Segnali positivi: l’aquila reale ritorna sull’Appennino

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L’inquinamento e gli spazi verdi che diminuiscono sono fra i motivi principali che allontanano gli animali dalle aree dove un tempo regnavano incontrastati. Eppure tra una scomparsa ed una migrazione, ecco che a volte qualche segnale positivo arriva, con il ritorno di alcune specie. Ultimamente, ad esempio, le aquile reali si sono rifatte vedere sull’Appennino tosco-emiliano. A favorire questa tendenza positiva, ovviamente, anche l’aiuto indispensabile da parte dell’omonimo Parco Nazionale e delle associazioni impegnate nella difesa delle specie viventi, in prima linea la Lipu. Di quest’ultimo gruppo fanno parte anche Mario Pedrelli e Michele Mendi, già famosi per essere riusciti, qualche tempo fa, in una impresa complicata quanto meravigliosa. Entrambi, infatti, furono in grado di fare adottare agli abitanti dei comuni di Riana e Casarola, una coppia di aquile e sensibilizzarli riguardo alle tematiche animaliste.

La rinuncia di proprietà

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Chiunque sia impossibilitato a gestire il proprio animale domestico, invece che compiere gesti di estrema inciviltà come l’abbandono, può effettuare una rinuncia di proprietà: per effettuare tale rinuncia occorre presentare domanda in carta semplice all’Ufficio competente del comune nel quale si ha la residenza specificando le motivazioni che hanno indotto alla richiesta, secondo quanto previsto dalla Legge 27/2000, Delibera G.C. n. 415 del 08/06/2004.

Le motivazioni poste alla base di tale gesto possono essere le più differenti: da gravi problemi di salute certificati, all’anziano non più autosufficiente che no ha parenti che possano occuparsi dell’animale, fino al sequestro o confisca in seguito a procedimento penale. Anche le famiglie indigenti con uno sfratto esecutivo possono effettuare tale rinuncia. Per effettuare la rinuncia della proprietà occorre presentare i seguenti documenti: certificato di proprietà/iscrizione all’anagrafe, libretto sanitario, foto del cane.

I tempi per poter collocare il cane sono variabili: infatti dopo aver fatto la domanda per la rinuncia in comune, e questa venga accettata, il proprietario se non vi è immediata disponibilità presso il canile, verrà iscritto in una lista d’attesa. Solamente quando si sarà liberato un posto o si troverà una struttura disponibile ad accoglierlo il cane verrà prelevato dalla famiglia e collocato nella sua nuova sistemazione, pronto a trovare una nuova famiglia che possa prendersi cura di lui.

Steroidi e antibiotici: benefici ed effetti collaterali per il cane

antibiotici steroidi caneGli antibiotici e gli steroidi vengono in genere utilizzati per il trattamento di lesioni muscolari ed allergie nei cani. Possono altresì essere impiegati per combattere l’infiammazione e debellare le infezioni che potrebbero causare danni ai nervi o danni cerebrali all’animale. Tuttavia, l’uso di questi farmaci, anche quando opportunamente prescritti dal veterinario, potrebbe anche causare effetti collaterali ai nostri amici a quattro zampe, proprio come avviene in noi umani.

Ma vediamo innanzitutto quali tipi di steroidi vengono usati: ci sono due tipi principali di steroidi, gli steroidi anabolizzanti che non sono prescritti molto spesso ai cani e gli steroidi anti-infiammatori che invece sono usati molto spesso per i cani.

Orso Dino, questa volta in pericolo è proprio lui

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Da predatore a rischio di diventare preda: la vita è così, imprevedibile e, per molte specie, anche piuttosto pericolosa. Ne sa qualcosa l’Orso Dino, ormai braccato da tempo e protagonista, a volte positivo e altre negativo, di quotidiani e social network. La paura degli abitanti dell’altopiano di Asiago, non è solo per i poveri asini che continuano a morire dilaniati dalle sue zanne e dagli artigli appuntiti, ma il timore è che possa rivoltarsi pure contro l’uomo. Del resto è un animale selvatico e si sente anche stretto in una morsa, inseguito da giorni e con un radio collare che si porta dietro pure se funziona male. Di contro, su facebook sono 15mila i fans che hanno realizzato anche delle magliette con il suo nome al fine di difenderlo. Ma tra chi lo credeva già morto e chi poco si fida di un essere che può diventare anche molto feroce, il rischio alla fine sembra che sia più per lo stesso Dino.

Ratti nudi: conosciamoli meglio

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Una varietà di ratti che inizia ad essere molto diffusa come animale domestico è quella dei ratti nudi, che nonostante appaiano molto diversi dai comuni ratti non costituiscono una specie a se stante. A causa di una mutazione genetica questi roditori possiedono la caratteristica di essere “nudi” ovvero di non avere la pelliccia, e questo ha fatto sì che molti di loro venissero usati dall’industria cosmetica per testare i prodotti; alcuni di questi animaletti sono stati poi adottati e hanno trasmesso il gene della nudità tra i ratti da compagnia.

La caratteristica principale di questi ratti è quella di non avere assolutamente peli sul corpo, a parte i baffi e di alcuni ciuffetti di pelo molto radi sul muso e sulla testa; la pelle nuda è morbida, calda al tatto e di solito di colore rosa, anche se esiste la varietà “black hooded”, che possiede la pelle pezzata di nero lungo il dorso, e la varietà cosiddetta “nera”, la cui pelle è color cioccolato.

A parte il loro aspetto estetico che, per chi ama i roditori, non può che apparire tenero e simpatico, il loro pregio maggiore è quello di avere un carattere particolarmente adatto per essere un animale da compagnia, in quanto amano moltissimo il contatto con il padrone e sono affettuosi e giocherelloni.

Un cane salvo grazie al Viagra

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Chi l’ha detto che il Viagra va bene solo per gli uomini e deve essere assunto con cautela? Certo dopo le notizie rimbalzate nei giorni scorsi un pò su tutto il web che raccontavano la vicenda legata ad uno dei giovanissimi componenti dei Tokio Hotel, il quale per fare bella figura si sarebbe imbottito di questo prodotto rischiando la vita, muoversi con i piedi di piombo è d’obbligo. Tuttavia, esistono come in ogni cosa anche le storie a lieto fine e, questa volta, il protagonista è un cane. Si chiama Ingrid e con due dosi di questo “miracoloso” medicinale riesce a restare ancora in vita. Sembra una pazzia, ma è la verità e riguarda, nello specifico, un pitbull di Long Island.

Cani ambientalisti, la deforestazione vista da Fido

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Un maggiore interesse, anche da chi in precedenza era del tutto indifferente all’argomento, è sorto soprattutto intorno alla conservazione del patrimonio forestale. Gli alberi, infatti, sappiamo catturano l’anidride carbonica presente nell’atmosfera, rallentando i mutamenti climatici e contribuendo a migliorare la qualità dell’aria, soprattutto nelle città.

Il manifesto per la coscienza degli animali

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E’ ufficialmente stato presentato a Milano il manifesto per la coscienza animale, voluto fortemente dal ministro per il turismo Michela Vittoria Brambilla e da molti esponenti della nostra cultura e società, come il professor Umberto Veronesi, Vittorio Feltri, le scrittrice Dacia Maraini e Susanna Tamaro ed il regista Franco Zeffirelli. Si tratta di una vera e propria campagna in difesa degli animali, che intende contrastare in particolar modo il mondo della caccia, chiedendone l’abolizione, per la tutela dell’ambiente e della specie che vi abitano.

Oltre alla caccia nel manifesto si parla anche di stop alla vivisezione e di reinserimento nell’ambiente naturale degli animali da circo e zoo. Riportiamo qui il testo del manifesto, tutti coloro che lo condividono possono sottoscriverlo sul sito http://www.lacoscienzadeglianimali.it.

Il rispetto per la Vita è una delle grandi conquiste dell’uomo, è un segno di civiltà. E la Vita non è solo la “nostra” Vita, ma anche quella di tutto ciò che ci circonda. Chi rispetta la Vita deve rispettarne ogni forma. Chi è crudele con gli animali lo è anche con gli esseri umani. Gli animali hanno un elevato livello di consapevolezza, coscienza, sensibilità e molti di loro hanno la capacità di sviluppare sentimenti.

Stop a canili lager e randagismo

Canile

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I canili lager, purtroppo, ormai sono all’ordine del giorno e la cosa più tragica è che, probabilmente, molte strutture di questo tipo non sono neppure state scoperte e continuano a provocare la morte e la sofferenza di decine di innocenti animali. Il randagismo, del resto, è un’altra piaga del settore contro la quale bisogna intervenire subito. Al fine di migliorare questa situazione, quindi, il Ministero della Salute, ha deciso di mettere in campo una Task Force che possa creare una rete capillare in tutto il territorio italiano.

Liberato il delfino spiaggiato nel Lazio

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Hanno lavorato per tre lunghe ore nei giorni scorsi, senza risparmiarsi, gli uomini della Capitaneria di Porto di Montalto guidati dal sottocapo Aldo Patruno, per aiutare un grosso esemplare di delfino che si era spiaggiato a Pescia romana. In questo modo, sono riusciti a mettere in libertà il cetaceo che, forse aveva perso la strada ma che, comunque, mostrava buone condizioni di salute. Un metro e mezzo di lunghezza per una creatura molto bella che è stata vista in difficoltà, per la prima volta, da un pescatore che ha prontamente segnalato il fatto alla Capitaneria, per fare scattare immediatamente i soccorsi.

L’ospedale per tutte le specie di animali di Legnaro

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È un ospedale all’avanguardia e per tutte le specie di animali, l’Ospedale veterinario didattico di Legnaro, in provincia di Padova; una struttura di oltre 300 mq costruita dalla facoltà di Medicina Veterinaria, nel quale lavoreranno medici veterinari e studenti tirocinanti.

L’ospedale degli animali assomiglia molto a quello degli umani, con l’area clinica divisa in reparti, che comprendono la zona diagnostica, la rianimazione, la cardiologia, la ginecologia e tutte le altre specializzazioni; ci sono le sale operatorie, divise in quelle per animali di taglia medio-piccola e in quelle per gli animali più grandi. Come ogni buon ospedale che si rispetti ci sono le sale di degenza e le scuderie per i cavalli.

Ravenna, al via il processo contro maltrattamento di animali

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Ha preso il via il maxi processo contro l’allevatore ravennate accusato di maltrattamenti ed abbandono per centinaia di animali. La vicenda, nota per la sua importanza e rilevanza, prese avvio nel 2007 quando gli agenti della Guardia forestale esaminarono l’allevamento e ne scoprirono le difformità: nel 2008 è seguito il sequestro degli animali, soprattutto cani di razza pointer addestrati per la caccia. Complessivamente furono 219 i cani verso i quali sarebbero stati commessi soprusi, senza dimenticare i numerosi gatti che vagavano nei terreni dove sorgeva l’allevamento.

Al processo si sono costituite parti civili moltissime associazioni animaliste: la Lega nazionale per la difesa del cane sia nazionale che sezione di Forlì, la Lav, la Lega per l’abolizione della caccia, la Zampa e la mano, la Anpana, L’occhio verde, l’associazione Animal Liberation Onlus, l’associazione Mondo Cane Sos cuccioli di Forlì, l’associazione Vita da cani, la Le.A.L. Lega antivivisezionista e la associazione Cruelty Free.

Nel corso dei controlli le guardie forestali scoprirono che i cani erano sottoposti a sevizie e costretti a contendersi il cibo, a volte costituito da animali ancora da spellare: a causa della mancanza di cibo i cani si azzuffavano per determinare gerarchie che premiavano i più forti a discapito dei più deboli, vennero recuperati cani scheletrici, sofferenti, ammalati, che stavano chiusi in box dove le deiezioni non erano mai state eliminate.

Sogni d’oro sul pet morto, cuscini davvero speciali (fotogallery)

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“Hai perso il tuo pet, ci guadagni un cuscino”. Suona più o meno così lo slogan della Soft Hearted Products, un’azienda che converte le ceneri di cani, gatti ed altri animali domestici defunti in comodi poggia-testa e soffici guanciali per continuare a sognare il nostro amico a quattro zampe anche dopo la sua dipartita.

Avevamo già parlato di anelli, amuleti, portachiavi e ciondoli destinati a racchiudere le ceneri dei pets e non solo. Un’industria in crescita, quella dei gadgets funebri dedicati ai quattrozampe, che testimonia l’affetto crescente dei proprietari per gli animali ed una difficoltà oggettiva a separarsene.