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Terremoto, quasi mille animali salvati dall’Enpa

Cani, gatti, tartarughe, ma anche pesci e animali d’allevamento: con quasi mille animali salvati in due settimane e 16 tonnellate di pet food distribuite, l’ Enpa, l’Ente nazionale protezione animali, dichiara chiusa l‘emergenza del post-terremoto del Centro Italia e la prima fase di intervento nei comuni più colpiti dal sisma. L’Enpa, con una mobilitazione senza precedenti, fin dalle prime ore del dopo terremoto ha attivato 41 persone tra volontari, Guardie Zoofile e veterinari che si sono alternati 24 ore al giorno per quattordici giorni, con un impegno complessivo di 3.910 ore. Ora inizia la fase del mantenimento e del monitoraggio.

 

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Pur nell’immane tragedia, la fase dell’emergenza Enpa a favore degli animali e dei loro proprietari nei comuni colpiti dal terremoto si chiude con risultati positivi in un impegno senza precedenti che ha permesso di soccorrere e salvare quasi mille animali, per la precisione 949 animali tra gatti (329), cani (234), animali da ‘reddito’ (358) e persino pesci (19) e tartarughe (5).

 

Ma è stato importantissimo soprattutto riuscire a realizzare dei ricongiungimenti fondamentali, specie per chi nel terremoto ha perso tutto e per cui il proprio amico animale rappresenta l’unico possibile ritorno alla normalità. Ci sono stati 11 gatti, 8 cani e due tartarughe che è stato possibile restituire ai loro proprietari.

 

I ricongiungimenti il più delle volte sono stati lunghi e complessi poiché la stragrande maggioranza degli animali d’affezione è risultata essere priva di microchip (solo 6 su 563) e questo dimostra ancora una volta quanto sia importante registrare all’anagrafe il proprio pet.

 

C’è stato un impegno serrato anche da parte del Posto Veterinario Avanzato allestito da Enpa nella zona rossa di Amatrice che ha prestato assistenza a 126 animali con interventi non solo in loco ma su chiamata.

 

Per un’associazione privata, quale l’Ente Nazionale Protezione Animali è, si è trattato di una mobilitazione senza precedenti. Sul campo, Enpa ha schierato tre ambulanze veterinarie; una moto per la consegna tempestiva degli aiuti nelle localita’ più impervie; cinque autoveicoli per il trasporto di animali; un’automedica e due automezzi di supporto logistico, che, complessivamente, hanno percorso 5.200 chilometri.

 

Ora per i volontari a cui va il  sentito ringraziamento di tutti, si apre la fase di mantenimento e monitoraggio, forse meno convulsa e frenetica di quella emergenziale, ma altrettanto importante perché legata alla gestione di situazioni quotidiane nel quadro di una realtà ancora sconvolta dal sisma.

 

 

Fonte enpa.it

Photo credits twitter.com

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