AIDAA, primo luglio giornata del cane e del gatto pedone

L’AIDAA, Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e dell’Ambiente, propone l’istituzione, il primo luglio prossimo, di una giornata dedicata al cane e al gatto non in quanto animali domestici bensì in una veste un po’ particolare, ovvero quella di pedoni.
Eh già, perché ogni anno muoiono migliaia di cani e gatti proprio mentre attraversano la strada, investiti fatalmente o feriti gravemente con conseguenze che poi si rivelano micidiali o con danni permanenti che ne minano la qualità della vita.

Le stime dell’associazione animalista ci parlano di una vera e propria strage di amici a quattro zampe a causa delle quattroruote che avviene ogni giorno, ogni mese dell’anno, in vacanza, nei giorni feriali e nei giorni festivi, specie in estate quando ci sono più abbandoni ai margini delle strade e più auto in circolo per gli esodi dalle città verso i luoghi di villeggiatura.

Se investire un cane che si trascina stanco, denutrito e triste dopo un abbandono a volte è una tragedia inevitabile per chi è alla guida che non riesce a scansarlo, si verificano però anche incidenti causati da disattenzione del conducente e che coinvolgono i cani al guinzaglio in città.

Giornata nazionale del gatto, si festeggia oggi 17 febbraio

Auguri ai gatti d’Italia e ai loro fortunati proprietari. Oggi, 17 febbraio, ricorre la Giornata nazionale del gatto, dedicata agli ammalianti felini di casa che ci stregano non solo oggi ma tutti i giorni con i loro occhi misteriosi ed il loro irresistibile fascino, un mix di indipendenza e coccole calibrato al punto giusto da fare del micio uno degli animali domestici più amati e ricercati nelle famiglie degli italiani.

La Giornata nazionale del gatto è stata istituita nel 1990: il mese di febbraio è stato scelto in quanto rientra nel segno zodiacale dell’Acquario, il segno degli spiriti liberi, e chi meglio del nostro micio può comunicare il senso di libertà, mantenuta nonostante l’appartenenza ormai secolare agli umani?

Ed il 17 con quale criterio è stato scelto per celebrare il gatto? La scelta di questo giorno, come per il mese, non è certo casuale, bensì nasce da un intento ben preciso: sfatare tutte le superstizioni nate intorno ai gatti che spesso portano a fare gli scongiuri quando un esemplare di colore nero attraversa la strada e a conseguenze ben più gravi, come quelle segnalate dall’AIDAA nella notte di Halloween, con soprusi e uccisioni ai danni dei gatti neri.

San Valentino, 5 idee last minute per far felice il gatto

Oggi è San Valentino, se non ve ne foste accorti dal proliferare di cuoricini che riempie le vetrine da settimane. Per noi innamorati anche degli animali è un’occasione per trascorrere un po’ di tempo a coccolarci, dedicandoci esclusivamente ai quattrozampe. Se poi il vostro partner ama come voi cani, gatti&co il 14 febbraio può essere un giorno davvero speciale, all’insegna dell’Amore con la A maiuscola. L’occasione per una gita in campagna che coinvolga il cane, per regalare al gatto un nuovo gioco e osservarlo divertirsi e… lasciarci per un po’ indisturbati.

A proposito di gatti, se non avete ancora provveduto a comprargli un regalino ghiotto per San Valentino o un topo di peluche in tema festoso, eccovi cinque idee last minute per farlo felice.

Premettendo che, come ci ha scritto saggiamente una lettrice qualche giorno fa, il miglior regalo è la salute o meglio la prevenzione: che si tratti del richiamo di un vaccino piuttosto che di non rimandare quel controllo dal veterinario per un disturbo ricorrente.

Il gatto: indipendente e coccolone

Misterioso e indipendente, ma nello stesso tempo affettuoso e coccolone: il gatto, caratterialmente, è probabilmente quanto di più completo e complesso possa esistere ma, di certo, il mondo non sarebbe lo stesso senza di lui. Eppure la vita per questo piccolo felino così vicino alla vita degli esseri umani, non è stata sempre facile e proprio la sua “pericolosa” amicizia con le persone in passato gli è costata la vita.

Nell’antichità, infatti, amato dalle streghe e sacerdotesse, soprattutto nella sua versione più scura, è stato insieme a queste donne perseguitato e considerato una creatura diabolica. Superati gli anni bui, comunque, oggi torna ad essere uno degli animali domestici più presenti tra le quattro pareti domestiche e più semplice da allevare.

Rescue Remedy: un rimedio naturale per il nostro pet

Gli animali sono in grado di provare profonde emozioni e di vivere momenti di grande intensità interiore proprio come gli esseri umani, forse anche di più. Del resto, quando tornati a casa stanchi e stressati dal lavoro, sapete di poter contare su di un pet felice che vi accoglierà davanti alla porta scodinzolando o, in misura meno evidente forse, vi lascerete coccolare dal vostro micio, sentirete una pienezza interiore che vi farà stare molto bene. Come noi, però, gli amici a quattro zampe possono provare ansie e paure che, magari lasciandosi consigliare anche da un veterinario, possono essere alleviate o, addirittura, curate, con i rimedi naturali. Un buon padrone che si accorge dell’instabilità emotiva del proprio cucciolo, può scegliere il rescue remedy ad esempio, considerato di emergenza e usato insieme agli altri 38 essenze dei fiori di Bach di cui fa parte.

Gatti, inquinamento acustico e stress alla base dei disturbi urinari

Disturbi urinari. Ce ne siamo occupati spesso sulle pagine di Tuttozampe, cercando una risposta al problema che tenesse conto dei diversi fattori sanitari ed ambientali specifici del gatto. Se il micio si rifiuta di usare la lettiera e inizia a lasciare traccia dei suoi bisognini in giro per casa, può essere infatti dovuto ad una varietà di cause anche molto diverse tra loro.

La lettiera non è di suo gradimento (leggete i nostri consigli a riguardo); non ha abbastanza spazio in casa e soffre di stress; qualcosa lo spaventa e lo rende insicuro (provate a tranquillizzarlo con diffusori di ormoni come Feliway); o ancora si tratta di una malattia del tratto urinario.

Oggi affrontiamo un’altra possibile motivazione: l’inquinamento acustico, che spesso, c’è da premettere, è sottovalutato. Ad esempio, vi avevamo già avvertito che il gatto non ama che la lettiera sia situata vicino a caldaie, lavatrici ed elettrodomestici rumorosi. Ma che fare quando fuori da casa nostra c’è un cantiere aperto o i vicini fanno rumore tutto il giorno per via dei lavori di ristrutturazione in corso?

Proteggere le orecchie del gatto dal freddo

Cari amici di Tuttozampe, non so lì da voi, ma qui nel profondo Sud le temperature sono a dir poco agghiaccianti. Il tempo ideale per riscaldarsi di coccole vicino al camino con i nostri Fido e Micio.

Vi abbiamo dato spesso consigli su come proteggere cani e gatti dal clima rigido e qualche precauzione in più è sempre utile, malgrado i nostri pelosetti abbiano un cappotto naturale che li difende dal freddo polare.

Oggi, nello specifico, vogliamo occuparci delle orecchie del gatto che, qualora esposte all’aria gelida se il gatto ha accesso all’esterno o trascorre molto tempo in giardino e sul balcone, possono apparire gonfie e doloranti, causando non pochi inconvenienti al nostro micio.

Le difese naturali sono maggiori nei gatti

Studi recenti hanno dimostrato che le difese naturali sono maggiori, in linea di massima, nei gatti che, appaiono più forti e con una salute meno cagionevole dei cani. Il micio, inoltre, dimostra pure in questo caso, una grande indipendenza ed è più veloce e più bravo a guarire da solo. Ognuna delle sue mucose, in particolare, ha sviluppato nel corso dei secoli, straordinarie capacità di rigenerarsi. Quando qualche infezione attacca l’apparato digerente, molto delicato negli amici a quattro zampe, l’organismo si mette subito in moto per eliminare i batteri ed ecco che compaiono i primi sintomi. E’ chiaro che soltanto un veterinario potrà dirvi con esattezza come mai il cucciolo presenta un determinato disturbo, ma quasi sempre riesce a riprendersi nel giro di pochi giorni di fronte a semplici malesseri.

Gatti anziani, la qualità della vita è importante nei mici affetti da malattie croniche

Torniamo a trattare l’argomento della salute del gatto anziano. I gatti oggi sono sempre più longevi per via delle cure veterinarie sempre più efficaci, delle vaccinazioni che li proteggono da numerosi virus e malattie, senza contare il fatto, non certo trascurabile, che vivendo spesso in casa sono meno esposti al rischio di essere investiti o coinvolti in altri tipi di aggressioni o incidenti.

Anche i mici che trascorrono la loro esistenza tra le mura domestiche devono però fare i conti con gli acciacchi dell’età che avanza che non risparmiano nessuno.

E’ difficile stabilire quando è il momento di porre fine alle sofferenze di un gatto affetto da una malattia cronica. L’idea di separarcene è straziante. E’ bene parlarne con il veterinario e valutare in base a quelli che sono i fattori fondamentali per una qualità della vita accettabile e tollerabile dal micio.

L’importanza delle unghie per i gatti

Come tutti sappiamo, le unghie sono molto importanti per i gatti, perché le utilizzano per difendersi, per attaccare, per  aggrapparsi tra un salto e l’altro e sono di primaria importanza per mantenersi in equilibrio. Nonostante le unghie siano così importanti, a noi umani non piacciono tanto: oltre a graffiarci, infatti, le unghie dei nostri mici provocano diversi danni in casa e rovinano mobili, tappeti o divani.

La caratteristica principale delle unghie dei gatti è quella di essere retrattili, ossia l’animale è in grado di estrarle e di usarle quando la situazione lo richiede, oppure quando ne sentono la necessità, proprio come quando si “fanno le unghie” sui mobili di casa.

Per i gatti, “farsi le unghie” è un bisogno dovuto dalla necessità di consumarle, in quanto, per la maggior parte del tempo non le usano; infatti, i gatti quando camminano tengono le unghie retratte le quali, perciò, non sono a contatto con il terreno e non si consumano.

Cani e gatti: i bisogni fisiologici e ambientali

Quando si decide di allevare un animale a quattro zampe, una delle prime considerazioni da fare è quella di essere in grado di interpretare i suoi bisogni fisiologici e ambientali, con o senza l’aiuto del veterinario. E’ chiaro che questa non deve diventare una mania e il buon padrone non deve stare tutto il giorno a tentare di comprendere se il proprio pet sta del tutto bene o no, però è sbagliato anche il contrario: insomma, come in tutte le cose è giusto trovare un equilibrio tra amore eccessivo e distrazione totale. Tutti gli esseri viventi, in natura, cercano lungo il corso dell’esistenza di soddisfare i loro bisogni primari, come il cibo e il riparo e secondari, come il senso di protezione e sicurezza, ma cani e gatti spesso tendono a confondersi con gli umani e a non riuscire più a visualizzare le loro corrette necessità. Se per sfortuna la famiglia di adozione vive in un modo che poco si adatta allo stile di vita canino o felino, i problemi, anche comportamentali, si potrebbero notare a lungo termine.

Gatti e vita d’appartamento, pro e contro

Un gatto che vive esclusivamente tra le mura domestiche gode sicuramente di molti privilegi: è meno esposto alle malattie contagiose e ai virus perché non entra in contatto con carogne ed esemplari randagi; alle intossicazioni alimentari perché non accede ai cassonetti ed ai cumuli d’immondizia; non rischia di continuo di morire investito da un’automobile o di essere aggredito da persone senza scrupoli che a volte si accaniscono sui gatti per il semplice e macabro gusto di torturarli o per alimentare il mercato illegale del sangue.

D’altra parte, soprattutto se lo spazio in casa è limitato, il gatto domestico soffre della mancanza di libertà e della carenza di privacy.

Prima di prendere un gatto che non avrà la possibilità di uscire in giardino o in strada, come avviene oggi per molti mici d’appartamento che vivono nelle grandi città,  è bene dunque considerare se c’è abbastanza posto per garantirgli un cantuccio in cui dormire, uno in cui bere e mangiare lontano da rumori ed uno in cui fare i suoi bisognini indisturbato.

I fiori di Bach per cani e gatti

Negli ultimi anni i rimedi naturali hanno vissuto un periodo di grande espansione e moltissime persone si sono accostate in particolare ai Fiori di Bach che aiutano ad alleviare stati d’animo e pensieri ricorrenti e non fanno male. Le stesse essenze, però, possono essere preferite pure per i propri animali domestici, in particolare per cani e gatti, in grado di soffrire delle medesime preoccupazioni e troppo spesso bisognosi di aiuto per ritrovare pace e tranquillità. I disturbi emozionali e comportamentali, insomma non risparmiano neppure gli amici a quattro zampe e, in tal senso, possono mostrare gelosie, aggressività, depressione, paura, insicurezza e così via dicendo, proprio come noi. Lo stress amplifica ogni sensazione. Sono estratti da fiori selvatici privi di effetti collaterali e dal 1976 sono stati riconosciuti dall’OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità per la loro efficacia e, da allora, si trovano facilmente in erboristeria e in farmacia. Non di rado, vengono impiegati nelle strutture sanitarie pubbliche del Regno Unito, Australia, Francia, Germania e Stati Uniti. L’unico che può accorgersi di qualcosa che non va ed, eventualmente, intervenire è proprio il padrone, ma se la situzione degenera e l’ansia del pet è esagerata si ouò provare con il rescue remedy, magari dopo aver verificato con il veterinario che non si tratta di un malessere fisico.

Il gatto e il topo di Downing Street, quando la caccia è un affare da Primo Ministro

So che siamo abituati a vedere i nostri mici d’appartamento mangiare solo cibo in scatola e croccantini ed al massimo inseguire topolini di peluche, al punto che a volte ci dimentichiamo che il nostro gatto è un predatore per natura. Eppure, chi vive in campagna e lascia il felino di casa libero di scorrazzare in lungo e in largo tra l’erba, lo sa: nella caccia è infallibile.

Lo pensa anche il primo ministro britannico David Cameron che pare essersi deciso, finalmente, ad adottare un nuovo gatto al numero 10 di Downing Street per evitare altre figuracce. In molti lo sapranno già ma per chi non fosse aggiornato sulle vicende dei ratti che scorrazzano liberamento appena fuori della casa del premier, ricordiamo che negli ultimi tempi, in numerose apparizioni video ufficiali ed ufficiose, oltre al leader britannico,  figuravano, in basso, schivando piedi importanti dei topi terra terra che, diciamolo pure, non facevano fare una gran bella figura a Cameron, divertendo gli spettatori e forse anche ridicolizzando le dichiazioni serie di giornalisti e politici con nello sfondo gli intrusi striscianti.

Ebbene, può un Primo Ministro che risolve ben più intricate questioni lasciarsi sconfiggere da un topolino (in realtà pare sarebbero molti di più)?