Home » Altre Specie » A Venezia arrivano le “Bat box” antizanzare

A Venezia arrivano le “Bat box” antizanzare

pipistrello

Qualcuno pensa che il loro passaggio potrebbe diventare un pericoloso attacco per le chiome folte, altri provano un brivido soltanto a nominarli e, altri ancora, ritengono che si tratti di misteriosi esseri legati alla realtà, ma in fondo pure alla leggenda. Pregiudizi, false credenze o verità, i pipistrelli non sono molto amati in città, anche se adesso le cose stanno per cambiare, visto che quasi nessuno sa quanto siano importanti per la lotta contro le zanzare. Si calcola che, ogni notte, ne riescano a mangiare migliaia e, in più, sono economici e non inquinano. Tutti ingredienti necessari affinchè parta la battaglia biologica contro gli insetti più odiati dell’estate. L’idea è venuta un paio di anni fa all’Università di Firenze e, adesso, a usufruirne pienamente è tutto il Veneto, che ha deciso di rifornirsi del “Bat box“, cioè la tana artificiale per questo essere vivente.

Il costo di questi aggeggi è davvero irrisorio e varia dai 25 ai 30 euro, tanto da aver convinto molti privati e non, a provarli e sono andati a ruba sia on line, che in tutte le Coop del Veneto che le distribuiscono. In questo senso, i negozianti stanno continuando, da settimane, a fare nuovi rifornimenti anche in vista dell’estate. Il momento è adatto puree per le amministrazioni, che hanno deciso di adottare l’innovativo quanto semplice sistema. A cominciare da Treviso, con Trevisoservizi, la municipalizzata che si occupa della raccolta dei rifiuti che ne ha prese cinquanta da distribuire sul territorio. La “Bat box” ha, quindi, conquistato pure Verona e Vicenza.

L’assessore all’Ambiente del Comune di Venezia, Gianfranco Bettin, ha ribadito a questo proposito: “Ogni singolo animale può mangiare più di duemila zanzare a sera; certo, non sarà l’unica cosa che faremo, si darà il via anche allo sfalcio, alla disinfestazione delle zone più a rischio, al prosciugamento degli acquitrini stagnanti ma questo sarà il primo passo verso l’utilizzo di rimedi ecologici non velenosi“.

Lascia un commento