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Un registro per chi maltratta gli animali

registro per chi maltratta gli animali

Creare un registro per chi matratta gli animali? L’idea nasce nello stato americano del Michigan e pare proprio che sia stata accolta in maniera entusiastica dalla cittadinanza: si tratta per ora di una proposta di legge che prevede l’istituzione di un registro degli abusatori di animali, in modo tale che possano essere controllati ed eventualmente puniti severamente in caso di recidiva. Ma non solo: il registro avrebbe altresì un effetto deterrente nei confronti di altre persone, nel caso in cui volessero compiere atti criminali nei confronti dei pet.

Nel caso di creazione del suddetto registro, i nomi dei maltrattatori sarebbero resi noti alla cittadinanza e verrebbe loro negato il diritto di avvicinarsi agli animali: in particolare agli iscritti nel registro verrebbe vietata la possibilità di adottare cuccioli o trovatelli in generale, dai canili o dai rifugi. L’idea della creazione di tale registro è stata presentata da Matt Falk: tutti lo ricordano per essere il proprietario del cane di razza husky che nel 2011 venne sfigurato con dell’acido da batteria da uno squilibrato. Il cane purtroppo non ce la fece a sopravvivere e morì tra atroci sofferenze:  le ferite causate dall’acido erano troppo estese e profonde per una riemarginazione.

Il suo proprietario allora decise di aprire una pagina su Facebook per denunciare il fatto e per sensibilizzare l’opinione pubblica rispetto al triste fenomeno dell’abbandono e della violenza contro gli animali: fu a quel punto che venne l’idea di promuovere l’istituzione del registro. Una battaglia persona che potrebbe vedere presto una fine e soprattutto una realizzazione completa, una vittoria anche per ricordare la morte triste di Logan, il suo cane. Matt Falk ha dichiarato:

Sebbene l’attacco a Logan sia stato una cosa terribile abbiamo la possibilità di trasformare questo triste evento in qualcosa di positivo per gli animali di questo stato, forse di tutta la nazione. Ogni fuoco nasce da una sola scintilla.

Foto credits: Thinkstock

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