Un gesto di follia, una tragedia simile a molte di quelle che, purtroppo, balzano agli onori della cronaca ogni giorno, ma stavolta c’è una novità. Non si tratta, infatti, di un omicidio d’amore ma alla base del litigio ci sarebbero gli animali. Che si tratti di affetto, affari o maltrattamento, ancora c’è poco da dire ma il risultato è che un uomo ha ucciso due guardie zoofile che volevano apporre i sigilli sul suo canile. Subito dopo il protagonista della vicenda, si è sparato. La zona in questione si trova sulle alture della riviera nel Golfo Paradiso nel Levante di Genova, dove erano appena arrivati i controlli ad una struttura all’interno della quale, pare si consumassero terribili violenze ai danni dagli amici a quattro zampe. Una storia che si trascinava da tempo e che aveva finalmente trovato un punto di svolta.
Savona, inaugura il Bau Bau Village
Sabato 15 maggio a partire dalle ore 11 ad Albisola in provincia di Savona sarà inaugurato il Bau Bau Village: invitati tutti i padroni con i loro amici a quattro zampe per una giornata di divertimento, relax e tante coccole. Durante la giornata sarà presente Zoe, il Golden Retriever insignito recentemente dal Ministro per il Turismo Michela Vittoria Brambilla del premio Cane Amico Dei Turisti 2009-2010 per aver salvato due persone la scorsa estate in Sicilia, mentre stavano per affogare in mare.
Il progetto del Bau Bau Village nasce nel 1998, grazie all’incontro di volontà tra la Capitaneria di porto ed i gestori di quella che, fino a quel momento, era una spiaggia per umani: si decise di comune accordo di limitare la spiaggia per le persone in favore di spazi per gli amici animali. I cani potranno tranquillamente giocare in spiaggia ed in acqua, riposarsi nelle esclusive capannine ombreggiate, bere e mangiare grazie all’ampia offerta che il Bau Bau Village propone.
Possiamo dire che è stata la prima spiaggia dedicata interamente agli animali: i servizi offerti includono docce post bagnetto in mare, spazio agility e anche un supermarket con prodotti per animali, oltre a corsi e seminari per creare una perfetta sinergia marittima con il proprio animale a quattro zampe, come un corso per nuotare con Fido e un corso per imparare un pò di buona educazione.
Metrite nel gatto
La metrite è il termine medico utilizzato per descrivere l’infiammazione dell’utero. Questa malattia uterina è simile alla piometra ma presenta alcune differenze. A differenza della piometra, infatti, la metrite è più spesso un’infezione batterica uterina che si sviluppa nel periodo immediatamente successivo al parto (fase post partum) e, occasionalmente, anche dopo un aborto o nel corso dello svezzamento dei cuccioli.
La metrite insorge spesso nel caso in cui ci siano feti morti, o nel caso in cui la placenta non venga espulsa correttamente e completamente.
L’Ue vieta la sperimentazione su gorilla e scimpanzè
Si fermano in parte i test scientifici sui grandi primati e l’Unione Europea chiede lo stop ad inutili sofferenze per gorilla, scimpanzè ed orangotango. Questi animali, infatti, troppo spesso diventano cavie da laboratorio e devono assolutamente essere protette da quella che, qualche volta, può diventare una violenza incontrollata. Ciò non deve impedire o fermare la ricerca contro le malattie, che sono ovviamente importantissime per la salute dell’uomo e possono anche portare ad un ulteriore aumento delle aspettative di vita.
Pet therapy con i leoni marini per aiutare i bambini autistici
Fino ad oggi gli animali comunemente impiegati per la pet therapy erano quelli domestici, ad eccezione del cavallo che viene usato per l’ippoterapia; adesso, grazie ad un progetto di Idi, istituto di ricovero e cura a carattere scientifico, e Zoomarine, è iniziato un percorso di Terapia Assistita dagli Animali con leoni marini e foche rivolto a bambini di età compresa tra gli 8 e i 14 anni affetti da autismo.
Si tratta del primo esperimento del genere in Europa, nato dall’incontro delle esperienze in Pet Therapy del gruppo di lavoro guidato da Davide Moscato, professore di Neuropsichiatria infantile dell’Università di Roma, responsabile del Centro Cefalee dell’Ospedale San Carlo-Idi, e del know how ventennale di Zoomarine Portogallo, riconosciuto a livello internazionale per gli alti standard qualitativi nella gestione dei mammiferi marini.
I bambini autistici tendono spesso a chiudersi in se stessi e incontrare animali molto particolari può aiutare ad uscire dall’isolamento; in effetti rapportarsi da vicino con un leone marino o con una foca può avere un impatto molto positivo sul paziente.
Aidaa propone di togliere i cani a clandestini e rom
I cani, soprattutto quelli di grossa taglia e, quindi, potenzialmente più aggressivi e pericolosi, andrebbero tolti a coloro che, quasi certamente, li utilizzeranno a scopi criminosi. Ne è convinta l’Aidaa, l’Associazione italiana per la difesa di animali e ambiente che propone di tenere d’occhio soprattutto i clandestini ed i rom. Ovviamente non si tratta di una forma di razzismo ma sarebbe più probabile per coloro che si trovano in un Paese straniero e con maggiori problemi economici, cadere nella tentazione di organizzare, ad esempio, delle lotte fra animali o delle scommesse a carattere illegale. Un rischio che aumenta se si parla di amici a quattro zampe dalle grandi misure o appartenenti a specie considerate molto forti.
Lacrime reali per la morte del cavallo Drizzle
Anche i reali inglesi piangono quando si tratta della morte improvvisa del proprio animale da compagnia: è di pochi giorni fa infatti la notizia della morte del cavallo del principe Harry d’Inghilterra, l’amato Drizzle. Si trattava di un delizioso pony femmina di dieci anni, con il quale Harry era solito giocare a polo nelle competizioni ufficiali e con il quale amava fare lunghe passeggiate nella verde campagna inglese.
Ma purtroppo Drizzle non ce l’ha fatta: durante una partita di polo che si stava disputando a Coworth Park, nel Berkshire, il cavallo è crollato a terra, collassando per un attacco di cuore. Pare che Harry avesse capito che l’animale non stava bene, per questo improvvisamente era sceso ed aveva abbandonato il campo da gioco, tra le lacrime e lo stupore generale.
L’alimentazione del cane in gravidanza
Una buona alimentazione ed una dieta equilibrata sono elementi essenziali per la salute del cane in ogni fase della sua vita. In gravidanza è fondamentale prestare ulteriore attenzione a cosa mangia il cane poiché sia la sovralimentazione che la sottoalimentazione possono risultare dannose per la mamma e per i cuccioli in fase di sviluppo. Spesso si tende semplicemente a fornire più cibo al cane all’inizio della gravidanza e a non alimentarlo a sufficienza quando sta allattando.
Il cane ha bisogno di acqua fresca a disposizione in ogni momento. Questo vale durante tutta la vita del cane. Se non specificatamente indicato dal veterinario, al cane non dovrebbe mai essere negato l’accesso all’acqua.
Al cane in età riproduttiva, prima che sia gravido, è fondamentale fornire alimenti di alta qualità, destinati ad animali adulti.
Quando il concepimento è riuscito con successo, bisogna continuare a fornirgli la normale quantità di cibo (di alta qualità, miraccomando) destinata ad un cane della sua età (adulto, quindi). Questo perché c’è poca crescita dei cuccioli durante le prime 4-5 settimane di gravidanza ed è inutile dunque far ingozzare il cane.
La cura delle unghie e la pulizia dei denti nel cane
La passeggiata fuori, la dieta equilibrata e la cura del corpo del proprio cane sono assolutamente indispensabili se si decide di adottarne uno e di farlo diventare parte integrante della propria famiglia. Oltre alle orecchie e alla spazzolata quotidiana, non si deve dimenticare, di tanto in tanto una controllatina alle unghie e, soprattutto, la regolare pulizia dei denti. Le prime vanno tenute d’occhio soprattutto se il cane esce raramente di casa, perchè in caso contrario con il movimento e le superfici dure, queste si limeranno automaticamente; mentre per quanto riguarda la dentatura, va pulita bene per scongiurare l’attacco di batteri e l’alito cattivo.
Gli Hipster Puppies, ovvero i cani modaioli (fotogallery)
Avete mai visto animali, e in particolare cani, indossare alcuni accessori “umani”, come occhiali e sciarpe? Di sicuro ce ne sono alcuni che con questi oggetti addosso sono buffi e simpatici: se credete che anche il vostro cucciolo umanizzato sia irresistibile, potete provare a mandare la sua foto su Hipster Puppies , un tumblog dedicato agli “animali hipster”.
Ossi crudi e bocconcini speciali per i cani
Non esiste cane probabilmente che non impazzisce di fronte ad un osso crudo, un’ottima occasione per unire due attività che adora: il gioco e il nutrimento. Il consiglio però è quello di acquistarne sempre di grandi che, soprattutto un cucciolo, possa rosicchiare tranquillamente senza il rischio di farsi male, anche seriamente. Mai dare ad un animale delle ossa cotte che si scheggiano e possono perforare gola e intestino.
Gli elefanti e le api
Una leggenda popolare vuole che gli elefanti, maestosi animali, abbiano timore del piccolo topolino: ma la storia del topo e dell’elefante pare debba avere vita breve. Uno studio condotto da un gruppo di ricercatori dell’università di Oxford, della fondazione kenyota Save the Elephants e del parco Disney’s Animal Kingdom e pubblicata sulla rivista Public Library of Science, ha infatti rivelato che il vero pericolo per i pachidermi sono le api, temutissime da questi animali.
Lucy King, direttrice dello studio, ha infatti evidenziato la reazione di un gruppo di elefanti dinnanzi alla simulazione del ronzio di uno sciame di api: a parte la paura ed il desiderio di fuggire scuotendo le grandi orecchie e le teste, i pachidermi avrebbero anche emesso un suono simile ad un sibilo, una sorta di richiamo per i compagni. Secondo i ricercatori, questi richiami sarebbero una risposta emotiva alla minaccia e servirebbero a coordinare i movimenti di gruppo, avvertire gli esemplari vicini e insegnare agli individui più giovani e inesperti a stare in guardia.
Lo studio è stato condotto dal team al fine di scoprire un modo per evitare la caccia agli elefanti in paesi come il Kenya, dove il rapporto tra queste specie e l’uomo è assai difficile: infatti gli elefanti affamati spesso si riversano sui campi faticosamente coltivati dagli allevatori locali, distruggendo il loro lavoro di mesi e mesi. Di contro gli allevatori si vendicano cacciando ed uccidendo gli elefanti: attraverso questa scoperta invece gli agricoltori potrebbero ornare i loro campi con alveari, proteggendoli dagli animali offensivi.
I cani ed i gatti possono davvero ritrovare la strada di casa?
E’ capitato a tutti, almeno una volta nella vita, di ascoltare storie di cani e gatti che sono stati abbandonati o si sono smarriti lontano dalla loro casa, a volte anche a migliaia di chilometri di distanza, e hanno ritrovato la strada per tornare indietro. Ascoltando queste incredibili odissee a quattro zampe ci chiediamo spesso: “Ma come fanno?” ma forse la domanda dovrebbe essere ben diversa: “Possono veramente farlo?”
Anche se continuiamo a sentire storie di cani e gatti che attraversano interi continenti per tornare a casa, queste imprese spesso non sono ciò che sembrano. Una spiegazione plausibile è che l’animale ritrovi casualmente la strada di casa. Poiché ci sono solo quattro direzioni da prendere (est, ovest, nord e sud), alcuni animali possono finire in direzione di casa per puro caso. Inoltre, alcuni gatti che si pensa siano tornati indietro potrebbero anche non essere lo stesso gatto, bensì un gatto che gli somiglia molto!
Egyptian Mau, ovvero il gatto egiziano
L’Egyptian Mau, è un gatto di origine egiziana che viene considerato dagli estimatori il discendente diretto dei gatti venerati nell’antico Egitto; i primi esemplari di questa razza vennero portati in America attorno al 1950, e solo 18 anni dopo vennero riconosciuti formalmente, mentre in Europa hanno dovuto attendere fino al 1993. Il nome Egyptian Mau significa “gatto egiziano”.
Il mantello perfettamente maculato è la caratteristica principale di questo gatto, come il portamento elegante e aggraziato e il corpo muscoloso che, nella forma, ricorda quello del gatto Abissino. Caratterialmente, l’Egyptian Mau è molto affettuoso e non sopporta la solitudine, e anche se può apparire freddo e poco espansivo, in realtà si affeziona molto al padrone; è molto vivace e per questo ha bisogno di spazio per giocare e arrampicarsi.