Frattura del femore nel gatto

La frattura del femore è una delle più comuni nel gatto. La casistica riscontrata in medicina veterinaria è molto alta e dovuta soprattutto a gravi traumi ed a malattie dello stesso osso della coscia.

Generalmente le fratture del femore causano zoppìa acuta e possono verificarsi in un osso immaturo, ovvero che non ha ancora finito di crescere,  o in uno maturo. Si distinguono in aperte, ferite della pelle con osso che risulta esposto, o chiuse; semplici o multiple.

A seconda della natura della frattura e dell’età dell’animale, ci sono diverse modalità di intervento. Non intervenire accresce il rischio di complicazioni, anche gravi.

Sintomi

  • Gamba posizionata anormalmente
  • Dolore o incapacità di muoversi

Halloween e animali domestici, la ricorrenza più odiata dai nostri amici a quattrozampe

Ancora su Halloween, manca poco ormai alla notte tanto attesa da adulti e bambini a caccia di streghe, spiriti, brividi o forse più semplicemente di un’occasione per far festa, sgranocchiare qualche dolcetto al cioccolato e godersi un po’ di sano divertimento. Halloween, ormai da qualche anno, è una ricorrenza sempre più gettonata anche in Italia, attesa con fervente trepidazione da grandi e piccini.

Lo stesso non si può dire dei nostri animali domestici che non si godono granché questa festosa atmosfera lugubre. Per i nostri amici a quattro zampe altro non si tratta se non dell’ennesima festa che genera confusione in casa, con un via vai di estranei, rumori forti e fastidiosi che incutono timore e, nella peggiore delle ipotesi, spiacevoli incidenti causati da intossicazioni alimentari dovute ai dolci al cioccolato, con sintomi come vomito e diarrea; ostruzione intestinale o dello stomaco provocata dall’ingestione di caramelle e bastoncini gommosi o pezzi di costumi e decorazioni; incendi causati dalla coda del gatto piuttosto che del cane, rimasta impigliata nella fiamma della zucca; incidenti, anche fatali, generati dalla superstizione e da scherzi di cattivo gusto ai danni dei nostri pets. Una tragedia, eh?

Certo non è detto che debba andare così, è sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti per evitare spiacevoli conseguenze e trascorrere un Halloween a prova di cane e gatto. Di questo abbiamo già discusso sulle pagine di Tuttozampe. Oggi vogliamo parlare delle cose che più odiano di questa ricorrenza i nostri animali domestici.

Un Halloween a prova di gatto

Fantasmi e folletti. Streghe e stregoni. Principesse delle fate, alieni, costumi spaventosi e buffi. Ai bambini – e, a dirla tutta, a molti adulti, Halloween permette di spaziare con la creatività e la fantasia. Ma all’animale domestico di casa, come per ogni festività d’altra parte, possono derivare non pochi fastidi per non dire veri e propri incubi: il campanello che non smette mai di squillare, rumori forti nella notte e troppi estranei in giro per casa. Per un gatto, soprattutto se nero, inoltre, Halloween può trasformarsi in una data fatale.

Oltre al rischio che deriva ai nostri mici dalla superstizione, che definire stupida è a dir poco riduttivo, gli ambulatori veterinari registrano numerosi casi di vomito e diarrea nelle ore successive alla festività, dovuti all’ingestione di caramelle e dolcetti al cioccolato dei bambini lasciati inavvertitamente e irresponsabilmente a portata di gatto.

Ricette di Halloween, biscotti per gatti

Halloween si avvicina e ormai da qualche anno anche in Italia si festeggia questa ricorrenza, sempre più sulla strada dell’ingresso definitivo nelle nostre tradizioni. Cogliamo l’occasione per ricordarvi di tutelare i gatti neri dagli incidenti, riti e uccisioni ingiustificate di cui sono vittime per via della superstizione.

Parlando di temi più piacevoli, vediamo una ricetta di facile preparazione per i nostri amici a quattro zampe. I dolci di Halloween sono assolutamente off limits per i nostri a-mici. I lecca lecca, le caramelle gommose o i bastoncini di liquirizia potrebbero rimanere bloccati nella gola del gatto e provocarne il soffocamento così come, se ingeriti, causare un’ostruzione. Tenete dunque fuori dalla sua portata i dolcetti di Halloween per non incorrere in spiacevoli sorprese. Piuttosto preparate dei biscottini solo per lui, salutari e gustosi. Ecco una ricetta semplice semplice per soddisfare il palato del nostro micio ad Halloween.

Tossicità delle vitamine nel gatto

La tossicità delle vitamine nel gatto si verifica quando l’assunzione di una vitamina supera il fabbisogno normale causando sintomi e/o malattie. La quantità necessaria alle esigenze nutrizionali varia in base al tipo di vitamina così come diverse sono le cause della tossicità e le conseguenze.

Tossicità della vitamina A:

  • Alimentazione eccessiva del gatto con una dieta a base di una grande quantità di fegato
  • Uso inappropriato di integratori contenenti vitamina A, in particolare oli di fegato di pesce

Tossicità della vitamina B-6

  • Abuso di integratori di vitamina B-6

Tossicità della Vitamina C

  • Abuso di integratori di vitamina C

Tossicità della vitamina D

  • Rodenticidi (veleno per topi) contenenti colecalciferolo
  • Uso inappropriato di integratori contenenti vitamina D, in particolare oli di fegato di pesce
  • Ingestione di Cestrum diurnum, una pianta ornamentale

Stewie, il gatto più lungo del mondo

Ormai è noto che anche gli animali possono entrare nel Guinness dei Primati; forse tutti vi ricorderete Giant George, il cane più alto del mondo; oggi, invece, a contendersi gli onori della cronaca è un bel micione di nome Stewie, che vanta il primato di essere il gatto più lungo del mondo, con i suoi 123,2 centimetri di lunghezza.

Stewie è un gatto di razza Maine Coon e abita in Nevada, negli Stati Uniti con la sua famiglia, la signora Robin Hendrickson e il suo compagno Erik Brandsness; la lunghezza record di Stewie, ovvero 123,2 centimetri, è da intendersi dalla punta del naso fino all’osso sacro.

Cibo per gatti, come leggere le etichette

Imparare a leggere correttamente le etichette permette di conoscere una grande quantità di informazioni sul cibo dei nostri gatti, e magari consente anche di riuscire a confrontare autonomamente, senza farci influenzare dalle pubblicità, i diversi tipi di alimenti scegliendo quello più adatto alle esigenze del nostro animale domestico.

Come per le etichette degli alimenti destinati al nostro consumo, le etichette degli alimenti per animali domestici sono strettamente regolate da norme specifiche e devono seguire linee guida rigorose. In genere sono divise in due sezioni distinte: quella principale che descrive il prodotto e quella con le informazioni dettagliate sui principi nutritivi e le sostanze contenute.

Etichetta principale con il nome della marca del prodotto.
Nella prima etichetta troviamo il nome della marca del prodotto così come quello del cibo specifico o la formula contenuta e dunque il tipo di carne, la ricetta (verdure e fegato, pollo ecc) e spesso la fascia d’età alla quale è destinato: in crescita, anziani, adulti, gatti sterilizzati, gatti di casa, gatti con disturbi renali. Inoltre viene indicato il peso del prodotto.

Cosa fare se il gatto vomita

Il vomito è uno dei sintomi più comuni nei gatti. Può essere un problema minore, da niente, tale da non doversene nemmeno preoccupare più di tanto, oppure può nascondere qualcosa di più grave entità. Per noi proprietari di animali domestici non sempre è facile distinguere la gravità e la causa del sintomo.

Per chiarire alcuni punti e rispondere alle domande più comuni, iniziamo con il dire che il vomito, ovvero l’atto di espulsione del contenuto dello stomaco attraverso la bocca, può essere causato, nei nostri amici gatti, da diversi problemi:

  • mangiare troppo in fretta
  • mangiare troppo
  • mangiare qualcosa che non è digeribile
  • cambiare tipo di cibo
  • mangiare cibo avariato o spazzatura

Il vomito può indicare anche un problema sistemico, come il cancro, l’insufficienza renale, il diabete ed altre malattie infettive.

Infezione da Helicobacter nei gatti

L’Helicobacter è un batterio a forma di spirale che si annida nello stomaco e che è stato associato negli esseri umani a patologie come l’ulcera peptica e il cancro. Il microrganismo può essere isolato dallo stomaco di alcuni cani e gatti, ma se induca all’insorgenza di malattie o meno è ancora un dato controverso. Mentre si sa molto sull’organismo e le sue conseguenze cliniche nelle persone, si sa relativamente poco sull’infezione in cani e gatti, e non è ancora chiaro se eventuali malattie degli animali domestici possano essere attribuite a questi batteri.

C’è una certa preoccupazione per il rischio di trasmissione di organismi come l’Helicobacter da cani e gatti all’uomo, dal momento che alcune specie di Helicobacter che infettano l’uomo sono state individuate anche in cani e gatti. Il rischio, tuttavia, sembra relativamente lieve.
L’organismo si trova in una grande percentuale di gatti sani, in gatti nei quali insorge vomito, negli animali usati come cavie nelle sperimentazioni nei laboratori di ricerca e negli esemplari che sono alloggiati nei gattili. Il microrganismo è stato isolato anche in altre specie oltre a cani, gatti e agli esseri umani, tra le quali figurano i maiali, i ghepardi, i furetti e i primati non umani.

Nella maggioranza dei casi, l’infezione dei gatti causata dall’Helicobacter non è accompagnata da alcun sintomo clinico. In alcuni casi, invece, può accadere che l’infezione porti all’insorgenza di una gastrite, ovvero l’infiammazione dello stomaco, di lieve entità.

Perché i gatti coprono le loro feci?

Continuiamo la nostra carrellata di curiosità sul mondo dei gatti, volta a penetrare nella cortina di mistero che avvolge i nostri ammalianti amici a quattro zampe. Ci siamo occupati dei motivi che spingono un gatto a prediligere i posti in alto come luoghi in cui sostare e trascorrere il suo tempo, del sibilo simile a quello di un serpente e persino dello sbadiglio. Oggi vogliamo svelare un altro arcano e capire perché i gatti coprono i loro bisognini.

I proprietari di mici hanno molte ragioni per tenere in casa un gatto o due: oltre al fatto che si tratta di un’esperienza piacevole, tra queste motivazioni, figura il fatto che i gatti usano la lettiera e coprono le feci. In genere questo gesto lo associamo alla pignoleria, ma le ragioni sono molto più complesse.

Nei gatti, come in molti altri mammiferi terrestri, le urine e le feci sono state adottate come un comportamento di marcatura che trasmette i segnali sociali e riproduttivi ad altri membri della stessa specie. I gatti sono territoriali per natura e la loro società è strutturata in una gerarchia di dominanza controllata e disciplinata da norme rigide di comportamento. Essi segnano il loro territorio con il rilascio di feromoni, sostanze chimiche che trasmettono le informazioni su un individuo ad altri gatti ed usano una varietà di metodi per marcare il loro territorio in questo modo: graffi, sfregamento contro le cose e… lasciando le loro feci scoperte.

Aidaa: ronde per salvare i gatti neri nella notte di Halloween

 

Con l’avvicinarsi della notte di Halloween aumentano i rischi per i gatti neri, i quali non hanno altra colpa se non quella di avere il mantello di colore nero e che, quindi, possono essere esposti al rischio di uccisione da parte di chi li considera portatori di sfortuna o adatti a riti di carattere esoterico.

Proprio per questo, per il quinto anno consecutivo l’Aidaa, l’Associazione italiana difesa animali ambiente, ha organizzato per la notte di Halloween delle ronde pro-gatto nero composte da volontari con il compito di presidiare luoghi e zone considerate adatte per celebrare riti esoterici che potrebbero prevedere l’uccisione di animali.

Secondo le stime dell’osservatorio “pro gatto nero ed anti-sfiga” dell’Aidaa, sono almeno 30.000 i gatti neri che vengono uccisi ogni anno, sia perché vengono considerati dei porta sfortuna, sia perché vittime di riti esoterici o uccisi per la loro pelliccia. Pensate che l’osservatorio “pro gatto nero ed anti-sfiga” sia una trovata quantomeno bizzarra? Vi sbagliata, soprattutto considerati gli oltre 15.000.0000 italiani che fanno gli scongiuri quando vedono passare un gatto nero.

Cistite acuta nel gatto

La cistite acuta è l’infiammazione della vescica urinaria. Nei gatti non è di solito di natura infettiva, e la più comune causa dei sintomi del basso tratto urinario è la cistite idiopatica felina (FIC), il che significa che non ha una causa nota.

Oltre alla FIC, ci sono altre cause scatenanti cistite acuta:

  • Cistite batterica. Questa forma è rara nei gatti giovani e fino alla mezza età. La maggior parte dei casi di cistite batterica sono “ascendenti”, il che significa che il batterio incriminato nasce dal tratto intestinale degli animali e “sale” dall’inizio della vescica al perineo (la cute intorno all’ano), procede fino all’uretra e, infine, giunge alla vescica.
  • Tumori della vescica, anche se non sono comuni nei gatti
  • Problemi del sistema nervoso che impediscono al gatto di svuotare completamente la vescica

Anisocoria nei gatti

L’anisocoria è una disuguaglianza del diametro pupillare. Si verifica quando una pupilla è dilatata e l’altra è invece più ristretta. La causa dell’anisocoria varia: il disturbo può essere provocato da anomalie del sistema nervoso, così come da infezioni, infiammazioni, tumori o da traumi che coinvolgono l’occhio.

Cause legate a disturbi del sistema nervoso:

  • Trauma cranico
  • Disturbi del nervo ottico, il nervo primario dell’occhio
  • Disturbi del nervo oculomotore, un nervo cranico che fornisce il senso muscolare e il movimento degli occhi
  • Malattie del cervelletto, una parte del cervello
  • Disturbi del tratto ottico, un fascio di fibre nervose associate all’occhio