Il tuo gatto è come un figlio? Scoprilo con un test

Noi amanti di quattrozampe felini ci riferiamo quasi sempre al nostro gatto come a un membro della famiglia. Finché questo non lede i suoi interessi, e ci limitiamo a definirci il suo papà e la sua mamma, ben venga, tutto quello che può succedere, in fondo, è che qualcuno ci prenda per matti. Occhio però a non antropomorfizzare troppo il micio, con vestitini, culle e passeggini, non ne sarebbe affatto contento.
I gatti che sono amati e apprezzati come un bambino, non c’è che dire, sono nella maggior parte dei casi gatti davvero fortunati. Pensate a quelli che ereditano grosse cifre, a discapito degli eredi a due zampe!

Un gatto di strada riesce a sopravvivere e a cavarsela e certamente gode della libertà, ma manca di coccole, cibo sempre disponibile e ghiotto, di una casa accogliente quando fuori fa troppo freddo, è esposto ai pericoli delle auto, dei cani randagi e spesso anche ad atti crudeli di persone che odiano e seviziano gli animali.

In casa, come dicevamo, viene invece spesso trattato come un bambino. Per sapere se siete caduti nella tentazione di fare del vostro micio una sorta di figlio a quattro zampe, contate quante di queste cose fate abitualmente e lo saprete!

Dona mezzo milione di euro ad un canile

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canileLa svizzera Sigrid Gelato-Frene ha devoluto in beneficenza 500mila euro per la costruzione di un parco canile nel Comune di Fermo, lo stesso comune marchigiano però temporeggia, vorrà mica impiegare il tesoretto donato per altri servizi?

Il luogo per la costruzione del parco canile è stato scelto dalla benefattrice, baciato dal sole durante tutta la giornata lo spazio per 200 cani randagi sorgerebbe tra i Comuni di Fermo e Monterubbiano.

Cani e gatti che hanno paura di luoghi e situazioni particolari

Qualcuno crede a storie di fantasmi e curiose presenze, altre persone negano assolutamene che possano verificarsi degli eventi di tal genere, in ogni caso è vero che alcuni edifici o luoghi più in generale, sono in grado di conservare delle energie, positive o negative, legate a chi è vissuto in precedenza in tale tratto di mondo. Non sempre l’uomo è in grado di sentire tali vibrazioni, ma gli animali si, visto che sono estremamente sensibili. Lo stesso vale per determinati eventi trascorsi da molto tempo. Non è raro, quindi, notare che magari un amico a quattro zampe faccia fatica a restare tranquillo in situazioni non sospette o si mostra sempre sulla difensiva. Ovviamente non è il caso di immaginare un fatto del genere, ogni volta che il proprio cane o gatto appare strano, però è una eventualità tutt’altro che rara. I casi avvenuti in passato in tal senso, sono parecchi e confermano, ancora una volta, quanto gli animali abbiano una sorta di marcia in più da tale punto di vista, rispetto a noi che raramente ci accorgiamo di attimi cosiddetti “paranormali” intorno a noi.E’ più facile che ci lasciamo solo suggestionare, dopo un racconto da brivido.

Gatti, cosa fare in caso di incendio

Durante i mesi invernali, per via di caminetti, stufe, illuminazioni delle festività e candele accese, è più alto il rischio di incendi in casa.
A differenza di noi umani, il gatto rimasto intrappolato da solo in un edificio devastato dal fuoco, non può chiedere aiuto e, se gli accessi all’esterno sono chiusi, purtroppo nemmeno riuscire a fuggire e a mettersi in salvo.

La speranza, in questi casi, se l’incendio avviene durante la vostra assenza, è che i vicini allertino prontamente i vigili del fuoco e vi avvisino dell’emergenza e a quel punto spetterà a voi correre sul posto e comunicare ai pompieri che in casa c’è un animale.
Durante un incendio, i gatti sono sensibili agli stessi fattori di rischio, potenzialmente fatali, delle persone. I principali pericoli sono il monossido di carbonio, l’inalazione di fumo e le ustioni.

Il monossido di carbonio si accumula nei polmoni e da qui, legato all’emoglobina che normalmente trasporta ossigeno, entra nel flusso sanguigno. I segnali di avvelenamento da CO comprendono letargia, debolezza e collasso. Se rimossi dall’ambiente inquinato e trattati con ossigeno, molti animali si riprenderanno. Non c’è modo di eliminare il monossido di carbonio dal sangue, bisogna aspettare che venga metabolizzato.

Led luminosi per il collare di Fido

Quando si esce la sera per portare a passeggio Fido, è importante proteggerlo dalle autovetture e segnalare adeguatamente la sua presenza. A tale proposito si trovano in commercio numerosi led luminosi, alcuni da appendere al collare, altri sotto forma di vero e proprio collare luminoso, che permettono a tutti di riconoscere Fido.

Il pendente funziona a batteria, vi sono diversi colori tra i quali scegliere ed i prezzi sono generalmente contenuti: il collare invece ha un raggio luminoso potente, visibile fino a trecento metri, in nylon resistente e impermeabile. La luce è contenuta all’interno di una banda riflettente rinforzata che funziona a batterie.

Ago il Re dei tartufi

Lagotto Romagnolo

Siamo entranti nella stagione dai colori arancioni, l’autunno, come ogni anno i tartufai si preparano

La Collina dei Conigli, il primo centro di recupero per gli animali da laboratorio

Finalmente anche gli animali impiegati negli esperimenti da laboratorio possono essere curati e salvati da morte certa grazie alla Collina dei Conigli, un’Associazione Onlus con sede a Monza che si occupa del recupero degli animali da laboratorio. Ecco l’obiettivo del centro spiegato dallo stesso Presidente Stefano Martinelli:

Assistiamo circa 100 conigli, 80 ratti e 40 cavie. Li recuperiamo dai laboratori delle case farmaceutiche e veterinarie, dalle università e dai centri di ricerca privati, che per legge possono cedere a strutture apposite gli animali in buone condizioni al termine delle sperimentazioni. Noi crediamo che, dopo aver dato un significativo contributo al benessere umano, questi animali abbiano il diritto di rifarsi una vita.

Considerati i traumi che hanno sofferto in laboratorio, questi animaletti non sono in grado di sopravvivere da soli e hanno bisogno di seguire delle terapie di recupero per poter acquistare confidenza con il mondo esterno e con gli esemplari della stessa specie, in quanto, spesso vengono chiusi nelle gabbie del laboratorio fin da piccoli e non hanno contatti con niente e nessuno.

Floriterapia australiana per gli animali: ecco le essenze principali

Sono sempre di più i possessori di amici a quattro zampe che scelgono rimedi naturali per farli stare meglio; una alternativa che, non di rado, preferiscono pure le persone, trovando conforto e benessere e riuscendo ad affrontare meglio le difficoltà della vita. Per ogni sintomo o disturbo, infatti, le essenze floreali, in particolare quelle australiane, riescono ad agire e a migliorare lo stato del proprio cane o gatto, ad esempio. E’ chiaro che ciò non può sostituire le cure ufficiali e neppure eventuali problemi comportamentali che vanno seguiti dai professinisti, ma non sono rare le volte che per qualche leggero disagio si possa migliorare la condizione del proprio cucciolo, in attesa che superi magari le sue paure.

Un sotto ciotola colorato

Quando i nostri piccoli amici a quattro zampe mangiano, è importante che la ciotola sia posizionata in un luogo asciutto e famigliare: per proteggere il pavimento dagli schizzi di cibo o di acqua meglio mettere un sotto ciotola.

Il sotto ciotola è meglio che sia in materiale antiscivolo in modo da trattenere la ciotola ed evitare che questa scivoli: scegliete un modello colorato e simpatico, magari con gli stessi colori della cucina o in contrasto con la ciotola stessa.

Gli oggetti più pericolosi per cani e gatti

Quali sono gli oggetti di uso più o meno comune che rappresentano un pericolo per i nostri animali domestici? La lista dei rischi presenti nelle nostre case per Fido e Micio è lunghissima, tuttavia alcuni sono maggiori di altri e causano molti incidenti anche gravi ai nostri piccoli amici di zampa.

Gli esperti hanno stilato una classifica con gli oggetti più pericolosi per cani e gatti. Vediamoli:

  • I trituratori di carta per distruggere i documenti, con l’interruttore on/off ben in vista a portata di zampa di gatto. I gatti si infilano dappertutto e spesso vanno a curiosare dove non devono e restano impigliati con il pelo o la zampetta nel tritacarte. Il motore caldo li attira. Spesso è la lingua a restare impigliata. Meglio dunque tenerli ben chiusi in un cassetto.
  • Soluzioni antigelo, presenti in molte case o in garage, sono tossiche tanto da uccidere l’animale anche in piccole dosi ingerite.
  • Le porte, perché la coda, la zampa può essere schiacciata quando la si chiude in fretta e perché l’animale può fuggire quando resta inavvertitamente aperta e smarrirsi o peggio finire investito da un’automobile in strada.

I felini odiano l’acqua? A quanto pare questi leoncini no…

Cucciolo di Leone che nuotaL’animale in foto non è una Lontra, ma un cucciolo di leone.

Abbiamo visto come fare il bagno al gatto, che con il leone condivide la famiglia dei felini che per antonomasia è intollerante per l’acqua.  In realtà una credenza popolare visto che moltissimi gatti giocano con l’acqua e non hanno problemi a nuotare, a dimostrare questa teoria di aiutano quattro leoncini.

I quattro leoncini sono nati ad Agosto nel National Zoo di Washington DC sono tre femmine ed un maschio e per l’amore della loro mamma hanno imparato a nuotare.

Roma: aumentano le adozioni di cani e gatti

Buone notizie per tutti gli amanti degli animali: per la prima volta, le quattro strutture dedicate agli animali del Comune di Roma hanno registrato più adozioni che abbandoni. Vediamo i numeri; tra agosto e settembre sono stati 355, tra cani e gatti, gli animali abbandonati che sono stati accolti nelle strutture, ma sono stati ben 417 i pets che sono stati adottati, sia cuccioli che adulti.

Quello registrato dalle strutture municipali del Comune di Roma è un dato estremamente positivo, soprattutto considerando che in estate veniva registrati fino a quattro animali abbandonati al giorno.

La scelta delle vaccinazioni per gli amici a quattro zampe

Sarebbe auspicabile che tutti i veterinari imparassero ad incoraggiare le persone a prendere delle decisioni importanti in merito alle vaccinazioni. Non è il caso, infatti, come è avvenuto negli scorsi anni, di creare una sorta di regola generale che dia al padrone piena libertà di scelta e, soprattutto, che sia difficilmente adattabile a tutte le specie di animali domestici. Ognuno di questi programmi, comunque, è ovvio, deve prendere in considerazione la massima copertura per le malattie potenzialmente mortali ed endemiche della zona in cui si trova il pet.