamento da CO comprendono letargia, debolezza e collasso. Se rimossi dall’ambiente inquinato e trattati con ossigeno, molti animali si riprenderanno. Non c’è modo di eliminare il monossido di carbonio dal sangue, bisogna aspettare che venga metabolizzato.

Led luminosi per il collare di Fido

Quando si esce la sera per portare a passeggio Fido, è importante proteggerlo dalle autovetture e segnalare adeguatamente la sua presenza. A tale proposito si trovano in commercio numerosi led luminosi, alcuni da appendere al collare, altri sotto forma di vero e proprio collare luminoso, che permettono a tutti di riconoscere Fido.

Il pendente funziona a batteria, vi sono diversi colori tra i quali scegliere ed i prezzi sono generalmente contenuti: il collare invece ha un raggio luminoso potente, visibile fino a trecento metri, in nylon resistente e impermeabile. La luce è contenuta all’interno di una banda riflettente rinforzata che funziona a batterie.