Home » News » 54.000 cani rapiti in Italia

54.000 cani rapiti in Italia

Rapimento cani

“Attenti al cane!”, non è un’avvertimento per un cane pericoloso, le stime parlano chiaro: il numero di cani rapiti in Italia aumenta, fate attenzione ai vostri amici a quattro zampe.

Stanno crescendo i furti dei cani destinati alla riproduzione e quelli rapiti per essere immessi sul mercato degli affidi del nord Europa

Le voci di scomparsa scorrono su giornali e web, AIDAA, tramite il servizio telefono amico e analizzando dati forniti da altre associazioni animaliste,  ha raccolto dati importanti sul fenomeno dei rapimenti che, secondo i dati, è in crescita.

Capire e fermare i responsabili non è per niente facile, un dato importante viene dal sud dove molti cani vengono prelevati dalla strada per poi essere immessi in mercati esteri, stando alle analisi numeriche possiamo dire che un dato certo è quello relativo al rapimento di cuccioli di razza e di fattrici, che nel 2010 ha interessato complessivamente 7011 cani.

Un numero enorme rispetto ai 6812 cani “rubati” del 2009, i cani che hanno sono stati sequestrati maggiormente sono da caccia o da tartufo, oppure di razze pregiate, addirittura rapiti su commissione, sono valutati molto anche i maremmani.
Secondo l’analisi i cuccioli rappresentano circa il 65% del totale dei cani rapiti.

Un altro dato che va analizzato con attenzione riguarda le zone in cui avvengono i sequestri delle razze più “pregiate”, la maggior parte sembra avvenire nelle regioni del Centro Italia, in particolare Umbria e Toscana, ove si registra oltre un terzo del totale di questi furti e rapimenti di cani di razza.

Se si raccolgono i dati considerando tutto lo stivale il numero di cani rapiti ogni anno sale a circa 54.000, di cui la maggioranza riguarda i rapimenti dei cani nel sud Italia che vengono poi inviati verso i paesi del nord Europa attraverso canali illegali e viaggi estenuanti.

Il giro di affari di questo mercato illecito totalizza 40 milioni di euro l’anno, state attenti ai vostri amici a quattro zampe.

Fonte

Lascia un commento