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Canili comunali e oasi feline in bancarotta a Roma

canili Roma

I canili comunali sarebbero ai ferri corti in molte città italiane. In particolare, nella capitale la situazione si fa sempre più insostenibile. Non arrivano abbastanza fondi dalle istituzioni e i volontari ricorrono al fai-da-te, organizzando collette, sfruttando l’amore per gli animali di veterinari disposti a vaccinare e sterilizzare gratuitamente le centinaia di randagi che affollano le strade e le strutture preposte.

La denuncia di Simona Novi, membro dell’associazione Volontari Canile di Porta Portese, non lascia adito a dubbi: la situazione è ormai sull’orlo del tracollo.

Siamo arrivati al punto del “fai da te”.  La miccia è scoppiata ai primi di ottobre, quando abbiamo chiesto all’Utba, l´Ufficio Tutela benessere animali del Comune, l’autorizzazione al ricovero e all’intervento chirurgico di un gatto che aveva riportato gravi fratture. Ci è stato risposto che non c’era più disponibilità economica. Ci siamo rimboccati le maniche, come facciamo da un anno, e abbiamo chiesto, per curare il gatto, donazioni ai cittadini su Internet e nei nostri tavoli informativi.

Ma i fondi per canili e oasi feline ci sono. Secondo  i consiglieri Athos De Luca e Monica Cirinnà che hanno presentato un’interrogazione al Consiglio Comunale  lo scorso 16 ottobre, nel bilancio di previsione per il 2009 il consiglio comunale aveva stanziato 7 milioni ma alla data del 15 ottobre ne erano stati impegnati  soltanto 4.409.000.

Come mai allora si risponde con un due di picche alla richieste di sostegno dei volontari che si prendono cura degli animali? E si rifiuta il finanziamento delle cure e di progetti volti alla tutela degli animali? Secondo l’Aida il problema è ben più profondo e non è imputabile al solo Comune di Roma. Le responsabilità sono da attribuire al governo, come spiega lo stesso Lorenzo Croce, presidente dell’Associazione:

Il problema lo deve risolvere il governo e non il comune che non possiede fondi. Il 12 novembre andremo al ministero della Salute per fare una proposta concreta: Roma è la capitale europea dei randagi, ce ne sono circa 6 mila. Per non parlare dei canili comunali con molti più animali di quelli consentiti per legge. Proporremo di finanziare i progetti con l´intervento anche di privati. Servono due nuovi canili e una campagna seria di adozioni. Il tutto per un costo di circa 800 mila euro.

[Fonte: Repubblica]

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