Gatti, cosa fare in caso di incendio

Durante i mesi invernali, per via di caminetti, stufe, illuminazioni delle festività e candele accese, è più alto il rischio di incendi in casa.
A differenza di noi umani, il gatto rimasto intrappolato da solo in un edificio devastato dal fuoco, non può chiedere aiuto e, se gli accessi all’esterno sono chiusi, purtroppo nemmeno riuscire a fuggire e a mettersi in salvo.

La speranza, in questi casi, se l’incendio avviene durante la vostra assenza, è che i vicini allertino prontamente i vigili del fuoco e vi avvisino dell’emergenza e a quel punto spetterà a voi correre sul posto e comunicare ai pompieri che in casa c’è un animale.
Durante un incendio, i gatti sono sensibili agli stessi fattori di rischio, potenzialmente fatali, delle persone. I principali pericoli sono il monossido di carbonio, l’inalazione di fumo e le ustioni.

Il monossido di carbonio si accumula nei polmoni e da qui, legato all’emoglobina che normalmente trasporta ossigeno, entra nel flusso sanguigno. I segnali di avvelenamento da CO comprendono letargia, debolezza e collasso. Se rimossi dall’ambiente inquinato e trattati con ossigeno, molti animali si riprenderanno. Non c’è modo di eliminare il monossido di carbonio dal sangue, bisogna aspettare che venga metabolizzato.

Infezione delle vie respiratorie superiori nel gatto

Se il vostro gatto starnutisce di frequente, ha il respiro congestionato, il muso che cola, lacrima dagli occhi, non accorre quando sente il rumore della ciotola del cibo, passando piuttosto molto tempo a dormire, il problema, a dire il vero molto comune, potrebbe essere un’infezione delle vie respiratorie superiori. Le zone colpite sono gola, naso e seni nasali come per il raffreddore in noi umani.

Nei gatti, queste infezioni sono abbastanza comuni e molto contagiose. I due virus primari che le provocano sono l’Herpesvirus Felino-1 (FHV), il Calicivirus Felino. Anche la clamidia, un’infezione batterica, può provocare infezioni delle alte vie respiratorie.
I gatti più a rischio sono i cuccioli, i gatti non vaccinati, i gatti anziani ed i gatti che sono venuti a stretto contatto con altri gatti in gattili, allevamenti o che vivono in famiglie con molti altri gatti.

I gatti colpiti da un’infezione delle vie respiratorie superiori diffonderanno periodicamente il virus per tutta la vita nei momenti di stress. E’ raro che l’infezione sia recidiva ma l’animale resterà un serbatoio per il virus. Questi virus non vivono a lungo nell’ambiente e sono facilmente uccisi dai detergenti per la casa, come la candeggina. Purtroppo, i proprietari ignari possono trasportare il virus da un gatto malato all’altro, il tipo di trasmissione più comune per questo tipo di patologie.

“Miss Gatto Nero”, la nuova iniziativa Aidaa

Per il quinto anno consecutivo, l’Aidaa, l’Associazione italiani difesa animali e ambiente, dedica il mese di novembre alla riqualificazione sociale del gatto nero, atta a sfatare i luoghi comuni sulla presunta sfortuna che porterebbero i mici dal mantello nero, ed ha organizzato il primo concorso nazionale fotografico “Miss Gatto Nero”.

Il concorso è aperto a tutte le donne di qualsiasi età che possiedono o che amano i gatti neri e che vogliono ritrarsi con il proprio micio; alla scadenza del concorso verrà scelta la foto che meglio rappresenta Miss Gatto Nero.

Danni del fumo passivo sui gatti

Nuoce alla salute di te e di chi ti sta intorno. E se intorno ci sono persone piuttosto che gatti, non fa alcuna differenza. Il fumo passivo fa male anche ai nostri animali domestici. Lo dimostrano recenti studi.
Il fumo passivo si compone di oltre 4.000 sostanze chimiche, compresi monossido di carbonio, formaldeide, benzene, cromo, nichel, cloruro di vinile ed arsenico.
Le persone esposte al fumo passivo sono più propense a sviluppare e morire per problemi cardiaci, cancro ai polmoni e problemi respiratori.

Purtroppo, non sono ancora stati compiuti studi approfonditi sugli animali da compagnia, ma una recente ricerca ha rivelato che i gatti in famiglie di fumatori hanno un rischio più elevato di sviluppare un linfoma, rispetto agli esemplari che vivono in ambienti privi di fumo.

Lo studio, della durata di 7 anni, è stato effettuato alla Tufts School of Veterinary Medicine e ha rivelato che i gatti che vivono in case con un fumatore hanno il doppio del rischio di sviluppare linfoma ed i gatti che vivono in famiglie con due o più fumatori hanno un rischio 4 volte maggiore. Inoltre, i gatti esposti a fumo passivo da oltre 5 anni e quelli che vivono in famiglie con più di 100 sigarette fumate al giorno hanno una probabilità ancora maggiore di sviluppare il cancro.

Epistassi, sangue dal naso nel gatto

L’epistassi è il sanguinamento dal naso. E’ di solito provocata da vasi danneggiati nella mucosa nasale, ma può anche essere dovuta ad una maggiore fragilità dei capillari o ad una non meglio specificata tendenza al sanguinamento. Ogni razza di gatto può sviluppare epistassi e non vi è una predilizione di genere.

Il sanguinamento può essere acuto (improvviso) o cronico (ripetuto nel tempo). Le conseguenze dipendono dalla causa di fondo del sanguinamento nasale. E’ importante determinare se il sanguinamento è unilaterale (da una sola narice) o bilaterale (da entrambe le narici) poiché alcune cause di epistassi sono associate con il sanguinamento unilaterale, mentre altre sono associate ad emorragie bilaterali.

L’epistassi nel gatto può essere causata da:

  • Trauma;
  • corpi estranei nel naso;
  • malattie dentali, come l’ascesso alla radice del dente;
  • tumori nasali;
  • infezioni (batteri, funghi, parassiti);
  • alcune malattie del sangue, come alterazioni della coagulazione, sangue troppo viscoso, malattie da zecche che possono causare una bassa conta piastrinica.

Distensione addominale nel gatto

La distensione addominale nel gatto è un ampliamento abnorme della cavità addominale. Questo termine è di solito riservato all’allargamento addominale dovuto a cause diverse dall’obesità.

Una causa della distensione addominale è l’accumulo di liquidi. I tipi di fluidi includono sangue da emorragia interna (sanguinamento), urina fuoriuscita da una lesione del tratto urinario, essudati (fluidi cellulari simili a pus) da infezione causata da peritonite infettiva felina, e trasudati (liquidi chiari).

Un’altra causa di distensione addominale è l’ampliamento di tutti gli organi addominali tra cui il fegato, i reni e la milza. Tra le cause scatenanti troviamo la distensione dello stomaco dovuta all’aria (“gonfiore”) o a liquido o alla distensione dell’utero durante la gravidanza del gatto.

Bartonellosi felina, la malattia da graffio del gatto

La malattia da graffio del gatto (Cat Scratch Disease, CSD), è un’infezione causata dal batterio Bartonella henselae che negli umani si manifesta dopo un contatto prolungato con un gatto giovane, a causa di un morso piuttosto che di un graffio e che pertanto rientra nelle zoonosi, le patologie trasmissibili dagli animali agli esseri umani.

Nel gatto si parla di bartonellosi felina, infezione a cui sono esposti gatti di tutte le età, di entrambi i sessi e di ogni razza, anche se i micini che hanno meno di un anno, i gattini in genere, i gatti infestati da pulci ed i gatti selvatici o randagi hanno indubbiamente più probabilità di ospitare batteri nel sangue.

Le pulci si ritiene rivestano un ruolo importante nella trasmissione della bartonellosi da gatto a gatto ed anche da gatto ad uomo. I gatti possono essere stati infettati dall’organismo da mesi o anche anni, e non mostrare alcun sintomo clinico.
I bambini e gli immunodepressi sono esposti a gravi pericoli, se infettati da questi batteri di cui i gatti sono considerati il serbatoio principale, anche se le pulci e alcuni altri mammiferi hanno pure dimostrato di giocare un ruolo nella trasmissione della malattia.

Un video divertente ogni lunedì, Simon’s Cat colpisce ancora

Cari amici di Tuttozampe ben trovati al nostro consueto appuntamento del lunedì con un video divertente che ha per protagonisti i nostri animali domestici. Oggi primo novembre, inizio settimana ed inizio mese, abbiamo scelto per voi uno dei tanti filmati che impazzano in rete e che vedono protagonista Simon’s Cat. Non un gatto in carne ed ossa, bensì il personaggio di una serie animata ideata e realizzata dall’animatore britannico Simon Tofield a partire dal 2008 e che ha ricevuto il premio Best Comedy ai British Animation Awards 2008 con il primo episodio Cat Man Do.

Un gatto davvero ostinato ed ingegnoso (mi ricorda qualcuno, e a voi?), che le escogita proprio tutte per raggiungere sempre lo stesso obiettivo: ricevere da mangiare. Su You Tube il canale dedicato al gatto animato ha ricevuto milioni di contatti.

Gatto sull’albero, cosa fare

Mentre è a caccia di un uccellino, sta scappando da un cane, piuttosto che intento a rifugiarsi lontano dalle grinfie di persone in maschera, dai rumori e dagli scherzetti tipici della notte di Halloween, il nostro gatto può trovare naturale rifugiarsi in luoghi posti in alto, cosa che sappiamo essergli davvero congeniale. E cosa c’è di più in alto di un albero nel nostro giardino piuttosto che sul viale vicino casa?

E se non riuscisse più a scendere ed iniziasse a miagolare spaventato, come sarebbe più giusto comportarsi per evitare rovinose cadute? La classica immagine dell’happy end che vede protagonisti i vigili del fuoco che salvano il gatto in un tripudio di commozione, iniziamo con il dire, che è abbastanza inverosimile. Meglio dunque resistere all’impulso di contattarli, per almeno due buone ragioni:

  1. I vigili del fuoco hanno ben altri compiti e sprecare le loro preziose risorse atte a salvare vite umane per far scendere un gatto da un albero, diciamo pure che non rientra tra le loro priorità.
  • Inoltre, il rumore e la confusione generati dall’arrivo del camion dei pompieri e la presenza della scaletta e di estranei potrebbero spaventare uleriormente il gatto che probabilmente si rifugierebbe su rami ancora più in alto.

E allora cosa fare?

Frattura del femore nel gatto

La frattura del femore è una delle più comuni nel gatto. La casistica riscontrata in medicina veterinaria è molto alta e dovuta soprattutto a gravi traumi ed a malattie dello stesso osso della coscia.

Generalmente le fratture del femore causano zoppìa acuta e possono verificarsi in un osso immaturo, ovvero che non ha ancora finito di crescere,  o in uno maturo. Si distinguono in aperte, ferite della pelle con osso che risulta esposto, o chiuse; semplici o multiple.

A seconda della natura della frattura e dell’età dell’animale, ci sono diverse modalità di intervento. Non intervenire accresce il rischio di complicazioni, anche gravi.

Sintomi

  • Gamba posizionata anormalmente
  • Dolore o incapacità di muoversi

Halloween e animali domestici, la ricorrenza più odiata dai nostri amici a quattrozampe

Ancora su Halloween, manca poco ormai alla notte tanto attesa da adulti e bambini a caccia di streghe, spiriti, brividi o forse più semplicemente di un’occasione per far festa, sgranocchiare qualche dolcetto al cioccolato e godersi un po’ di sano divertimento. Halloween, ormai da qualche anno, è una ricorrenza sempre più gettonata anche in Italia, attesa con fervente trepidazione da grandi e piccini.

Lo stesso non si può dire dei nostri animali domestici che non si godono granché questa festosa atmosfera lugubre. Per i nostri amici a quattro zampe altro non si tratta se non dell’ennesima festa che genera confusione in casa, con un via vai di estranei, rumori forti e fastidiosi che incutono timore e, nella peggiore delle ipotesi, spiacevoli incidenti causati da intossicazioni alimentari dovute ai dolci al cioccolato, con sintomi come vomito e diarrea; ostruzione intestinale o dello stomaco provocata dall’ingestione di caramelle e bastoncini gommosi o pezzi di costumi e decorazioni; incendi causati dalla coda del gatto piuttosto che del cane, rimasta impigliata nella fiamma della zucca; incidenti, anche fatali, generati dalla superstizione e da scherzi di cattivo gusto ai danni dei nostri pets. Una tragedia, eh?

Certo non è detto che debba andare così, è sufficiente seguire alcuni semplici accorgimenti per evitare spiacevoli conseguenze e trascorrere un Halloween a prova di cane e gatto. Di questo abbiamo già discusso sulle pagine di Tuttozampe. Oggi vogliamo parlare delle cose che più odiano di questa ricorrenza i nostri animali domestici.

Un Halloween a prova di gatto

Fantasmi e folletti. Streghe e stregoni. Principesse delle fate, alieni, costumi spaventosi e buffi. Ai bambini – e, a dirla tutta, a molti adulti, Halloween permette di spaziare con la creatività e la fantasia. Ma all’animale domestico di casa, come per ogni festività d’altra parte, possono derivare non pochi fastidi per non dire veri e propri incubi: il campanello che non smette mai di squillare, rumori forti nella notte e troppi estranei in giro per casa. Per un gatto, soprattutto se nero, inoltre, Halloween può trasformarsi in una data fatale.

Oltre al rischio che deriva ai nostri mici dalla superstizione, che definire stupida è a dir poco riduttivo, gli ambulatori veterinari registrano numerosi casi di vomito e diarrea nelle ore successive alla festività, dovuti all’ingestione di caramelle e dolcetti al cioccolato dei bambini lasciati inavvertitamente e irresponsabilmente a portata di gatto.

Ricette di Halloween, biscotti per gatti

Halloween si avvicina e ormai da qualche anno anche in Italia si festeggia questa ricorrenza, sempre più sulla strada dell’ingresso definitivo nelle nostre tradizioni. Cogliamo l’occasione per ricordarvi di tutelare i gatti neri dagli incidenti, riti e uccisioni ingiustificate di cui sono vittime per via della superstizione.

Parlando di temi più piacevoli, vediamo una ricetta di facile preparazione per i nostri amici a quattro zampe. I dolci di Halloween sono assolutamente off limits per i nostri a-mici. I lecca lecca, le caramelle gommose o i bastoncini di liquirizia potrebbero rimanere bloccati nella gola del gatto e provocarne il soffocamento così come, se ingeriti, causare un’ostruzione. Tenete dunque fuori dalla sua portata i dolcetti di Halloween per non incorrere in spiacevoli sorprese. Piuttosto preparate dei biscottini solo per lui, salutari e gustosi. Ecco una ricetta semplice semplice per soddisfare il palato del nostro micio ad Halloween.