Cani guida non ammessi in 72 ospedali su 102, la denuncia dell’AIDAA

Dopo l’episodio della signora, rimasta sola a Varese a mezzanotte per via dell’indisponibilità di taxi disposti a trasportare anche i cani, un altro dato ben poco meritevole per un Paese che voglia evolversi in un’ottica pet friendly, e in questo caso anche sociale, riguarda l’ingresso dei cani guida negli ospedali. Pare infatti che in Italia settantadue strutture ospedaliere su centodue, tra quelle esaminate, non li facciano entrare.

E’ la denuncia dell’AIDDA, Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente, che lamenta la non ammissione dei cani al seguito dei ciechi nei reparti di degenza.
Lo scorso anno erano 86 su 102, ma il miglioramento, come ben evidente, non è stato incisivo e resta comunque un fatto a dir poco vergognoso.

Cani e gatti: in continuo aumento i casi di obesità

Una volta li si vedevano vagare per strada, smagriti e dallo sguardo triste e, a volte, qualche vecchia signora amante degli animali forniva loro del cibo. Ancora oggi esistono dei casi del genere, ma la gran parte degli animali da compagnia e, soprattutto, cani e gatti, stanno aumentando di peso a dismisura, come i loro padroni del resto. Sono moltissime le famiglie italiane che non resistono al desiderio di allevare un amico a quattro zampe ma, il più delle volte, per mancanza di conoscenza in merito o semplicemente perchè impietositi dallo sguardo dolce dei loro pets, forniscono loro una quantità di cibo spropositata che li fa, come si suol dire, lievitare. A volte, poi, nella ciotola vengono inseriti  pure cibi che proprio non dovrebbero assaggiare, con il rischio che i loro valori nel sangue possano sballare del tutto.

Chi popola l’acquario: La Caridina Multidentata

La Caridina Multidentata (conosciuta anche come Caridina Japonica) è un piccolo gamberetto (dimensioni tra i 3 e i 5 cm) presente nei nostri acquari da quando gli acquariofili orientali l’hanno introdotta come alghivoro (la sua alimentazione è composta da alghe e detriti). In poco tempo la C. Multidentata si è diffusa negli acquari di tutto il mondo sia per la sua bellezza, sia per le abitudini alimentari. Presenta corpo completamente trasparente, intervallato da puntini rossi, con o neri. Con l’età avanzata la colorazione trasparente può assumere tonalità che vanno verso il rosso.

Il riconoscimento del sesso risulta essere difficile, potendoci aiutare solo con le dimensioni (le femmine sono decisamente più grandi rispetto ai maschi) e la disposizione dei puntini rossi molto più ordinata (una linea continua che attraversa il corpo). Gli esemplari maschili presentano invece puntini sparsi sul corpo, senza un regolare disegno. La C. Multidentata predilige vasche con capienza minima sui 15 – 20 litri (non più di 4 -5 esemplari), allestimenti classici e ricchi di vegetazione (soprattutto muschi). La Multidentata si adatta anche alla vita in acquario di comunità.

L’acqua può avere valori diversi ma è meglio attenersi a quelli più adatti alla specie, ovvero temperature tra i 15 e i 30°C, durezza complessiva GH tra 2 e 12, acidità PH tra 5.5 e 7.5, durezza carbonatica KH tra 6 e 10 . Inoltre si consiglia di allestire vasche chiuse dato che ci sono numerose testimonianze di C. Multidentate “saltatrici“.

Sintomi da non trascurare negli uccellini

Se in casa avete uno o più pennuti e volete sapere se stanno bene, è importante imparare a riconoscere alcuni segnali anomali. A primo impatto può sembrare più difficile che per un cane piuttosto che per un gatto, ma le regole, tutto sommato, sono più o meno le stesse ed obbediscono ad un principio comune: registrare la norma e valutare ogni scarto dalla norma come un campanello di allarme di qualcosa che non va e della necessità, pertanto, di ricorrere alle prestazioni del veterinario, richiedendo un consulto.

Stando al parere degli esperti in materia spesso, quando un volatile si ammala, ce ne accorgiamo quando è ormai in uno stadio grave, perché gli uccellini nascondono bene i sintomi della malattia.

Come far prendere le medicine al gatto

E’ meno facile di quanto sembri, far assumere ad un gatto una medicina, questo indipendentemente dall’età del felino. Un buon padrone, quindi, dovrà studiarle tutte per tentare di “prendere in giro” il proprio micio, ma la battaglia sarà dura e, come si suol dire, senza esclusione di colpi. Intanto, se il veterinario consiglia una cura che prevede l’intromissione nel suo organismo di antibiotici o prodotti di natura medica, è necessario seguire il suo consiglio. Un tempo si temevano queste creature, perchè considerate diaboliche e molto furbe tanto da vivere vicino alle streghe ed, in effetti, senza interpellare eventuali e improbabili arti magiche, il fondo di verità legata a questa storia è che sono in grado di mostrare un intuito ed una attenzione, a volte fuori dal normale. Riescono per esempio, a fiutare anche la pastiglia più nascosta o letteralmente sepolta in fondo al cibo e, a volte, possono anche farsi beffe degli uomini, cibandosi di tutto il resto e lasciando soltanto la compressa.

Pet Click, la foto del tuo amico a quattro zampe

Eccoci all’appuntamento settimanale con Pet Click. Il cane che presentiamo oggi si chiama Little Brownie Hachikō detto Hachi per motivi di praticità e ci è stato presentato da Francesca sulla pagina fan di Facebook.

Hachi è veramente simpatico e pieno di pelo: è un maschio di Spitz Nano nato nell’Ottobre 2009, che tra poco inizierà a fare Pet Therapy. Gli piace segnare tutto il possibile, correre, giocare con altri cani, adora la frutta a dismisura, usa le scarpe e la bilancia come cuscini.

Niente cani su taxi, a Varese signora lasciata sola a mezzanotte

Raduno di cani

E’ successo alla signora Daniela Marson, sabato scorso, a Varese, di essere lasciata a piedi a mezzanotte perché il taxi non consentiva che a bordo salisse anche il suo cane. Ne vogliamo parlare anche noi di Tuttozampe perché in Italia si fa un gran dire di costruire una coscienza pet-friendly con l’estensione dell’accesso ai quattrozampe a sempre più strutture: spiagge, alberghi, ristoranti, negozi, piscine. Ma, a conti fatti, le barriere da superare, legislative e non, sono ancora tante. E di certo, lo sappiamo, far sentire discriminati i proprietari di cani ovunque vadano non è una bella mossa per arginare il fenomeno degli abbandoni e per incentivare l’adozione dei cani che sovraffollano, spesso in condizioni pietose, i canili.

Ma torniamo a quanto è accaduto sabato scorso. A denunciarlo è la stessa signora Daniela che, con il figlio ed il cane Capriccio, un Cavalier King Charles di otto chili, alle ore 23.45 ha chiamato il servizio di radiotaxi che, giunto dai clienti (era il numero 7),

appena ha visto che c’era il cane, però, ha fatto marcia indietro dicendo che avrebbe mandato un collega disposto a portare animali. Dopo 10 minuti, però, non si era ancora visto nessuno. Si rabbrividiva dal freddo. Così mi sono attaccata al telefono, cercando di contattare nuovamente il radiotaxi.

Cani in ufficio, in Austria serve il patentino

Sei fuori tutto il giorno per lavoro e non sai a chi lasciare il tuo amico a quattro zampe? Nessun problema: in Austria lo puoi portare con te in ufficio, basta che sia munito di un patentino. E datori di lavoro permettendo, ovviamente!
A valutarne l’idoneità una serie di test sul comportamento dell’animale nei confronti degli altri esseri umani, sulle sue reazioni in situazioni di stress (il cane rimane calmo o diventa aggressivo?) e sul suo feeling con il proprietario.

Ancora un altro caso di traffico di cani e gatti, provenienti dall’Est

Non è servita neppure la bella stagione a concedere una tregua ad un fenomeno che, nonostante i controlli serrati, non accenna a diminuire e, ancora, una volta, si torna a parlare della tratta di cuccioli provenienti dall’Est e costretti a subire una serie di maltrattamenti. Per fortuna, anche stavolta, il traffico illecito è stato scoperto in tempo e nove persone sono attualmente indagate. In più fra di loro ci sono pure un paio di veterinari, considerati complici. Dalla Repubblica Slovacca, infatti, arrivavano delle creature di poche settimane, soprattutto cani e gatti, per essere rivenduti in Italia e, come al solito, al loro benessere non si pensava minimamente. Durante il trasporto, per loro, quindi, nessun riguardo e nessuna particolare attenzione o cura, in caso di salute cagionevole.

Uffici pubblici italiani: tolleranza zero per gli amici a quattro zampe

Un altro brutto primato che riguarda il nostro paese: l’Italia infatti sarebbe all’ultimo posto in Europa nella classifica della tolleranza nei confronti dei cani negli uffici pubblici. Secondo un  sondaggio di Aidaa, Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente, condotto su 2.509 uffici controllati nei mesi di luglio e agosto, solamente 109 hanno accettato senza problemi la presenza di cani al loro interno.

Si tratterebbe in particolare delle città di Napoli, Palermo, Reggio Calabria,che si sono guadagnate la paletta di città pet friendly, mentre divieto assoluto a Firenze, Genova, Torino, Roma e Milano. Inoltre, i volontari Aidaa hanno rilevato che in 72 ospedali italiani sarebbe addirittura proibita l’introduzione del cane guida per i non vedenti ricoverati o che vogliono andare a trovare amici o parenti.

Tale divieto è assolutamente illegittimo e contra legem: i cani guida per non vedenti infatti hanno accesso in ogni luogo pubblico, ufficio, ospedale, o quanto altro, come stabilito dalla legge numero 60 dell’8 febbraio del 2006, che ha riformato la precedente legge numero 37 del 14 Febbraio 1974. La normativa si riferisce in particolare ai mezzi di trasporto ma è da prassi applicata ad ogni pubblico esercizio.

Video shock, ragazza inglese getta cani ancora vivi in un fiume

Su Tuttozampe solitamente vi presentiamo video divertenti che hanno per protagonisti i nostri amici animali. Stavolta a farla da protagonista, tristemente, è la crudeltà di una ragazza inglese, ormai popolare perché la sua attività preferita spopola in un filmato di appena 44 secondi, diffuso da LiveLeak, ripreso da Twitter e cliccatissimo su You Tube. Breve, brevissimo, ma sufficiente a farsi un’idea di fin dove si possa spingere la nefandezza umana nei confronti di esserini indifesi e più fragili.

Cosa fa di tanto orribile questa donna, dal video sembra giovanissima, è presto detto: prende dei cuccioli ancora vivi e li getta nell’acqua corrente di un fiume, senza farsi alcuno scrupolo, anzi divertendosi un mondo, e lo dimostra la sua espressione chiaramente compiaciuta. Dopo di che si ferma a guardarli annegare senza via di scampo, facendosi anche quattro risate.

Acquario: le cure dopo le vacanze estive

Al rientro dalle vacanze estive è possibile che l’acquario dimostri qualche segno di incuria dovuto alla vostra assenza come vetri sporchi, acqua poco pulita, troppe alghe; niente paura: bastano semplici cure e il vostro acquario ritornerà bello e in ordine come prima della partenza.

Per quanto riguarda la presenza delle alghe, sappiate che è perfettamente normale che con il caldo estivo e il metabolismo dei pesci si sia accelerata la produzione di alghe e la crescita delle piante. In ogni caso, la prima cosa da fare è prelevare dell’acqua e analizzarla con l’apposito kit, in modo da valutare gli interventi migliori per riportare l’acqua ai giusti valori di acidità.

Toxoplasmosi: la colpa non è sempre del gatto

Non appena a poca distanza si trova una donna incinta, moltissime persone cominciano a parlare dei rischi di malattie quali la toxoplasmosi e ad elencare i pericoli che comporterebbe la vicinanza con un gatto per l’eventuale contagio.In pochi anni, quindi, i felini hanno iniziato ad essere considerati molto pericolosi per il futuro nascituro e tenuti lontano nel caso di giovani in stato interessante. Eppure non è sempre così e l’informazione, ancora una volta, è la migliore prevenzione. Poveri mici, insomma, prima scacciati come zanzare se neri, in quanto portatori di “sfortuna” e vicini a streghe e donne dotate di presunti poteri magici e poi, addirittura, fonte di gravi disturbi per un neonato.

Pet Taxi: a Milano nasce l’Auto Bau

Nel comune di Milano è stata lanciata una bella ed interessante novità relativa agli amici a quattro zampe: il Pet Taxi. Si tratta di un’auto al servizio degli animali, soprattutto cani e gatti, soli o accompagnati dal proprietario. L’idea era nata quasi per gioco un paio di anni fa, ma poi Gianluca Baldon, che vanta alle spalle ben 15 anni di esperienza con gli animali, ha deciso di trasformarla in una vera e propria attività commerciale. Relativamente alla sua idea spiega:

Lavorando nel settore avevo avuto modo di constatare come uno dei piu’ grossi problemi di chi ha un animale sono gli spostamenti se non si ha una vettura propria.

L’Autobau, come ha chiamato la sua invenzione, è pensata per i cani ma trasporta ogni tipo di animale: cani, gatti, conigli, uccelli e rettili. I percorsi sono infiniti: per andare dal veterinario, dal toelettatore o all’aereoporto con o senza il padrone, per prendere un gatto difficile, per portarlo al mare o anche solo per una consulenza.