L’epilessia idiopatica del cane

L’epilessia nel cane è una forma morbosa piuttosto frequente e grave che deve essere curata con costanza e serietà sotto strettissimo controllo medico veterinario. Durante un attacco di epilessia il cane cade improvvisamente a terra senza conoscenza, in piena sindrome nervosa cerebrale caratterizzata da frequenti crisi convulsive o da altre manifestazioni critiche motorie , psichiche, neurovegetative. L’attacco epilettico è di solito preceduto da un periodo preliminare di comportamento anormale.

I segni clinici che annunciano l’attacco si manifestano con irrequietezza, nervosismo, guaiti, salivazione, atteggiamenti di marcata ansia o di paura con lo sguardo fisso. La durata di tale periodo preliminare è variabile e a volte puo’ passare inosservata: al termine si manifesta l’attacco che puo’ durare da alcuni secondi a qualche minuto. I segni clinici che si evidenziano durante l’attacco possono essere divisi in quattro gruppi:

1) Segni motori: caratterizzati da contrazioni della muscolatura ed irrigidimento, cui seguono contrazioni brevi e piuttosto brusche.

2) Disturbi della coscienza: i cani appaiono privi di coscienza durante l’attacco, non si ha nessuna reazione agli stimoli esterni. Le palpebre sono spalancate le pupille in midriasi , manca il riflesso pupillare alla luce e il riflesso corneale è molto attenuato.

3) Azioni involontarie: si ha abbondante salivazione, perdita di feci e di urine.

4) Cambiamenti del comportamento: prima di un attacco si hanno segni di apprensione , irrequietezza, movimenti di masticazione a vuoto.

L’avvelenamento da farmaci negli animali domestici

Una storia che ci arriva da oltreoceano e che invita alla riflessione, in quanto caso emblematico di tanti episodi simili che capitano a tanti proprietari di animali domestici di tutto il mondo. John D’Amato rientrò un po’ prima dal lavoro un giorno e trovò un flacone di ibuprofene vuoto riverso sul pavimento del soggiorno. Il suo cucciolo giaceva a terra in cattive condizioni: aveva ingerito i farmaci che l’uomo aveva lasciato accidentalmente sul tavolino basso del soggiorno, inghiottendo decine di pillole.

Il cane, un alano di 38 kg, è stato immediatamente trasportato in una clinica veterinaria vicino casa, dove lo staff sanitario gli ha fatto rigurgitare immediatamente i farmaci ingeriti, iniziando un trattamento con fluidi IV.
Pochi minuti di più al lavoro o una fila più lunga nel traffico sarebbero costate la vita al cane.
L’ingestione di farmaci da banco formulati per gli esseri umani sono di gran lunga la causa più frequente di intossicazioni degli animali da compagnia negli States.

Luntik, il gatto nato con quattro orecchie

Il delizioso gattino che vedete nella foto si chiama Luntik, ha solo tre mesi ed è nato a Vladivostok una città che si trova nell’est della Russia. Forse il piccolo Luntik non sarebbe balzato agli onori delle cronache mondiali se non fosse nato con una curiosa anomalia: possiede quattro orecchie: due grandi come ogni gatto, e due più piccole posizionate proprio sotto a quelle principali.

Le orecchie in più del piccolo Luntik non sono funzionali, in quanto non contengono canali uditivi. Questo delizioso gattino, che nel resto del corpo è perfettamente uguale ad ogni altro gatto, è già stato soprannominato “Jedi Cat”, proprio per la sua somiglianza con lo jedi di Guerre Stellari.

Luglio-agosto: in aumento gli abbandoni di animali esotici e domestici

E’ una triste verità, eppure non sempre gli animali vengono acquistati dai proprietari perchè hanno voglia di dedicare loro cure e amore.  Ci sono casi in cui servono soltanto per ostentare ricchezza, per potersi vantare con gli amici di possedere un esemplare raro e alla moda o per provare l’emozione di non dover badare soltanto ad un “classico” cane o ad un “semplice” gatto. In questo modo, negli ultimi anni, si sono moltiplicate le creature esotiche presenti nelle case degli italiani, con il risultati che con il periodo estivo tra abbandoni e fughe, ormai le cifre allarmanti non riguardano più soltanto gli amici a quattro zampe, ma specie di ogni tipo e grandezza.

Ferragosto: tristi dati relativi agli animali

Quello appena trascorso è stato purtroppo un ferragosto dai tristi risvolti, almeo per i nostri amici a quattro zampe: dai dati raccolti in questi giorni dall’Aidaa (Associazione italiana Animali e ambiente) si registra una forte scarsità di spiagge pubbliche e stabilimenti balneari aperti ai bagnanti con i cani, poco più di cento in tutta Italia. Sono aumento invece le segnalazioni relative a cani rinvenuti morti ai bordi delle strade e le richieste di informazioni per soccorrere animali feriti, come dettato dal nuovo codice della Strada.

Insomma pare proprio che i comuni non vogliano saperne di aprire le spiagge ai cani: quelli che hanno aderito alla proposta del ministero e dell’Anci, di riservare una spiaggia libera attrezzata ai padroni con i loro cani, sono stati solamente 6 sui 636 marittimi. Veramente pochini se si pensa alla grande estensione del litorale nella nostra penisola. Anche gli stabilimenti balneari che garantiscono l’entrata dei bagnanti con i cani sono veramente pochini. In tutto 107: la palma d’oro va alle spiagge di Romagna, Toscana, Liguria e Friuli Venezia Giulia.

Gli investimenti di animali randagi o abbandonati sono purtroppo in aumento: da inizio agosto complessivamente vi sono state 314 segnalazioni, di queste 78 dalla Puglia, 61 dalla Sardegna e 43 dalla Campania. Le isole ed il sud si confermano anche per questa estate 2010 i territori con il maggiori numero di abbandoni e randagismi.

I gatti sudano?

Quando la giornata è calda ed umida, ce ne accorgiamo sin dalle prime ore del mattino: è sufficiente raggiungere a piedi la nostra auto per ritrovarci già leggermente sudati, per non parlare di quando siamo coinvolti in attività più intense: il bagno di sudore è assicurato. Se è certo che gli umani sudano, che dire dei nostri animali domestici? I gatti, ad esempio, sudano?

Anche se la sudorazione può arrecarci disagio, in realtà è un metodo efficace del nostro corpo per regolare la temperatura interna. Le ghiandole sudoripare aiutano a regolare la temperatura corporea espellendo l’umidità calda attraverso la superficie della pelle (con il sudore), e provocando il raffreddamento dell’organismo. Poiché le ghiandole sudoripare sono situate su tutto il corpo umano, il raffreddamento avviene su una superficie di grandi dimensioni, per aiutare l’intero corpo a mantenersi fresco.
E i gatti come raffreddano i loro corpi?

Le vaccinazioni del furetto

Se avete deciso di adottare un furetto dovete sapere che è necessario fargli alcune vaccinazioni indispensabili per la sua salute; vediamo quali sono.

Cimurro. Il furetto deve essere vaccinato contro il cimurro; la profilassi si esegue facendo un primo ciclo di vaccini: uno a sei settimane, uno dopo un mese dal primo, e il terzo dopo un altro mese. A partire dal terzo vaccino bisognerà farne uno all’anno per sempre.

Rabbia. La rabbia è una malattia mortale per il furetto, ma dato che ormai sono anni che non si verificano casi in Italia, è inutile vaccinarlo in quanto lo stressereste inutilmente; il vaccino contro la rabbia è invece obbligatorio se il furetto deve viaggiare all’estero o andare in regioni come la Sardegna dove questa vaccinazione è richiesta.

Chiedere l’elemosina con animali al seguito: purtroppo è boom

L’accattonaggio con gli animali è una verità scottante, presente da molto tempo ed in qualsiasi stagione dell’anno; tuttavia è d’estate che il problema si fa sentire maggiormente e, quindi, va affrontato con la massima urgenza per tentare di fermare quello che rappresenta in tutto e per tutto una forma di maltrattamento e una mancanza di rispetto per la dignità animale. Sono i cani a soffrire quasi sempre di tale situazione, secondo quanto denuncia Aidaa.

Dog Coat, ultima novità di Barbour

Dal prossimo Autunno inverno un capo comodo ed elegante entrerà a fare parte del guardaroba dei nostri amici a quattro zampe: si tratta del Dog Coat, una vera chicca presentata dalla casa di moda inglese Barbour. Il dog coat è una mantella per cani, ispirata al modello per uomini e donne da anni presente sul mercato, prodotto di punta dell’azienda: la mantella canina potrà proteggere il nostro amico durante le passeggiate invernali, quando il freddo è più pungente e in primi acquazzoni iniziano a farsi sentire.

Il dog coat infatti ripropone gli stessi tessuti e gli stessi dettagli costruttivi del capo storico originale: l’esterno è composto da un cotone oleato pesante, realizzato utilizzando un cotone egiziano, reso impermeabile attraverso un processo di immersione nella cera liquida. L’interno invece è morbido e caldo, proprio come piace ai nostri piccoli amici.

Le cuciture sono tutte doppie e garantiscono una perfetta impermeabilità, mentre il colletto è in velluto marrone con il sottopancia regolabile sui due lati per permettere una perfetta aderenza al corpo. Attraverso la vendita di questo prodotto, la  W.P.Lavori in corso e Barbour sosterranno il progetto Amoglianimali, una associazione no-profit che da anni combatte l’abbandono estivo degli animali.

Problemi di flatulenza nel gatto

Sebbene la produzione di gas sia una parte naturale del processo digestivo, alcuni animali ne producono più di altri e certamente non è molto piacevole, soprattutto se viviamo in un appartamento o se ci sono ospiti nei paraggi del gatto o del cane.

Per evitare il diffondersi di odori gradevoli, quando la flatulenza diventa eccessiva, bisogna risalire alle cause che la scatenano e cercare di arginare non l’espulsione di gas all’esterno, quanto piuttosto la formazione di gas all’interno dell’organismo del nostro amico a quattro zampe. Abbiamo già parlato di rimedi naturali alle erbe per arginare il disturbo negli animali domestici. Oggi ci occupiamo nello specifico di cosa fare quando la flatulenza colpisce il gatto.

Hotel di lusso per gatti: il Longcroft luxury Cat Hotel

Sognavate un hotel di lusso interamente dedicato ai gatti? Bene, il vostro sogno è diventato realtà perché è nato il Longcroft Cat Hotel a Welwyn Garden City nello Hertfordshire, un resort che contiene tutte le comodità di cui il vostro felino può desiderare.

Qualche esempio? Basti pensare ai sofisticatissimi menù che prevedono tutte le leccornie amate dai gatti: dal salmone ai gamberi al vapore, passando per il pesce bianco, ovviamente servire su piatti in porcellana e non certo su normali ciotole di plastica; inoltre, mentre il micio gusterà le leccornie, potrà godere di un sottofondo musicale jazz e classico.

La curiosa storia del pitone che controllava la droga

No, non è una favola: del resto non fa sognare e immaginare storie mitiche e leggendarie. E’ la cruda realtà di come l’uomo, quotidianamente, trovi il modo di sfruttare creature seppure pericolose ma pur sempre indifese, per i propri indegni scopi. Questa volta più che un amico a quattro zampe, protagonista del racconto, purtroppo verissimo, è un pitone albino che piuttosto che strisciare nei terreni all’aria aperta, alla ricerca di una preda, era costretto a fare da guardiano alla droga. Originario della Guinea, il rettile, non si trovava neppure a suo agio con le nostre temperature, ma era cosretto a soffrire, anche perchè i suoi proprietari, dato il grande valore economico, non l’avrebbero mai lasciato scappare.

Cosa fare per soccorrere un animale ferito o vagante

Proprio in occasione del ponte di Ferragosto è molto frequente imbattersi in animali vaganti, feriti o abbandonati; una delle novità introdotte dal nuovo codice della strada è l’obbligo di soccorso per gli animali. Ecco quindi come comportarsi nel caso in cui troviate un animale ferito o in difficoltà

Nel caso di cani e gatti feriti

Se trovate un cane o un gatto ferito dovete cercare di avvicinarlo con molta cautela e calma e chiamare il Servizio Veterinario della Asl di competenza territoriale che dovrà intervenire anche di notte e durante i giorni festivi

Animali domestici e selvatici in difficoltà  

Se gli animali domestici non sono feriti ma in una situazione difficile come ad esempio, sono rimasti bloccati sopra al tetto oppure in cima ad un albero, dovete chiamare i Vigili del Fuoco al numero 115; la stessa procedura è efficace anche se ad essere in difficoltà è un animale selvatico.

Alimentazione cani: come calcolare le dosi per la pappa

I proprietari di cani lo sanno bene: l’alimentazione ed il corretto dosaggio della pappa sono una delle preoccupazioni maggiori per quel che attiene il benessere del nostro amico a quattro zampe. Quante volte al giorno deve mangiare? Quali sono le dosi consigliate? Con questa mini guida cercheremo di dare una risposta ai maggiori dubbi che possono assalire i neo proprietari.

I pasti andranno calibrati a seconda dell’età del cane: più frequenti dallo svezzamento fino ai due mesi, meno frequenti nell’età adulta. Per quel che attiene i cuccioli in linea generale si deve tener conto dei seguenti canoni pappa:

1) dallo svezzamento fino a due mese: quattro pasti al giorno
2) dai tre mesi fino a quattro mesi: tre pasti al giorno
3) dai cinque mesi fino ad un anno: due pasti al giorno

Oltre l’anno sarebbe consigliabile un solo pasto al giorno oppure due pasti ma leggeri: il veterinario saprà comunque consigliare la giusta dose in relazione al cane ed al tipo di attività fisica che compie. E’ consigliabile che tra un pasto e l’altro trascorrano circa otto ore, per consentire una più completa digestione: una regola suggerisce di considerare un pasto come importante e principale mentre l’altro più leggero tanto per evitare l’insorgere dello stimolo della fame.