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L’alimentazione del gatto anziano

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Grazie alle maggiori cure e attenzioni, la vita media dei gatti casalinghi si è allungata circa 5 volte in più rispetto a quelli selvatici; la maggior parte dei gatti domestici raggiunge i 16-18 anni di vita, e una piccola parte addirittura i 20 anni, anche se la vita media è di 13 o 14 anni.

Quando il micio invecchia, oltre ad avere più bisogno di cure e attenzione, perché è più esposto a disturbi e malattie, necessita di un’alimentazione più accurata. In commercio esistono dei cibi studiati appositamente per i gatti anziani, che hanno un maggiore contenuto di grassi, fibre e vitamine con un moderato apporto di proteine, ma che hanno il limite di essere più costosi rispetto ai cibi tradizionali.

In ogni caso un buon metodo per tutelare la salute del gatto anziano consiste nel mantenere una dieta sana ed equilibrata, adatta per la sua nuova condizione; l’organismo del micio, infatti, non riesce più ad assorbire le sostanze nutritive come faceva prima.

Nel caso in cui ai preparati per gatti anziani preferiate un dieta casalinga è opportuno aggiungere un cucchiaino di lardo e di lievito di birra alla pappa in modo da sostenere il fisico che potrebbe tendere al dimagrimento, aggiungere paraffina liquida e fibre vegetali nel caso in cui il gatto tenda alla stitichezza. Inoltre, è importante rendere il cibo il più morbido possibile, stare attenti che l’animale non mangi fuori pasto per evitare l’obesità, non esagerare con le proteine per non creare problemi ai reni, e integrare la dieta con qualche grammo di carbonato di calcio per migliorare la salute delle ossa.

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