Funerale simbolico per i 100 husky canadesi

Funerale Husky

“Fortunatamente” la vicenda dei 100 husky trucidati da un’azienda canadese che non aveva più bisogno dei loro servizi non è finita nel dimenticatoio, è stato organizzato un funerale simbolico per ricordare le vittime quadrupedi finite nelle mani di persone senza scrupoli.

L’alimentazione della cavia (prima parte)

Chi decide di adottare un animale domestico deve, prima di farlo veramente, informarsi sulle cure necessarie per il benessere dell’animale scelto, prima fra tutti qual è la giusta alimentazione; non fanno eccezione a questa regola anche i piccoli roditori domestici, animali a prima vista facili da allevare, ma che in realtà necessitano di attenzioni esattamente come un cane o un gatto.

Se decidete di adottare una cavia, per quanto riguarda la sua alimentazione ricordate prima di tutto che è un animale erbivoro, e che quindi dovrà seguire una dieta a base di frutta e verdura fresca, erba fresca e fieno e, occasionalmente pellet a base di erba e un’eventuale integrazione di vitamina C.

Animali da compagnia: attenzione al fumo passivo

C’è stato un tempo, nemmeno troppo lontano, in cui non esisteva una corretta regolamentazione in merito alla tanto amata-odiata sigaretta che ancora è insostituibile per una larga fetta di italiani, giovani e non. Oggi, in tutti i locali pubblici è vietato accenderne una nel rispetto di chi ha perso o non ha mai avuto il “vizio” e non sono rari gli spazi appositi per fumatori. Nel delirio collettivo che porta spesso a notizie bomba, come vietare questo passatempo anche nella propria automobile se si portano in giro estranei, una cosa è certa: il fumo passivo non fa male soltanto agli uomini ma anche agli animali.

Se davanti ai più piccoli si intima agli amici e ai parenti invitati, di recarsi fuori, pure con la temperatura sotto zero, per evitare il rischio malattie per cani, gatti, conigli e così via dicendo le regole devono essere le stesse.

La cura della tartarughe d’acqua: malattie più frequenti

Le tartarughe sono, in natura, tra gli animali più longevi: purtroppo non è così in cattività, soprattutto se vengono allevate non avendo cura delle loro naturali inclinazioni e delle loro esigenze primarie. Tra le malattie più frequenti che possono colpire le tartarughe, ricordiamo in primis la carenza di vitamina A, dovuta principalmente ad una scarsa alimentazione.

Il sintomo principale di tale mancanza è rappresentato da una tumefazione delle palpebre, da una otite, da problemi di pelle ma anche lesioni negli organi interni e respiratori: la mancanza di tale vitamina inoltre può far si che la tartaruga sia maggiormente predisposta alla rinite, infezione delle prime vie respiratorie. Per sopperire a tale mancanza, oltre a dare alla tartaruga alimenti ricchi di vitamina A, esistono in commercio anche degli integratori, da somministrare non più di una volta la settimana e sotto stretto controllo del vostro medico veterinario.

Tra le malattie oculari ricordiamo la presenza di occhi gonfi, che sono spesso dovuti ad una infezione batterica causata da uno scarso riciclo dell’ acqua o da un difettoso o insufficiente sistema di filtraggio. Tra le malattie che invece interessano la corazza, annoveriamo il rammollimento del carapace (causato quando la tartaruga trascorre troppe ore in acqua senza poter salire, ad esempio perchè non è presente nella vasca una zona asciutta), e le lesioni o piaghe si possono verificare a causa di continui sfregamenti della tartaruga con sassi o altro: per evitare infezioni eliminate ciò che causa gli sfregamenti.

Crescita eccessiva delle gengive nel cane

Parliamo di salute dei cani, nello specifico delle gengive. Può capitare che il nostro amico a quattro zampe sviluppi a dismisura il tessuto gengivale. Si tratta di un disturbo noto sotto il nome di iperplasia gengivale che è caratterizzato dalla crescita eccessiva delle gengive che a sua volta comporta gonfiori abbastanza fastidiosi e dolore.
A volte può essere indicata anche come iperplasia parodontale fibromiostica.

L’iperplasia gengivale è più comune nei cani di taglia grande e negli esemplari di stazza gigante. L’ereditarietà è registrata soprattuto nel Boxer, nell’Alano, nel Collie, nel Doberman Pinscher e nel Dalmata.

Cause

  • Ereditarietà
  • Somministrazione cronica di farmaci, più comunemente difenilidantoina, nitrendipine, nifedipina e ciclosporina

Bassotta trova il padrone collassato e chiama i soccorsi

Missy

MissyL’eroina di oggi ha le zampe corte, Missy, una bassotta di 11 anni, si è precipitata a cercare aiuto dopo aver trovato il suo padrone svenuto a causa di un collasso.

Charlie Burdon è il signore nella foto, è stato da poco operato di cuore, dopo pochi giorni dal ritorno nella sua casa in Oregon, USA, si è accasciato al suolo.

Cani dottori: presto fiuteranno i tumori alla prostata

Si tratta di una notizia che ha del sensazionale, ma prima di cantare vittoria, come è d’obbligo, è il caso di aspettare gli effettivi progressi della scienza. Tuttavia i ricercatori sono fiduciosi e confermano che in un prossimo futuro, nemmeno troppo lontano, i cani potranno essere un pò “dottori” e fiutare negli essere umani i tumori alla prostata. Grazie alle loro potenti capacità olfattive, infatti, potranno trovare qualcosa di alterato nei pazienti, proprio partendo dalle loro urine. Si sta occupando del curioso esperimento, un gruppo di studiosi francesi che da anni si è accorto della capacità degli animali da compagnia, in questo senso. La diagnosi precoce e l’individuazione di un carcinoma, del resto possono davvero fare la differenza riguardo alla salute delle persone. I primi risultati degli studi, intanto, sono stati pubblicati sull’ultimo numero della rivista European Urology e portano la firma di  una equipe di medici e esperti biochimici, guidati da Olivier Cussenot, professore di urologia oncologica presso l’ospedale Tenon di Parigi.

Maltrattamenti animali, Aidaa denuncia “In rete troppi giochi che istigano alla violenza contro cani e gatti”

Video che mandano in scena gente stupida che maltratta gli animali e che raccolgono migliaia di clic, la maggior parte indignati per fortuna, ma che fanno pur sempre il gioco di chi li carica, ne abbiamo visto, ahinoi, molti tristi esempi negli ultimi mesi.

Oggi l’associazione più impegnata per la difesa dei diritti degli animali in Italia, l’Aidaa, lancia un altro allarme, non meno sentito da noi di Tuttozampe: quello del proliferare di giochi, in rete, che istigano all’uso della violenza su cani e gatti, aumentando il fenomeno reale dei maltrattamenti per emulazione delle sevizie virtuali.

L’Aidaa spiega che ogni giorno all’associazione giungono dedicine di segnalazioni su giochi cruenti in cui le vittime sono proprio i nostri amici a quattro zampe.

L’alimentazione della tartaruga d’acqua

Dopo aver creato un habitat per quanto possibile, ideale per la nostra amica tartaruga, vediamo adesso cosa possiamo prepararle da mangiare, per farla vivere a lungo ed il salute. La tartaruga è un animale onnivoro, occorre tuttavia diversificare la frequenza di alimentazione tra le tartarughe piccole, che devono essere alimentate tutti i giorni, e quelle adulte, la cui frequenza o quantità dei pasti va diminuita.

Non  date alle tartarughe grandi quantità di cibo, non devono ingrassare (dato che si tratta proprio di una delle problematiche delle tartarughe domestiche) in quanto la loro pessima forma fisica potrebbe condurle alla morte: il fatto che l’animale possa sempre cercare cibo è normale e non va confuso con un appetito reale che molto spesso la tartaruga non ha.

L’alimentazione deve essere varia, alle proteine che si trovano nel pesce crudo, vanno aggiunti frutta e verdura, come insalata, carote, trifoglio, fagiolini, tarassaco: non date al vostro animale un solo tipo di alimento, potrebbe essere pericolo, cercate di variare il più possibile. Si può anche somministrare circa una volta alla settimana, un integratore di vitamine e minerali per rettili da mettere nel cibo, per rinforzare le difese della tartaruga.

“Il postino suona sempre due volte”, potrebbe esserci “Cujo” in giardino

Cane che spaventa i postiniMi sono preso il permesso di citare due noti films, sul primo credo non ci sia bisogno di presentazioni, il secondo invece richiama Cujo di Stephen King che racconta l’odissea di una famiglia che si trova di fronte il cane domestico inferocito.

Il protagonista di questa storia non è il San Bernardo del film ma quel “coso” peloso che vedete in foto, si chiama Peggy ed è uno yorkshire di sedici centimetri, per colpa sua tutti i portalettere di Northampton non consegnano più la posta nella via dove abita, è soprannominato: “la Bestia di Dorset Gardens”.

Il video divertente del lunedì: il cane, il gatto ed il surf

Eccoci giunti al consueto appuntamento con il video divertente della settimana: oggi vi proponiamo un simpatico cane che si diverte in spiaggia a fare…surf!

Si, il provetto surfer, con tanto di tavola, si diverte a lanciarsi sulle onde, facendosi poi riportare a riva dalle stesse! E che dire del piccolo micino che se ne sta, bello concentrato sul surf insieme al suo padrone?

Animali da compagnia: le false credenze alimentari

Uomini e animali sono molto simili riguardo alla digestione del cibo, nel senso che ogni prodotto alimentare va rielaborato dall’organismo in modo da poter essere assimilato nel modo giusto. Il bisogno di nutrirsi al più presto quando si ha fame è proprio tipico di tutti gli esseri viventi, ma le cattive abitudini a tavola di moltissime persone che non prestano attenzione più di tanto all’equilibrio nutritivo, hanno causato dei problemi pure agli amici a quattrozampe. Si perchè la credenza in generale, con le dovute eccezioni, è quella di dover riempire un cane o un gatto ad esempio con quantità enormi di cibo, per garantire il suo stato di salute. Niente di più sbagliato, andiamo a vedere perchè.

Jeck, il barboncino che per amore stava morendo di fame

Jeck

JeckL’ammasso di pelo che vedete a sinistra si chiama Jeck, è un barboncino di dieci anni, come ogni cane l’amore per il suo padrone è talmente forte che lo stava portando alla morte.

Siamo in Valtellina. Palmiro Andreoli, 71 anni, faceva un giro in bicicletta nella corsia ciclabile, ad un certo punto per un incidente finisce nel fiume Adda.

Cani e gatti: le regole per proteggerli dall’inquinamento

L’inquinamento ambientale causa una serie di problemi, anche gravi, a breve e a lungo termine e, per tal motivo è sempre bene limitarne gli effetti per noi e per i nostri animali domestici. Si, ma come intervenire? Come combattere un fenomeno che, purtroppo, è dovunque intorno a noi? Vediamo qualche semplice consiglio per tenere lontane malattie e disturbi da smog e gas presenti nell’aria.