Le malattie più comuni nei criceti

I criceti, piccoli roditori, sono animali da compagnia perfetti perché si adattano ad ogni ambiente e non richiedono cure complicate. Sono solitamente molto resistenti, purtroppo però anche loro vengono colpiti da malattie e date le minuscole dimensioni, le lesioni, i virus o qualunque altra patologia possono diventare subito gravi. E’ dunque molto importante l’osservazione costante del comportamento del criceto e del suo fisico, magari anche della pelle, sotto il pelo.

Ecco foto e video degli scoiattoli sopravvissuti all’Uragano Katia nel Regno Unito

Lo scoiattolo che vedete nella foto è un cucciolo con una storia particolare. La scorsa settimana l’ uragano Katia, ha colpito il Regno Unito, distruggendo il nido del nostro splendido protagonista. Non era solo, ma con i suoi tre fratellini. Hanno al massimo 4 o 5 settimane e sono degli scoiattoli veramente fortunati. Un passante li ha trovati e condotti nel vicino centro di cura Wildlife di Alnwick, Northumberland. Non sarebbero sopravvissuti molte ore, facile preda di altri animali, ma soprattutto perché essendo così piccoli non sarebbero riusciti neppure a nutrirsi.

Una sfilata di moda per ratti, i nuovi animali domestici

Il ratto può essere un animale domestico. In alcuni Paesi, Italia compresa sta diventando abbastanza comune, a tal punto da organizzare una sfilata di moda con tanto di accessori e vestitini per topoloni. E’ accaduto di recente a New York nel corso di un evento ad hoc, la Fancy Rat Convention: la stilista, Ada Nieves, è una organizzatrice di eventi per animali domestici molto stimata che ha deciso di creare per l’occasione dei modellini raffinati. Abiti da indossare in tutte le occasioni, compreso un bel vestito da sposa-ratto!

Cricetiadi 2011: 18 giugno a Bologna

Le Cricetiadi, incontro manifestazione dedicata ai piccoli roditori, tornano con la quarta edizione, che si terrà a Bologna sabato 18 giugno 2011 presso la Casa Larga (nella zona industriale, via del Carpentiere) dalle 10 del mattino fino a sera ore 19 circa. Nel corso della giornata, dedicata a famiglie ed a tutti coloro che amano i criceti, sarà possibile vedere alcuni esemplari di questi simpatici animaletti, chiedere informazioni sulla loro cura, alimentazione, gestione e tanto altro ancora. Inoltre durante la giornata saranno premiati i vincitori del concorso fotografico aperto a tutti i proprietari di criceti, nelle categorie criceti dorati e criceti nani.

Elogio del gatto nero e del topo bianco

Elogio del gatto nero e del topo bianco, due libri/opuscoli in uno, entrambi incentrati sul tema della difesa di quelli che vengono definiti animali reietti della società, ovviamente ingiustamente, a causa di paure irrazionali alimentate nel tempo da false credenze e superstizioni.

Il MiniFefé, Fefè editore, è stato lanciato in occasione della mostra, di cui avevamo parlato su Tuttozampe, Uscite, Uscite o Sorci – Disse un Micio, rassegna su gatti e topi nella storia della letteratura, del cinema, del teatro e del fumetto, in corso al Museo di Roma in Trastevere dallo scorso 8 aprile e fino al 5 giugno prossimo.

Il gatto nero viene difeso da Eleonora Piraino, praticante avvocato penalista, mentre dell’elogio del topo bianco si occupano il direttore dell’agenzia regionale parchi del Lazio, Vito Consoli, e l’esperto di roditori Dario Capizzi, afferente all’ARP Lazio.

Gatti e topi nella letteratura e nell’arte al Museo di Roma Trastevere

“Uscite Uscite o Sorci – disse un Micio…” Gatti e topi nella letteratura e nell’arte. E’ la mostra dedicata a due degli animali che più hanno ispirato pittori, poeti, autori di film e cartoons. Un’esposizione a cura di Giovanna Alatri e Donata Tchou al Museo di Roma Trastevere che apre i battenti oggi, 8 aprile, e che sarà disponibile al pubblico fino al prossimo 5 giugno.

Tante le sezioni che ripercorrono la storia dell’ispirazione suscitata dai quattrozampe: dallo sguardo sul passato con materiali d’epoca e d’autore, ai fumetti e alle riviste, fino agli oggetti di arredo, ai disegni e alle sculture. Il gatto, misterioso e affascinante, il topo inquietante e controverso i due fili conduttori.
Nella saletta multimediale saranno proiettati filmati e cartoni animati con protagonisti il gatto e il topo.

Figura centrale della mostra il poeta romanesco Trilussa, creatore satirico del gatto socialista, del topo di campagna e di città… In mostra opere di Duilio Cambellotti, Toti Scialoja, Cambellotti, Elica Balla, Nino Bertoletti, Renato Brozzi, Piero Fornasetti, Virgilio Retrosi, Mario Sironi, Alessandra Giovannoni, Laura Marcucci Cambellotti, Elisa Montessori, Leonardo Ortolani, Filippo Sassoli, Andrea Tudini.

L’igiene dei criceti

I criceti sono animali molto puliti e riescono a provvedere alla propria igiene da soli, infatti capita spesso di vedere che si leccano o che si strofinano. I criceti non devono essere lavati con l’acqua: non solo non serve, ma un incauto “bagnetto” potrebbe portare anche a conseguenze piuttosto spiacevoli.

Per mantenere pulito il criceto, la cosa migliore da fare è quella di mantenere nella massima igiene l’ambiente nel quale vive, che poi è anche un ottimo modo per far restare il vostro roditore in perfetta salute. La prima regola per l’igiene del criceto è quella di tenere pulita la lettiera cambiandola non appena emana cattivo odore.

Attenzione, però a non cercare di coprire eventuali cattivi odori usando una lettiera aromatizzata oppure polverosa, in quanto potreste provocare dei problemi respiratori al vostro criceto; scegliete solo la lettiera neutra e non comprate neanche quella aromatizzata al limone, nonostante i commercianti di accessori per animali vi assicurano che va bene.

Criceti: specie e foto

Tra i piccoli roditori domestici, i criceti sono sicuramente quelli più diffusi nelle case degli italiani; alla sottofamiglia delle Cricetinae appartengono circa 18 specie, classificate in sette generi, con la comune caratteristica di avere le tasche guanciali per trasportare il cibo e di essere animali notturni.

In natura, la distribuzione geografica dei criceti varia tra le specie, ma in via di principio si può dire che abitano le terre aride, le steppe, le colline rocciose, e anche le valli fluviali. Questi piccoli roditori si trovano in Mongolia, in Siberia e in Cina, ma anche in Siria, come nel caso del criceto dorato o nell’Europa centrale, come il criceto comune.

Criceti, niente cotone nella gabbia

Criceto

Se avete deciso di adottare un criceto, vi troverete a dover allestire la gabbia per il nuovo arrivato; particolare attenzione dovete prestare al materiale che userete per allestire il nido e il fondo della gabbia. Nel primo caso è di fondamentale importanza non usare il cotone, nonostante alcuni siti internet lo pubblicizzino e i negozi di animali lo vendano spacciandolo per materiale apposito per i nidi dei roditori, il cotone non deve essere usato, in quanto rappresenta un vero e proprio pericolo per i criceti e per piccoli roditori in genere.

Il cotone e l’ovatta sono composti da molti fili nei quali le zampette dei criceti potrebbero rimanere impigliate e farsi molto male fino ad arrivare addirittura all’amputazione, in quanto queste fibre, avvolgendosi intorno alle zampette potrebbero provocare il blocco della circolazione sanguigna.

Il cotone è pericoloso anche perché i criceti lo inseriscono facilmente nelle sacche guanciali per trasportarlo ma, vista la sua consistenza fibrosa è difficile estrarlo e se resta nella guancia potrebbe crearsi del pus o provocare dei blocchi intestinali se viene ingurgitato.

Il criceto russo

Tra le razze di criceto più diffuse nelle nostre case come animali domestici c’è sicuramente il criceto Campbell, più comunemente conosciuto come criceto russo. Questo criceto è quello che più facilmente si trova nei negozi di animali anche se spesso viene confuso con il criceto Winter White. Il nome Campbell deriva da W. Campbell, il primo che catturò un esemplare di questo animale in Mongolia nel 1902.

Il criceto russo è un roditore di dimensioni molto piccole, comprese cioè tra i 9 e i 12 centimetri, con un peso che va dai 20 ai 28 grammi; possiede un mantello molto morbido e folto, la coda a ponpon, un mesetto affusolato e, permettetemi, molto carino, le zampette coperte di peso per resistere meglio alle temperature delle loro aree di origine, ossia le steppe della Russia, la Siberia, la Mongoli e la Cina del nord.

Il colore classico del mantello dei criceti russi è il grigio in tutte le sue sfumature, ma si possono trovare anche esemplari color argento oppure albini. A differenza dei criceti dorati, quelli russi hanno una sola ghiandola ventrale che utilizzano per marcare il territorio e come richiamo sessuale.

Degu: l’alimentazione corretta

Tra i roditori che stanno diventando sempre più popolari nelle nostre case c’è il degu, un delizioso animaletto dall’aspetto simile a un gerbillo solo più grande. Il degu è originario dell’America Latina e, a differenza di altri roditori, è un animale diurno; come i gerbilli, anche il degu è un animale sociale, quindi non va mai allevato da solo a meno che non possiate trascorrere molto tempo con lui.

Se decidete di adottare questo piccolo roditore domestico dovete sapere che una corretta alimentazione è alla base della salute del degu, quindi, vediamo insieme quali sono gli alimenti più indicati per l’alimentazione del degu.

Il degu è un animale erbivoro e in natura consuma erba, piante germogli e bulbi, quindi in cattività l’alimento base della sua alimentazione è senz’altro l’erba fresca, meglio se raccolta direttamente in un campo o in giardino, ovviamente essendo sicuri che non ci siano sostanze tossiche o inquinanti. Se non riuscite a trovare erba a sufficienza, potete sostituirla con il fieno che si trova in vendita presso i negozi di animali.

I piccoli roditori domestici

Non solo cani e gatti, sempre più italiani scelgono i roditori come animali domestici. Attenzione, però: se si decide di adottare un roditore sappiate che perché è piccolo necessita meno attenzione di un gatto o di un cane: i piccoli roditori domestici, infatti, pur non richiedendo l’incombenza di portarli a passeggio, hanno bisogno di molte cure e al pari degli animali domestici, per così dire più comuni, vogliono essere coccolati dal padrone.

Sottolineo “piccoli roditori domestici” perché la famiglia dei roditori comprende ben 500 specie di animali, tra i quali alcuni non sono domestici, come la marmotta o il castoro, e non tutti sono piccoli come un criceto: basti pensare al Capibara, il roditore più grande del mondo che pesa ben 80 kg.

Cosa c’è da sapere sui conigli: i falsi miti

Se avete deciso di adottare un coniglio e non lo avete mai avuto prima, documentandovi sulle cure da dedicargli, incorrerete sicuramente in un gran numero di informazioni non sempre corrette e che potrebbero mettervi in testa un po’ di confusione su come prendervi cura di questo dolcissimo roditore.

In particolare, sui conigli ci sono dei veri e propri falsi miti che devono essere sfatati; vediamo quali sono.

Falsi miti sui conigli

1. I conigli sono animali poco impegnativi.

Non è vero, innanzi tutto perché tutti gli animali sono impegnativi se decidiamo di prenderci cura di loro nel modo adeguato; è sicuramente vero che un coniglio non deve essere portato a passeggio come un cane, ma la sua gabbia deve essere pulita tutti i giorni, gli va dato quotidianamente del cibo fresco bene lavato e asciugato, gli va cambiata l’acqua e, naturalmente, se si ammala va portato dal veterinario specializzato.

Il linguaggio dei conigli

Come vi abbiamo spiegato nei post precedenti il linguaggio dei roditori è piuttosto complesso, tuttavia, con un po’ di allenamento, anche noi umani possiamo riuscire ad interpretare i loro suoni e a capire i loro comportamenti.

Dopo avervi spiegato il linguaggio di criceti, gerbilli e cincillà, oggi è la volta dei conigli; per comunicare, i conigli si servono di diversi segnali, suoni e movimenti delle orecchie, oltre che di comportamenti particolari. Per prima cosa bisogna ricordare che i conigli sono animali estremamente socievoli e che in natura vivono in colonie organizzate secondo un ordine gerarchico. 

Se il coniglio si mette con le zampe raccolte in avanti, con il petto abbassato e la testa protesa in avanti, vuol  dire che vuole essere coccolato, magari con una bella grattatina dietro alle orecchie; per coccolare il coniglio in modo corretto, dovete accarezzargli la fronte, ma non in contropelo, grattargli delicatamente la base delle orecchie e le guance e accarezzargli il dorso, mentre è meglio non toccarlo sotto la pancia, sotto al mento oppure sulle zampe posteriori. Per ricompensarvi delle coccole il coniglio potrebbe leccarvi: questo gesto vi dimostrerà tutto il suo affetto, oppure emettere un suono simile alle fusa.