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LAV, Lega Anti Vivisezione

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La LAV, Lega Anti Vivisezione, nasce nel 1977 con lo scopo di proteggere e affermare i diritti degli animali, abolire la vivisezione e difendere la biodiversità e l’ambiente, inoltre combattere la zoo mafia. La LAV si batte contro ogni forma di sfruttamento e violenza sugli animali, sull’ambiente, per il rispetto di ogni ecosistema, e in più  per il rispetto per il diritto alla vita che ogni essere vivente su questa terra merita (e che in più questa vita sia dignitosa e giusta e non ricca di dolore, di soprusi, maltrattamenti e sfruttamenti).

La LAV è la maggiore associazione antivivisezionista e animalista in Italia e una delle più importanti in Europa.

Ci sono sedi operative in ogni regione italiana, a cui è possibile rivolgersi per avere tutte le informazioni che si desidera avere, per conoscere l’operato e le azioni in corso.

Navigando nel loro sito ho trovato molto interessante le tre strategie con cui la LAV opera nel territorio nazionale, ma anche internazionale:

Lobbing: ovvero la promozione di normative nazionali e locali che possano favorire gli animali, questo avviene attravero la pressione, e un dialogo costante con le Istituzioni (dal Governo alle amministrazioni regionali e comunali), per ottenere l’approvazione di queste normative non solo con richieste formali ma anche con denunce e processi, laddove è necessario.

Advocacy: la LAV conduce campagne di informazione e sensibilizzazione del cittadino costantemente, in modo da far conoscere anche nuovi consumi che non comportino sofferenze per gli animali.

Education: Creazione e sviluppo di progetti didattici ed educativi per proporli alle generazioni più giovani e presentarli all’interno delle scuole.

Tra i traguardi della LAV possiamo citare i più importanti. Nel 1978 viene depositata Parlamento la prima proposta di legge di iniziativa popolare per l’abolizione della vivisezione, il risultato è estremamente brillante, con oltre cinque volte il quorum di firme necessarie. Nel 1993 la LAV ha ottiene la prima legge al mondo che consente l’obiezione di coscienza alla vivisezione, per studenti universitari e ricercatori (legge 413/93). Nel 2001 grazie al lavoro della LAV l’Italia diventa il secondo paese al mondo a bandire la commercializzazione e importazione di pellicce di cani e gatti. Tutta l’Europa si è poi mossa in questa stessa direzione. Nel 2004 la legge 189 prevede il carcere per chi uccide, maltratta o impiega gli animali per combattimenti, non esiste più la sola possibilità di dover pagare una contravvenzione, finalmente ognuno verrà punito nel modo giusto. La LAV ottiene l’affidamento di molti animali, sequestrati dalle Forze dell’Ordine e salvati da combattimenti e maltrattamenti.

Visitate il loro sito per conoscere meglio le azioni e tutto ciò che riguarda questo mondo, che va sostenuto e incoraggiato di continuo.

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