
Dopo il ritrovamento del carico di 900 poveri macachi, destinati ad una morte certa in nome della vivisezione, la LAV (lega anti vivisezione) torna a gridare il proprio sdegno nei confronti di questa pratica barbara, che sacrifica ogni anno migliaia di animali in nome della scienza. L’associazione chiede un intervento concreto da parte del Senato della Repubblica, su un tema quanto mai dibattuto e controverso. Il Ministro della Salute Renato Balduzzi dopo il macabro ritrovamento ha disposto una verifica immediata del rispetto delle procedure previste dalla normativa nazionale, per quanto riguarda l’ingresso in Italia di primati destinati alla sperimentazione scientifica, ma non è sufficiente: occorre una presa di posizione da parte delle istituzioni e una normativa ad hoc. La LAV dichiara:
E’ questa la nuova proposta della LAV (Lega Anti Vivisezione): tassare le pellicce in quanto bene di lusso, dunque non necessario in modo da dare un serio contributo alla manovra fiscale italiana e soprattutto salvaguardare la vita di tanti animali. E’ per questo che l’associazione, oggi e domani (10 e 11 dicembre 2011) scende nelle piazze con la nuova campagna informativa “non lo sapevo.com”. In un sito internet tutti i motivi per cui questa prassi andrebbe evitata, ma soprattutto, il lancio di una raccolta di firme.