Sintomi da non trascurare negli uccellini

Se in casa avete uno o più pennuti e volete sapere se stanno bene, è importante imparare a riconoscere alcuni segnali anomali. A primo impatto può sembrare più difficile che per un cane piuttosto che per un gatto, ma le regole, tutto sommato, sono più o meno le stesse ed obbediscono ad un principio comune: registrare la norma e valutare ogni scarto dalla norma come un campanello di allarme di qualcosa che non va e della necessità, pertanto, di ricorrere alle prestazioni del veterinario, richiedendo un consulto.

Stando al parere degli esperti in materia spesso, quando un volatile si ammala, ce ne accorgiamo quando è ormai in uno stadio grave, perché gli uccellini nascondono bene i sintomi della malattia.

Come far prendere le medicine al gatto

E’ meno facile di quanto sembri, far assumere ad un gatto una medicina, questo indipendentemente dall’età del felino. Un buon padrone, quindi, dovrà studiarle tutte per tentare di “prendere in giro” il proprio micio, ma la battaglia sarà dura e, come si suol dire, senza esclusione di colpi. Intanto, se il veterinario consiglia una cura che prevede l’intromissione nel suo organismo di antibiotici o prodotti di natura medica, è necessario seguire il suo consiglio. Un tempo si temevano queste creature, perchè considerate diaboliche e molto furbe tanto da vivere vicino alle streghe ed, in effetti, senza interpellare eventuali e improbabili arti magiche, il fondo di verità legata a questa storia è che sono in grado di mostrare un intuito ed una attenzione, a volte fuori dal normale. Riescono per esempio, a fiutare anche la pastiglia più nascosta o letteralmente sepolta in fondo al cibo e, a volte, possono anche farsi beffe degli uomini, cibandosi di tutto il resto e lasciando soltanto la compressa.

Pet Click, la foto del tuo amico a quattro zampe

Eccoci all’appuntamento settimanale con Pet Click. Il cane che presentiamo oggi si chiama Little Brownie Hachikō detto Hachi per motivi di praticità e ci è stato presentato da Francesca sulla pagina fan di Facebook.

Hachi è veramente simpatico e pieno di pelo: è un maschio di Spitz Nano nato nell’Ottobre 2009, che tra poco inizierà a fare Pet Therapy. Gli piace segnare tutto il possibile, correre, giocare con altri cani, adora la frutta a dismisura, usa le scarpe e la bilancia come cuscini.

Niente cani su taxi, a Varese signora lasciata sola a mezzanotte

Raduno di cani

E’ successo alla signora Daniela Marson, sabato scorso, a Varese, di essere lasciata a piedi a mezzanotte perché il taxi non consentiva che a bordo salisse anche il suo cane. Ne vogliamo parlare anche noi di Tuttozampe perché in Italia si fa un gran dire di costruire una coscienza pet-friendly con l’estensione dell’accesso ai quattrozampe a sempre più strutture: spiagge, alberghi, ristoranti, negozi, piscine. Ma, a conti fatti, le barriere da superare, legislative e non, sono ancora tante. E di certo, lo sappiamo, far sentire discriminati i proprietari di cani ovunque vadano non è una bella mossa per arginare il fenomeno degli abbandoni e per incentivare l’adozione dei cani che sovraffollano, spesso in condizioni pietose, i canili.

Ma torniamo a quanto è accaduto sabato scorso. A denunciarlo è la stessa signora Daniela che, con il figlio ed il cane Capriccio, un Cavalier King Charles di otto chili, alle ore 23.45 ha chiamato il servizio di radiotaxi che, giunto dai clienti (era il numero 7),

appena ha visto che c’era il cane, però, ha fatto marcia indietro dicendo che avrebbe mandato un collega disposto a portare animali. Dopo 10 minuti, però, non si era ancora visto nessuno. Si rabbrividiva dal freddo. Così mi sono attaccata al telefono, cercando di contattare nuovamente il radiotaxi.

Cani in ufficio, in Austria serve il patentino

Sei fuori tutto il giorno per lavoro e non sai a chi lasciare il tuo amico a quattro zampe? Nessun problema: in Austria lo puoi portare con te in ufficio, basta che sia munito di un patentino. E datori di lavoro permettendo, ovviamente!
A valutarne l’idoneità una serie di test sul comportamento dell’animale nei confronti degli altri esseri umani, sulle sue reazioni in situazioni di stress (il cane rimane calmo o diventa aggressivo?) e sul suo feeling con il proprietario.

Ancora un altro caso di traffico di cani e gatti, provenienti dall’Est

Non è servita neppure la bella stagione a concedere una tregua ad un fenomeno che, nonostante i controlli serrati, non accenna a diminuire e, ancora, una volta, si torna a parlare della tratta di cuccioli provenienti dall’Est e costretti a subire una serie di maltrattamenti. Per fortuna, anche stavolta, il traffico illecito è stato scoperto in tempo e nove persone sono attualmente indagate. In più fra di loro ci sono pure un paio di veterinari, considerati complici. Dalla Repubblica Slovacca, infatti, arrivavano delle creature di poche settimane, soprattutto cani e gatti, per essere rivenduti in Italia e, come al solito, al loro benessere non si pensava minimamente. Durante il trasporto, per loro, quindi, nessun riguardo e nessuna particolare attenzione o cura, in caso di salute cagionevole.

Uffici pubblici italiani: tolleranza zero per gli amici a quattro zampe

Un altro brutto primato che riguarda il nostro paese: l’Italia infatti sarebbe all’ultimo posto in Europa nella classifica della tolleranza nei confronti dei cani negli uffici pubblici. Secondo un  sondaggio di Aidaa, Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente, condotto su 2.509 uffici controllati nei mesi di luglio e agosto, solamente 109 hanno accettato senza problemi la presenza di cani al loro interno.

Si tratterebbe in particolare delle città di Napoli, Palermo, Reggio Calabria,che si sono guadagnate la paletta di città pet friendly, mentre divieto assoluto a Firenze, Genova, Torino, Roma e Milano. Inoltre, i volontari Aidaa hanno rilevato che in 72 ospedali italiani sarebbe addirittura proibita l’introduzione del cane guida per i non vedenti ricoverati o che vogliono andare a trovare amici o parenti.

Tale divieto è assolutamente illegittimo e contra legem: i cani guida per non vedenti infatti hanno accesso in ogni luogo pubblico, ufficio, ospedale, o quanto altro, come stabilito dalla legge numero 60 dell’8 febbraio del 2006, che ha riformato la precedente legge numero 37 del 14 Febbraio 1974. La normativa si riferisce in particolare ai mezzi di trasporto ma è da prassi applicata ad ogni pubblico esercizio.

Video shock, ragazza inglese getta cani ancora vivi in un fiume

Su Tuttozampe solitamente vi presentiamo video divertenti che hanno per protagonisti i nostri amici animali. Stavolta a farla da protagonista, tristemente, è la crudeltà di una ragazza inglese, ormai popolare perché la sua attività preferita spopola in un filmato di appena 44 secondi, diffuso da LiveLeak, ripreso da Twitter e cliccatissimo su You Tube. Breve, brevissimo, ma sufficiente a farsi un’idea di fin dove si possa spingere la nefandezza umana nei confronti di esserini indifesi e più fragili.

Cosa fa di tanto orribile questa donna, dal video sembra giovanissima, è presto detto: prende dei cuccioli ancora vivi e li getta nell’acqua corrente di un fiume, senza farsi alcuno scrupolo, anzi divertendosi un mondo, e lo dimostra la sua espressione chiaramente compiaciuta. Dopo di che si ferma a guardarli annegare senza via di scampo, facendosi anche quattro risate.

Acquario: le cure dopo le vacanze estive

Al rientro dalle vacanze estive è possibile che l’acquario dimostri qualche segno di incuria dovuto alla vostra assenza come vetri sporchi, acqua poco pulita, troppe alghe; niente paura: bastano semplici cure e il vostro acquario ritornerà bello e in ordine come prima della partenza.

Per quanto riguarda la presenza delle alghe, sappiate che è perfettamente normale che con il caldo estivo e il metabolismo dei pesci si sia accelerata la produzione di alghe e la crescita delle piante. In ogni caso, la prima cosa da fare è prelevare dell’acqua e analizzarla con l’apposito kit, in modo da valutare gli interventi migliori per riportare l’acqua ai giusti valori di acidità.

Toxoplasmosi: la colpa non è sempre del gatto

Non appena a poca distanza si trova una donna incinta, moltissime persone cominciano a parlare dei rischi di malattie quali la toxoplasmosi e ad elencare i pericoli che comporterebbe la vicinanza con un gatto per l’eventuale contagio.In pochi anni, quindi, i felini hanno iniziato ad essere considerati molto pericolosi per il futuro nascituro e tenuti lontano nel caso di giovani in stato interessante. Eppure non è sempre così e l’informazione, ancora una volta, è la migliore prevenzione. Poveri mici, insomma, prima scacciati come zanzare se neri, in quanto portatori di “sfortuna” e vicini a streghe e donne dotate di presunti poteri magici e poi, addirittura, fonte di gravi disturbi per un neonato.

Pet Taxi: a Milano nasce l’Auto Bau

Nel comune di Milano è stata lanciata una bella ed interessante novità relativa agli amici a quattro zampe: il Pet Taxi. Si tratta di un’auto al servizio degli animali, soprattutto cani e gatti, soli o accompagnati dal proprietario. L’idea era nata quasi per gioco un paio di anni fa, ma poi Gianluca Baldon, che vanta alle spalle ben 15 anni di esperienza con gli animali, ha deciso di trasformarla in una vera e propria attività commerciale. Relativamente alla sua idea spiega:

Lavorando nel settore avevo avuto modo di constatare come uno dei piu’ grossi problemi di chi ha un animale sono gli spostamenti se non si ha una vettura propria.

L’Autobau, come ha chiamato la sua invenzione, è pensata per i cani ma trasporta ogni tipo di animale: cani, gatti, conigli, uccelli e rettili. I percorsi sono infiniti: per andare dal veterinario, dal toelettatore o all’aereoporto con o senza il padrone, per prendere un gatto difficile, per portarlo al mare o anche solo per una consulenza.

L’armadietto dei medicinali del cane, pronto soccorso e farmaci da tenere in casa per ogni emergenza

La maggior parte di noi ha a disposizione a casa, nella cassetta dei medicinali, una varietà di farmaci da utilizzare in caso di necessità: dagli antipiretici a semplici cerotti e garze al disinfettante alla comune aspirina o ancora sciroppo per la tosse, gocce per l’otite, collirio. Occhio che non siano lì da troppo tempo quando li utilizzate per evitare effetti collaterali spiacevoli.

Ma veniamo ai nostri amici a quattro zampe, nello specifico ci occupiamo dei cani. Di cosa hanno bisogno in caso di emergenza e dei malesseri più comuni? Cosa dovrebbe contenere di indispensabile un armadietto dei medicinali del cane che si rispetti? Invitandovi a non somministrare mai al cane i vostri farmaci, se non seguendo il dosaggio e le istruzioni del veterinario alla lettera, perché il metabolismo degli animali domestici è diverso dal nostro, vi elenchiamo, dopo il salto, il kit del pronto soccorso del cane.

Sindrome di autodeplumazione negli uccelli: cos’è e come curarla

La sindrome di autodeplumazione è il comportamento per cui gli uccelli, in genere i pappagalli, tendono a strapparsi le piume, danneggiandone il normale sviluppo; in alcuni soggetti, l’audeplumazione può degenerare in manifestazioni automutilatorie, dovute alla lacerazione della cute e dei tessuti da parte del becco.

Le cause che portano all’audeplumazione sono diverse, in quanto non esiste un solo fattore che la determina. Generalmente, tra le cause più frequenti di questo fenomeno ci sono la presenza di parassiti esterni che costringono il volatile a grattarsi e a beccarsi, oppure dermatiti cutanee in corso di origine sia batterica che virale, malattie interne come le diverse patologie epatiche; anche i fattori psicologici possono spingere il pappagallo ad autodeplumarsi, come lo stress causato da gabbie troppo strette o un cambiamento delle loro abitudini.

Non da meno sono da considerare eventuali disturbi del comportamento sessuale che li portano a strapparsi le penne, o l’impossibilità di accoppiarsi perché sono soli. Infine, anche le carenze alimentari possono causare fenomeni di autodeplimazione, come l’insufficienza di vitamina A causa una serie di problemi che inducono il prurito.

Nasce il tribunale per gli animali, sempre più spesso al centro di liti tra condomini

La convivenza tra condomini è messa sempre più a rischio, dall’aumento del numero di famiglie che possiedono animali in casa, i quali a volte possono dare vita a rumori molesti, in particolare i cani. Al primo posto nella classifica delle liti all’interno dei palazzi, infatti, c’è proprio questo motivo, così come gli “sconfinamenti” territoriali di amici a quattro zampe in genere e anche di galli e pappagalli e perfino di  asini alcune volte. Lo conferma Aidaa, l’Associazione Italiana per la Difesa degli Animali e l’Ambiente che per questo ha dato vita ad un organo di consulenza legale gratuita, il cosiddetto “Tribunale degli animali”. Soddisfatto il Presidente Lorenzo Croce che, infatti, afferma: “Finora abbiamo trattato 36mila 200 casi“.