Miss Nanette, abiti da sposa per cani (fotogallery)

abiti da sposa cani foto 10In molte famiglie l’animale domestico è così integrato da ritenere impensabile non renderlo partecipe di eventi importanti che riguardano la sfera privata dei proprietari. Che dire dei matrimoni? Se ci si sposa il nostro amico a quattro zampe non può non presenziare alla cerimonia. Molte coppie si sono conosciute proprio grazie ai cani, magari al parco durante la consueta passeggiata fatta ogni giorno alla stessa ora, e sono in molti ad asserire che Fido renda più agevole ai single conoscere nuove persone, cuccare, come si dice in gergo.

Ebbene ma per un matrimonio ci vuole l’abito adatto e questo vale anche per i cani (o no?). Niente paura, a questo ci pensa Miss Nanette, una maison di moda a quattro zampe, con protagonisti modelli degli adorabili cuccioloni, chic e vanitosi e senza alcun dubbio glamour. E Nanette è il nome di un cane che con la sua eleganza continua ad ispirare i designers.

Basset Hound, il cacciatore d’alto lignaggio

Basset Hound (4)

Il Basset Hound discende dal Bloodhound, e il suo aspetto lo dimostra senza dare adito a dubbi. Fuori dalla Francia non fu mai conosciuto fino al 1863, quando partecipò alla prima esposizione canina che si tenne a Parigi. Da quel momento in poi è sempre stato un cane estremamente popolare, tanto che gli inglesi iniziarono una contesa tra il considerarlo un cane da caccia o un cane da compagnia, per perfezionarne la razza, e alla fine la spuntarono gli allevatori americani che hanno selezionato un cane buffo e simpatico, che mantiene il suo lusso e ama la vita casalinga pur mantenendo inalterate le sue caratteristiche da grande cacciatore.

E’ stato utilizzato quasi per tutti i tipi di caccia, innanzi tutto per il tasso, ma poi anche per la caccia alla volpe, al procione, all’opossum e allo scoitattolo, ma ha sempre avuto una naturale predisposizione anche per stanare i conigli e per far alzare in volo i fagiani. In più ha seguito anche le piste dei caprioli, dei lupi e degli orsi.  Davvero un cacciatore nato, il “Cyrano dei Cani”, è stato definito, proprio per quel lungo naso dal fiuto infallibile.

Il termine inglese basset, ovvero bassotto, deriva dal francese bas (basso), abbiamo infatti già detto che la razza ha origini decisamente francesi. Nella sua fisicità non riconosciamo solo la testa del segugio Bloodhound, ma anche il mantello del Foxhound e la fisicità, decisamente irrobustita, del Bassotto.

Il cane Volpino: caratteristiche e comportamento

volpino

Del Volpino si dice che fu il cane dell’uomo delle caverne, perché sono stati trovati dei fossili neolitici che lo raffigurerebbero, anche se la sua prima immagine ufficiale risale al tempo dei Faraoni. Il suo nome deriva dalla parola “volpe” ed è considerato una delle razze di cane più elegante

Il Volpino è un cane di piccola taglia, la cui altezza raggiunge nei maschi i 30 centimetri e nelle femmine i 28; anche il peso è piuttosto contenuto: non supera mai 5 chilogrammi. La sua struttura fisica è alquanto armoniosa, possiede il muso allungato, le orecchie a punta, il collo molto eretto e gli occhi color ocra molto espressivi. I colori del mantello più ricorrenti sono il bianco, il rosso e la sfumatura dello champagne; il pelo è molto folto e lungo sul collo e sul corpo, tranne che sui piedi, sul muso e sulle orecchie.

Gli aristocani, i quadrupedi più viziati d’Italia appartengono ai vip (fotogallery)

ritratto di cane con signora foto 2I cani dei vip ereditano vizi e capricci da star e trascorrono molte ore a farsi fare belli e contemplare. Forse perchè devono mettersi spesso in posa al fianco dei loro beniamini paparazzati a tutto spiano. Stavolta gli amici a quattro zampe delle donne celebri sono oggetto di una mostra dello stimato fotografo di moda Giovanni Gastel dal titolo che gioca sul noto film di Luchino Visconti: Ritratto di cane con signora, in esposizione per beneficenza nelle vetrine della Rinascente a Milano.

E’ la prima volta che il celebre fotografo fa entrare i cani nei suoi scatti modaioli. E quale migliore occasione visto che i proprietari dei cani, soprattutto quelli ricchi, non badano a spese per abbellire i loro pets, e considerando anche che sorgono magazine interamente dedicati all’animal glamour, con in copertina le ultime creazioni di stilisti famosi come Cavalli per citarne solo uno, consacrate proprio alla moda a quattro zampe?

Bloodhound, il cane investigatore

Bloodhound (5)

Pare che il Bloodhound discenda direttamente dal cane di Sant’Umberto (656-727 d.C.). Patrono dei cani e dell’arte venatoria, Sant’Umberto, prima di diventare santo, era un abile cacciatore, che impegnava i suoi cani nell caccia al cervo. Una volta convertito al cristianesimo, dopo una visione, smse di cacciare, o almeno così narra la leggenda, per dedicarsi a fini più spirituali. Sembra quindi che l’attuale Bloodhound sia il frutto di una selezione operata dai monaci dell’abbazia di Sant’Umberto, che si trovava a Mouzon, nella regione delle Ardenne. Questi monaci ogni anno inviavano al re di Francia sei cani, e il re a sua volta li distribuiva ai nobili. La razza si diffuse in questo modo, dai Pirenei fino alla Gran Bretagna.

Nelle Ardenne, il giorno della festa di Sant’Umberto, il 3 novembre, i cacciatori avevano l’usanza di partecipare alla Messa dei Cani. Il capocacciatore arrivava in chiesa con la sua muta e il Bloodhound più vecchio veniva benedetto con l’acqua santa. Questa messa fu istituita nel Medioevo e la pratica è stata osservata fino alla fine della seconda guerra mondiale, poi, improvvisamente, la Messa dei Cani non è più stata celebrata.

Il Chihuahua, la piccola divinità

Chihuahua

Il Chihuahua è senza dubbio uno dei cani più piccoli che esistano. Affonda le sue origini nell’antico Messico, e proprio come per molti suoi simili che hanno conosciuto popoli antichi è stato oggetto di miti e storie fantastiche. Xolotl, divinità del popolo Tolteco, era come il più famoso Anubis, divinità egizia, aveva anch’egli sembianze canine. Xolotl ricopriva anche lo stesso compito che spettava ad Anubis, accompagnare i morti nell’aldilà.

Eh si, anche il piccolo Chihuahua è stato oggetto di un mito così importante, traghettare i morti è un grave compito, e infatti i piccoli esemplari ne hanno anche pagato le conseguenze. Tra i Toltechi c’era l’usanza di uccidere e seppellire i Chihuahua insieme ai loro padroni. Fortunatamente poi subentrò un’altra cultura messicana, quella dei Chichimec. La radice del nome di questo popolo, “chichi” significa proprio “cane”, i Chichimec erano il Popolo del Cane.

Cani yoga, la meditazione è a quattro zampe (fotogallery)

cane yoga foto 1Amanti dello yoga e proprietari di cani, cosa avranno mai in comune vi chiederete. E se i nostri amici a quattro zampe conoscessero l’arte dell’armonia e della meditazione? La fotogallery che vi proponiamo oggi vi mostra proprio dodici posizioni classiche della disciplina orientale, con interpreti d’eccezione cuccioloni di tutte le razze.

L’attività fisica è indispensabile al cane per liberare l’energia repressa, soprattutto quando vive in spazi limitati. Inoltre riduce il rischio di malattie, di aggressività e aiuta il nostro amico a quattro zampe a ridurre il livello di stress, fattore di rischio per lo sviluppo di tumori, diabete, obesità, disturbi del comportamento.

Adottare un cane, perchè scegliere quelli che affollano i canili. Foto gallery cuccioli canile di Caserta

adottare cane canileAdottare un cane come animale domestico è certamente una scelta impegnativa. Viste le cifre degli abbandoni ogni anno, soprattutto con l’approssimarsi delle vacanze estive, è evidente che da molti viene considerato un’acquisto come un altro, di un oggetto che quando non ci diverte più o ci è scomodo si può buttare via senza alcun rimorso.
E’ anche vero che le strutture alberghiere e i villaggi residenziali raramente sono attrezzati per ospitare animali e rendono difficile al popolo dei vacanzieri portarsi dietro il cane. Ma questa non è una giustificazione. Esistono le pensioni per cani, i dog sitter, gli amici, i vicini di casa, i portieri, i parenti, i ragazzi che restano in città e vogliono arrotondare qualcosa. E magari anche quei pochi alberghi, spiagge e lidi che offrono la possibilità di ospitare i cani, è giusto che siano presi in maggiore considerazione quando si prenotano le ferie. E poi c’è sempre la montagna che soprattutto per i cani a pelo lungo rappresenterà un’alternativa migliore al caldo afoso della città e delle località balneari.

Detto questo, se decidete di prendere un cane forse sarebbe il caso di ricompensare del torto subito dagli uomini proprio quelli che sono stati abbandonati sul ciglio della strada che, nelle migliore delle ipotesi, se non sono morti, affollano i canili comunali.
Molto spesso non si tratta di cani di razza pura, è vero. Nella mia vita ho avuto molti cani, tutti meticci, tutti recuperati dopo che qualcuno li aveva abbandonati a sè stessi, e vi posso assicurare che in quanto a bellezza e ad affetto sono uguali agli altri. Forse non potremo vantarci con gli amici del pedigree, ma un cane serve a dare e ricevere amore. Per pavoneggiarsi possiamo comprare una moto o un capo firmato, se proprio ci teniamo tanto.

Il Cocker, il cucciolo agitato e dagli occhioni dolci

Cocker (5)

Esistono due varietà di Cocker, il Cocker Spaniel Inglese, che vediamo anche nelle foto della Gallery, e il Cocker Americano. Ci concentriamo innanzi tutto sul primo, visto che il Cocker Americano nasce attraverso accurate selezioni del Cocker Spaniel, apriremo una piccola parentesi finale su di lui e sulle sue peculiari caratteristiche.

Il Cocker Spaniel ha orgini spagnole, proprio come lascia intendere il nome. Venne allevato in Francia e in Inghilterra almeno sei secoli fa, e in un attimo, questo cane così espansivo e affettuoso divenne molto apprezzato e ammirato, e si guadagnò il nome che porta, Cocker, che deriva da woodcook, il nome inglese delle beccacce. Divenne una vera e propria razza nel Cinquecento e nel Settecento se ne identificavano anche due qualità ben definite: lo Spaniel di terra, che cacciava nella brughiera e nel bosco, e lo Spaniel d’acqua, utilizzato nei territori acquitrinosi. La personalità dello Spaniel lo rende così particolare che in molti si sono chiesti come i cacciatori potessero sopportare e servirsi di un cane così agitato per la caccia, attività che richiede silenzio e abilità nei movimenti. Ci sono diverse spiegazioni.

Siberian Husky, il cane da slitta

Funerale Husky

Siberian Husky (5)

Il nome di questo cane deriva da quello del popolo del freddo nord, gli Eschimesi, e si diffuse in Alaska, dove subì variazioni passando da Esky, a Eskimo, fino a diventare quello che tutti noi adesso conosciamo: Husky. La razza è stata allevata per più di tremila anni dal popolo Inuit della Siberia, che lo ha reso un cane perfetto per la cura delle mandrie di renne e il traino delle slitte. L’Husky è stato sempre apprezzato per la sua forza, la potenza nel traino, la sicurezza, la concentrazione nel lavoro e una resistenza che è sempre sembrata illimitata.

Oggi l’Husky è un cane molto dibattuto. Alcuni lo definiscono amabile e gentile, un cane da compagnia ideale, che ama i bambini e la famiglia, mentre altri ritengono che sia un cane a cui non piacciono affatto i bambini, che crea problemi per la sua totale incapacità a stare con persone che non siano i suoi padroni e che ha molta difficoltà a conviere con cani della sua specie e anche con altre razze. Risulta comunque per tutti un animale socievole, semmai molto particolare, caratterizzato da un fortissimo senso del territorio.

Il Terranova, nostromo dei cani

Terranova (8)

Le origini del Terranova sono sconosciute ai più, visto che le storie sulla nascita della razza sono troppe e difficili da accorpare. Possiamo affermare con certezza solo che la razza prende il nome dall’isola canadese di Terranova e che lì sono stati così tanti gli incroci di genti (e cani), che qualcosa sarà successo ed è venuto fuori questo splendido cane, enorme e dolcissimo.

Alcuni pensano che i vichinghi lo abbiano portato sull’isola, altri invece che gli inglesi, dopo averla conquistata, vi abbiano portato degli esemplari di Mastino Tibetano, che incrociandosi con i cani del luogo, usati per la caccia agli orsi, abbiano dato vita al nostro Terranova. Altri sostengono che la vicinanza tra le isole Labrador e Terranova indichi che sono stati i Labrador Retriever, attraversando a nuoto, in nave o a piedi lo Stretto dell’Isola Bella, ad arrivare lì a Terranova e ad accoppiarsi con i cani del luogo. E se invece la razza discendesse dal Pastore dei Pirenei, arrivato qui grazie ai pescatori di merluzzo? Poco importa, alla fine pare che esistessero già degli esemplari di cane sull’isola, che cacciavano gli orsi, e questo ci basta, perchè ciò spiega non solo le dimensioni, ma anche il grande coraggio dell’immenso Terranova.

Levriero Afgano, il cane di Noè

Afgano6

Io ho una vera passione per questo cane. Devo ammettere che se a volte immagino per me per la mia futura famiglia una grande casa, magari con giardino, non posso fare a meno di pensare a un paio di cani da possedere, e nei sogni, in cui non vado nei canili a recuperare dei piccoli trovatelli, tra le fronde degli alberi e in mezzo ai cespugli spunta fuori un favoloso Levriero Afgano. Non è detto che un giorno non accada! Ma veniamo a questo cane, che nasconde anche una mitologia che lascia senza fiato.

L’Afghan Hound è ritenuto da molti il cane più antico del mondo. E’ originario del Sinai, le immagini, ma anche testi che lo citano, appaiono su papiri e iscrizioni all’interno di antiche tombe. E’ rimasto puro per secoli, così come è arrivato a noi, perchè in Afghanistan, sua terra d’origine, ne era proibita l’esportazione, infatti è giunto in Europa, di contrabbando, nel primo Novecento. E’ uno dei cani più versatili che esistono, è stato pastore di pecore, cacciatore di lupi, cervi, gazzelle, conigli, sciacalli, marmotte, e le leggende narrano che sia stato in grado di inseguire e fermare anche i leopardi.

Greyhound, il Levriero dei Re

LevrieroIl Greyhound, che noi conosciamo come Levriero, ha come nazione d’origine la Gran Bretagna, ma le sue radici affondano nell’Antico Egitto, passano per Roma e attraversano il Medioevo. In Egitto veniva allevato per i Faraoni, per intrattenerli durante le feste con la caccia alla lepre. Ai tempi dei Romani e per tutto il Medioevo invece accompagnava i signori durante le uscite e i riti religiosi, pare che nell’Antica Roma i Levrieri siano stati costretti anche ad assistere alla orge, attendendo che i loro padroni fossero pronti per tornare a casa. Ci sono poi manoscritti miniati del XII secolo in cui l’occhio attento scorge le figure dei Levrieri sotto i tavoli dei ricchi signori e accanto alle loro panche in chiesa.

Una volta giunto in Gran Bretagna il Greyhound è stato “perfezionato”, ed è proprio da lì che è partita la sua diffusione, fino agli Stati Uniti, ed è diventato il cane da caccia, e da corsa, che ancora oggi apprezziamo e guardiamo stupiti mentre velocissimo ci passa davanti con la sua sinuosa figura.

Bassotto, il cacciatore spiritoso

Bassotti1

Pare che il Bassotto abbia assunto questa sua caratteristica corporatura allungata proprio per l’utilizzo prolungato nei secoli come cane da caccia in tana. Quel suo fare che l’ha reso così simpatico e adorabile in realtà è dovuto a una sorta di anomalia da lavoro, che poi l’uomo ha provato a perfezionare nella speranza che il Bassotto diventasse sempre più lungo e stretto, in modo da poter arrivare fino in fondo ad ogni tana!

Le sue origini tuttavia pare non siano tedesche, anche se la razza fu messa a punto in Germania alla fine dell’Ottocento, ma il Bassotto fu anche Teckel, nome con cui infatti è consciuto dai tedeschi e non solo, ovvero una sua versione antica, di cui si trova traccia nella tomba di un faraone.

Esistono tre diverse varietà di Bassotto, a pelo corto, a pelo duro e a pelo lungo, scopriamole una alla volta.