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Aidaa, denuncia l’avvelenamento di un cane per non vedenti

L’ennesima triste storia che coinvolge un amico a quattro zampe, trattato dagli esseri umani in modo tutt’altro che gentile e, soprattutto, si tratta di un vile gesto consumato ai danni di una ragazza non vedente. Si parla di Sabrina, che mentre passeggiava con il suo cane guida nel parco romano di Via Citta’ d’Europa, Eur Torrino, ha notato che il suo animale ingeriva qualcosa di strano ed, infatti, poco dopo si è accasciato a terra per via del potente veleno. La denuncia arriva dall’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, che ha reso noto la presenza di una calza a rete impregnata di sostanze nocivi quanto appetibili per il pet, che colto da una irrefrenabile voglia di assaggiare il delizioso pasto, non è riuscito a resistere. Per fortuna è riuscito a sopravvivere, rendendo meno tragica quella che poteva diventare una vera e propria tragedia sia per una vita perduta inutilmente, che per l’utilità che ha questa creatura quotidianamente.

Ricoverato immediatamente in una clinica veterinaria è stato operato e la calza asportata dai veterinari, riuscendo appena in tempo ad evitare il peggio. La stessa Sabrina, ha deciso di rivolgersi al tribunale degli animali di Aidaa. Affranta la ragazza, ha così commentato l’accaduto per bocca del presidente nazionale dell’associazione, Lorenzo Croce: Lascio immaginare a voi cosa vuol dire per una persona non vedente essere privata del proprio cane guida; ora appare evidente che la calza mangiata da Elettra era sicuramente stata trasformata in un’esca avvelenata e che il cane ha rischiato seriamente di morire e questo sarebbe stato doppiamente grave sia perche’ il cane sarebbe deceduto, sia per Sabrina che dopo quattro anni si sarebbe ritrovata come dice lei stessa senza i propri occhi”.


Una situazione agghiacciante e, purtroppo, particolarmente frequente: “Ora, vogliamo andare fino in fondo e come primo atto chiediamo che quel parco venga pulito a fondo in quanto, laddove permane uno stato di sporcizia cronica, diventa piu’ facile per i malintenzionati spargere veleno e per gli animali, nel caso di specie appartenente ad una persona che non puo’ certo accorgersi di quello che il cane sta mangiando in quel momento, cibarsi dei bocconi avvelenati. Chiediamo chiarezza e chiediamo un intervento di pulizia radicale del parco gia’ domattina e che si indaghi per individuare l’ignobile persona autore di questo atto doppiamente criminale”.

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