Natale sicuro anche per i pennuti

Dopo aver parlato della sicurezza dei gatti e dei cani durante le festività natalizie, vediamo come mettere al riparo dai rischi i volatili di casa. Pappagalli e merli in libertà potrebbero bruciarsi le piume vicino alle candele, o ancora inghiottire decorazioni e parti di giocattoli con il rischio di un’ostruzione intestinale che necessiterebbe di un intervento chirurgico.

Bando agli allarmismi, però. I veterinari affermano che in questo periodo dell’anno le visite e gli interventi d’emergenza aumentano, è vero, ma è anche raro che si tratti di un uccello che ha morso un cavo elettrico. E’ molto più comune si registrino casi di tossicità, legata all’ingestione di piante velenose per il volatile o cibi non metabolizzabili.

Partendo dall’albero, protagonista indiscusso della casa a Natale, è bene allontanare l’uccello, che è attratto dall’odore naturale della pianta, dagli aghi perché anche quelli naturali sono indigeribili. La gabbia non deve confinare con le cime dell’abete. Se l’uccello è libero di circolare in casa, è bene bandirgli la stanza in cui è posizionato l’albero.

Dobermann salva il padrone ferito chiamando i soccorsi

Dobermann eroe

Dobermann eroeE’ la seconda storia bella che vi racconto e vede coinvolta una razza ritenuta erroneamente pericolosa per l’uomo, iniziamo dalla fine della storia con le parole raccontate dal carabiniere Ghery Garritano, pratese di 28 anni, dal 2006 assegnato alla Compagnia di Sanremo.

«Hanno fatto in modo che potessi scivolare sotto fino a sbloccarmi le gambe. Poteva finire male se non fosse stato per il mio Ares.
Da quelle parti di solito passa poca gente e se fosse sopraggiunta l’oscurità sarebbe stato molto più difficile sperare nei soccorsi. Penso pure che se al mio posto ci fosse stato un bambino, e in quel campetto aperto a tutti non è raro che vadano a giocare, nonostante il degrado, ora saremmo a parlare dell’ennesima e assurda tragedia. Sembra incredibile che possano ancora accadere simili incidenti
».

Cani, gatti e animali da fattoria

Si, è vero, oggi le fattorie non sono più così diffuse come un tempo, soprattutto nei pressi delle grandi città, ma addentrandosi nelle zone dell’interno alla ricerca di luoghi dove vengono prodotti alimenti tradizionali o si vive, per scelta, lontani dalla caotica realtà quotidiana, qualcuna esiste ancora. E’ un quadro rustico e interessante quello che si delinea quando si vive in campagna tra gli animali e, ovviamente, a fare le feste al padrone ci pensano anche cani e gatti che non mancano mai. Di solito, la loro interazione con il resto del gruppo del mondo della fauna, è piuttosto sereno, perchè si tratta di una grande famiglia in cui ogni componente nasce e cresce in mezzo a tutti gli altri. Si realizza, in tal modo un esempio del vivere in armonia, tra cibi genuini e aria non inquinata.

Via liberi agli animali nei luoghi pubblici

Libero accesso in tutti i luoghi pubblici, nei pubblici esercizi, sui mezzi di trasporto e nelle case di riposo è per i nostri amici a quattro zampe.  Quella proposta dal ministro Michela Brambilla è una sorta di rivoluzione nel rapporto con gli animali domestici: potranno entrare in tutti i luoghi pubblici, ristoranti, uffici postali, salire sui mezzi di trasposto, salvo espresse e motivate deroghe, non come  accade ora, che possono accedervi solo quando è loro consentito.

Il ministro del Turismo invita i Comuni italiani ad adottare, grazie ad una ordinanza prototipo messa a punto con la collaborazione dell’Anci, tale orientamento, per migliorare i rapporti con i nostri amici a quattro zampe. L’ordinanza dovrebbe prevedere nel dettaglio, l’accesso degli animali nei luoghi pubblici o aperti al pubblico: Ai cani accompagnati dal proprietario o da altro detentore è consentito l’accesso a tutti i luoghi pubblici o aperti al pubblico, compresi gli uffici pubblici, i giardini e i parchi.

È fatto obbligo di utilizzare il guinzaglio e, ove sia necessario, anche l’apposita museruola. Qualunque deiezione degli animali stessi deve immediatamente essere rimossa a cura del proprietario/detentore, che dovrà essere munito di paletta/raccoglitore e riposta negli appositi contenitori. È fatto divieto di utilizzare collari elettrici nonchè di utilizzare fuochi d’artificio o petardi in luoghi pubblici, con esclusione delle giornate di festa stabilite dal calendario

L’albero di Natale a prova di gatto

La casa, in vista del Natale, si riempie di piante e decorazioni a tema. Regali, nastri colorati, candele, ghirlande, luci. Un mondo incantato per la famiglia, e non certo privo di attrattive per i nostri gatti curiosi e giocherelloni. Occhio ai pericoli derivanti dai botti, dalle candele per il rischio di incendi, e alle sostanze tossiche contenute nella stella di Natale, nel vischio e nei giunchigli.

Per quanto riguarda il protagonista per eccellenza del Natale, l’abete, anche qui è sufficiente adottare alcuni semplici accorgimenti per un albero a prova di micio.

Occorre innanzitutto posizionarlo in un posto della casa non al centro della stanza, perché i mobili non devono servire al gatto come trampolino di lancio per saltare o arrampicarsi altrove. L’ideale è fissarlo alla parete, il più possibile vicino alla presa elettrica, per evitare di dover spargere troppi cavi per casa, un pericolo per i quattrozampe che ci giocherebbero e li rosicchierebbero con il rischio di prendere la scossa.

Porcellini d’India: il calendario “Guinea Pig Calendar 2011”

Un regalo di Natale carino e sfizioso per gli amanti, o i proprietari, dei porcellini d’India potrebbe essere senz’altro il delizioso Guinea Pig Calendar 2011, un calendario che raccoglie dodici ritratti di porcellini d’India realizzati da Suzanne Le Good e rappresentati in diversi modi: dai simpatici maialini stilizzati ai ritratti più decorativi.

Il calendario è in formato A4 ed è stampato su carta di alta qualità con le cover anteriori e posteriori in cartoncino rigido; nella pagina relativa ad ogni mese ci sono due immagini dei porcellini, una grande e una più piccola.

Gli amici a quattro zampe e la famiglia

Non di rado gli amici a quattro zampe, sono in grado di riflettere i problemi emozionali e fisici della famiglia in cui vivono. Vi sarà capitato, infatti, di notare un cane e un padrone, ad esempio, molto simili nel modo di camminare e nell’atteggiamento, tanto che si dice che ogni animale somiglia a chi lo alleva. Questo perchè ne assimilano molte caratteristiche e si crea una sorta di simbiosi molto facile da notare e a volte persino fonte di ilarità. Lo stesso vale spesso, per i disturbi a livello di organismo, che possono presentare sia le persone che i propri cuccioli, come è stato notato anche in ambiente medico-veterinario. Il dato più curioso però, riguarda la guarigione che non avviene quasi mai del tutto in un animale, se prima non sta bene perfettamente il componente del nucleo familiare di riferimento. Non è impossibile neppure che cominci il pet a soffrire di qualche disagio e dopo poco tempo, sarà il “capo branco” umano ad accusarne i sintomi e richiedere l’intervento medico.

Assicurazione cani, quando è obbligatoria?

Con la fine dell’anno iniziano anche a scadere le prime polizze assicurative: è importante verificare la possibilità di assicurare anche il nostro amico a quattro zampe. In base ad una legge del 2003, frutto di una ordinanza del ministero della salute, ha imposto l’obbligo di assicurare i cani considerati aggressivi, come i Doberman, i Pittbull, i Rottweiler, per i danni che possono causare. La mancata osservanza di tale obbligo porta all’applicazione al proprietario di una ammenda di 206 euro o addirittura l’arresto per tre mesi.

Se tuttavia non abbiamo un cane pericoloso, lo possiamo comunque assicurare per essere tranquilli, di fronte ad incidenti di varia natura, il più frequente dei quali è l’investimento con l’automezzo. La polizza può proteggere anche dalle conseguenze legali che, in un malaugurato incidente, possono incorrere contro di noi visto che siamo i suoi padroni e responsabili. Il cane agisce spesso con esuberanza, con tanta voglia di scoprire e con ingenuità.

Insomma i guai possono essere dietro l’angolo! La polizza assicurativa copre sia i danni causati dal proprio cane verso terzi, sia i danni causati ad oggetti, sia le cure veterinarie. Ovviamente vi sono delle razze che tendono ad ammalarsi con più frequenza o di malattie specifiche, come i pastori tedeschi che soffrono di displasia: molte polizze assicurative diminuiscono o aumentano il premio in relazione alla razza di cane posseduta, alla sua età, condizioni di vita ed eventuale sterilizzazione.

Dove andranno i cani di Pezzino? Mobilitazione su Facebook.

Dal quotidiano on line della città della Spezia, pubblichiamo un annuncio per aiutare tanti amici a quattro zampe. Sono decine le lettere che giungono ogni giorno in redazione per appoggiare la causa degli oltre 250 cani e 20 gatti che si trovano all’interno del forte del Pezzino nel canile rifugio gestito dall’associazione Sostenitori del rifugio del Cane. Gli animali, infatti, sarebbero ad alto rischio di sfratto, pronti ad essere trasferiti in Germania. Ma la rete insorge e la petizione lanciata su Facebook sta intasando la mail di CDS e quelle degli amministratori locali.

Il canile del Pezzino è il più grande della provincia (dove ce ne sono quattro) ed è stato fondato nel 1963 su iniziativa del geometra Francesco Tronfi. Il canile è gestito dall’associazione, iscritta all’albo regionale del volontariato dal 1996, e occupa interamente i 9.000 metri quadrati del forte ottocentesco. La grande struttura fortificata è in vendita da tre anni, dopo che la proprietà è passata dal Demanio militare a quello civile, ma la vendita del forte è vincolata alla necessità di trovare una sistemazione agli oltre 260 cani ricoverati nella struttura.

Fanno riferimento al rifugio del Pezzino ben 22 comuni della provincia, tra i quali Porto Venere e Lerici. Al 31 dicembre 2009 erano presenti 259 cani e nell’arco dell’anno 151 sono stati gli ingressi, 86 i ritiri di proprietà e 26 le adozioni.

Animali, l’epidemia di obesità dilaga

L’obesità dilaga: il tasso di incremento tra i bambini e gli adolescenti non conosce battute d’arresto, ma quella che ormai viene considerata una vera e propria epidemia serpeggia anche tra gli adulti e gli anziani a tassi di crescita preoccupanti, che toccano picchi vertiginosi nei Paesi dell’Occidente industrializzato, figlio del consumismo e dei fast-food.

L’eccesso di peso non risparmia nemmeno i nostri amici a quattro zampe. Un argomento che abbiamo affrontato spesso, quello dell’obesità negli animali domestici, sempre drammaticamente attuale nella sua emergenza. Secondo un recente studio condotto dai ricercatori della University of Alabama, gli animali che vivono a stretto contatto con gli esseri umani sono più inclini al sovrappeso.

David Allison, che studia l’obesità presso il Birmingham UA, ha scoperto un’inspiegabile tendenza di aumento di peso nei primati che vivevano nel laboratorio dell’università. Nella speranza di scoprirne di più sul fenomeno, il ricercatore ha messo a confronto i dati raccolti con 24 campioni di altri dati prelevati da diversi animali domestici: cani, gatti, topi e scimpanzé utilizzati per la ricerca, scoprendo che gli animali sono sempre più grassi, proprio come gli umani.

Il gatto che mette in fuga la volpe

gatto mette fuga volpe

E’ leggendario il confronto tra canidi e felidi, i primi sono considerati i predatori e i secondi la preda, almeno per quanto riguarda cani e gatti.

La volpe è un canidae e per proprietà transitiva la volpe dovrebbe mettere in fuga il gatto dato che in natura nulla è scontato vi raccontiamo cosa è successo nell’isola estone di Aegna.

L’amore di un amico a quattro zampe

Si parla tanto di amici a quattro zampe con problemi comportamentali e di aggressività, il più delle volte tra l’altro indotti da un cattivo modo di porsi del padrone, ma poche volte ci si sofferma sull’aspetto positivo dell’allevare in casa un pet. Le vibrazioni che regala un animale, infatti, sono praticamente uniche e in grado di apportare grossi benefici alla salute non sono degli uomini ma degli stessi cuccioli, sin dalle prime settimane. Del resto il rapporto che lega soprattutto gatti, cani e persone è importante sin dalla notte dei tempi, quando non esistevano le case e le comodità di oggi e all’interno di caverne, era necessario lasciarsi fare compagnia da un esemplare che in qualche modo potesse anche difenere la famiglia.