Enteropatia proteico disperdente nel gatto

L’enteropatia proteico disperdente nel gatto è un termine non specifico riferito alle condizioni associate ad una eccessiva perdita di proteine plasmatiche nel tratto gastrointestinale.

Le cause sono numerose, tra cui disturbi del sistema linfatico; blocco dei vasi linfatici del tratto gastrointestinale; cancro; insufficienza cardiaca congestizia; granuloma del piccolo intestino; malattie associate con l’aumento della permeabilità della mucosa; enterite linfoplasmatica; intussuscezione; corpo estraneo nell’intestino; gastroenterite ulcerosa; istoplasmosi (infezione fungina); parassitismo intestinale; malattie immuno-mediate; gastroenterite emorragica.

L’enteropatia proteico disperdente colpisce sia i cani che i gatti, senza particolari predisposizioni in base al sesso, alla razza o all’età.
Anche se alcuni gatti possono viverla in maniera asintomatica, in altri le manifestazioni del disturbo potrebbero anche mettere a rischio la vita dell’animale.

Gatti, come proteggerli dal freddo

I gatti si proteggono dal freddo principalmente grazie al pelo. I gatti randagi sono abituati alle temperature rigide e sanno dove cercare i posti più riparati e caldi dove rifugiarsi.
E per quanto riguarda i gatti di casa? Il principio è lo stesso e noterete sicuramente che i nostri mici adorano intrufolarsi nei posti più riscaldati della casa.

Diverso è il discorso di notte, quando le temperature calano precipitosamente, soprattutto se il vostro gatto domestico dorme sul balcone o in giardino.

L’ideale è garantirgli un riparo all’asciutto che lo protegga dall’esposizione a vento, pioggia e gelo. Per far sì che il gatto lo consideri un punto di appoggio sicuro evitiamo di sceglierlo in base alle nostre esigenze, pensando da umani. Per accontentare un gatto, bisogna pensare da gatto.

Pet Click, ecco Cassio e Puma

Doppio appuntamento con la rubrica pet click questa settimana: nella foto un bellissimo primo piano di Cassio e di Puma.

Igiene orale a quattro zampe

Curare l’igiene orale dei nostri amici a quattro zampe è importante, per garantire loro un sorriso perfetto e alito fresco: nonostante l’importanza di tale gesto, anche quotidiano, sono in molti coloro che non si occupano di tale igiene, ed i nostri amici aimè, ne soffrono. Proprio come nell’uomo, è essenziale combattere e prevenire la placca, che crea l’ambiente ideale per la proliferazione dei batteri. Sono questi, infatti, a produrre il tartaro e a causare infiammazioni e gengiviti, fino al caso limite della parodontite, che può provocare la caduta del dente e l’infiltrazione dei batteri nel sangue.

Prevenire è importante per la salute ma anche per il portafogli: curare i denti del nostro cane o eseguire un intervento per la rimozione del tartaro può costare veramente molto. E’ fondamentale monitorare spesso la bocca dell’animale, semplicemente alzandogli le labbra: se notate arrossamenti sulle gengive, accumuli di tartaro, che in genere si forma vicino all’attaccatura dei denti o un alito particolarmente cattivo, contattate il veterinario per un intervento di pulizia.

Il cane deve subire una anestesia totale affinché l’operazione sia tranquilla, ma al termine di tutto i denti di Fido saranno veramente splendidi! Le razze più esposte al tartaro sono quelle piccole ma in generale è meglio curare l’igiene orale di tutti i cani qualunque sia la loro stazza.

Per amore della sua micia un gatto genovese attraversa la città

Gatti innamorati

Gatti innamoratiOggi vi raccontiamo un’altra bella storia da mettere sotto l’albero di Natale che dimostra che l’amore non ha barriere anche nel mondo animale.

Lancilotto e Ginevra hanno due nomi che da soli bastano ad evocare una grande storia d’amore narrata tra i tanti anche da Thomas Malory, sono due gatti genovesi innamorati e, come vedrete, inseparabili.

Pet Click, ecco Gaviota

Che dire del Pet Click di oggi? Gaviota è definito un terremoto dalla sua padrona Gianna ed ha un musetto veramente irresistibile!

L’albero di Natale a prova di gatto

La casa, in vista del Natale, si riempie di piante e decorazioni a tema. Regali, nastri colorati, candele, ghirlande, luci. Un mondo incantato per la famiglia, e non certo privo di attrattive per i nostri gatti curiosi e giocherelloni. Occhio ai pericoli derivanti dai botti, dalle candele per il rischio di incendi, e alle sostanze tossiche contenute nella stella di Natale, nel vischio e nei giunchigli.

Per quanto riguarda il protagonista per eccellenza del Natale, l’abete, anche qui è sufficiente adottare alcuni semplici accorgimenti per un albero a prova di micio.

Occorre innanzitutto posizionarlo in un posto della casa non al centro della stanza, perché i mobili non devono servire al gatto come trampolino di lancio per saltare o arrampicarsi altrove. L’ideale è fissarlo alla parete, il più possibile vicino alla presa elettrica, per evitare di dover spargere troppi cavi per casa, un pericolo per i quattrozampe che ci giocherebbero e li rosicchierebbero con il rischio di prendere la scossa.

Il gatto che mette in fuga la volpe

gatto mette fuga volpe

E’ leggendario il confronto tra canidi e felidi, i primi sono considerati i predatori e i secondi la preda, almeno per quanto riguarda cani e gatti.

La volpe è un canidae e per proprietà transitiva la volpe dovrebbe mettere in fuga il gatto dato che in natura nulla è scontato vi raccontiamo cosa è successo nell’isola estone di Aegna.

Scatto al gatto, un nuovo libro tutto da sfogliare

E’ finalmente in vendita da ieri Scatto al gatto, il libro fotografico edito da Rizzoli, 16,90 €, che raccoglie una selezione delle circa otto mila immagini inviate dai lettori del Corriere.it nel corso dell’omonima campagna e poi selezionate da un’apposita redazione. Le foto dei mici di casa insomma, star per un giorno di un volume unico e interessante: questo libro inolotre sostiene insieme a Rcs importanti iniziative a favore dei trovatelli accuditi presso i rifugi dell’Ente Nazionale Protezione Animali.

In Italia esistono ben sette milioni di gatti domestici, il libro ne immortala migliaia, nelle più svariate pose, colti nell’intimità della vita domestica dai loro padroni che, in occasione della proposta lanciata dal Corriere.it, si sono trasformati in fotografi professionisti. Gatti simpatici, attivi, dormienti, stanchi, gatti che mangiano e giocano, gatti felici insieme ai propri padroni.

Piometra nel gatto

Piometra è il termine medico utilizzato per descrivere un utero infetto. Questa infezione può essere aperta (pus drenante dalla vagina) o chiusa (il pus è contenuto nell’utero dalla cervice chiusa).

L’infezione può costare la vita al gatto e potrebbe richiedere un intervento chirurgico d’urgenza. Una piometra chiusa è più rischiosa rispetto ad una aperta, dato che non vi è il drenaggio di pus verso l’esterno. Se non trattata, i gatti peggiorano rapidamente e alcuni potrebbero non sopravvivere. Con il trattamento precoce, circa il 90 per cento dei gatti colpiti invece riesce a recuperare.

Poiché la piometra è un’infezione dell’utero, tutti i gatti non sterilizzati sono a rischio. E’ raro che l’infezione si sviluppi nei gatti da settembre a dicembre, quando i loro cicli di calore sono a riposo.

Il tuo gatto è come un figlio? Scoprilo con un test

Noi amanti di quattrozampe felini ci riferiamo quasi sempre al nostro gatto come a un membro della famiglia. Finché questo non lede i suoi interessi, e ci limitiamo a definirci il suo papà e la sua mamma, ben venga, tutto quello che può succedere, in fondo, è che qualcuno ci prenda per matti. Occhio però a non antropomorfizzare troppo il micio, con vestitini, culle e passeggini, non ne sarebbe affatto contento.
I gatti che sono amati e apprezzati come un bambino, non c’è che dire, sono nella maggior parte dei casi gatti davvero fortunati. Pensate a quelli che ereditano grosse cifre, a discapito degli eredi a due zampe!

Un gatto di strada riesce a sopravvivere e a cavarsela e certamente gode della libertà, ma manca di coccole, cibo sempre disponibile e ghiotto, di una casa accogliente quando fuori fa troppo freddo, è esposto ai pericoli delle auto, dei cani randagi e spesso anche ad atti crudeli di persone che odiano e seviziano gli animali.

In casa, come dicevamo, viene invece spesso trattato come un bambino. Per sapere se siete caduti nella tentazione di fare del vostro micio una sorta di figlio a quattro zampe, contate quante di queste cose fate abitualmente e lo saprete!

Sicilia: ucciso un gatto a calci

Ormai e’ morto

Questa la frase di un ragazzo riferita agli amici, tutti con inflessione dialettale della Sicilia centro-orientale, dopo aver inferto un violento calcio ad un gatto che, ferito, ha perso molto sangue.

Un maglioncino per Halloween

Per rendere elegante e soprattutto tenere al calduccio Fido e Micia nella fredda sera di Halloween, ecco una simpatica idea: un bel maglioncino colore della zucca semplice ed efficace. Tra le altre proposte anche un maglioncino sempre arancione ma con ricamato un bel gufetto!

Anche se la micia della gallery non sembra molto contenta del suo accessorio!

Gatto sull’albero, cosa fare

Mentre è a caccia di un uccellino, sta scappando da un cane, piuttosto che intento a rifugiarsi lontano dalle grinfie di persone in maschera, dai rumori e dagli scherzetti tipici della notte di Halloween, il nostro gatto può trovare naturale rifugiarsi in luoghi posti in alto, cosa che sappiamo essergli davvero congeniale. E cosa c’è di più in alto di un albero nel nostro giardino piuttosto che sul viale vicino casa?

E se non riuscisse più a scendere ed iniziasse a miagolare spaventato, come sarebbe più giusto comportarsi per evitare rovinose cadute? La classica immagine dell’happy end che vede protagonisti i vigili del fuoco che salvano il gatto in un tripudio di commozione, iniziamo con il dire, che è abbastanza inverosimile. Meglio dunque resistere all’impulso di contattarli, per almeno due buone ragioni:

  1. I vigili del fuoco hanno ben altri compiti e sprecare le loro preziose risorse atte a salvare vite umane per far scendere un gatto da un albero, diciamo pure che non rientra tra le loro priorità.
  • Inoltre, il rumore e la confusione generati dall’arrivo del camion dei pompieri e la presenza della scaletta e di estranei potrebbero spaventare uleriormente il gatto che probabilmente si rifugierebbe su rami ancora più in alto.

E allora cosa fare?