Operazioni di pronto soccorso per il cane

pronto soccorso cani

Il sito www.cani.net tra le sue numerosissime sezioni riporta anche alcuni brevi suggerimenti per il primo soccorso, nel caso in cui il vostro cane fosse ferito o avesse un malore. Gli accorgimenti in fondo sono simili a quelli che si dovrebbero avere per gli esseri umani, ma analizziamoli a seconda dei casi.

Innanzi tutto subito dopo aver agito, velocemente, visto che spesso questi interventi possono salvare la vita del cane, bisogna portarlo immediatamente dal veterinario, e non credere di aver tamponato la situazione per un tempo lungo, visto che è sempre bene che sia un medico ad assicurarsi che tutto sia a posto.

Per effettuare alcune azioni bisognerà bloccare il cane, esiste una tecnica per ogni tipo di esemplare. Con i cuccioli basta prenderli per la collottola. I cani di taglia media vanno abbracciati sotto la testa, e l’altro braccio va messo intorno al corpo, e bisogna in contemporanea trattenere una zampa anteriore. Per i cani di taglia grande ci vogliono due persone: la parte anteriore andrà presa come per i cani di taglia media, ma vista la stazza c’è bisogno di altre due braccia che tengano anche la parte posteriore!

Somministrare i farmaci al cane

dare pillola al cane

Il veterinario ha individuato il problema del vostro cane e ha somministrato una cura che comprende la somministrazione di farmaci. Fin qui tutto liscio. Ma non tutti i proprietari di amici a quattro zampe sono così fortunati da avere un cane che ingoia tutto quello che gli viene offerto. Come fare dunque a risolvere il problema? Una domanda che si pongono in molti e che per tanti sembra un obiettivo irraggiungibile, se non con mille difficoltà ogni volta che è l’ora della pillola.

Ma come fare a rendere più agevole e meno traumatico per noi e per il cane il momento delle medicine?
Per quanto riguarda i farmaci in pillole il metodo più semplice è quello di avvolgerli in fette di formaggio, o di qualche altro cibo gustoso di cui il vostro cane sia estremamente ghiotto. Non con tutti i cani, però, questo metodo funziona.

Influenza canina: cos’è e come proteggere il proprio cane

influenza canina

Come abbiamo già detto a proposito del gatto dello Iowa che aveva contratto l’influenza A, gli animali domestici possono prendere l’influenza dai padroni ma non possono trasmetterla agli umani; ma l’influenza di tipo A non è la sola da cui dobbiamo proteggere i nostri animali, soprattutto i cani.

I cani sono stati ritenuti immuni dall’influenza fino al 2004, anno in cui il virus di una nuova influenza canina è stato riscontrato in alcuni levrieri inFlorida; all’inizio il fenomeno sembrava limitato solo all’ambiente delle corse canine, ma nel 2005 iniziò ad interessare anche i cani che vivevano nei canili e poi quelli domestici.

Setter Irlandese, il cacciatore sensibile dal manto fulvo

Setter Irlandese
Il Setter Irlandese nasce come cane da ferma e da caccia, che accompagnava i cacciatori del Medioevo, in Europa,  nella caccia alla beccaccia, acquattandosi sulla pancia intento a fare la sua punta. La razza che oggi conosciamo discende da un cane bianco e fulvo, i suoi antenati erano Setter Inglesi, Spaniel, e cani da ferma, tra i quali spicca qualche intervento del Setter Gordon. Il Setter Irlandese, fulvo, come lo conosciamo noi, spunta fuori nel XIX secolo, deludendo molti cacciatori convinti che tutte queste mescolanze, che avevano dato vita a questo bellissimo cane dal manto morbiso e rosso, gli avevano fatto perdere la resistenza per cui si era distinto nella caccia alla selvaggina.

Questa nuova stirpe “di bellezza fatale”, fu considerata un errore, perchè l’animale era stato indebolito da lla selezione. Quando arrivò negli Stati Uniti e in Gran Bretagna venne celebrato in numerose esposizioni e proprio in America, dal 1875 in poi, non solo vinse numerosissimi premi grazie al manto color castagna lucido e al suo incedere altero, ma divenne anche un vero e proprio simbolo. Negli anni Cinquanta ogni famiglia possedeva un mazzo di carte con stampato sul retro il nostro amico Setter Irlandese, i pittori dilettanti lo dipingevano come soggetto prediletto e non esisteva casa di campagna che non ne possedesse uno.

L’alitosi nel cane

sorriso caneL’alitosi, o alito cattivo, è un odore sgradevole che proviene dalla bocca del cane. E’ più di un semplice respiro pesante tipico della razza canina, nel senso che è decisamente più maleodorante.
Ci sono diversi prodotti sul mercato per aiutarvi ad affrontare questo problema compresi spazzolini da denti per cani, lozioni anti-tartaro e spray che rinfrescano l’alito. Prima di passare ai rimedi è importante però capire e curare le eventuali malattie alla base del cattivo odore.

Di solito l’alitosi è causata da problemi del cavo orale, anche se a volte può essere conseguenza indiretta di altre malattie. Queste includono:

  • Gengivite (infiammazione delle gengive)
  • Parodontite (infiammazione del tessuto che circonda il dente)
  • Ascesso in un dente
  • Ossa o peli rimasti bloccati in bocca
  • Ulcere orali
  • Corpi estranei in bocca
  • Neoplasia orale (tumore della bocca)
  • Malattie polmonari, come il cancro ai polmoni
  • Grave malattia ai reni

Setter Gordon, il cacciatore scozzese guidato dall’amore

Setter Gordon (6)

Il Setter Gordon prende il nome da quello che fu il suo primo selezionatore il Duca di Gordon, intorno al 1800, anche se le origini di questo cane risalgono a molto tempo prima. E’ del 1620 la descrizione di un cane fulvo e nero che andava per la maggiore in Scozia. E’ probabile però che questo cane fosse originariamente un pastore delle Highlands, un Collie nero e fulvo, e che il Duca di Gordon abbia incrociato proprio questo cane con i Setter della sua proprietà, e che così sia venuto fuori il Setter Gordon.

Dalla metà dell’Ottocento molti Setter Gordon vennero esportati prima in America e poi nel resto del mondo, partendo dalla Gran Bretagna e dalle Isole Scandinave, così la stirpe del Gordon si diffuse in tutto il globo. Il Setter Gordon è un cane da caccia dalla struttura perfetta, i toni dei suoi colori si addicono perfettamente al suo lignaggio scozzese e alle brughiere coperte di erica dei suoi territori di origine.

E’ un cane da ferma, a volte criticato per le differenze che sembra lo mettano un gradino sotto i suoi cugini Setter Inglese e Setter Irlandese. Il Gordon è un cane fedele al padrone, che predilige restargli accanto e puntare, ma è anche un ottimo cane da riporto, nonostante ciò è stato accusato di avere poco coraggio e di essere poco lesto e agile.

Cuccioli come regali di Natale: la parola d’ordine è “responsabilità”

animali come regali di Natale

Fra qualche settimana inizierà la caccia ai regali di Natale, e si sa, che in questa occasione spesso vengono regalati dei cuccioli di animali. Inutile dire che la scelta di un dono come questo deve essere ben ponderata: un cucciolo non è un giocattolo e se deciderete di regalarlo a qualcuno siate ben certi che il destinatario lo desideri veramente e che sia disponibile a prendersene cura per tutta la vita dell’animale. In particolare fate attenzione a donare cuccioli ai bambini: parlatene prima con i genitori e siate ben certi che anche i grandi lo accoglieranno con lo stesso entusiasmo dei piccoli.

Se dopo aver riflettuto bene sull’opportunità o meno di regalare un cucciolo, avete concluso che chi lo riceverà sarà disposto ad custodirlo con amore e responsabilità, nella scelta dell’animale non fatevi guidare solo dalla bellezza del primo cucciolo che vedrete nel negozio di animali:dovete considerare la taglia, le cure necessarie, le attitudini, sia dell’animale che di chi lo riceve, la sua necessità di spazio, ovvero se ha bisogno di un giardino o se può vivere anche in appartamento, insomma: anche in questo caso la parola d’ordine è responsabilità.

I luoghi migliori ove acquistare un animale sono i negozi specializzati e gli allevamenti; il cucciolo dovrà essere venduto insieme ad un libretto sanitario compilato con i dai dell’animale, compresa la data di nascita; mai comprare un cucciolo prima dello svezzamento, ovvero prima dei 40 giorni, l’età ideale è di circa un mese di vita. Nel libretto sanitario dovranno essere riportati anche i trattamenti antiparassitari, le vaccinazioni già effettuate con firma e timbro del veterinario.

La storia di Balto

 Balto

La storia che vi racontiamo oggi è quella di un cane speciale, Balto, nato nel 1919 e morto nel 1934: si trattava di un cane razza siberian husky, di proprietà di Leonhard Seppala, vincitore di tutte le più grandi corse di cani da slitta. Sulle sue avventure è stato realizzato anche un film d’animazione diretto da Simon Wells e prodotto da Steven Spielberg.

La storia narra che nel 1919 in Alaska scoppiò una grande pandemia di difterite, senza che vi fossero medicinali a sufficenza per curare tutti i malati: le uniche medicine disponibili si trovavano a più di millesettecento chilometri, non raggiungibili nè via cielo nè via mare. Per risolvere il problema si scelse di usare dei cani da slitta, attraverso una staffetta sarebbero andati a recuperare la sorta d medicinali ed a riportarli al villaggio.

Balto, insieme al suo padrone, percorsero più strada di tutti, attraverso tempeste di neve e ghiacciai, ed entrarono al villaggio con le medicine congelate (si toccarono fino a 40 gradi sotto zero): per questa sua impresa Balto fu onorato nel 1927 con una statua nel central park di New York realizzata da Frederick George Roth.

I film Disney e gli animali domestici

Aristogatti

Sappiamo benissimo come la Disney e proprio il carissimo Walt Disney in persona, si siano sempre interessati agli animali, studiandone le caratteristiche e rendendoli degli eroi per grandi e piccini. Film come Il Libro della Giungla o Il Re Leone sono rimasti nella storia proprio per il modo in cui il mondo animale riesce a insegnarci come vivere e personalmente credo che indipendentemente dall’arrivo del 3D, o delle nuovissime particolari tecniche di animazione, ogni bambino dovrebbe guardare Dumbo, Biancaneve e i Sette Nani, Peter Pan e Alice nel Paese delle Meraviglie, non dovrebbe perdersi nessun film Disney, con un occhio di riguardo rispetto a quelli realizzati dal signor Walt in persona, quindi fino al 1966 (Il Libro della Giungla è del 1967 ed è stato lasciato incompiuto da Walt Disney).

Il nostro breve percorso tra i film Disney che parlano di animali domestici parte proprio dai film più vecchi, quelli in cui è ancora riconoscibile la mano del grande ideatore e disegnatore di cartoni animati, per poi arrivare alle storie più moderne, sempre e comunque molto suggestivi ed affascinanti.

Cappottini e vestiti per cani e gatti: sono davvero necessari?

vestiti per animali

I primi freddi intensi sono arrivati, e con essi anche la moda, ormai diffusa da alcuni anni, di vestire con cappottini e vestiti cani e, a volte, gatti. Gli accessori di abbigliamento per i nostri animali sono ormai diventati un must: sono nate delle autentiche collezioni firmate dai più famosi stilisti di alta moda.

Una domanda, però, sorge spontanea: cosa ne penseranno i nostri piccoli amici di questi accessori? Tra gli umani, i pareri sono contrastanti: c’è chi sostiene che sono indispensabili per proteggerli dal freddo e dalle malattie, altri invece pensano che vestire gli animali sia una corruzione della loro natura.

Lassie, il divo della tv

Continuando nella nostra analisi dei cani celebri, come non ricordare Lassie, il collie protagonista di

Fox Terrier, il cane di terra

Fox Terrier (8)Il Fox Terrier era e rimane il terrore delle piccole prede. La sua terra di origine sono le Isole Britanniche, che come ormai abbiamo detto infinite volte sono da sempre state la patria dei cani da caccia. La prima testimonianza che ci parla dei Terrier arriva da Plinio il Vecchio che nel 55 a.C. scrisse che i Romani aveva trovato questi piccoli cani che attraverso il terreno seguivano le piste delle loro prede.

I Terrier appartenevano alla gente comune. I grandi cani avevano fatto strage delle prede più grandi e anche della selvaggina, molto apprezzata per la carne, e allora subentrarono questi piccoli cani, che stanavano le piccole prede e potevano permettere che la passione per la caccia non dovesse cessare a causa della scarsità di animali da cacciare. Nel XVIII secolo non esisteva un villaggio o un casale che non avesse i suoi Fox Terrier che terrorrizzavano non solo i ratti e gli altri roditori, ma anche tutti gli altri animali nocivi per gli appezzamenti di terreno e per le case.

Anche durante il colonialismo i Terrier la fecero da padroni, gli inglesi li portavano con sè e loro in qualunque posto erano pronti a cacciare la prede, stanarle, scovarle, strattonarle e tirarle fuori dalla tana. Altra cosa ben nota è la passione per i combattimenti dei cani, sempre in Inghilterra, e nell’arena di combattimento che aveva visto anche i Molossi, la Westminster Pit, arrivarono anche i Fox Terrier, lanciati verso orde di ratti che venivano annientati in cinque minuti e mezzo.

God and dog, i cani a Los Angeles vanno a messa

messa per cani Los AngelesStanco di vedere i soliti quattro gatti in chiesa, un pastore presbiteriano di Los Angeles, il reverendo Eggebeen, ha pensato bene di organizzare una funzione per i cani, convinto che coinvolgere nei riti sacri gli animali domestici tanto amati dai fedeli avrebbe riportato le pecorelle smarrite a seguire la messa.

E come capita con tutte le stranezze la città californiana  ha accolto più che positivamente l’invito alla spiritualità da condividere con Fido e le navate si sono presto riempite di cani fedeli o se preferite di fedeli cani, e ci scuserete senz’altro per il gioco di parole.

Dogue de Bordeaux, il molosso della tv

dogue de bordeaux
Tutti i sostenitori e gli appassionati del Dogue de Bordeaux amano sostenere che questo cane sia il progenitore di tutti i Mastiff discendenti dai Molossi. Vero è che le testimonianze dell’esistenza dei Molossi affondano fino al 2000 a.C. e anche al 3000 a.C., su alcuni vasi Sumeri vengono raffigurate scene di caccia intorno alle paludi di Babilonia in cui sono chiaramente distinguibili i Molossi. Anche bronzi e bassorilievi che provengono da molte parti del mondo, dalla Persia alla Cina, mostrano la presenza dei Molossi tra queste popolazioni. Non possiamo però sapere con certezza quale dei Mastini si sia sviluppato per primo, con le caratteristiche giunte poi fino ai giorni nostri. Probabilmente in ogni luogo una particolare razza ha avuto più fortuna, il Mastiff in Inghilterra, il Mastino Napoletano in Italia e il Dogue de Bordeaux, detto anche Mastino Francese, in Francia.

Sappiamo che i Molossi furono utilizzati come cani da guerra, e fin dai tempi più antichi (dagli Egizi fino alle truppe di Enrico VII) questi cani furono utilizzati per la caccia all’uomo, in guerra, inseguendo i nemici e facendoli scappare per la paura, spesso aiutati da armature o da collari a punta.

Il Dogue de Bordeaux potrebbe essere il discendente del Mastino Tibetano portato in Grecia da Alessandro Magno, mentre il Mastiff sembra sia giunto in Inghilterra grazie ai Fenici. Comunque sia quando i Molossi arrivarono a Roma vennero fatti combattere nei circhi, contro gli uomini ma anche contro gli orsi, le tigri, i leoni e i tori. Anche in Inghilterra questa pratica del combattimento divenne molto popolare e iniziarono anche le prime scommesse.