Animali domestici in aumento tra i single

Single per scelta, separati, vedovi, anziani, giovani e meno giovani, tutti con un denominatore comune: la passione per gli animali domestici. Le statistiche diffuse dall’AIDAA, raccolte da un recente sondaggio che ha coinvolto un campione di 698 individui, ci parlano di un trend in aumento: a possedere un tuttozampe è il 58.8% dei singles e, se pensiamo che nel 2008 la percentuale si attestava al 46,2%, la crescita degli amici a quattrozampe tra le persone che vivono da sole appare davvero enorme.

Sarà che avere qualcuno che aspetta a casa e che fa sentire utili non è più di sollievo solo agli anziani soli, ma anche a chi lavora tutto il giorno fuori ed al rientro ha bisogno di dare e ricevere attenzioni.

Qualche dato interessante diffuso dall’associazione animalista riguarda le preferenze di uomini e donne nell’adozione di un animale domestico ma anche le diverse scelte di un pet sulla base del proprio stile di vita e dell’età. Vediamolo nel dettaglio.

Ansia del padrone negativa per gli animali

Un animale domestico, che sia un cane, un gatto, un cavallo, un coniglio e così via dicendo, come tutti gli esseri viventi, tende ad ammalarsi e richiede cure costanti e coccole continue.

Allevarlo, però, è un piacere e non un dovere e, soprattutto, non deve diventare fonte di ansia per il padrone, anche per evitare delle negative ripercussioni sul rapporto fra i due e per non rischiare che il cucciolo possa più facilmente contrarre delle malattie. E’ stato, infatti, ampiamente dimostrato che anche per un amico a quattro zampe, vivere in un ambiente sereno è fondamentale se si vogliono aumentare le sue aspettative di vita.

Fiori e piante invernali tossiche per gli animali domestici

Siamo nel bel mezzo della stagione invernale e anche chi non fa caso al calendario può rendersene conto dal freddo pungente e dalle temperature polari che avvolgono noi e i nostri quattrozampe, e fortuna che loro hanno un cappotto naturale che li protegge.

La primavera, stagione di fioritura di molte piante e periodo di nuova vita per il giardino, appare dunque ancora lontana ma ci sono comunque fiori e piante evergreen che ci consentono di mantenere il nostro pollice verde anche indoor quando fuori gela.

Ebbene, ci siamo occupati spesso di piante tossiche pericolose per i nostri cuccioli, ma quali sono quelle tipicamente invernali che potrebbero rappresentare un rischio per cani e gatti, qualora le ingerissero?

La casa a misura di pet

Casa a prova di Fido

Casa a prova di FidoRicordo ancora quando è arrivato a casa Hachi, sopra la sua cuccia c’erano delle riviste, è stata nostra premura spostarle spostate per la paura che potessero cadergli rovinosamente addosso, Petpassion.tv raccoglie una serie di consigli per avere una casa sicura per il vostro pet.

17 Gennaio, giornata dedicata agli animali domestici

Il 17 gennaio si celebra la festa di Sant’Antonio, protettore degli animali domestici, oltre che giorno di avvio del carnevale: nell’iconografia classica il santo sempre raffigurato con molti animali domestici attorno, tra i quali un bel maialino. Gli animali erano così legati alla protezione di Sant’Antonio, che quando qualcuno di essi si ammalava era denominato un santantonio. Le fonti agiografiche vogliono che il santo sia lungamente vissuto intorno alla metà del terzo secolo, dedicandosi al ritiro ascetico.

Secondo una leggenda del Veneto la notte del 17 gennaio gli animali possono parlare: durante questo evento i contadini si tenevano lontani dalle stalle, perché udire le greggi parlare sarebbe stato di cattivo auspicio. Nelle campagne l’immagine del santo, tipicamente raffigurato con una lunga barba bianca ed un bastone, troneggia all’ingresso delle stalle: in questa ricorrenza è usanza benedire gli animali domestici sui sagrati per preservarli dalle malattie e rinnovare le immagini del Santo nelle stalle a scopo propiziatorio.

Per la festa del loro protettore le bestie venivano ben nutrite, esentate dal lavoro e, ovviamente, non potevano essere macellate. In Romagna, era altresì tradizione dare agli animali ammalati un pezzetto di pane benedetto il giorno di sant’Antonio, affinché guarissero (n.b. detto il pane di Sant’Antonio).

Amici per la zampa… e per gli zoccoli

Il cane con l'amica capra

Cosa unisce un maschio di capra maschio, un alano femmina e un labrador con tre zampe? Una casa calda e sicura e un forte legame d’amicizia.

I Williams, famiglia americana composta da Norman e Sandra, hanno adottato la capra Minelli, Judy e Lucky, i due cani che erano ospitati all’East Lake Pet Orphanage di Dallas dopo un paio di vicissitudini, come è successo nella storia che vi abbiamo raccontato dove una cagnolona ha allevato dei cuccioli di cinghiali questa volta abbiamo a che fare con un bovino divenuto amico di due canidi, famiglie diverse accomunate da cuori molto grandi. 

La tessera sanitaria digitale per gli animali domestici, Amicopets

La medicina si fa sempre più tecnologica, con iPad in corsia, cartelle mediche digitali, referti via web, visite mediche in videoconferenza. Rivoluzione che non poteva toccare, anche se per ora solo in misura minore, anche i nostri amici animali, che condividono con noi progressi e nuove frontiere nel campo della salute, ovviamente nell’ambito della veterinaria.

E così ecco spuntare, anche per cani e gatti, una tessera sanitaria digitale che permetterà, anche per i nostri amici a quattro zampe, di avere a portata di clic informazioni riguardanti la storia medica, le vaccinazioni e quant’altro serve al veterinario per monitorare il benessere del nostro pet.

L’iniziativa, denominata Amicopets, è stata promossa dal Ministero della Salute, che l’ha presentata in questi giorni con grande orgoglio. Tutti i proprietari avranno la facoltà di registrare il proprio cane piuttosto che il loro gatto semplicemente collegandosi al sito www.amicopets.it.
Il tutto al modico prezzo di 28 euro l’anno, che include l’apertura di un account ed il conseguente rilascio della tessera.

Confesercenti: animali domestici nelle famiglie italiane

Pubblichiamo una interessante ricerca effettuata dalla Confesercenti, relativa al rapporto tra le famiglie italiane e gli animali domestici. Una famiglia italiana su tre possiede uno o piu’ cani, la stessa percentuale ha in casa uno o piu’ gatti, il 19% ha un acquario, l’11% ha uno o piu’ volatili, il 10% possiede piccoli animali. Ma da dove vengono questi animali, quali sono i canali distributivi piu’ utilizzati e piu’ affidabili? E cosa prevede la normativa per garantire la tutela degli animali venduti ed evitare spiacevoli sorprese agli acquirenti? E’ una normativa adeguata? E’ rispettata?

A queste domande ha cercato di rispondere l’Aisad – Confesercenti, l’Associazione italiana imprese settore animali domestici, nel corso del Convegno nazionale che si e’ svolto a Roma durante il quale e’ stata presentata la ricerca realizzata dalla SWG di Trieste su Canali e modalita’ d’acquisto degli animali domestici da compagnia.

Il commercio degli animali domestici non fa eccezione rispetto alle tendenze e alle abitudini di acquisto del consumatore contemporaneo. Da quanto rilevato dalla ricerca, l’animale domestico si trova ancora in un limbo nel suo percorso per diventare prodotto – limbo che il cane sta per attraversare e che e’ gia’ stato attraversato dai piccoli animali. Ma in questo guado non si e’ ancora risolta la dicotomia tra vendita e scambio/dono quale strumento per procurarsi gli animali: infatti, la forte componente affettiva che guida la scelta di avere con se’ quotidianamente un animale lascia ancora ampio spazio all’adozione e all’immaginario di fragilita’ legato al ‘cucciolo abbandonato’ che ognuno di noi probabilmente porta con se’ da quando era bambino.

Cina e la politica del cane unico

Cane cinese

Cane cineseVi avevo parlato tempo fa di come la Cina si sta sempre più occidentalizzando capendo l’importanza di un animale domestico, bisogna però comprendere che per una popolazione di 1.336.920.000 (stimata nel 2008) un numero altrettanto alto di cani, magari poi abbandonati, potrebbe portare a seri problemi.

Così mamma rossa ha esteso la legge del figlio unico, che nel 2010 compie 30 anni, anche ai cani regolando il numero massimo di cani posseduti da un nucleo famigliare.

Danni del fumo passivo sui gatti

Nuoce alla salute di te e di chi ti sta intorno. E se intorno ci sono persone piuttosto che gatti, non fa alcuna differenza. Il fumo passivo fa male anche ai nostri animali domestici. Lo dimostrano recenti studi.
Il fumo passivo si compone di oltre 4.000 sostanze chimiche, compresi monossido di carbonio, formaldeide, benzene, cromo, nichel, cloruro di vinile ed arsenico.
Le persone esposte al fumo passivo sono più propense a sviluppare e morire per problemi cardiaci, cancro ai polmoni e problemi respiratori.

Purtroppo, non sono ancora stati compiuti studi approfonditi sugli animali da compagnia, ma una recente ricerca ha rivelato che i gatti in famiglie di fumatori hanno un rischio più elevato di sviluppare un linfoma, rispetto agli esemplari che vivono in ambienti privi di fumo.

Lo studio, della durata di 7 anni, è stato effettuato alla Tufts School of Veterinary Medicine e ha rivelato che i gatti che vivono in case con un fumatore hanno il doppio del rischio di sviluppare linfoma ed i gatti che vivono in famiglie con due o più fumatori hanno un rischio 4 volte maggiore. Inoltre, i gatti esposti a fumo passivo da oltre 5 anni e quelli che vivono in famiglie con più di 100 sigarette fumate al giorno hanno una probabilità ancora maggiore di sviluppare il cancro.

Pet Pop, un social network tutto per loro

Pet Pop è un nuovo Social Network per gli amanti degli animali, che offre l’archiviazione video, immagini, creazione di gruppi e inserimento di segnalazioni in Forum appositi. Qualunque sia la passione dei navigatori e qualunque sia l’animale domestico che si è deciso d’adottare, Pet Pop vi permette di confrontarvi con altre persone che condividono la vostra stessa passione.

Ogni utente può inserire la foto del proprio animale domestico, dai cani ai gatti alle iguane ed ai furetti, ed inserire i video dei momenti trascorsi insieme: oltre a ciò ogni utente potrà anche interagire in discussioni create in appositi forum o creare da se nuove discussioni.

Animali domestici, occhio ai dolci al cioccolato di Halloween

Halloween si avvicina e cogliamo l’occasione per ricordarvi di segnalare movimenti sospetti e scomparsa di gatti neri alle autorità competenti e di stare molto attenti a non far uscire il vostro micio, se ha il mantello nero, nei giorni precedenti. Potete supportare i gatti neri, dicendo no alla superstizione, inviando una mail a: [email protected] oppure a [email protected]. L’adesione al movimento è gratuita.

Altro pericolo per gli animali domestici di queste festività americana, che ormai viene festeggiata da anni anche da noi in Italia, è rappresentato dai dolci, specie quelli al cioccolato. In molti, tra quanti hanno bambini in casa o semplicemente chi vuole offrirli a chi suona, li comprano o li preparano. Se il cioccolato può essere un piacere per i bambini rappresenta al contrario una grave minaccia per gli animali domestici.

Nei nostri amici a quattro zampe che consumano cioccolato possono verificarsi vomito, diarrea, sete e minzione eccessiva, battito cardiaco irregolare, tremori, convulsioni e persino la morte. E’ quanto afferma Susan Nelson, veterinario alla Kansas State University. Questi problemi sono principalmente causati da una sostanza chiamata teobromina contenuta nel cioccolato.

Malattie cardiache e animali domestici, uno sguardo al cuore dei nostri pets

Malattie cardiache, un big killer per noi bipedi, tanto da essere oggetto di campagne di prevenzione su scala globale volte a migliorare la salute cardiovascolare della popolazione mondiale. E per quanto riguarda i nostri amici a quattro zampe? Cosa dobbiamo aspettarci?
A differenza delle persone, che spesso sviluppano malattie coronariche a causa delle placche ateriosclerotiche, cani e gatti in genere sviluppano altri tipi di disturbi del cuore.

Nei cani, le più comuni sono la cardiomiopatia e la malattia della valvola mitrale. La cardiomiopatia si verifica in genere nelle grandi razze come Doberman, Pinscher e Boxer. La malattia della valvola mitrale si verifica più spesso nella mezza età e nelle razze piccole. I Cavalier King Charles Spaniel sono particolarmente inclini a questa malattia, anche in tenera età. La maggior parte degli esemplari sviluppa, prima o poi nel corso della vita, la malattia.

Nei gatti, la cardiomiopatia è il disturbo cardiaco più riscontrato. Una forma della malattia, la cardiomiopatia dilatativa, è causata da un deficit di taurina e una volta era molto comune. Ora, grazie alla taurina che viene aggiunta negli alimenti del gatto, la condizione si verifica raramente ed è la cardiomiopatia ipertrofica la più comune forma di malattia cardiaca diagnosticata nei gatti.

Animali domestici: attenzione all’obesità

Dopo gli Stati Uniti anche in Italia è stata condotta un’indagine nazionale, presso ambulatori veterinari, per stabilire il benessere dei nostri animali domestici ed il loro grado di obesità: ebbene, a conclusione dell’indagine si direbbe proprio che i dati sono allarmanti! Su 3.868 cani e 1.540 gatti presi in considerazione per lo studio, ben il 33% dei gatti e il 28% dei cani sono in sovrappeso. Il problema dell’obesità è spesso legato ad un’alimentazione sbagliata ed allo scarso movimento dei nostri pets: non a caso i cani obesi che abitano in appartamento sono l’8% (contro il 16% dei gatti) e quelli con un giardino a disposizione il 6% (stessa percentuale dei gatti).

Come accade per gli assere umani, anche gli animali possono sviluppare patologie cliniche legate all’obesità: ad esempio rischiano di contrarre il diabete, problemi cardiaci e altre complicazioni, problemi articolari, o la F.U.S. (Sindrome urologica felina). Mentre l’industria farmaceutica veterinaria studia delle nuove pillole anti obesità animale, in realtà basterebbe seguire alcune semplici regole per evitare che i nostri amici soffrano e si ritrovino poi a dover soffrire problemi fisici.

La prima regola da seguire è quella del movimento: fate correre e camminare il vostro animale, magari insieme a voi in belle e lunghe passeggiate anti stress. alla base della loro alimentazione poi non devono mai mancare proteine, grassi, carboidrati e fibre: non bisogna mai risparmiare sulla qualità del cibo, quanto piuttosto sulla quantità. Non date avanzi del vostro cibo al vostro animale, o per lo meno non abituatelo in tal senso: si tratta spesso di fritti o cibi che il cane o gatto mal digerisce con pessime conseguenze sul suo apparato digestivo.