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Dobermann salva il padrone ferito chiamando i soccorsi

Dobermann eroeE’ la seconda storia bella che vi racconto e vede coinvolta una razza ritenuta erroneamente pericolosa per l’uomo, iniziamo dalla fine della storia con le parole raccontate dal carabiniere Ghery Garritano, pratese di 28 anni, dal 2006 assegnato alla Compagnia di Sanremo.

«Hanno fatto in modo che potessi scivolare sotto fino a sbloccarmi le gambe. Poteva finire male se non fosse stato per il mio Ares.
Da quelle parti di solito passa poca gente e se fosse sopraggiunta l’oscurità sarebbe stato molto più difficile sperare nei soccorsi. Penso pure che se al mio posto ci fosse stato un bambino, e in quel campetto aperto a tutti non è raro che vadano a giocare, nonostante il degrado, ora saremmo a parlare dell’ennesima e assurda tragedia. Sembra incredibile che possano ancora accadere simili incidenti
».

Credo l’abbiate capito, Ares è l’eroe di Sanremo, ha messo lo zampino nel salvataggio del suo amato padrone toscano che vive appunto nel comune in provincia di Imperia, in Liguria.

La pericolosa avventura inizia in un campetto di periferia dove il giovane carabiniere stava giocando con il suo cane, ad un certo punto cade un pesante cancello che travolge il povero Ghery.

Momenti di terrore e panico, l’inferriata si è abbattuta all’improvviso per il cedimento del sostegno, cogliendo di sorpresa l’uomo che,  finito disteso con la faccia a terra e in stato di semincoscienza, dopo essere stato colpito con violenza alla schiena e alla testa.

Immobilizzato e con difficoltà a respirare sotto un peso di oltre 200 chili era impossibile liberarsi da solo, l’unico che poteva salvarlo era il suo inseparabile amico Ares.

La sensibilità e i sensi del cane hanno avvertito quello che stava accadendo, Ares si è prima premurato di tenere vigile e di consolare il suo padrone leccandogli amorevolmente il volto, poi è corso in cerca di aiuto.

Il campetto è sulla collina di Sanremo ove vi è poco passaggio, così si è lanciato contro la prima auto che passava costringendo il conducente ad una brusca frenata.

L’intelligenza del cane è stata anche nel mettersi a saltellare vicino alla portiera per far capire le sue buone intenzioni così l’automobilista e la moglie hanno capito che il cane voleva soltanto richiamare la loro attenzione e si sono lasciati guidare dal fiuto di Ares fino al luogo della tragedia

Finalmente il carabiniere è stato liberato dal pesante cancello ed è vivo grazie all’intervento del suo inseparabile amico a quattro zampe.

La storia si conclude a lieto fine con le parole del malcapitato carabiniere:
«Mi sento la schiena a pezzi e ho un bernoccolo in testa, ma non posso lamentarmi – continua – mi è andata davvero bene. Devo dire grazie al mio cane. Spero così che siano smentite, una volta per tutte, le dicerie sui dobermann. Sono socievoli, affettuosi e anche coraggiosi. Al contrario di come, ingiustamente, vengono spesso descritti».

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