La guida Amici in Vacanza 2010 per combattere gli abbandoni estivi

amici in vacanza guida 2010

Anche quest’anno Amici, Associazione onlus per la difesa dei diritti degli animali, ha realizzato, in collaborazione con la Royal Canin, la guida Amici in vacanza 2010, nella quale sono segnalate circa 1.300 strutture italiane nelle quali è possibile andare in vacanza con il proprio animale domestico.

La realizzazione della guida si pone come elemento principale della campagna contro l’abbandono estivo, in modo da fornire ai proprietari uno strumento concreto per far capire loro che si può andare in vacanza con il proprio pet, e che in nessun modo, un animale può essere un intralcio.

La guida Amici in vacanza 2010 contiene oltre 320 pagine di informazioni e indirizzi utili, ed è stata stampata in 20.000 copie che verranno distribuite gratuitamente nei più grandi negozi di animali di Roma e Milano (per conoscere la lista degli shop, basta consultare il sito dell’associazione); sempre nelle stesse città, sarà disponibile in versione cd-rom negli studi veterinari. Non abitate né a Roma né a Milano? Niente paura! Da quest’anno la guida sarà disponibile direttamente sul sito di Amici.

Due pasti al giorno per il micio

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Due pasti al giorno per il gatto sono l’ideale, uno la mattina e l’altro la sera, ma è sempre meglio evitare gli alimentatori automatici. E’ più efficace per la dieta, invece, mettere la ciotola nel punto dove gusta di solito la sua pappa e ritirarla dopo mezz’ora, in questo modo riuscirà anche a capire meglio che il cibo non è sempre a sua disposizione. Quest’ultimo va servito a temperatura ambiente, in contenitori di acciaio inox o di ceramica. Quelli in plastica, infatti, qualche volta rilasciano molecole tossiche.

Un ambiente sicuro e sano per il gatto

gattoLa natura del gatto è misteriosa quanto indipendente, ma anche un felino abituato a cavarsela da solo, di solito, ha molto bisogno di cure e affetto. Per questo quando si decide di allevarne uno, bisogna adeguare la propria casa al nuovo ospite ed evitare così che possa correre il rischio di farsi male o di non trovarsi a proprio agio. Piccoli dettagli che renderanno questo amico a quattro zampe, ben presto, da timido estraneo a componente del nucleo familiare e lo faranno crescere felice e in salute.

La testimonianza: l’esperienza di una volontaria in canile

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In un piovoso pomeriggio, molto poco primaverile, incontriamo Elisa, una giovane volontaria del canile municipale di Bizzuno, nel Ravennate, che ci racconta la sua esperienza iniziata ben 12 anni fa, quando frequentava l’università. Oggi Elisa lavora ma dedica comunque il suo tempo libero alla cura e gestione dei 160 piccoli amici a quattro zampe che si trovano in canile.

Come si svolge una giornata tipica in canile?

Siamo 25 volontari, di cui 15 circa attivi, che affiancano i dipendenti della struttura nelle attività quotidiane. La mattina dalle 8.30 i cani vengono liberati e portati negli appositi cortili di sgambamento dove restano per tutta la mattinata: è veramente una bella sensazione vedere ben 110 cani correre tutti insieme nel parco! Mentre i cani corrono volontari e dipendenti puliscono i box con le idropulitrici ed il disinfettante, i cani con problemi di relazione vengono invece lasciati liberi più tardi, quando gli altri sono impegnati a mangiare.

Come avviene la cura dei cani ospiti della struttura?

Si seguono le indicazioni dei veterinari per i cani con dei problemi fisici o alimentari: per tutti gli altri invece dalle 14 in poi viene servito il pasto, 40 kg di crocchette, 10 kg di pasta con riso, 6 kg circa di carne oltre a scatolette varie. La distribuzione del cibo impegna per circa due ore due persone! Al pomeriggio via libera al pubblico: si seguono le adozioni e le visite, si ricevono le segnalazioni dei cittadini. Dalle 17 in poi invece i cani tornano nei box dove trascorrono la notte: in genere sono abituati a correre nei loro box senza dover insistere molto.

Centotrenta gatti in un appartamento (video)

centotrenta gatti appartamentoQualche tempo fa vi abbiamo parlato di una signora italiana che vive con ben 23 gatti nel suo appartamento. Una situazione straordinaria, non c’è alcun dubbio, che mi stupì non poco. Provate dunque ad immaginare la mia reazione ancora più stupita ed incredula quando mi ritrovo nella mail la newsletter del dottor Jon di Petplace che mi invita a visionare il video di una donna di cinquant’anni che in Siberia vive in un appartamento con ben 130 gatti. Surreale, vero?

Anche dopo aver visto il video, è difficile immaginarsi realmente come deve vivere questa gattofila. Ma è davvero amore per i gatti in questo caso?
Difficile credere che possa esistere e soprattutto funzionare una convivenza simile. Eppure, il video non mente.

L’importanza della ruota nella gabbia dei criceti

importanza ruota criceti

Nella gabbia per i criceti la ruota è un accessorio importantissimo per il benessere del vostro piccolo amico che in natura è abituato a muoversi molto; in cattività purtroppo non è possibile ma almeno con questo accessorio potrà tenersi in forma e fare un po’ di movimento; per molti criceti, inoltre, la ruota è un ottimo giaciglio nel quale amano dormire. In ogni caso è difficile che un  criceto non apprezzi e non usi la ruota: alcuni studiosi hanno calcolato che in una sola notte un criceto può percorrere anche 25 km.

Esistono due tipi di ruote per criceti: quelle con l’appoggio a terra, utili per le i terrari e per le gabbie in plexiglass e quelle con il gancetto per le gabbie a sbarre; è importante che la ruota sia in plastica piena e mai con i raggi aperti, perché le zampine del piccolo roditore potrebbero rimanerci incastrate.

Un difetto delle ruote in plastica, sempre e comunque rigorosamente atossica, è che possono diventare cigolanti a forza di essere usate; per ovviare a questo problema basta usare un cotton fioc imbevuto di olio d’oliva e passarlo sul perno del meccanismo; attenzione a non esagerare con l’olio perché il criceto potrebbe ungersi il pelo passandoci vicino oppure leccarlo.

In costa Rica, l’unico orfanotrofio per i bradipi

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All’amore per gli animali non esistono confini: razze domestiche, specie ritenute aggressive o piuttosto rare e in via di estinzione. I volontari e gli appassionati che si prendono cura di queste piccole creature, ogni giorno, sono milioni nel mondo, combattendo una dura battaglia al fine anche di scoraggiare gli altrettanti esseri umani che, invece, distratti e insensibili, li maltrattano. In Costa Rica e, precisamente, a Limon, esiste il primo e unico orfanotrofio dedicato al benessere e alla cura dei bradipi. Piccoli solitari, come tutti gli esseri viventi, hanno bisogno della mamma che in qualche caso muore e allora rimangono soli e indifesi. La maggior parte di loro, grandi o cuccioli, finiscono per essere investiti mentre attraversano la strada o, addirittura, fulminati dai cavi della corrente elettrica. Quelli più fortunati, però, vengono salvati e portati al sicuro all’interno di questa struttura che si chiama Aviarios del Caribe.

Brasile, migliaia di serpenti morti a causa di un incendio

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Migliaia di esemplari che non hanno potuto fare nulla per salvarsi di fronte ad un vasto incendio che ha colpito la struttura all’interno della quale si trovavano: una grande quantità di serpenti, anche rari, hanno infatti perso la vita dopo l’incidente che ha coinvolto una buona parte dell’Istituto Butantan in Brasile. Attualmente non si conoscono ancora le cause dell’incendio ma quello che è più preoccupante, è che si trattava di uno dei maggiori centri mondiali per la ricerca dei veleni e lo studio di questi esseri viventi. Gli esperti conservavano all’interno del materiale scientifico di primaria importanza che sembra essere andato perduto, insieme alla vita delle cavie.

Acqua minerale per animali

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Gli americani ormai ci hanno abituato a stranezze e pazzie, molte delle quali che hanno per protagonisti proprio i nostri amici animali: l’ultima novità made in Usa, è la vendita di acqua minerale per animali, in particolare dedicata a cani, gatti, criceti e uccelli. Si chiama Petfresh per spopola letteralmente tra gli amanti degli animali: l’etichetta avverte che non è adatta al consumo umano.

Una bottiglia da un quarto di litro costa circa un dollaro e mezzo e non è un’acqua come le classiche in bottiglia, ma ha una particolarità: infatti la Petfresh è senza fluoruro e cloro ed è per di più arricchita con sapori ghiotti per gli animali, come quella di carne e pesce. L’acqua viene sottoposta anche ad un particolare trattamento con raggi ultravioletti e ozono per sterminare tutti i possibili batteri. L’idea è nata da Bill e Rhonda Fels, una coppia di coniugi, e prodotta in una ex fattoria di tabacco a Lawsonville, nello stato della North Carolina.

I coniugi Fels hanno studiato per lungo tempo la creazione della Petfresh, convinti che l’acqua tradizionale del rubinetto non sia salutare per gli animali domestici: questa causerebbe infatti a lungo andare danni ai reni, alle vie urinarie e alle ossa degli animali. L’acqua per ora è proposta solo nella versione liscia, ma non vi è dubbio che in futuro verrà anche inventata l’acqua per animali frizzante!

Cani a lavoro, parola d’ordine “non disturbare” (fotogallery)

cani guidaPer chi come me ha sempre avuto cani il cui unico e già di per sé impegnativo lavoro era mangiare, dormire, giocare, prendersi le coccole e regalare quelle attenzioni speciali di cui solo loro sono capaci, è ancora più sorprendente scoprire che i nostri amici a quattro zampe possono fare e hanno da sempre fatto ancora di più per l’uomo.

Oggi, come nei secoli scorsi in cui trovavano impiego soprattutto nel fare la guardia e come pastori di greggi, i lavori dei cani spaziano in più campi: dalla guida per ciechi, all’apporto nella ricerca di persone scomparse, al validissimo aiuto offerto alla Polizia e alla Finanza nel rintracciare partite di droga. E ancora il cane è fondamentale nella pet therapy, utilissima soprattutto per chi soffre di depressione e nei bambini con autismo, e nel meno conosciuto e recente ma molto apprezzato mestiere di addetto alle pet relations. Questi cani lavorano a tutti gli effetti e hanno dunque un compito ben preciso che non dobbiamo intralciare.

Il surmolotto: un roditore come animale da compagnia

surmolotto

Il surmolotto (Rattus norvegicus) è un roditore che assomiglia molto al topo classico, con la differenza di essere notevolmente più grande: può raggiungere, infatti, i 25 centimetri di lunghezza; questo roditore, a dispetto del suo nome, non è originario della Norvegia bensì dell’Asia orientale. Fisicamente si presenta simile al topo, con il mantello grigio-brunastro, la coda nuda lunga all’incirca 20 centimetri.

Nonostante non goda di ottima fama, questo topo, come gli altri roditori, è un perfetto animale domestico: si affeziona al padrone, è fedele, giocherellone, vivace, socievole e molto intelligente; inoltre è semplice da allevare e, tanto per sfatare un altro luogo comune, se tenuto bene non emana cattivo odore, non a caso i surmolotti sono molto delicati a livello dermatologico, e quindi è importante curare l’igiene del pelo, della gabbia e degli accessori.

Il surmolotto è roditore diurno e onnivoro, che può mangiare di tutto, anche se la sua dieta ideale dovrebbe comprendere semi e fiocchi di cereali pellettati, frutta e verdura ben lavate e periodicamente delle proteine di origine animale, come uova o larve, in percentuale comunque molto bassa.

Salvato cucciolo di tasso, affamato e disidratato

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Era molto piccolo, indifeso, affamato e disidratato e, ovviamente, senza la sua mamma: i Volontari della Protezione Animali, sono arrivati giusto in tempo per salvare un cucciolo di tasso a San Genasio, sulle colline di Vado Ligure, come riporta anche il sito savonanews. Nonostante siano subito scattate le ricerche per tentare di ritrovare l’esemplare adulto di riferimento, nessuno sembra essere giunto a nulla, anche se nello stesso giorno è stata aiutata anche una femmina moribonda a Calce Ligure. La grande distanza, però, fa ritenere difficile la possibilità che si tratti della stessa madre del tasso. Senza troppa originalità, è stato chiamato Torquato, come il noto letterato del XVI secolo e adesso sembra che sia, finalmente, fuori pericolo.

Orso Dino, l’inseguimento infinito

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Dotato di grande abilità e altrettanta fame, l’Orso Dino continua a beffare i controlli, nonostante sia braccato ormai da settimane. Si presenta sul luogo dove agguanta la prede, la uccide, sparisce e lascia tutti con un palmo di naso. L’inseguimeno è ormai da film ma, nonostante l’impegno congiunto di agenti e volontari, l’animale riesce a nascondersi e a far perdere le proprie tracce ogni volta. Nei giorni scorsi, ha seminato di nuovo il panico riprendendo a vagare per i monti dell’altopiano di Asiago e tornando a straziare il bestiame presente nell’area. Nello specifico si è nutrito due asine gravide, nella località Bocchetta di Conco a Vicenza.

Il canile di Lugo di Ravenna

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Oggi iniziamo un viaggio attraverso le strutture comprensoriali che si occupano di gestione e tutela di animali, i così detti canili municipali: il primo che andiamo a conoscere è il canile di Lugo, cittadina in provincia di Ravenna. La gestione della struttura è afffidata ad un’Associazione di Volontariato, senza scopo di lucro, costituita ufficialmente nel 1992 e iscritta all’Albo Regionale delle Associazioni di Volontariato, nella sezione Impegno Civile.

Come si legge sul sito dell’associazione, i volontari che ne fanno parte sono impegnati di campo zoofilo nella lotta contro il randagismo e si prodigano per sviluppare un corretto rapporto uomo-animale, portando avanti come primo obiettivo la gestione del Canile Comprensoriale di Bizzuno, in base ad una convenzione, rinnovata recentemente dopo 10 anni di collaborazione, stipulata con Te.Am. spa.

Il territorio servito comprende i Comuni di Lugo, Alfonsine, Bagnacavallo, Bagnara, Conselice, Cotignola, Fusignano, Massa Lombarda, S. Agata: oltre ad alcuni dipendenti della struttura, grandissimo lavoro è svolto dai volontari che ogni giorno si dedicano agli ospiti del canile, curandoli, giocando con loro e accudendoli con moltissimo amore. La struttura si occupa anche di eseguire il servizio di accalappia cani sul territorio 24 ore su 24, per cani vaganti, smarriti o feriti.