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Il Terranova, nostromo dei cani

Terranova (8)

Le origini del Terranova sono sconosciute ai più, visto che le storie sulla nascita della razza sono troppe e difficili da accorpare. Possiamo affermare con certezza solo che la razza prende il nome dall’isola canadese di Terranova e che lì sono stati così tanti gli incroci di genti (e cani), che qualcosa sarà successo ed è venuto fuori questo splendido cane, enorme e dolcissimo.

Alcuni pensano che i vichinghi lo abbiano portato sull’isola, altri invece che gli inglesi, dopo averla conquistata, vi abbiano portato degli esemplari di Mastino Tibetano, che incrociandosi con i cani del luogo, usati per la caccia agli orsi, abbiano dato vita al nostro Terranova. Altri sostengono che la vicinanza tra le isole Labrador e Terranova indichi che sono stati i Labrador Retriever, attraversando a nuoto, in nave o a piedi lo Stretto dell’Isola Bella, ad arrivare lì a Terranova e ad accoppiarsi con i cani del luogo. E se invece la razza discendesse dal Pastore dei Pirenei, arrivato qui grazie ai pescatori di merluzzo? Poco importa, alla fine pare che esistessero già degli esemplari di cane sull’isola, che cacciavano gli orsi, e questo ci basta, perchè ciò spiega non solo le dimensioni, ma anche il grande coraggio dell’immenso Terranova.

L’altra fondamentale caratteristica del Terranova è quella del nuoto. E’ tutt’oggi utilizzato dai pescatori, principalmente in nave ma anche in casa, come guardiano, ma la sua dote maggiore resta quella del salvataggio. E’ entrato a far parte della storia proprio per questo motivo. Chi salvò Napoleone che fuggiva a nuoto dall’Elba? Proprio un Terranova. E la storia ci narra anche del salvataggio di un centinaio di persone da parte di un unico cane, proprio un Terranova chiaramente, che affrontò le insidie del mare, proprio sulla costa della sua isola d’origine, per salvare i supersiti di un’imbarcazione durante una tempesta invernale.

La storia più famosa, che ha testimonianze e non è frutto della fantasia di un narratore, è quella che lega un Terranova al Titanic. Il grosso Terranova nero del primo ufficiale rimase a nuotare proprio sopra il punto in cui era annegato il suo padrone. Quando arrivò la Carpathian, informata del disastro del Titanic, Rigel, il cane, immediatamente prese ad abbaiare, in modo che la nave non si scontrasse contro una scialuppa di salvataggio, assolutamnete non visibile, nel buio della notte. La nave si fermò perchè intuì la presenza di un pericolo e fu il cane a guidare la scialuppa verso la salvezza. Venne portato a bordo e mentre la Carpathian si allontava Rigel rimase con le zampe appoggiate al parapeto, emettendo i suoi latrati, in memoria del primo ufficiale, il suo padrone, scomparso.

Il Terranova è un cane di grossa taglia, armonico, elegante, forte, appare massiccio, ha la testa e il collo grossi e il muso corto. La sua altezza può arrivare fino a 70 centimetri e il peso va dai 60 ai 65 chilogrammi. Gli occhi sono piccoli, come quelli di un orso, affettuosi e vispi. Le orecchie triangolari, pendono verso la testa. Il mantello è spesso e ruvido, con sottopelo, è ondulato e al tatto appare untoso. Il sottopelo, se il cane è tenuto in appartamento o comunque fa una vita domestica tende a scomparire. I colori del manto sono principalmente nero e bronzo, esiste poi una particolare varietà, il Landseer, con pelo bianco e nero, potete vederlo nelle foto della Gallery.

Il Terranova è un cane che ha l’aspetto di chi va per mare. Per assurdo, se lo guardate bene, sembra davvero che gli manchi solo un cappello da marinaio, o da comandante. Il sottopelo è grasso, proprio per impedire all’acqua di arrivare alla pelle e le zampe nascondono una caratteristica che lo rende unico: le dita sono unite da una membrana, che gli permette di spostarsi e muoversi sui terreni acquosi e sulla battigia, oltre che favorirlo nel nuoto. Il Terranova, come il San Bernardo, ha salvato moltissime vite umane, molti esseri umani gli devono la vita.

E’ un cane estremamente dolce, compagno ideale dei bambini, e anzi, se vivete vicino all’acqua potrà anche essere la vostra sicurezza, potrà badare a loro mentre giocano e nuotano, e questo anche se avete una piscina, li salverà senza batter ciglio alla minima difficoltà. Alcuni sostengono che il Terranova sia addirittura troppo buono, che preferisce soffrire lui al posto del padrone, che ha bis0gno di portare dei pesi, che il suo desiderio sia quello di rendersi utile in ogni modo e di servire i membri della sua famiglia. Se non gli vengono assegnati compiti quotidiani pare possa divenatare triste e malinconico.

Bisogna nutrirlo bene e tenerlo in forma, prendete un Terranova se potete farlo nuotare, la vita da appartamento non fa per lui. La razione quotidiana di cibo è di almeno un chilo di carne al giorno, sicuramente nutrirlo sarà dispendioso!

Lord Byron ha scritto del Terranova: “La bellezza senza la vanità, il coraggio senza la ferocia, e tutte le virtù dell’uomo senza i suoi vizi”. Aveva senz’altro ragione, ve ne accorgerete immediatamente.

[Photo Credits: Wyre rambler]

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