
Il tetano non è assolutamente una malattia da sottovalutare e, tra l’altro, nel cavallo è pure piuttosto grave e, quindi, al minimo sospetto che sia proprio quello il disturbo di cui soffre l’animale, bisogna assolutamente favorire un immediato controllo da parte di un veterinario. Non è un disagio di natura contagiosa e si scatena a seguito della penetrazione in una ferita de cosiddetto “bacillo di Nicolaier” che può trovarsi quasi dovunque, ad esempio in un chiodo arrugginito o in una scheggia di vetro, tanto per fare qualche esempio. In effetti la causa del problema è annidata dove meno si pensa e il microbo può restare in attesa di un attacco persino nella polvere della strada, nelle ragnatele o, peggio, nelle vie digestive dello stesso equino. Se la mucosa intestinale, però, è integra, l’animale non se ne accorge almeno fino a quando una leggera abrasione lo fa penetrare all’interno del circolo sanguigno. si assiste così all’arrivo del tetano criptogenetico.
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