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Blocco dei Tir, animali trasportati a rischio

Trasporto di animali vivi. La cronaca di ieri ed oggi è incentrata essenzialmente sul blocco dei tir, quale forma di protesta nei confronti delle recenti normative emesse dal governo Monti. Si tratta di un evento che sta mettendo in ginocchio l’Italia intera, a partire dai produttori agricoli che vedono bloccate le proprie derrate,fino ai consumatori (molti distributori hanno già finito i carburanti).  Anche gli animali trasportati a vario titolo sono però a rischio di rimanere fermi su un’autostrada per ore.

E’ per questo motivo che la LAV (Lega Anti Vivisezione)  ha appena rivolto un appello ai Ministri della Salute e dei Trasporti, oltre che agli Assessori regionali alla Sanità, affinché blocchino i trasporti di animali vivi almeno fino alla fine delle proteste degli autotrasportatori, in atto in questi giorni in tutto il Paese. Si legge in un comunicato stampa dell’associazione:

“La durata del viaggio aumenta considerevolmente la sofferenza degli animali trasportati, e decine di migliaia di agnelli, maiali, conigli, polli e bovini, già provati da viaggi di ore in condizioni troppo spesso critiche, rischiano ulteriormente a causa dei posti di blocco predisposti dagli autotrasportatori sulle principali strade italiane.”

Un appello però la Lav lo fa anche ai numerosi automobilisti che percorrono le medesime strade: si chiede loro di vigilare ed eventualmente segnalare alla Polizia stradale situazioni anomali riguardanti gli animali trasportati. Va ricoradato inoltre che la Lav insieme ad un’alta associazione, la Animals’ Angels e all’europarlamentare Dan Jorgensen, sostiene la campagna 8hours-8ore (www.8ore.it) finalizzata a ottenere una restrizione dei tempi di trasporto ad un massimo di 8 ore. Ci sembrerà strano, ma una normativa in questo senso non esiste e significa che mucche, cavalli, pecore o galline possono rimanere su un camion in viaggio anche per un tempo superiore ad otto 8 ore. Una crudeltà insomma, che dovrebbe terminare al più presto, ma che nel frattempo evidenzia uno stato di criticità per gli animali in viaggio in questi giorni. La petizione in questione è stata già firmata da più di un milione di cittadini europei, tra i quali oltre 115.000 italiani. Conclude il comunicato stampa:

“Nell’ambito della campagna è stata inserita la Dichiarazione Scritta 49/2011 al Parlamento Europeo che, per essere approvata, deve essere firmata dalla metà dei Parlamentari. 176 parlamentari hanno già firmato, tra cui 21 italiani”.

Foto: Thinkstock

Fonte:LAV

 

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