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Un cimitero per ricordare gli animali

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Un piccolo amico a quattro zampe, vissuto con noi, nella nostra famiglia, con cui abbiamo condiviso gioie e dolori per molti anni, alla sua morte lascia certamente sofferenza ed un senso di vuoto che può apparire incolmabile: solitamente i padroni degli animali deceduti, dopo averne dato tempestiva notizia all’anagrafe canina, potevano o seppellire le carcasse in un luogo idoneo e predestinato (anche il giardino di casa) oppure decide di farli portare via dalle autorità ambientali locali. Ma ora i proprietari degli animali che lo desiderano possono seppellire i loro fedeli compagni in un luogo loro destinato: una sorta di cimitero per animali.

L’esperimento è partito dalla provincia di Cremona, in Lombardia, dove è sorto il primo cimitero comunale, per cani e gatti: la struttura è in fase di realizzazione e verrà completata e resa operativa già nel 2011. Qui sarà possibile portare e seppellire i propri animali, ma anche decidere di cremarli in un apposito forno, con prezzi assolutamente popolari ed accessibili a chiunque, rispetto a quanto richiesto oggi da ditte private, che già da anni offrono questo tipo di servizio.

Nel cimitero previsto a Cremona, sarà possibile altresì avere una lapide per il cane o il gatto, in cui mettere una fotografia, fiori e piccoli ricordi legati alla vita trascorsa insieme all’amico a quattro zampe. Il progetto prevede un prato all’inglese con piccole lapidi tutte uguali di marmo, e sarà altresì possibile seppellire anche altri animali diversi da cani e gatti.

Per chi invece non avrà la possibilità di recarsi al cimitero e curare la tomba dell’animali? In tale caso è previsto un cimitero virtuale: vi sono molti siti che offrono questo tipo di servizio, in cui previa registrazione e pagamento di una somma forfettaria, si potrà inserire la foto dell’animale, scrivere l’epitaffio e cliccare sull’immagine, per condividere con altri e ricordare per sempre il compagno di vita.

10 commenti su “Un cimitero per ricordare gli animali”

  1. Non ho un cane o un animale domestico..già parto male.

    Però mi pongo una questione: è possibile che io cittadino senza cani e gatti debba pagare per dei servizi che spettano a chi ha un animale domestico?
    Io cittadino devo pagare il costo della cremazione a costo popolare (scommettiamo sul perchè sia popolare?)
    Ovvero: il cane o il gatto sono un diritto del cittadino?

    Secondo me no! Per una serie di motivi.
    E tra i no devo metterci anche i costi dei canili (lasciando da parte come sono messi molti canili!)…perchè è evidente che, a meno di castrare e sterilizzare tutti gli animali domestici, se si hanno dei cuccioli e non si riescono a darli ad amici et simila questi probabilmente finiranno nei canili (anche una volta dati via non c’è la certezza che questi non vadano al canile o peggio!) con costi per il contribuente e, spesso con situazioni problematiche nella gestione degli animali stessi.

    Ora, tiratemi pure gli accidenti e datemi dell’insensibile o quello che preferite, però se tra un’insulto e l’altro potreste rispondere alla questione ve ne sarei grato, così per avere un confronto.
    Saluti

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  2. Salve, dal punto di vista legislativo le strutture che si occupano di cremazione e ubicazione animali morti (i così detti cimiteri) non gravano sul cittadino, in quanto è il proprietario dell’animale a sostenere il costo del servizio. I prezzi popolari sono dovuti al fatto che l’appalto è dato dal Comune ad una società considerata maggiormente competitiva rispetto ad altre.
    Tolte le vesti del legale, personalmente posso dirti che per quel che riguarda i costi dei canili ti do ampia ragione: i fondi stanziati gravano su tutti i cittadini e spesso vengono gestiti da persone cui non importa del benessere degli animali e investiti in strutture fatiscenti.
    basterebbe una seria regolamentazione della materia ed una gestione intelligente delle risorse per limitare non solo i costi ai cittadini ma anche i disagi ai cani/gatti!

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  3. Ciao Giulia,
    per la questione del costo degli inceneritori, non credo che la sola quota possa bastare a calmierare il prezzo, mi sembra strano, forse è più probabile un accordo tra comune e gestore (un po’ come quelli che stipula il comune con i costruttori consentendo a questi ultimi di costruire a prezzi inferiori realizzando opere pubbliche -tipo una piazza-) di cui non conosco le specifiche.

    Per il resto vedo che siamo in linea… meglio, pensavo già di aver creato un mostro!! =D

    Saluti

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  4. Ciao a tutti, leggo solo ora la disquisizione di Luca e di altri che si sono allineati nel rispondere con molta parsimonia. Vorrei precisare che non esiste al mondo nessun prezzo che si posa pagare per l’affetto che ti può dare un animale se naturalmente lo tratti bene. Non chiede nulla ma ti dà molto anzi, chiede solo di essere curato, che tu gli dia da mangiare e bere e durante la giornata qualche coccola dedicando 10 minuti del tuo tempo a lui. Pertanto tutti i costi sono a carico del proprietario dell’animale. Inoltre, il cane (in questo caso parlo del mio) ha un costo non indifferente tra visite veterinarie, vaccini, detartrasi ai denti, collirio per gli occhi, detergenti per le orecchie (è il problema di tutti cocker) ecc. senza parlare dei lavaggi, delle fiale mensili per proteggerlo dalle pulci, zanzare e zecche ecc. Praticamente quando un animale arriva nella tua vita è come se si aggiungesse un altro compnente della famiglia. Un minimo di attenzione a quelli che hanno le femmine è dovuto per il fatto che non prolifichino. Se aprlaimo di costi per queste bestiole direi che il comune ne spende talmente tanti di soldi per niente che possono supportare i cittadini anche questo costo decismente irrisorio.
    Cordiali saluti
    Riccardo

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