Puledra come regalo in una sagra: è polemica

La puledra Rosina, messa in palio alla sagra di Cusignana, ha avuto una grande fortuna: è stata infatti riscattata da un amante degli animali che ha voluto salvarla dal rischio del macello. Lo ha reso noto l’Ente nazionale protezione animali che aveva stigmatizzato l’iniziativa e ha contribuito al riscatto della puledra. L’animale era destinato a chi ne avesse indovinato il peso: una volta ceduto nessuno si sarebbe preoccupato di che fine avrebbe poi fatto la povera cavalla, forse venduta al macello, forse ceduta a terzi (fonte Ansa.it)

Il peso è stato indovinato da diversi intervenuti alla manifestazione, tra cui Rudi Michelin di Paderno di Ponzano, che si e’ offerto di riscattarla per darle la libertà.

Alla pesa Rosina ha registrato 432 kg, che sarebbero potuti diventare bistecche.

Come prevenire le malattie più “costose” del gatto

Risparmiare sulla parcella del veterinario si può. Come? Con la prevenzione ovviamente, che in primis è utile per tutelare la salute del nostro animale domestico, ed in più può farci tagliare le spese destinate ad interventi, farmaci e ricoveri in strutture veterinarie.
Alcune patologie o incidenti sono particolarmente costosi da trattare. Pensiamo a quelli che richiedono un pronto intervento, ad esempio, in orari fuori dalle visite ordinarie in ambulatorio, con tariffe raddoppiate, o a lunghe degenze in cliniche che trattino i disturbi dentali, o ancora alle linee di alimentazione specifiche, e spesso più costose, che si rivelano necessarie quando il nostro amico a quattro zampe è obeso.

Alcune patologie ed incidenti non sono prevenibili, altri sì e molto dipende dal nostro buon senso e da come ci prendiamo cura dei pets. Veniamo ai gatti, ad esempio. Cosa possiamo evitare che accada e cosa possiamo prevenire agendo con largo anticipo con gesti quotidiani che mettano in sicurezza il micio ed il nostro portafoglio?

Roma, rinvenuta iguana vagante a Casal Palocco

Come vi avevamo detto all’inizio dell’estate, non sono vittime degli abbandoni estivi solo cani e gatti, ma anche animali esotici come iguane, pitoni e serpenti vari. Ancora, però, non è stato accertato dalla Forze dell’Ordine se si tratti o meno di un caso di abbandono, quello dell’iguana ritrovata ieri dal Corpo Forestale dello Stato a Casal Palocco alle porte di Roma.

Casal Palocco, che dista pochi chilometri da Ostia, è noto per essere uno dei quartieri più esclusivi della Capitale, residenza di molti calciatori e di personaggi del mondo dello spettacolo; e proprio nei pressi di una di una delle villette che l’iguana, un esemplare di circa un metro di lunghezza, è stata avvistata da una signora residente, che ha immediatamente allertato il Corpo Forestale.

L’iguana, che ricordiamo essere un animale protetto dalla Convenzione di Washington, che vieta il commercio delle specie a rischio di estinzione, verrà accompagnato presso un centro in provincia di Rieti che si occupa del recupero della fauna selvatica, il quale provvederà al suo sostentamento.

E’ arrivato il nuovo Orso Dino?

Dino ormai è più un mito che una preoccupante realtà: ha iniziato nell’inverno scorso ad uccidere pecore e altri animali allevati dall’uomo nel Nord Italia e per mese è stato in grado di beffarsi di tutti riuscendo a sfuggire grazie ad un radiocollare non più in funzione. Ben presto, si sono fatti spazio i fans in aumento di mese in mese, che hanno deciso di sfoggiare magliette e gadgets dedicate “all’eroe” del momento, mentre si moltiplicavano i gruppi su facebook che lo celebravano. Adesso potrebbe essere arrivato il momento di cedere lo scettro ad un degno successore e, vista l’estate agli sgoccioli, il nuovo caso “dell’orso fuggitivo” potrebbe essere montato ad arte o anche, perchè no, essere reale.

Aidaa, abbandoni in calo del 33%

Una buona notizia giunge dall’Aidaa: gli abbandoni di animali per questo mese di agosto 2010 sono calati ben del 33% sulle strade e autostrade italiane nel periodo centrale delle vacanze estive. Situazione ottima anche per quanto riguarda i cani entrati nei canili (-32,9%): il calo delle segnalazioni ed entrate in canile e’ stato più accentuato al nord (-45%) e molto piu’ modesto al centro sud, con situazioni di incremento dei cani vaganti in Puglia e Campania e Sicilia.

La situazione è in forte miglioramento anche grazie al lavoro di sensibilizzazione e tutela degli animali fatto da migliaia di volontari

Gatti in movimento, consigli per gli esercizi

Pensate a cosa fa il vostro gatto la maggior parte del tempo. A meno che non sia un vivace gattino, la risposta è assolutamente nulla. I nostri mici amano poltrire, dormire, riposare, fissare dall’alto cosa accade giù, stare ore ed ore incantati davanti alla finestra, muovendo appena lo sguardo.

Un comportamento assolutamente normale per un gatto. Tuttavia, per i gatti che vivono in appartamento, è importante svolgere almeno un po’ di esercizio fisico al giorno, per evitare l’obesità e per rimanere scattanti ed in buona forma psico-fisica. Quando il micio è pigro e proprio non trova gli stimoli giusti per muoversi un po’, ecco qualche consiglio degli esperti per stimolarlo e spingerlo a darsi una mossa.

Inseparabili: cosa fare se si ammalano

Qualche tempo fa su Tutto Zampe vi avevamo parlato degli Inseparabili, dei deliziosi pappagalli molto socievoli e affettuosi che hanno bisogno di vivere in coppia. Purtroppo, però, anche questi uccellini, come gli altri animali domestici, possono ammalarsi, ma a differenza degli amici a quattro zampe, non è sempre facile individuare i sintomi e le cause del loro malessere.

Tra i segnali che potrebbero indicare una patologia in corso ci sono: l’addome gonfio e arrossato, dimagrimento eccessivo, occhi chiusi, starnuti frequenti e muco che cade dalle narici, scarso appetito, feci molli o liquide, cloaca sporca di feci, coda in posizione verticale e piume arruffate.

Come per tutti gli animali, in caso di un qualsiasi segnale di malessere, la cosa migliore da fare è quella di portare l’Inseparabile dal veterinario, che saprà fare la diagnosi migliore, nell’attesa, però, è bene adottare alcuni accorgimenti.

Cani e gatti: attenzione alla salmonella

Quando si allevano dei cani o dei gatti, o qualunque altro animale ovviamente, le attenzioni non sono mai troppe per garantire un ottimo stato di salute, per loro ma anche per se stessi. A cominciare dalla pappa ad esempio, che dovrebbe essere servita agli amici a quattro zampe, fuori dalla cucina, su balcone o, ancora meglio, se si possiedono degli spazi verdi, in giardino. Questo perchè il loro cibo può diventare anche potenzialmente pericoloso per la loro salute, per i cuccioli e ovviamente anche per i bambini. Meglio proteggere tutti con le accortezze necessarie, come annuncia la rivista dedicata alla salute dei più piccoli che si chiama “Pediatrics”. Tra le sue pagine, sono state da poco inseriti i risultati di uno studio americano che conferma tale questione e mette in guardia ogni buon padrone di creature indifese, nonchè genitori.

La sindrome da coabitazione del gatto

La Sindrome da coabitazione o Sindrome del nuovo e’ un’affezione comportamentale che coinvolge due gatti di cui uno e’ residente e l’altro arrivato nell’ambiente già occupato, oppure si osserva tra due gatti che in passato hanno convissuto, ma che all’improvviso non si riconoscono, perché uno dei due, per svariati motivi cambia aspetto. Entrambi i gatti sono in uno stato di ansia: aumento dell’aggressivita’ da parte del gatto, detto aggressore e ipervigilanza (con stato di all’erta per impedire all’altro di occupare certe zone del territorio).

Il gatto aggredito riduce progressivamente il suo campo di esplorazione e di attivita’, rimanendo confinato in uno spazio ristretto, per paura degli attacchi dell’aggressore.  Col ripetersi delle aggressioni, il gatto aggredito entra in uno stato di ansia permanente, non mangia, non si muove, presenta attivita’ di sostituzione, per esempio si lecca continuamente il pelo fino a strapparselo. L’aggressore a sua volta focalizza tutte le sue attenzioni sull’altro gatto, aggredendolo ogni volta che lo vede e impedendogli cosi’ una vita normale.

Tale malattia è curabile, sotto stretto controllo veterinario, con una terapia comportamentale assidua: occorre in primo luogo separare i due animali e individuare una zona franca entro la quale lasciarli liberi, a turno. Piano piano, con tanta pazienza, i due gatti dovranno essere riavvicinati: nei casi di più difficile soluzione si potrà associare alla terapia comportamentale anche una terapia farmacologica con antidepressivi.

Gatti, curiosità e mistero

Il fascino dei gatti, per chi è pronto a lasciarsi stregare, è talmente ammaliante da trasformarci spesso nelle sue prede quando ci perdiamo in quegli occhioni verdi, dimenticandoci di noi stessi e soddisfando tutti i suoi capricci e desideri.
Se pensavate di sapere tutto sui vostri amici felini, vi riportiamo qualche dato curioso che farà luce su alcuni dei misteri dei nostri accattivanti quattrozampe.

Avrete notato che i gatti spendono molto del loro tempo a lavarsi. Per l’esattezza, fino al 30% della loro giornata li vede occupati nell’igiene personale. Pensate che arrivano a perdere, in questo modo, quasi gli stessi liquidi che espellono attraverso la minzione.

Belgio: entro il 2016 tutti i gatti del Paese saranno sterilizzati

L’annuncio arriva perentorio quanto inaspettato, ma il Governo del Belgio non lascia spazio alle repliche o ai fraintendimenti: entro il 2016, tutti i gatti del Paese dovranno essere sterilizzati e, a tal proposito, ha annunciato un piano apposito che dovrà essere rispettato nei minimi dettagli. La decisione si è resa necessaria, a causa di un sovrappopolamento felino, secondo quanto riferisce il Ministero della Salute: in una zona del mondo dove si trovano 10 milioni di abitanti, infatti, solo un milione sono i mici. Il prossimo anno, nel 2011, verranno resi noti i dettagli dell’operazione e si partirà dai gatti selvatici, per poi arrivare agli allevamenti e anche ai negozi di animali. Nell’ultima fase di questa sterilizzazione considerata indispensabile, entreranno a far parte anche gli amici a quattro zampe che vivono in casa e rallegrano con i loro miagolii molte famiglie del Belgio.

Origine delle razze canine

I nostri amici a quattro zampe sono tantissimi e molti diversi tra loro: le razze nelle quali si possono distinguere sono molto variegate. Ma tutti i cani e le loro razze hanno una origine comune: l’antenato lupo grigio. I primi esemplari furono addomesticati circa dodici mila anni fa, quando ancora il lupo possedeva un’ampia distribuzione su tutto l’emisfero settentrionale del pianeta.

Durante il periodo romano furono definite molte delle razze odierne: a quel tempo i i cani venivano usati per la caccia, il lavoro con il bestiame, per guardia e compagnia. L’epoca più importante per la selezione delle razze si ebbe nel medioevo quando fu applicata un’intensa attività di allevamento altamente selettivo che delineò moltissime linee di sangue. In particolare al termine del IX secolo erano già apparse le più importanti razza di cani da caccia.

Dallo studio di fossili risalenti all’età prestorica è stato possibile risalire a quattro tipologie di cani:

Molossoidi: sono i cani di grandi dimensioni dotati di un’imponente massa muscolare, utilizzati principalmente come cani da guardia.

Lupoidi: sono i cani dotati di muso lungo, orecchie dritte ed a punta, con pelo liscio duro e ruvido, utilizzati principalmente come cani pastori.

Graioidi: sono i cani longilinei dalla corporatura snella, la testa era tipicamente stretta e dal muso allungato.

Braccoidi: cani dotati di una robusta corporatura, testa quadrata, dentatura a forbice, naso grosso ed orecchie ben sviluppate, erano razze impiegate per la caccia da ferma.

Gatti gelosi dei bambini, un luogo comune da sfatare

E’ normale, quando un neonato entra in una casa in cui c’è un gatto, preoccuparsi per la sua incolumità. Alcuni temono che l’animale possa essere geloso del bambino e arrivare persino ad aggredirlo o addirittura che lo soffochi intrufolandosi nella culla e posizionandosi, per dormire, proprio sulla testolina del bimbo. Molti sono luoghi comuni da sfatare perché alimentano da secoli paure ingiustificate.

In realtà, nella prospettiva del gatto il nuovo arrivato altro non è che uno sconosciuto che ottiene un sacco di attenzioni e produce suoni e movimenti imprevedibili.
La maggior parte delle persone vede il proprio gatto come una parte integrante della famiglia. Non è insolito per un gatto essere trattato come il bambino della famiglia, ma possono sorgere alcuni problemi quando arriva il bambino vero, soprattutto se il micio è avanti negli anni e non ha avuto mai esperienze con i bambini o, se lo ha fatto, sono state negative.
Ogni gatto risponde ad un nuovo arrivo in modo diverso. Il risultato dipenderà dalla genetica (razza e parentela), dalla personalità e non ultimo dall’esperienza.