Cani di piccola taglia: il Bolognese

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Le origini del cane Bolognese risalgono ad un cane da compagnia descritto da Aristotele che vivacizzava le giornate delle ricche signore romane; nell’XI secolo era considerato un cane molto pregiato e destinato solo ai nobili: non per niente con la decadenza della nobiltà, il Bolognese ha rischiato di estinguersi.

Il Bolognese è un cane di struttura aggraziata, con la testa lunga metà dell’altezza al garrese, le orecchie sono inserite molto in alto e ricadono lateralmente, gli occhi sono grandi e di color ocra; un maschio di razza Bolognese misura circa 30 centimetri, mentre una femmina 26, per un peso che va dai 2,5 ai 4 chilogrammi.

La tartaruga terrestre

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La tartaruga terrestre è chiamata anche tartaruga di Hermann o Testudo Hermanni: si tratta di un animale appartenente alla specie dei rettili, in particolare dell’ordine delle testuggini. Questo genere di tartaruga è diffusa soprattutto nel bacino del Mediterraneo e nell’Europa meridionale: il suo nome deriva dal medico naturalista Jean Hermann vissuto tra il settecento ed ottocento che per primo ha scoperto e catalogato tale rettile. Le dimensioni medie di tale animale vanno dai 13 centimetri dei maschi ai 22 centimetri delle femmine.

La colorazione caratteristica invece è giallo scuro con numerose macchie scure che si espandono sul dorso: una caratteristica delle testuggini inoltre è la colorazione gialla delle scaglie che si trovano sotto gli occhi. Si tratta di animali a sangue freddo, trascorrono le prime ore del giorno al sole per immagazzinare più calore possibile ed elevare la temperatura corporea: il sole è molto importante per le testuggini che permettono anche la sintesi della vitamina D che aiuta la digestione e il metabolismo. Tuttavia nel caso di temperature piuttosto alte, le tartarughe soffrono il calore e cercano riparo e refrigerio scavando delle buche nella terra.

Le testuggine in inverno vanno in letargo: prima di iniziare il lungo periodo di letargo gli animali smettono di alimentarsi e svuotano l’intestino, poi si interrano mediamente a 15 centimetri per circa 5 gradi di temperatura (temperature più alte o più basse potrebbero causare grossi danni agli animali). Il risveglio avviene circa in primavera nel mese di marzo quando le temperature iniziano a risalire. In questo periodo inizia anche il periodo dell’accoppiamento: il comportamento sessuale di questi animali è molto interessante e complesso.

Un albero di Natale a prova di gatto

gatto albero di NataleIl Natale quando arriva arriva, come direbbe qualcuno. E c’è da dire che ogni anno il conto alla rovescia per le festività invernali si fa sempre più corto, o almeno così sembra, dal momento che già intorno al mese di settembre i centri commerciali per spingere agli acquisti si addobbano a festa e sfoggiano i simboli natalizi per eccellenza: panettoni e spumanti nel reparto alimentare e alberi di ogni dimensione, e lucine colorate nelle vetrine e nei punti di passaggio. A proposito di albero, qualcuno lo ha già fatto, altri aspettano l’otto dicembre, come vuole la tradizione, in tanti si ridurranno alla sera della vigilia, e c’è chi ci rinuncerà del tutto.

L’ideale sarebbe scegliere un albero sintetico e riciclarlo ogni anno. E’ comodo, economico, bello e non sporca casa. Ma  quello che più ci preme sapere, tra albero e presepe e decorazioni varie, è come regolarsi con i nostri amici a quattro zampe. Evitare che l’abete e le palle natalizie diventino rispettivamente un arrampicatoio e un gioco spassosissimo per i nostri gatti è un’impresa ardua, soprattutto se si tratta di mici di casa, che non mettono mai piede fuori e appena vedranno un albero vero si catapulteranno sulla preda non credendo ai loro occhi e… alle loro zampe.

Scottish Terrier, il signore scozzese

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Alcuni sostengono che lo Scottish Terrier sia la razza indigena più antica della Gran Bretagna. Fu conosciuto come Aberdeen Terrier, prendendo il nome dalla cittadina in cui venne allevato. La razza così come la conosciamo adesso deriva da quell’antenato e probabilmente proviene dallIsola di Skye, nelle Highlands occidentali. Ha conosciuto una grandissima popolrità sia agli inizi del secolo scorso che nel dopoguerra, popolarità che si è diffusa dalla Gran Bretagna agli Stati Uniti ed ha fatto in modo che le forme così deliziose dello Scottish divenissero stemmi per i mazzi di carte, simpaticissimi pupazzi di pezza, e infine anche oggetto di pubblicità e di trame di romanzi, che vedevano lo Scottish sempre appiccicato all’investigatore di turno.

Come ogni Terrier anche lo Scottish è un cacciatore, in questo caso la sua selezione dette vita a un cane per la caccia alla volpe e al tasso, specializzato nello scavare nelle pietraie. Lo Scottish come molti cacciatoti, ad esempio il Jack Russell, è devoto a questa sua attività, unghie e zampe lavorano solo per trovare la preda, scavando incessantemente. In più questo cagnolino dal fare così simpatico è pronto ad accendersi per un nonnulla, abbaia di fronte a qualsiasi cosa gli sembri sospetta, o gli sembri una preda.

Il parto e lo svezzamento dei criceti

parto e svezzamento criceti

Nei giorni scorsi vi avevamo parlato della riproduzione dei criceti, oggi vi spiegheremo come avviene il parto e lo svezzamento dei cuccioli. Il parto delle femmine di criceto si verifica di solito nelle ore notturne per un tempo proporzionale al numero di cuccioli che stanno per nascere. Una volta partorito la madre mangerà la placenta e reciderà il cordone ombelicale; i cuccioli nascono nudi e ciechi e inizieranno subito a succhiare il latte della mamma.

È importantissimo non avvicinarsi spesso alla gabbia e soprattutto non toccare i cuccioli fino al completo svezzamento: la madre, se spaventata potrebbe uccidere i cuccioli in segno di difesa, quindi lasciatela tranquilla con i suoi piccoli e non tentate di pulire la gabbia fino a che i cuccioli non saranno totalmente autosufficienti.

I primi peli dei cricetini spunteranno dopo 6 giorni e dopo 10 saranno ne saranno già coperti e apriranno gli occhi. Piano piano i cuccioli inizieranno a mangiare ciò che la madre ha conservato per loro all’interno del nido; l’alimentazione ideale da fornire ai piccoli durante lo svezzamento è un croccantino per gatti per ogni nuovo nato, frutta, verdura e latticini in piccole dosi; nel mix di pellettato scegliete i semi di piccole dimensioni in modo da facilitare l’iniziale utilizzo delle tasche guanciali dei cucciolo.

Passeggiare con il cane equivale a otto ore di palestra

passeggiare caneTorniamo a parlare di animali domestici e fitness anche oggi per incentrarci su una notizia che farà sicuramente la felicità di molti proprietari di cani. Pare, infatti, che portare a passeggio Fido ogni giorno, sia per i bisognini che per fargli fare due passi, equivalga per noi umani a ben otto ore di palestra settimanali. Soldi e tempo risparmiati, insomma, per non parlare dello stress che comporta per molte persone il recarsi due o tre volte a settimana in palestra.

A scoprire quanto movimento ci fa fare il nostro amico a quattro zampe è stato un recente studio realizzato dagli esperti della Bob Martin, una compagnia britannica che si occupa della salute degli animali domestici. L’indagine, che è stata condotta su oltre cinquemila persone, è servita a calcolare con un ampio margine di precisione quante ore di attività fisica può arrivare a fare il proprietario di un cane.

Beagle, una simpatica galleria di immagini

Beagle (5)Nell’articolo “Una simpatica canaglia: il Beagle!” non avevo proposto una galleria di immagini che rendesse onore a questo piccolo amico a quattro zampe, che è il preferito di tantissime persone ed è anche assolutamente adorato dai bambini. E’ necessario invece aprire una parentesi fotografica su questo cane, anche se lo è per tutti in verità, perchè il Beagle è uno di quei cani che colpisce proprio al primo sguardo, e di solito la sensazione è molto estrema, o lo si ama o lo si odia. C’è chi lo trova e lo crede un tontolone, e chi lo reputa divertente e arrogante quel tanto che basta a renderlo un cane sicuramente particolare.

Visto che ci troviamo ad ammirare il Beagle è giusto soffermarci un attimo sulla sua fama. Prima di addentrarmi in questo mondo di Beagle noti non ero a conoscenza di tutta una serie di apparizioni che meritano assolutamente di essere sottolineate. Troverete una brevissima serie di curiosità sull’utilizzo della sua immagine e anche delle sue caratteristiche caratteriali in fumetti, cartoni, film e quant’altro!

Iniziamo da un classico dei classici. Ma voi lo sapevate che Snoopy, il personaggio dei Peanuts, quello che si accompagna sempre al simpatico uccellino giallo Woodstock, è un Beagle?! Sinceramente io non ero a conoscenza di questa cosa, e trovo davvero una scelta perfetta che si sposa benissimo con le caratteristiche del fumetto di Snoopy.

Cani di piccola taglia: il Maltese

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Le origini del cane Maltese non sono del tutto chiare: di sicuro risalgono all’antichità, ma ancora gli studiosi non riescono a determinarle con precisione. Secondo la maggioranza degli esperti questi cani di piccola taglia sarebbero originari dell’isola di Malta, che nell’antichità si chiamava Melite o Melita, ed era l’isola nella quale venivano mandati in esilio i romani. Altri invece pensano che  erano i cani usati dai navigatori fenici e greci per difendere i magazzini dei porti dai  topi, e fanno risalire  il nome dalla parola semitica “malàt”, che significa “rifugio”, e quindi per estensione “porto”.

Di sicuro c’è il fatto che il Maltese è sempre stato il cane dell’aristocrazia e della nobiltà: dalle patrizie di epoca romana, alle dame rinascimentali, fino alle signore dell’ottocento; il Rinascimento è il periodo in cui il Maltese era più amato, non per niente è stato ritratto in numerosi quadri dei più grandi pittori dell’epoca come Tiziano e il Tintoretto.

Per un certo periodo di tempo l’Inghilterra ha rivendicato il patronato di questa razza, sostenendo che l’isola di Malta fino al 1964 era una colonia inglese; ma il tutto si è risolto con un niente di fatto a causa delle origini non ancora chiare di questa razza, che alla fine è stata registrata come italiana.

Il canarino mosaico

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I canarini mosaico sono definiti tali in quanto presentano la caratteristica colorazione rossa che li contraddistingue: il colore rosso è stato introdotto nei canarini domestici tramite ibridazione con il Cardinalino del Venezuela, un piccolo uccello esotico americano. L’incrocio venne eseguito intorno agli anni venti, ottenendo i primi ibridi mentre qualche decennio dopo venne data vita al canarino mosaico vero e propio.

I canarini a fattore rosso si dividono in due gruppi: quelli che presentano un fondo chiaro e quelli a fondo scuro, a loro volta poi sono ulteriormente suddivisi a seconda del piumaggio, Intenso, Brinato e Mosaico.L’intenso si ha quando l’animale presenta una aggiore intensità dellacolorazione, data dalla distribuzione dei pigmenti colorati sul piumaggio, i Mosaico invece presentano una tinta a fondo bianco o grigio, con zone giallo, arancione e rosso in determinate parti del corpo come fronte, guance o petto.

Poichè il canarino mosaico non prensenta una colorazione molto intensa, alcuni allevatori consigliano la somministrazione di coloranti sintetici: tale comportamentonon è consigliato e può alla lunga nuocere all’animale. I coloranti più usati sono il betacarotene, il carofil rosso e cantaxantina, ma si consiglia di evitare tale somministrazione e di mantenere il piumaggio del canarino naturale.

Lo sport giusto per Fido quando il termometro scende (fotogallery)

Dammi solo altri cinque minuti!
Dammi solo altri cinque minuti!

Il freddo pungente di quest’atmosfera prenatalizia sommati alla voglia di starsene al calduccio che caratterizza l’inverno certo non conciliano lunghe passeggiate nel parco insieme al nostro cane o giochi e corse da farsi in giardino e all’aria aperta. Per la serie anche i cani possono impigrirsi, ma solo se ci mette lo zampino un padrone particolarmente poltrone. Le temperature rigide non devono scoraggiare dal mantenersi attivi e dallo svolgere un minimo di attività fisica insieme al nostro cane.

Prima di iniziare qualsiasi tipo di esercizio fisico, è bene però controllare lo stato di salute generale di Fido: ad esempio tenere bene a mente che i cani obesi e quelli con malattie cardiache e polmonari potrebbero avere qualche problema nello svolgere sport troppo intensi. Consultate il veterinario prima di sottoporre il cane a sessioni di allenamento particolarmente dure.

Pappagalli: immagini e un po’ di notizie

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Psittaciformes. Ovvero l’ordine a cui appartengono una gran moltitudine di uccelli, noti a tutti come Pappagalli. La diffusione di questi animali è avvenuta principalmente nelle zone tropicali e subtropicali del mondo, Africa, Oceania, India e Asia sudorientale.

Possiamo riconoscere i pappagalli da alcune caratteristiche fisiche:

  • La posizione del corpo, che a differenza di quella di molti altri (piccoli) volatili non è piegata, ma tende ad essere eretta;
  • Il becco ricurvo, che ricorda quello dei rapaci (falchi e avvoltoi ad esempio), e che rende il pappagallo specializzato nell’apertura dei frutti o dei semi legnosi;
  • La mandibola superiore non si fonde con il cranio, in questo modo i pappagalli possono effettuare dei movimenti piuttosto sciolti con il becco e con la testa;
  • Il numero delle dita delle zampe, che sono quattro e sono opposte tra loro e accoppiate a due a due;
  • E infine la caratteristica forse più famosa: alcune specie riescono a imitare e riprodurre suoni e voci umane.

I pappagalli che meglio riproducono suoni e parole sono i Cinerini, ovvero quelli di colore tendente al grigio, e anche quelli della specie Ara più grandi (quelli dal caratteristico colore rosso e blu). Quando sono liberi in natura i pappagalli comunque tendono a non imitare suoni e versi, questa loro tendenza si sviluppa quando sono tenuti in cattività e instaurano un rapporto affettivo con i loro proprietari. I pappagalli infatti spesso “parlano” o per attirare l’attenzione o anche quando qualcuno, principalmente il loro padrone, si avvicina e tende ad instaurare una sorta di dialogo con loro. Questa capacità sembra sia data dal fatto che numerose loro emissioni vocali, proprie della specie, somiglino ad alcune consonanti e vocali del parlato umano, e quindi per i pappagalli risulta estremamente semplice riprodurre dei suoni così simili alla loro “lingua”.

La riproduzione dei criceti

riproduzione criceti

La prima gravidanza nei criceti può avvenire già dal quarto mese di vita, in quanto questi piccoli roditori raggiungono la maturità sessuale molto presto; in natura il periodo della riproduzione va da febbraio a novembre ma in cattività possono accoppiarsi tutto l’anno. Le femmine di criceto vanno in calore ogni quattro giorni per circa due ore, e sono particolarmente fertili di notte.

Stabilire se la femmina è rimasta incinta in seguito all’accoppiamento è difficile, perché la condizione appare evidente solo pochi giorni prima del parto; in ogni caso ci sono dei segnali che permettono di capire se la femmina è incinta o no, come, ad esempio, il fatto che inizia a preparare freneticamente il nido. Una volta appurata la nuova condizione, dovrete cercare di rendere la gabbia il più accogliente possibile per prepararla all’arrivo dei piccoli, e quindi fornire alla futura mamma tutto il necessario, come più materiale del solito per il fondo della lettiera e più carta igienica rigorosamente non profumata e non colorata.

Per quanto riguarda il futuro papà, è importante che, già dopo l’accoppiamento, venga messo in un’altra gabbia e tenuto separato dalla femmina fino al completo svezzamento dei cuccioli; questo è necessario perché il maschio potrebbe uccidere i cuccioli appena nati, essere a sua vota ucciso dalla mamma, oppure tentare di nuovo un accoppiamento e quindi mettere in pericolo la salute della femmina e dei piccoli.

Accessori acquario: lo schiumatoio

Acquario

Cercare di ricreare in acquario le stesse condizioni che si riscontrano in natura, nel mare, è una delle regole più importanti per riuscire ad allevare pesci ed invertebrati con successo: per riuscire in questo intento la tecnologia ci viene in aiuto grazie a strumentazioni sofisticate e macchinari che ci permettono di far crescere l’acquario nel migliore dei modi. Lo schiumatoio è uno strumeno fondamentale per risolvere uno dei principali problemi che fino a qualche anno fa aveva reso difficile e destinata a pochi l’acquariofilia marina:  l’eliminazione dei sali inquinanti come i nitrati o i fosfati.

Tali sali si accumulano solitamente nell’ acqua a seguito dell’ azione dei filtri ossidanti e purtroppo contribuiscono alla creazione di condizioni non idonee: lo schiumatoio è uno strumento da pochi anni a nostra disposizione, nato per trattare spazzatura e solo successivamente utilizzato negli impianti di acquacultura. Il funzionamento dello schiumatoio è quello di riprodurre il movimento delle onde che si infrangono sulla spiaggia e che portano con se, mediante la schiuma, le sostanze organiche disciolte nell’acqua.

Si tratta di un principio semplice ma fondamentale: lo schiumatoio produce delle microbollicine che vengono immesse insieme all’ acqua in una colonna di contatto, a tali bollicine aderiscono le molecole organiche derivate dagli escrementi dei pesci, le quali si depositano in un apposito contenitore. In questo modo le molecole organiche vengono estratte fisicamente dall’acqua e non viene consentito loro di trasformarsi in Nitrati e Fosfati, che osno appunto dannsoi per la salute di piate e pesci!

Animali domestici e ospiti, come organizzarsi durante le feste

ospiti animali domesticiIl Natale si avvicina e molti di noi già programmano cene e si organizzano per visite di amici e parenti. Qualcuno magari avrà anche degli ospiti che si fermeranno per qualche giorno. Come organizzare la convivenza, seppure di breve durata, tra i nostri pets e l’andirivieni di persone che si crea in casa durante le feste?

Quando si tratta di ospiti e di animali domestici, l’incontro può avere molti risultati possibili, sintetizzabili in due prospettive principali: può essere una meravigliosa serata per tutti, oppure diventare un inferno per tutte e tre le parti coinvolte ovvero voi, i vostri parenti/amici e cani e gatti.
Qual è dunque il modo migliore per intrattenere gli ospiti, senza far sentire trascurato il nostro amico a quattro zampe?