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Chiarezza sul cane ucciso per una tassa non pagata

Barboncino

Tgcom titolava nella sezione mondo il 5 Febbraio 2011: “Svizzera, non paga tassa: cane uccisoè una delle tante testate – tra cui il TG1 ndr – che ha diffuso una notizia che pare sia falsa.

Paolo Attivissimo, cacciatore di bufale indaga: “La signora Iannotta, spiega Némitz, non esiste, per cui non c’è nessun suo cane da abbattere, quand’anche lo si volesse fare.

Chi sono le persone citate? La signora Marilena Iannotta, italiana residente in Svizzera, è l’ipotetica ex padrona del cane soppresso mentre Pierre-Alain Némitz è segretario municipale di Reconvilier, il luogo dove si sarebbe dovuto verificare il fattaccio.

Ecco il comunicato, tradotto e pervenuto a Paolo Attivissimo, dal segretario municipale:

Buongiorno,

La stampa sensazionalista coglierebbe qualunque cosa, persino la più grande stupidaggine. Vende bene, e se alimenta una polemica ridicola, tanto peggio. Non uccide, ma nuoce a coloro che ne sono l’oggetto.

Per sua completa informazione, le allego il comunicato pubblicato dal Consiglio Municipale di Reconvilier. La sua lettura la orienterà pienamente su quanto sta realmente accadendo a Reconvilier. Non siamo né un villaggio d’indiani né una società primitiva avida di sangue.

La ringrazio molto se se avrà la correttezza di ritrasmettere quest’informazione.

Tra parentesi, non esiste nel nostro villaggio nessuno che porti il cognome Iannotta e quindi non esistono nessun cane e nessun abbattimento. I giornalisti non possono lavorare diversamente, senza partire dalle dicerie più incerte?

Ringraziandola per avere la coscienza professionale di leggere l’avviso delle autorità comunali e di farvi riferimento per porre fine a una macchinazione del genere peggiore.

Cordiali saluti

Pierre-Alain Némitz
Segretario municipale

Riassumendo: in un primo momento la notizia viene data per vera tanto che gira sui TG nazionali e corre su Facebook di profilo in profilo, arriva la smentita del blog  attivissimo, e poi?

Arriva un colpo di scena, l’agenzia di stampa agi divulga: “Il CODICI, con le parole dell’avvocato Carmine Laurenzano annuncia che presenterà esposto alla Procura della Repubblica di Roma: “Se non riusciremo ad ottenere una  condanna per questo sindaco in Svizzera, che almeno non gli venga consentito di mettere piede nel nostro paese””.

Inoltre Valentina Coppola, responsabile Ambiente del CODICI, dichiara: “Sembra un film dell’orrore, delle persone si presentano alla tua porta e ti prendono il cane per ucciderlo, e tutto perchè non hai pagato una tassa. Questa modalità va contro i più elementari principi civili e va fermata immediatamente”.

Ad alimentare la verità della notizia ci pensa anche una dichiarazione del sindaco di Reconvillier, Flavio Torti, che gira per la rete, spiega che la tassa sui cani è fortemente evasa ed è per questo che ha escluso possibili ripensamenti e ammorbidimenti della linea anti-evasori: “Non faremo dietrofront, sarebbe come dare ragione agli evasori“.

TuttoZampe ha contattato l’Avv. Laurenzano, riassumendo la sua lunga risposta ne emerge che l’associazione CODICI è venuta a conoscenza della notizia tramite il portale di Tiscali, e, continuo citando l’e-mail

In sintesi, pur non conoscendo la Sig.ra Iannotta, chiederemo non solo alla Procura della Repubblica di verificare l’avvenimento (cosa per la quale sicuramente troveremo molti ostacoli, stante le competenze legali e territoriali), ma avvieremo anche una richiesta formale al ministero degli esteri italiano e al ministero dell’ambiente, oltre che inviare, sempre per scopo informativo, una nota al consolato svizzero.
Dal sito del citato comune è confermata l’esistenza della tassa sui cani. quello che vorremmo verificare è se veramente l’omesso versamento della tassa prevede, come sanzione, l’abbattimento dell’animale.
Sig.ra Iannotta o meno, se esiste una norma del genere, attiviremo ogni strumento giuridico per contrastarla.

Ed infine arriva la smentita dalla stessa associazione CODICI inviataci dalla Dott.ssa Valentina Coppola responsabile nazionale dello sportello legale con delega ambiente – animali:

Come oramai sappiamo, nessun cane è stato abbattuto. Al momento in cui la cosa ci è stata segnalata siamo andati a verificare se la normativa svizzera potesse contemplare una tale eventualità ed abbiamo trovato una legge cantonale del 1903 entrata in vigore nel 1904 e mai abrogata che rendeva plausibile la notizia. Abbiamo altresì allertato i nostri colleghi svizzeri che hanno appurato l’invio di una circolare ai cittadini di Reconvillier che faceva riferimento proprio alla legge suddetta.

Ci scusiamo quindi per l’errore in cui siamo incorsi ma che ha portato alla luce una norma che è senz’altro da abrogare ed in tal senso ci muoveremo.

Cordialità.
Valentina Coppola.

Tutto è bene quel che finisce bene” scriveva un noto poeta inglese, nessun animale sembra essersi fatto male e nessuna persona è stata costretta a dire addio al proprio pet per una questione monetaria, rimane il fatto che non è elegante utilizzare una “comunicazione del terrore” per indurre i cittadini a pagare le tasse.

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