Un pet troppo aggressivo

Nonostante l’amore per il proprio pet spesso sia in grado di “annebbiare” la mente di un devoto padroncino, in realtà tutti gli animali hanno tendenze aggressive, soprattutto se si sentono minacciati nella loro sicurezza o temono che venga privato loro un territorio conquistato a fatica.Persino le formiche, almeno quelle saltatrici, si lanciano verso l’avversario qualunque sia la sua mole, mentre i piranha, piccoli e apparentemente tranquilli sono in grado di usare verso i potenziali nemici una ferocia inaudita. Studi di natura sociologica recenti, che hanno preso ad esempio pure gli esemplari della fauna, hanno evidenziato come la tendenza a combattere, faccia parte di una delle quattro pulsioni vitali di ogni specie, insieme alla fame, alla riproduzione e alla paura.

Regali per il gatto: il tiragraffi

Il tiragraffi è un accessorio indispensabile per il nostro micio di casa: è utile sia perchè consente a Fufi di rifarsi le unghie, preservando i mobili di casa, sia perchè gli consente di sfogarsi, divertendosi. Per un gatto farsi le unghie non significa solo limarsi gli artigli, ma praticare un’azione istintiva che gli permette di marcare il territorio. Graffiando gli oggetti posti verticalmente, il gatto emette segnali di tipo olfattivo visivo, rilasciando il secreto prodotto da alcune ghiandole situate vicino ai cuscinetti carpali e nello stesso tempo mostra agli altri gatti i vistosi segni del proprio passaggio.

In commercio esistono piccoli zerbiniasticelle di cartone, di sughero o di legno rivestite di stoffa a trama grossa o moquette da mettere per terra o da appendere al muro a un’altezza tale da permettere al gatto di farsi le unghie facilmente: molto usati sono anche i tiragraffi a colonna, forniti di una base e di una colonnina centrale rivestita di moquette.

Non tutti i gatti ne fanno uso subito, spesso ci vuole un po’ dipazienza. Per renderli più piacevoli e graditi li si può fornire di giochi appesi a una cordicella o usare spray attiranti che, spruzzati sull’attrezzo, invogliano l’animale ad usarlo. L’albero dei gatti è un accessorio particolarmente utile e divertente che arricchisce l’ambiente dedicato al gatto e riesce a combinare il gioco con la necessità di farsi le unghie e l’esigenza di uno spazio tutto suo. Si tratta di un alberello in legno corda.

Trichiasi nel cane

La trichiasi è un disturbo più comune nei cani che nei gatti, caratterizzato dal contatto dei peli con la cornea o la mucosa della palpebra. Colpisce più spesso gli esemplari di giovane età.

La trichiasi è inoltre più comune in quelle razze di cani che presentano il naso schiacciato e/o in quei cani che hanno gli occhi sporgenti, come il pechinese, lo Shih Tzu, il Lhasa Apso ed il Bulldog. Una maggiore incidenza del disturbo si osserva anche nelle razze di cani ai quali crescono i peli, di dimensioni lunghe, intorno agli occhi, per fare solo un esempio nel Cocker Spaniel Americano.

Cause generali

  • La crescita verso l’interno dei peli laddove le due palpebre si incontrano, vicino al naso, conosciuta anche come trichiasi cantale mediale o entropion.
  • L’assenza di una parte della palpebra superiore.
  • Pieghe nasali sporgenti nelle razze brachicefalo (dal naso corto).
  • Lunghe ciglia superiori e peli sul viso.
  • Trichiasi secondaria a traumi alla palpebra o cicatrici della palpebra dopo un intervento chirurgico.

Ha Wenjin e i suoi 1500 cani in Cina

1500 Cani in CinaSe vi ha impressionato la famiglia con ottanta animali esotici in casa allora rimarrete con la mascella slogata vedendo la foto scattata in Cina che apre l’articolo.

Vi abbiamo già parlato della Cina che, modernizzandosi, si sta aprendo ai pet, non più solamente cibo ma anche amici con cui condividere emozioni e parte della propria esistenza, la “signora dei randagi” lo ha capito, si è licenziata, ha venduto la casa e la macchina per prendersi cura di un numero immenso di cani, ben millecinquecento.

L’adoratrice dei cani con gli occhi a mandorla si chiama Ha Wenjin, prima di dedicare la propria vita agli animali era una donna in carriera, da manager in un’azienda è passata a direttrice di un rifugio privato per accogliere i cani abbandonati o randagi di Nanjing nell’est della cina.

Problemi comportamentali, addestramento e dieta

Un amico a quattro zampe, raramente nasce con forti problemi di tipo comportamentale, è più facile, invece, che nel corso della sua vita abbia subito qualche pesante trauma o che il padrone  non lo abbia accudito nel modo giusto. In questi casi, inoltre, la mancanza di un adeguato addestramento non può fare altro che peggiorare la situazione. Può succedere pure che sia stato allevato da due persone diverse  e che ciò lo abbia destabilizzato. In ogni modo, qualunque sia il motivo che lo faccia stare male dal punto di vista mentale, è necessario che sia ben chiaro chi è in casa il “capobranco” e che comprenda bene quali sono i suoi limiti, gli spazi dove non deve andare e così via dicendo. Questo sempre senza esagerare e, ovviamente, senza mai usare violenza.

Regali per gatti: il collarino

Il Natale è alle porte, quale miglior momento per cercare un bel regalo anche per il micio di casa? Sono numerosi i siti ed i negozi specializzati in prodotti per gli animali domestici, oggi proponiamo ai lettori di Tuttozampe due idee semplici, economiche e gradite al vostro amico a quattro zampe.

Iniziamo con una gallery di collarini, rossi di vellutino o in pelle rosa, con pendente di Bobby Crystal Aquatique: non c’è che l’imbarazzo della scelta! Anche il tessuto tartan va molto di moda, mentre se volete che il vostro micio passi inosservato, ecco un modello di collare completamente rivestito di cristalli.

Piodermite giovanile nel cane

Si tratta di un disturbo che colpisce i cuccioli di meno di quattro mesi di età e non è completamente noto. Oltre che sotto il nome di piodermite giovanile, può essere indicata anche come cellulite giovanile e linfoadenite.

La malattia è una dermatite pustolosa che genera croste o infiammazione della pelle e che si verifica generalmente nei cuccioli di meno di tre o quattro mesi di età. Le pustole di solito sono presenti sul muso, all’interno dell’orecchio ed ai margini delle labbra. Il gonfiore del muso, in particolare, può essere alquanto evidente e creare seri disagi all’animale. Molti cani presentano contemporaneamente anche gonfiore dei linfonodi.

I cuccioli si sentono depressi e possono avere la febbre e sviluppare dolori articolari. Questa malattia non è un’infezione batterica, ma più una sorta di ipersensibilità o disfunzione immunitaria, per questo non risponde alla semplice terapia antibiotica ma necessita spesso anche di una terapia a base di steroidi. La causa esatta non è nota. Non sono stati infatti isolati agenti batterici, funghi o virus dai linfonodi dei cani colpiti.

Il cane che vive senza lingua

Caine che beve

Cane senza linguaSolo chi ha subito un incidente può capire cosa significa vivere senza una parte del proprio corpo, Caine, un incrocio tra un boxer e un Rhodesian ridgeback, ha perso quasi tutta la lingua per un incidente domestico, ed è la dimostrazione vivente che tutto è possibile.

Inizialmente era destinato ad essere soppresso ma Ashley Taylor, la sua padrone che in foto lo “allatta” con un cucchiaione, non era affatto d’accordo con il veterinario e ha deciso che avrebbe insegnato a Caine a mangiare senza l’uso della lingua.

I regali di Natale dell’Enpa

Indecisi sul regalo di Natale? Se amate gli animali e volete fare un regalo che, oltre a fare felice chi lo riceverà, potrà dare una mano ad un’associazione che si batte per i diritti degli animali, scegliete un regalo dell’Enpa, l’Ente Nazionale Protezione Animali.

All’interno dell’EnpaShop presente sul sito dell’associazione, ci sono diversi gadget molto carini e con la caratteristica principale di essere di ottima qualità e prodotti nella tutela dei bambini, delle donne e, naturalmente degli animali.

Pippi, un gatto diventato sindaco

Pippi avrebbe avuto una vita breve e terribile se fosse rimasta per strada dove l’avevano crudelmente abbandonata e, invece, il suo destino è cambiato improvvisamente. Ritrovata da un volontario ancora piccola, è stata portata al gattile di Vigevano e curata dai due responsabili e dai volontari del Rifugio del Micio. Questo fino allo scorso anno, quando la gattina ha conosciuto un nuovo padrone in un impiegato del municipio di Gravellona Lomellina, un paese in provincia di Pavia. Da quel momento ha iniziato ad accompagnarlo al lavoro sempre più spesso, presenziando in ufficio come un dipendente modello e, in poco tempo, è diventata la mascotte dell’ente. La sua dolcezza e simpatia e, soprattutto, la sua affidabilità, hanno portato l’intera struttura a decidere all’unanimità di eleggerla “gatta sindaco”.

Pet Click, ecco Yoghi

Come resistere a Yoghi, 6 mesi, un bellissimo cucciolo di spitz? Angela, la sua proprietaria, lo definisce un terremoto!

Non si ferma un secondo, corre dappertutto e strapazza ogni cosa che trova in giro!

Ipersalivazione nel cane

Ptialismo è il termine usato per descrivere l’eccessiva salivazione nel cane. Può essere considerato un fenomeno normale in certi esemplari, ad esempio in alcune razze grandi che possono salivare eccessivamente a causa della conformazione delle labbra e della bocca, come l’alano.

Altri cani potrebbero avere un aumento della salivazione associata a determinati stimoli, per esempio l’odore del cibo, l’eccitazione o l’ambiente caldo e umido. Tuttavia, quando si tratta di un evento improvviso che persiste per un lungo periodo di tempo, di solito è associato a qualche malattia o infortunio.

Cause

  • Stomatite (malattia infiammatoria delle membrane mucose orali)
  • Lesioni alla cavità orale ed alla lingua
  • Il contatto con sostanze caustiche (punture di insetti o sostanze chimiche)
  • Ulcere e abrasioni alla bocca e alla lingua
  • Corpi estranei o tumori
  • Danno neurologico che provoca difficoltà nella masticazione o nella deglutizione
  • Nausea
  • Alcuni disturbi del metabolismo

Non regalate al gatto una museruola per Natale

Museruola per Gatto

Museruola per GattoNe ho viste di tutti i colori, a strangolo, di stoffa e di pelle ma quella che vedete in foto si contraddistingue dalle altre museruole non per forma e dimensioni per l’animale a cui è destinata.

“Athos” è morto: non aveva voluto lasciare nave

Amava quella che ormai considerava in tutto e per tutto la sua dimora, nonostante fosse solo una nave che si muoveva tra le onde alte e voleva bene all’equipaggio che la occupava, ritenendo di avere tutto per essere felice. Per questo “Athos” quando, nei giorni scorsi la Jolly Amaranto, ha rischiato di naufragare non ha voluto abbandonarla, proprio come farebbe un comandante fedele al suo compito e alla sua professione. Da cinque anni la cucina in sala macchine era la sua cuccia e aveva visitato mezzo mondo: una vita particolare per un amico a quattro zampe. Il cane “d’altura”, quindi, è stata l’unica vittima della vicenda del cargo italiano, che miracolosamente è uscito senza grossi danni da una terribile tempesta in mare aperto, per poi affondare a poca distanza dal porto di Alessandria d’Egitto. Osservandola da lontano, il pet non se l’è proprio sentita di abbandonarla e ha deciso di tuffarsi nell’acqua gelida per ritornare a bordo, nonostante fosse ormai arenata sul fondale. Immediato il soccorso di uno dei marinai, ma ormai era troppo tardi.