Mantenere il proprio animale in salute, se non soffre di qualche patologia latente o manifesta, non è difficile e richiede solo un minimo impegno e, soprattutto, tanto amore. Bisogna, innanzitutto, nutrire l’amico a quattro zampe in modo adeguato, magari lasciandosi consigliare da un esperto del settore e non fornendogli tutti gli avanzi della tavola indiscriminatamente. Facendolo, poi, passeggiare per almeno 45 minuti al giorno o per più volte, si manterrà in forma e starà meglio più a lungo. Non sono rari, pure i turbamenti di tipo emozionale più o meno gravi, che spesso non si manifestano subito ma nel corso della sua esistenza. Tuttavia, se riuscirà a trovare un ambiente idoneo e dei padroni affettuosi, ma non oppressivi, potrà comunque essere felice e vivere bene. In caso, contrario potrebbe essere necessario farlo controllare da un veterinario o da un esperto di comportamento canino. Prima che qualcosa non vada per il verso giusto e si mostri triste e meno grintoso, potete ad esempio farvi consigliare qualche essenza naturale che ne rinforzi le difese immunitarie o lo faccia sentire giocoso e allegro.
I cani? Ottimisti e pessimisti proprio come noi umani!
La notizia è apparsa proprio oggi sulle pagine de La Repubblica: una ricerca della Bristol University, pubblicata su Current Biology, rivela che anche i cani si dividono, come gli umani, in ottimisti e pessimisti. Alcuni vedono la ciotola del cibo mezza piena mentre altri la vedono mezza vuota. Proprio come facciamo noi con il proverbiale bicchiere. Uno degli esperimenti condotti dai ricercatori inglesi si svolgeva così: un gruppo di cani viene abituato a sapere che una ciotola posata in una parte della casa contiene cibo, in un’altra parte della casa, non ne contiene.
Quando la ciotola viene posata in una posizione “ambigua”, a metà strada fra le altre due, i cani che corrono lo stesso a vedere se contiene cibo vengono considerati ottimisti, mentre quelli che la ignorano sono i pessimisti. Lo studio rivela anche che quelli classificati come pessimisti hanno i comportamenti più indesiderabili: mordicchiano l’arredamento, abbaiano a lungo se il padrone li lascia soli in casa, manifestano aggressività; mentre quelli classificati ottimisti si comportano molto meglio. Il professor Mike Mendl, che ha guidato la ricerca a tal proposito dice:
Sapevamo che lo stato emozionale delle persone ne condiziona il giudizio, per cui le persone felici, positive, ottimiste, tendono a vedere una situazione incerta con occhi più positivi, e viceversa. Il nostro studio dimostra che questo si può applicare anche ai cani.
Anisocoria nei gatti
L’anisocoria è una disuguaglianza del diametro pupillare. Si verifica quando una pupilla è dilatata e l’altra è invece più ristretta. La causa dell’anisocoria varia: il disturbo può essere provocato da anomalie del sistema nervoso, così come da infezioni, infiammazioni, tumori o da traumi che coinvolgono l’occhio.
Cause legate a disturbi del sistema nervoso:
- Trauma cranico
- Disturbi del nervo ottico, il nervo primario dell’occhio
- Disturbi del nervo oculomotore, un nervo cranico che fornisce il senso muscolare e il movimento degli occhi
- Malattie del cervelletto, una parte del cervello
- Disturbi del tratto ottico, un fascio di fibre nervose associate all’occhio
Come non far scappare il cane e farlo tornare
L’8 Giugno abbiamo letto tutti della fatalità accaduta ad Enrico Zoccolan che per inseguire il suo cagnolino scappato è finito sotto un treno.
Nella vita con il quattro zampe molto spesso succede il fattaccio: il cane scappa! Anche senza aver l’intenzione di fuggire da noi tende ad allontanarsi troppo, finché siamo in piena campagna con strade distanti i problemi sono minori, in città anche una fuga di pochi metri può essere fatale, come evitare una brutta fatalità?
E’ molto importante essere il leader, non crediate però che il leader verrà ascoltato in ogni momento, il cane potrebbe essere attratto da una femmina, sentire un odore di cibo allettante, o voler giocare con un altro cane, il passo falso è dietro l’angolo.
In Italia, un litigio ogni 18 minuti per un pet senza guinzaglio
Un litigio in media ogni 18 minuti e circa 66 persone finite all’ospedale solo nel 2009: è quanto denuncia Aidaa, confermando che gli italiani amano molto i loro cani e sono disposti a difenderli con tutta la loro energia, quando per qualche motivo non sono graditi dagli estranei. Il problema principale, è legato al guinzaglio che i padroni spesso tendono ad omettere, non pensando però che esistono delle persone che pur rispettando gli animali hanno paura o comunque non gradiscono la loro presenza in piena libertà, ritenendoli a rischio aggressione. Sulla vicenda si potrebbe parlare per ore, perchè se da un lato si pensa che il proprio amico a quattro zampe, non farebbe del male ad una mosca, è anche vero che bisogna rispettare chi ha timore di una specie che non conosce bene.
Martini: “Presto una nuova legge in favore degli animali”
Il sottosegretario alla Salute, Francesca Martini, annuncia la volontà di creare una nuova legge aprendo, a Perugia i lavori del Convegno nazionale La tutela giuridica degli animali: un testo unico che tuteli e regolamenti la gestione ed il controllo degli animali. La Martini afferma che:
Auspico che si possa avviare un confronto costante ed efficace tra tutte le autorità competenti che possa divenire patrimonio del nostro Paese. L’Italia sia stata la prima al mondo ad introdurre il divieto di uccisione degli animali d’affezione, anche se randagi, e quindi a riconoscere in modo esplicito il valore della loro vita.
Importanti anche le successive leggi in materia che hanno fissato principi di grande valore etico quali il dovere dello Stato di tutelare gli animali d’affezione, il riconoscimento dei reati di maltrattamento e uccisione degli animali se compiuti per crudeltà e senza necessità. Sono state quindi poste le basi per il riconoscimento giuridico degli animali in quanto esseri senzienti e non più cose.
Cura dei gatti, gli sbagli da evitare
Quando ci prendiamo cura di un gatto, non sempre abbiamo l’esperienza necessaria per evitare di sbagliare. Con i primi mici si fanno molti errori che un proprietario di gatti con più pets all’attivo e da più anni, reputerebbe grossolani. Ebbene, ma quali sono gli errori più comuni?
Stando al parere degli esperti, una delle mancanze più gravi sta nella scarsa attenzione riposta nella prevenzione delle malattie. In molti trascurano una visita di controllo annuale dal veterinario che è invece estremamente importante per diagnosticare i problemi di salute nella fase iniziale, quando molte malattie sono facilmente curabili.
Altro errore è non dotare di un ID o di un microchip il micio. Molti gatti non ne hanno uno, a differenza dei cani. Ricordate che anche i gatti che vivono in casa di tanto in tanto potrebbero sfuggirvi, e se lo facessero sarebbero estremamente vulnerabili. Un ID o un microchip è il modo migliore per far sì che un gatto smarritosi vi venga restituito. Senza identificazione, molti gatti finiranno nei gattili o in strada e non saranno mai riuniti ai loro proprietari.
Cani e gatti diventano donatori di sangue
Milano – Musino spaventato e occhietti languidi, è così che Kora potrebbe divenire donatore di sangue per salvare altri cani in difficoltà, tutto questo a Milano, nel primo Centro emotrasfusionale per animali in Italia.
Insieme a Kora c’era anche Letizia Moratti, che ha promesso di portare anche i suoi amici quadrupedi, al dipartimento di Scienze cliniche veterinarie, per testimoniare un importante passo per tutto il mondo animale.
Non solo cani, a destra potete vedere la foto di un gatto adottato che viene messo sotto analisi dai veterinari per constatarne l’effettiva possibilità di divenire donatore.
Allarme nell’Unione europea: sono 21 mila i cani vivisezionati
Nell’Unione Europea la situazione sta diventando insostenibile e, attualmente, sembra che siano almeno 21 mila i cani vivisezionati, solo se parliamo dei dati raccolti a partire dal 2008. Se si volge lo sguardo alle altre specie, poi, le cifre non sono per niente consolanti e si parla di 330 mila conigli e 9 mila scimmie. Non è necessario essere degli animalisti incalliti per rendersi conto che si tratta di un vero e proprio allarme e che bisogna intervenire immediatamente, per salvare milioni di creature innocenti pronti a fare una fine atroce. I numeri sono stati resi noti dalla lettura del rapporto sulle statistiche relative al numero di animali utilizzati a fini sperimentali da tre anni, nei laboratori dell’Europa. La lotta è partita dalla Lega Antivivisezione la quale ha ricordato che il 56 per cento dei primati che vengono utilizzati a fini sperimentali vengono catturati, quando si trovano in natura e questo comporta dei traumi ancora maggiori. Ogni pet, quindi, accumula dei livelli di ansia e angoscia insostenibili, anche perchè non è abituato a stare al chiuso o al contatto continuo con gli esseri umani. Senza contare che poi, molto spesso, l’intero nucleo familiare viene sterminato per prendere l’esemplare migliore, pronto magari ad affrontare un viaggio transoceanico lunghissimo, all’interno di scatole minuscole rispetto alle sue dimensioni.
Color Paw, per la manicure dei piccoli amici
Cappottini e sciarpe per animali, impermeabili per quando è umido, calde berrette e morbide copertine in pile per affrontare le temperature più rigide. Ma anche prodotti di bellezza, lozioni e shampoo delicati, per manti scuri e chiari: per completare la perfetta cura di bellezza per gli amici a quattro zampe non possono di certo mancare anche gli smalti colorati e tutto il necessario per fare al nostro cucciolo una bella manicure. Gli smalti per animali del resto sono tra gli articoli più venduti in America, e moltissimi saloni di toelettatura anche nel nostro paese offrono questo servizio da qualche anno a questa parte.
Nasce così la linea di Color Paw, composta da ben 32 smalti dai colori trendy, facili da applicare e soprattutto composti da ingredienti naturali (senza formaldeide che possa danneggiare le unghie degli animali). Gli smalti per pets only sono resistenti all’acqua, basta una sola applicazione e si asciugano molto velocemente, per garantire la massima resa con poco tempo. Tra gli accessori per manicure che non possono mancare, ecco le limette colorate monouso, con disegnate simpatiche zampette adatte e studiate sia per cani di piccola che di grossa taglia.
Per rimuovere lo smalto dei nostri amici a quattro zampe ci sono anche le salviettine con Aloe e Vitamina E, che non rovinano le unghie e non contengono prodotti aggressivi. Infine, per abbellire ancora di più le zampe, proprio come per noi essere umani, arrivano anche gli stickers adesivi per decorare le unghie: si tratta di sottili fogli adesivi, a forma di ossi, cuoricini, fiorellini, stelline, colorati e divertenti.
Perché i gatti sbadigliano?
Noi bipedi sbadigliamo per noia, sonno, quando qualcun altro intorno a noi fa uno sbadiglio e lo emuliamo inconsciamente. Per questo diciamo che sbadigliare sia contagioso. E i gatti, invece, perché lo fanno? Ve lo siete mai chiesti?
C’è chi dice che lo sbadiglio sia un’opinione del gatto espressa molto apertamente. Eh, già, molto apertamente. Avete mai visto un gatto sbadigliare? La sua bocca si apre così tanto da riuscire a contare ogni dente.
E’ stato stimato che un gatto sbadigli in media circa 109.500 volte nel corso della sua vita.
Il primo sbadiglio umano in genere si verifica a circa 11 settimane dopo il concepimento, ancora prima della nascita del bambino. Lo sbadiglio diventa contagioso nei primi cinque anni di vita. Lo sbadiglio in scimpanzé e scimmie è contagioso proprio come per noi. Anche pesci e uccelli sbadigliano.
Insegniamo al cane a non raccogliere cibo per terra
Abbiamo visto in questi giorni il pericolo a cui può incorrere un cane che mangia oggetti raccolti per strada o medicinali in casa come in questo articolo e vi ho spiegato che è molto importante far venire il cane verso di noi qualora notassimo bocconi o oggetti sospetti per terra. Il problema grosso è che o si ha una forte intesa con il quadrupede oppure la curiosità canina sarà talmente tanta che vi ignorerà, quindi dobbiamo insegnare fin da subito al cane che il cibo per terra non è una bella esperienza.
Ci sono diversi metodi con metodi gentili per insegnarglielo, diffidate dagli istruttori che dicono “è meglio una scossa elettrica che un cane morto perché raccoglie schifezze per strada”, sembra paradossale ma l’ho sentito dire da millantatori del metodo gentile, state lontani da questi loschi personaggi.
Un primo metodo è quello del cibo odiato dal cane, per quanto siano insaziabili c’è qualcosa che non va giù a Fido, nel mio caso era il limone. Ho tagliato un pezzettino di limone minuscolo, bello aspro, l’ho fatto volontariamente avvicinare per strada al pezzo di limone, che avevo precedentemente sistemato, cosa ha fatto il cagnetto? Ovviamente sapevo che non gli piaceva, si è avvicinato tutto baldanzoso, l’ha messo in bocca e l’ha sputato, mi ha guardato con gli occhietti tremanti per colpa dell’aspro.
Aidaa: nascono i segnalatori anti-abbandono
Nuova iniziativa dell’Aidaa per contrastare il fenomeno degli abbandoni e dei cani vaganti sulle autostrade e strade italiane. L’Associazione italiana difesa animali e ambiente ha istituito i segnalatori anti abbandono di Aidaa che avranno il compito, oltre a segnalare la presenza di un cane vagante, di individuare e denunciare il responsabile dell’abbandono, magari segnalando il numero di targa e il tipo di auto dalla quale viene fatto scendere il cane.
Tutti gli automobilisti italiani testimoni di un abbandono o che si imbattono in un animale vagante per strada possono diventare segnalatori anti abbandono di Aidaa: basterà telefonare al servizio preposto dall’Aidaa, attivo tutti i giorni dalle 9 alle 21.