Un animale domestico, soprattutto se cucciolo, ha bisogno di molte cure a cominciare dall’attenzione nel settore alimentare. Dalle prime settimane e fino all’età quasi adulta, ad esempio, bisognerà farlo mangiare per tre volte al giorno, per poi passare, piano piano, a due. E’ bene evitare, invece, di fornirgli un solo e abbondante pasto, perchè questo affaticherebbe il suo apparato digerente, ancora fragile ed, inoltre, potrebbe creare qualche scompenso a livello di metabolismo. L’animale, in questo modo, infatti, sarebbe costretto a rimanere a lungo a digiuno forzato con probabile insorgenza di acidità gastrica o cali glicemici, come confermano anche i veterinari. Si consiglia, inoltre, di abbinare alla pappa anche degli alimenti confezionati in crocchette di buona qualità, per fornirgli il giusto equilibrio nutritivo, indispensabile a mantenere una buona salute e, quindi, ad aumentare la sua aspettativa di vita.
Cani
Il cane-oggetto e la bellezza patologica, cani in&out si sfidano in passerella a Torino (fotogallery)
Paola Italiano della Zampa apre un dibattito a mio avviso interessante sui due modi di concepire ed essere cane oggi. Un rapporto che rispetti la sua natura non forzandolo a comportamenti che non gli sono congeniali, o piuttosto una propensione al cane-oggetto, bello ad ogni costo, rigorosamente di razza, in concorso con altri cani, alle prese con phon, bigodini, spazzole e fronzoli.
Accanto ai cani in, con il pedigree, quelli di cui vantarsi in giro, ci sono i meticci, amabili al di là della bellezza ossessiva per il pelo fuori posto, al di là di un concorso vinto e di quello che ci fruttano in termini di accoppiamento e riproduzione.
Posta così può sembrare quasi che far partecipare il cane ad un concorso di bellezza sia una reato orribile.
Come proteggere il cane dal caldo
Adesso che le temperature si sono notevolmente alzate e sono arrivati afa e caldo, dobbiamo stare molto attenti alla salute dei nostri animali; il cane, in particolare soffre il caldo molto più dell’uomo e può andare incontri a fastidiosi disturbi come il colpo di calore, che si manifesta quando l’animale rimane esposto per troppo tempo al sole, alle alte temperature all’umidità, tutti fattori che possono provocargli una pesante difficoltà di respirazione.
Le razze di cani più a rischio di soffrire del colpo di calore sono quelle brachicefale, ovvero gli animali che possiedono il muso corto e la testa larga, come ad esempio, il pechinese, il carlino, il bulldog e il boxer, che hanno delle difficoltà respiratorie croniche proprie della loro conformazione. In ogni caso, soggetti al colpi di calore possono risultare anche i cani anziani, i cuccioli e quelli che non sono in condizioni fisiche ottimali.
I sintomi del colpo di calore sono semplici da individuare, ossia la respirazione molto accelerata, l’elevata temperatura corporea, la difficoltà a deambulare, le mucose arrossate, il vomito, fino ad arrivare a casi di crisi convulsive.
Tutto sulle zecche: il nemico numero uno del cane
Le zecche sono artropodi, parassiti che si nutrono del sangue dell’organismo che li ospita. Essendo attratte dal calore e dal movimento, spesso vanno alla ricerca di mammiferi – compresi dunque i cani. Le zecche tendono a nascondersi nell’erba alta in attesa di vittime. Una volta identificato il bersaglio, vi si arrampicano attaccandosi alla pelle con la bocca e cominciano il pasto di sangue. Raccapricciante, vero? Una volta appiccicata, la zecca non si stacca fino a che il suo pasto non è completo. Si può continuare ad alimentare per diverse ore al giorno, a seconda del tipo di zecca.
Sui cani, le zecche si attaccano spesso in fessure e/o aree con poco o nessun pelo, tipicamente all’interno e intorno alle orecchie, tra le zampe e all’interno di pieghe della pelle. La maggior parte delle specie di zecche passa attraverso quattro fasi della vita: uova, larva, ninfa e adulto. Per tutte le fasi successive alla schiusa delle uova hanno bisogno di un pasto di sangue per passare allo stadio successivo.
Le cure al mantello per i cani a pelo lungo, raso e cordato
Le razze e gli incroci dei cani possono essere divisi in base alla lunghezza del pelo del mantello. Il pelo raso è quello, ad esempio, del boxer e del dalmata, e necessita di essere spazzolato almeno una volta alla settimana con un guanto antistatico, in quanto questi animali tendono a perdere diverso pelo; i cani come il labrador, che possiedono il pelo un po’ più lungo devono essere pettinati con un pettine a denti fitti. Il bagno può essere effettuato tranquillamente ogni due o tre mesi.
Il pelo lungo è la caratteristica principale della maggior parte delle razze, e va spazzolato almeno ogni due o tre settimane, mentre il bagno deve essere fatto ogni 4 o 6 mesi. Questi cani non devono essere rasati perché il loro mantello ha un funzione termoregolatrice per il caldo e per il freddo.
Alcuni cani come il setter o il golden retriver, che possiedono il pelo lungo frangiato, hanno bisogno di essere tosati nelle zone più dense di pelo e di essere spazzolati almeno una volta alla settimana per evitare che si formino nodi; inoltre vanno tagliati i peli sotto al collo e tra le dita e lavati ogni mese e mezzo.
Fido Park in Autogrill per chi viaggia con il cane
Se vi state organizzando per fare un viaggio con il vostro cane, oltre a seguire alcune semplici regole per viaggiare in macchina con lui, sappiate che in 17 autogrill italiani esistono i Fido Park, delle aree di riposo e ristoro per i cani che affrontano viaggi più o meno lunghi in autostrada.
L’iniziativa Fido Park è attiva già da qualche anno, promossa dall’associazione Anmvi, Associazione Nazionale Medici Veterinari Italiani, con la collaborazione di Autogrill Italia, proprio per aiutare cani e padroni ad affrontare nel modo più sereno possibile un lungo spostamento in automobile. Nelle aree Fido Park i vostri amici a quattro zampe potranno rilassarsi, correre un po’ per sgranchirsi le zampe, mangiare e bere, e per ogni esigenza sarà possibile chiedere la consulenza gratuita di medici veterinari professionisti che di solito sono reperibili nell’area soprattutto durante i week-end estivi nelle ore centrali della giornata, dalle 12:30 alle 14:30.
Al Sud e nelle isole aumenta il rischio di canili lager
Quella dei canili lager è una piaga al momento non del tutto controllabile, che preoccupa non solo i cittadini amanti degli animali o le associazioni animaliste, ma anche e soprattutto le istituzioni che stanno facendo di tutto per stroncare il triste fenomeno sul nascere. Una tendenza negativa che, purtroppo, a quanto sembra, si registra con una maggiore incidenza nel Sud Italia e nelle isole, con un picco nella zona del ragusano e, ancora, a Rieti e a Cremona. Questo il quadro attuale delineato dal sottosegretario del ministero della Salute, Francesca Martini, che ha presentato la nuova task force contro il randagismo che sta per prendere il via.
Un cane salvo grazie al Viagra
Chi l’ha detto che il Viagra va bene solo per gli uomini e deve essere assunto con cautela? Certo dopo le notizie rimbalzate nei giorni scorsi un pò su tutto il web che raccontavano la vicenda legata ad uno dei giovanissimi componenti dei Tokio Hotel, il quale per fare bella figura si sarebbe imbottito di questo prodotto rischiando la vita, muoversi con i piedi di piombo è d’obbligo. Tuttavia, esistono come in ogni cosa anche le storie a lieto fine e, questa volta, il protagonista è un cane. Si chiama Ingrid e con due dosi di questo “miracoloso” medicinale riesce a restare ancora in vita. Sembra una pazzia, ma è la verità e riguarda, nello specifico, un pitbull di Long Island.
Cani ambientalisti, la deforestazione vista da Fido
Da quando il riscaldamento globale è diventato un tema caldo, la nostra sensibilità verso l’ambiente è cresciuta a dismisura, in concomitanza con una maggiore attenzione dei media, dell’opinione pubblica e delle istituzioni verso pratiche ecosostenibili un po’ i tutti i settori.
Un maggiore interesse, anche da chi in precedenza era del tutto indifferente all’argomento, è sorto soprattutto intorno alla conservazione del patrimonio forestale. Gli alberi, infatti, sappiamo catturano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera, rallentando i mutamenti climatici e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle città.
Lo strappo muscolare nel cane
Il cane comincia a zoppicare, fa fatica a correre e si lamenta mentre si avvicina al padrone: questo potrebbe essere il primo sintomo di uno zoppicamento, una storta che ha preso da poco e che potrebbe indicare l’avvenuta lesione muscolare. Ciò è facilmente accertabile soprattutto se la zona interessata appare gonfia e l’animale si scansa non appena una mano cerca di toccarla. A volte tutto questo è causato anche da una attività fisica prolungata o da sforzi eccessivi, ma non è sempre l’unica causa. Ad ogni modo, se non ci sono problemi più seri, basta un poco di riposo affinchè possa guarire; il discorso è diverso se internamente sono avvenute delle lacerazioni.
La testimonianza: l’esperienza di una volontaria in canile
In un piovoso pomeriggio, molto poco primaverile, incontriamo Elisa, una giovane volontaria del canile municipale di Bizzuno, nel Ravennate, che ci racconta la sua esperienza iniziata ben 12 anni fa, quando frequentava l’università. Oggi Elisa lavora ma dedica comunque il suo tempo libero alla cura e gestione dei 160 piccoli amici a quattro zampe che si trovano in canile.
Come si svolge una giornata tipica in canile?
Siamo 25 volontari, di cui 15 circa attivi, che affiancano i dipendenti della struttura nelle attività quotidiane. La mattina dalle 8.30 i cani vengono liberati e portati negli appositi cortili di sgambamento dove restano per tutta la mattinata: è veramente una bella sensazione vedere ben 110 cani correre tutti insieme nel parco! Mentre i cani corrono volontari e dipendenti puliscono i box con le idropulitrici ed il disinfettante, i cani con problemi di relazione vengono invece lasciati liberi più tardi, quando gli altri sono impegnati a mangiare.
Come avviene la cura dei cani ospiti della struttura?
Si seguono le indicazioni dei veterinari per i cani con dei problemi fisici o alimentari: per tutti gli altri invece dalle 14 in poi viene servito il pasto, 40 kg di crocchette, 10 kg di pasta con riso, 6 kg circa di carne oltre a scatolette varie. La distribuzione del cibo impegna per circa due ore due persone! Al pomeriggio via libera al pubblico: si seguono le adozioni e le visite, si ricevono le segnalazioni dei cittadini. Dalle 17 in poi invece i cani tornano nei box dove trascorrono la notte: in genere sono abituati a correre nei loro box senza dover insistere molto.
Cani a lavoro, parola d’ordine “non disturbare” (fotogallery)
Per chi come me ha sempre avuto cani il cui unico e già di per sé impegnativo lavoro era mangiare, dormire, giocare, prendersi le coccole e regalare quelle attenzioni speciali di cui solo loro sono capaci, è ancora più sorprendente scoprire che i nostri amici a quattro zampe possono fare e hanno da sempre fatto ancora di più per l’uomo.
Oggi, come nei secoli scorsi in cui trovavano impiego soprattutto nel fare la guardia e come pastori di greggi, i lavori dei cani spaziano in più campi: dalla guida per ciechi, all’apporto nella ricerca di persone scomparse, al validissimo aiuto offerto alla Polizia e alla Finanza nel rintracciare partite di droga. E ancora il cane è fondamentale nella pet therapy, utilissima soprattutto per chi soffre di depressione e nei bambini con autismo, e nel meno conosciuto e recente ma molto apprezzato mestiere di addetto alle pet relations. Questi cani lavorano a tutti gli effetti e hanno dunque un compito ben preciso che non dobbiamo intralciare.
Ascite nel cane
L’ascite è l’accumulo eccessivo di liquido nella cavità addominale. Il volume del liquido può essere irrisorio, o significativo, causando gonfiore dell’addome. L’ascite ha molte cause, molte delle quali possono essere anche estremamente gravi. A causare l’accumulo di liquido nell’addome è la fuoriuscita di liquidi dai vasi sanguigni, linfatici, dagli organi interni o dalle masse addominali.
Cause.
Ipoalbuminemia o una diminuzione del livello di albumina nel sangue
Grave malattia epatica
Scompenso cardiaco destro
Masse addominali
Trauma
Peritonite o infiammazione del rivestimento interno dell’addome
Alterazioni della coagulazione
Malattie del sistema linfatico
Ostruzione della vena epatica o della vena caudale inferiore che compromette la circolazione del sangue
I cani da salvataggio in acqua
La prossima estate vi capiterà sicuramente di vedere nelle spiagge dei cani con addosso una speciale pettorina/salvagente: non meravigliatevi, anzi, rallegratevi perché avete appena incontrato un cane bagnino, che garantirà ancora di più la vostra sicurezza.
I cani bagnino sono addestrati per tuffarsi in acqua in caso di pericolo insieme al bagnino umano, e rappresentano un ottimo aiuto per portare in salvo le persone e per recuperare le imbarcazioni. I cani bagnino sono addestrati e preparati dalla Scuola Italiana Cani Salvataggio, fondata nel 1989 da Ferruccio Pilenga che a la sede nazionale Seriate, in provincia di Bergamo.