La notizia è di quelle impressionanti: è stata costituita una joint venture cinese-coreana con l’obiettivo di avviare dal 2016 il più grande stabilimento al mondo per la clonazione di cani (con funzione antiesplosivo e antidroga, di soccorso e polizia), ma anche di bestiame, vitelli, fino al sogno di realizzare un panda gigante. Il motivo dichiarato è di salvare in questo modo dall’estinzione alcune specie a rischio. Mentre fortunatamente l’Unione europea si muove in direzione opposta, impensierisce non poco questo smisurato quanto sregolato accanimento sugli animali biotecnologico-affaristica della Cina.