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Puffo, il gattino blu usato come gioco per cani

Sta facendo il giro del mondo e ha commosso la Rete la vicenda di Smurf, ovvero Puffo, un gracilissimo gattino così chiamato perché è stato trovato con il pelo colorato di blu e con ferite da morsicature perché usato come gioco per  cani da combattimento. Sono stati i volontari animalisti della Nine Lives Foundation di Redwood City in California, ad accogliere il piccolo malconcio nel loro rifugio e a dargli quel nome. Una pioggia di richieste di adozioni è giunta alla Fondazione che però reagisce con qualche perplessità: tanti gli animali in difficoltà ogni giorno, perché prendere in considerazione solo un caso mediatico tra molti anche più gravi e urgenti? L’allerta sugli animali maltrattati va tenuta sempre! E la sensibilità animalista non fa rima con pubblicità.

 

Gattino maltrattato in terapia

Utilizzato come gioco per cani da combattimento e con il pelo tinto color indaco in modo permanente: questa l’atroce storia di Puffo, il gattino di pochi mesi, vittima di torture e crudeltà inaudite.

“Non è stato picchiato: questi sono morsi di cane ripetuti su tutto il corpo”, ha raccontato alla stampa la veterinaria dell’associazione Monica Rudiger.

La storia di Smurf ha fatto il giro del mondo: alla notizia del suo ricovero sono piovute alla Fondazione e-mail e messaggi da ogni parte, è scattata tra i social una gara di solidarietà per poterlo adottare.

“Siamo grati per tutta questa attenzione – ha detto la veterinaria che lo cura – ma anche preoccupati perché magari qualcuno voglia adottarlo solo per il suo colore viola. Quasi ogni giorno pubblichiamo su Facebook le immagini dei nostri animali abbandonati, che spesso hanno subito un trattamento peggiore di Smurf, ma nessuno ha fatto così tanto clamore. Non vorremmo che fosse una mania – ha aggiunto – e speriamo che il messaggio contro la crudeltà sugli animali duri a lungo”.

Inatnto Puffo che ha anche contratto un’infezione per i morsi ricevuti,  continua le terapie: prende antibiotici per guarire in vista di un intervento chirurgico su una profonda ferita alla zampa destra. In attesa di una famiglia tutta sua, sta facendo amicizia con gli altri trovatelli del rifugio.

 

Fonte e foto facebook.com

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