Enteropatia proteico disperdente nel gatto

L’enteropatia proteico disperdente nel gatto è un termine non specifico riferito alle condizioni associate ad una eccessiva perdita di proteine plasmatiche nel tratto gastrointestinale.

Le cause sono numerose, tra cui disturbi del sistema linfatico; blocco dei vasi linfatici del tratto gastrointestinale; cancro; insufficienza cardiaca congestizia; granuloma del piccolo intestino; malattie associate con l’aumento della permeabilità della mucosa; enterite linfoplasmatica; intussuscezione; corpo estraneo nell’intestino; gastroenterite ulcerosa; istoplasmosi (infezione fungina); parassitismo intestinale; malattie immuno-mediate; gastroenterite emorragica.

L’enteropatia proteico disperdente colpisce sia i cani che i gatti, senza particolari predisposizioni in base al sesso, alla razza o all’età.
Anche se alcuni gatti possono viverla in maniera asintomatica, in altri le manifestazioni del disturbo potrebbero anche mettere a rischio la vita dell’animale.

Roma, DJ muore per salvare il gatto

Maya Mayhem

Maya MayhemPer “Le Storie Sotto l’Albero” volevo raccontarvi solo storie a lieto fine, ma questa volta sfogliando digitalmente GeaPress vengo a conoscenza di una brutta storia che non è a lieto fino, comunque intrisa di amore per gli amici a quattro zampe.

L’eroina si chiamava Maya Mayhem ed era una dj molto nota a Roma che amava gatti e musica.

Il cane centauro

Cane Guida

Cane GuidaNon stiamo parlando della creatura mitologica metà uomo e metà cavallo ma del soprannome che viene dato ai motociclisti, questa volta però alla guida di un ciclomotore non c’è Valentino Rossi ma un cane.

I cani vestiti da Babbo Natale

Può sembrare una idea stravagante, soprattutto se per il prossimo 25 dicembre sarete invitati da altri parenti e dovrete uscire dalle vostre quattro pareti domestiche, tuttavia vestire il proprio pet da Babbo Natale, anche la notte della Vigilia, può essere una soluzione divertente. Questo a patto che non vi decidiate a riempire di accessori stravaganti il vostro amico a quattro zampe, fino a farlo sembrare ridicolo ed essere capaci di metterlo in imbarazzo. Si perchè è chiaro che gli animali, grazie alla loro estrema sensibilità, possono essere turbati da abitudini, come quella dell’abbigliarsi, piuttosto tipiche degli esseri umani. In ogni caso, se avete deciso potrete trovare facilmente un mini abitino canino per il vostro cucciolo.

Giornata internazionale per i diritti degli Animali

Riceviamo e pubblichiamo con grande interesse. Con la Campagna di comunicazione Il Diritto di Vivere, la Lega Nazionale per la Difesa del Cane con Margherita Hack e Roberto Marchesini, si rende protagonista di una delle campagne di sensibilizzazione più importanti sul tema vivisezione. L’approvazione, da parte del Parlamento Europeo, della Direttiva 2010/63 sull’utilizzo degli animali per fini scientifici ha purtroppo dimostrato quanto il predetto organo legislativo sia più sensibile agli interessi dell’industria farmaceutica che alla sensibilità dei cittadini sul tema della vivisezione.

Nonostante nel testo si faccia riferimento alla limitazione dei test più dolorosi e all’utilizzo delle cavie solo nei casi necessari, destano sgomento le deroghe per esigenze scientifiche che prevedono l’utilizzo di animali in via d’estinzione catturati in natura, come scimpanzé e gorilla, e addirittura di animali randagi, come gatti e cani, nel caso non sia possibile raggiungere altrimenti lo scopo della procedura.

A tal proposito bisogna ricordare come gran parte dei primati provenga da catture allo stato selvatico, dove tutto il nucleo familiare viene ucciso per prelevare il piccolo che, atterrito e disorientato, affronta viaggi transoceanici rinchiuso in piccoli contenitori per raggiungere l’Europa, e come ultima tappa il laboratorio. La nuova Direttiva 2010/63 prevede anche la possibilità di utilizzare lo stesso animale per più esperimenti, di utilizzare anidrite carbonica per la soppressione delle cavie (procedura che provoca un’elevata e prolungata sofferenza), e la possibilità di effettuare anche toracotomie (aperture del torace) senza anestesia. E tutto questo mentre il Consiglio Nazionale delle Ricerche degli USA, annunciando la necessità di una svolta epocale nella tossicologia, insiste per trasferire le prove tossicologiche dall’animale ai metodi in vitro.

Gatti, come proteggerli dal freddo

I gatti si proteggono dal freddo principalmente grazie al pelo. I gatti randagi sono abituati alle temperature rigide e sanno dove cercare i posti più riparati e caldi dove rifugiarsi.
E per quanto riguarda i gatti di casa? Il principio è lo stesso e noterete sicuramente che i nostri mici adorano intrufolarsi nei posti più riscaldati della casa.

Diverso è il discorso di notte, quando le temperature calano precipitosamente, soprattutto se il vostro gatto domestico dorme sul balcone o in giardino.

L’ideale è garantirgli un riparo all’asciutto che lo protegga dall’esposizione a vento, pioggia e gelo. Per far sì che il gatto lo consideri un punto di appoggio sicuro evitiamo di sceglierlo in base alle nostre esigenze, pensando da umani. Per accontentare un gatto, bisogna pensare da gatto.

Amici a quattro zampe: dove acquistare le essenze floreali per loro

Le essenze naturali, fanno parte di quei rimedi naturali ultimamente molto utilizzati per la cura degli amici a quattro zampe. I padroni più attenti, molto spesso sotto consiglio dei veterinari, proprio come avviene con le persone stesse, tendono ad evitare il più possibile antibiotici o medicinali forti e in grado di indebolirli pur curandoli. E’ chiaro che delle soluzioni piuttosto leggere come quelle ricavate da prodotti fondamentalmente erboristici possono essere somministrati solo nei casi meno gravi e per un periodo di tempo non prolungato. In ogni caso è possibile trovarli presso le farmacie, le parafarmacie e, appunto, nelle erboristerie. Lo stesso vale per le sempre più note Australian Bush Flower Essences.

Natale: niente cioccolato agli animali

Cioccolato fa male ai cani

Le feste natalizie sono un tripudio di cioccolato e biscotti, pieni zeppi di zucchero e sostanze grasse che certamente non devono essere somministrate ai nostri amici a quattro zampe. Pochi sanno probabilmente che 1,3 milligrammi di cioccolato amaro e tredici mg di cioccolato al latte possono essere letali per i cani, soprattutto se gli eventuali sintomi di intossicazione non fossero riconosciuti immediatamente.

La colpa della nocività del cioccolato sta nella presenza di teobromina, un alcaloide presente nel cacao che i nostri amici a quattro zampe non riescono a metabolizzare. Se un animale mangia del cioccolato in quantità consistente, la teobromina può permanere nel suo sangue fino a 20 ore, provocandogli disturbi che possono andare dalle convulsioni all’attacco cardiaco all’emorragia interna.

Cani come regalo di Natale, adozioni vietate a Genova

L’immagine di un batuffolo di pelo che sbuca fuori da un pacco regalo è il simbolo per eccellenza di un dono gradito e tenero. Se la decisione era stata presa da tempo in famiglia, valutando anche i costi e i disagi di un animale in casa, e il regalo è per i bambini che sono stati già informati da tempo di quanta cura e dedizione richieda un cane, nessun problema.

Ma se un cane in regalo altro non è che la soddisfazione di un capriccio dell’ultimo minuto, decisione presa in fretta e furia dai genitori per accontentare i piagnistei del bambino che vuole l’ennesimo giocattolo, il rischio è di ritrovarsi, dopo la gioia iniziale, con un cane del quale non si ha davvero voglia di prendersi cura come meriterebbe.

Per scongiurare il fenomeno degli abbandoni stagionali, la decisione di vietare le adozioni, presa in occasione del Natale dal canile di Genova è alquanto drastica, ma giustificata dalla frenesìa delle adozioni istintive che crescono con l’arrivo delle feste.

Il cane il giorno di Natale, potenziale obeso rimpinzato sotto il tavolo

Cani natale

Cani natale

“Zia mi raccomando non dare da mangiare a Twiggy”, tempo di girare il capo, non a 360° come fanno i Gufi ma di 2 o al massimo 3 gradi, nemmeno il volto ma gli occhi, e sento Twiggy masticare ossessivamente e la mano della zia che torna sul tavolo.

Il Natale si festeggia in compagnia, più la tavola è satura e meglio è, come si hanno vantaggi ad avere un cane educato sarebbe buono avere altrettanti parenti e amici educati per diminuire al minimo il numero di bocconi offerti clandestinamente al nostro amico a quattro zampe.

Torna Benji: il cagnolino star degli anni ’70

Del famoso cagnolino, quello originale, ormai resta solo il ricordo, ma non è detto che le sue vicende non possano rivivere sul piccolo schermo per incuriosire, emozionare ed, eventualmente, conquistare il pubblico moderno che, in parte, ancora lo ricorda. La notizia è di quelle in grado di far esultare i vecchi fans e di far porre degli interrogativi enormi a chi non ne ha mai sentito parlare, ma sta di fatto che prossimamente in tv potrebbe tornare Benji. Si tratta di una vera e propria star canina degli anni ’70, che sta pensando di rimettere in scena Walden Media, già reduce del grande successo de “Le Cronache di Narnia”. Tra un episodio e l’altro della saga ripresa da una serie di libri di tenore fantasy, i più nostalgici potrebbero rivedere le avventure del loro piccolo eroe a quattro zampe, allontanatosi dalle telecamere molti anni fa ormai.

Grande Fratello: crudeltà verso gli animali

Il Grande Fratello è divenuto il reality della crudeltà verso gli animali. Lo sostiene Walter Caporale, presidente dell’associazione Animalisti Italiani onlus, che avanza ora la richiesta di una sospensione del programma di Canale 5, considerato diseducativo per gli spettatori e dannoso per gli animali che incidentalmente si trovano nella casa: è stata creata anche la possibilità di mandare una mail di protesta a Mediaset, per condannare i maltrattamenti agli animali.

Nel mirino ci sono in particolare due episodi: da un lato le dichiarazioni di Guendalina la quale, alla vista di un uccellino nel cortile della casa afferma che lo vorrebbe uccidere per regalarlo ad Angelica, dall’altro i maltrattamenti compiuti da Matteo ai danni di una gallina, lanciata in aria e fatta cadere a terra e poi ripresa e strattonata, con conseguente botta al capo e la rottura di una zampa.

All’associazione animalista sarebbero giunte numerose segnalazioni a proposito di questi due episodi. Alessia Marcuzzi durante la diretta del 29 novembre si è limitata a commentare con un povero uccellino morto l’episodio che ha visto Guendalina protagonista. Un tentativo di minimizzare che è apparso fuori luogo.