Gatti e vita d’appartamento, pro e contro

Un gatto che vive esclusivamente tra le mura domestiche gode sicuramente di molti privilegi: è meno esposto alle malattie contagiose e ai virus perché non entra in contatto con carogne ed esemplari randagi; alle intossicazioni alimentari perché non accede ai cassonetti ed ai cumuli d’immondizia; non rischia di continuo di morire investito da un’automobile o di essere aggredito da persone senza scrupoli che a volte si accaniscono sui gatti per il semplice e macabro gusto di torturarli o per alimentare il mercato illegale del sangue.

D’altra parte, soprattutto se lo spazio in casa è limitato, il gatto domestico soffre della mancanza di libertà e della carenza di privacy.

Prima di prendere un gatto che non avrà la possibilità di uscire in giardino o in strada, come avviene oggi per molti mici d’appartamento che vivono nelle grandi città,  è bene dunque considerare se c’è abbastanza posto per garantirgli un cantuccio in cui dormire, uno in cui bere e mangiare lontano da rumori ed uno in cui fare i suoi bisognini indisturbato.

Gatti, sintomi di malattie in risposta allo stress

I gatti reagiscono allo stress provocato da cambiamenti radicali nel loro ambiente di vita, mostrando sintomi tipici dei gatti malati: vomito, inappetenza, defecazioni al di fuori della lettiera. E’ quanto afferma un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori della Ohio State University.

Il team di veterinari ha documentato il comportamento ed i sintomi sviluppati sia da gatti sani che da gatti affetti da cistite interstiziale felina, una malattia cronica caratterizzata da disturbi ricorrenti, dolore alla vescica e che spesso porta l’animale ad un bisogno urgente e frequente di urinare.

Quando i gatti sani venivano sottoposti a fattori di stress, come ad esempio un cambiamento negli orari di alimentazione, in risposta mostravano gli stessi sintomi dei gatti malati cronici.

Come fare un massaggio al gatto

Il tuo gatto ti sembra teso e rigido? Forse anche un po’ scontroso? In questi casi, un massaggio può essere di grande aiuto. Se eseguito correttamente, infatti, permette al micio di liberarsi dallo stress e dall’energia negativa repressa, rendendo il nostro amico a quattro zampe più calmo e pacifico.

Inoltre, il contatto ottenuto con la stimolazione muscolare è dimostrato rafforzi il legame uomo animale, e tavolta contribuisca addirittura ad instaurarlo qualora non si sia ancora creato un certo feeling. Per i gatti che fanno una vita sedentaria e per quelli anziani, nonché per quelli giovani ed attivi, si può intervenire con un tocco delicato che è di conforto al micio, lo tranquillizza e rassicura.

Ovviamente bisogna essere consapevoli che il massaggio a casa è diverso dal massaggio fatto da un massaggiatore professionale certificato. Mani esperte sono in grado di fornire un trattamento più completo, che comprende una varietà di tecniche.

Amici a quattro zampe che hanno paura dei fuochi d’artificio

Questa sera saluteremo per sempre il 2010 e per noi sarà un momento piuttosto divertente, da festeggiare in famiglia, con amici o in giro. Lo stesso tipo di allegria, però, non contagerà la stragrande maggioranza degli amici a quattro zampe che, ogni volta, a fine anno, hanno una gran paura da tenere a bada. La grande sensibilità che li caratterizza, la capacità di sentire prima e più forte i suoni e le vibrazioni e, soprattutto, l’incapacità di rendersi conto di ciò che sta succedendo intorno, sono in grado di trasferire ansia e terrore per noi ingiustificato. A creare i maggiori problemi, ovviamente sono i cosiddetti “botti” di fine anno e i fuochi d’artificio che, certamente, questa sera abbonderanno non appena scatterà la mezzanotte. Tutti allora sotto il letto o protetti da qualche sedia a tremare in un angolo, in attesa che il “pericolo” si allontani. E’ chiaro che sarebbe meglio non allontanarsi dal cucciolo impaurito, ma non coccolatelo troppo in quei momenti, altrimenti percepirà come giusto il comportamento di terrorizzarsi di fronte a eventi di tal genere.

I gatti e l’ansia

Quando si guarda un gatto, lo si accarezza e si ascolta il vibrare delle sue fusa, ci si sente rilassati e in pace con se stessi, immaginando che questo amico a quattro zampe sia lo specchio della calma. In effetti, non è proprio così e, nonostante l’aspetto forte e distaccato, anche i mici hanno i loro problemi interiori. L’ansia è al primo posto, purtroppo però non sono rari i casi, addirittura, di depressione o apatia. Per questo motivo, molto più che per i cani è necessario osservare l’atteggiamento del proprio animale e, senza cadere in inutili paranoie, verificare il perchè di eventuali cambiamenti comportamentali.

Gli amici a quattro zampe e lo stress

Non sono soltanto gli esseri umani a soffrire per lo stress quotidiano e a cercare relax e pace, al termine di una dura giornata lavorativa. Per altri motivi e per differenti modi di vedere la propria esistenza, infatti, pure gli animali sono molto sensibili ai cambiamenti repentini, agli imprevisti e alle situazione che percepiscono come minacciose e questo può, a lungo andare, causare dei problemi alla salute o dei disagi comportamentali, apparentemente ingiustificati. Ci sono momenti in cui, poi, questo stato d’animo è causato dalla paura e perciò, esiste una connessione diretta tra gli ormoni della “lotta o fuga” prodotti dalle ghiandole surrenali.  Queste ultime si trovano sopra i reni e portano il cuore a pompare una maggiore quantità di  sangue ai muscoli. Il battito cardiaco aumenta e si moltiplica lo stato di allerta. Se le ghiandole surrenali lavorano costantemente in questo modo, smettono di funzionare bene e il pet diventa incapace di reagire a situazioni che lo angosciano. Per questo è possibile notare che un animale che prima era scattante e grintoso, improvvisamente appare confuso ed ansioso.

Animali da esibizione: come supportarli

Gli animali si sa, sono dotati di grande sensibilità, probabilmente anche più degli uomini e per questo motivo, quelli che si esibiscono davanti ad un pubblico, sono sottoposti a pressioni particolari. Se a queste si aggiungono anche i duri allenamenti e le aspettative dei padroni, percepite benissimo, è chiaro che lo stress emotivo è dietro la porta. La preparazione del resto, è sempre molto impegnativa, così come l’addestramento e le prove e per gli amici a quattro zampe, è importante mantenersi in salute per poter concentrarsi al massimo e mostrarsi svegli quando devono eseguire dei comandi. Ancora, non sempre può risultare facile, essere costretti a ripetere sempre la stessa sequenza finchè non riesce a perfezione e facilmente possono insorgere noia e disinteresse ed il conseguente rimprovero da parte di colui che sta preparando il pet all’evento. Come avviene per le persone, pure un cane ad esempio, mostra eccitazione prima della manifestazione e quando arriva in pista, uno stato mentale non perfettamente stabile può causare dei problemi di concentrazione.

I cani, in Iraq, sono malati di stress

I cani in Iraq sono stressati, sofferenti e angosciati. Del resto non è impossibile da prevedere una cosa del genere, visto che la guerra non può mai portarsi dietro nulla di buono. Non soltanto i soldati al fronte, quindi, vivono una situazione estrema o al limite, ma anche “l’amico più fedele”, lo accompagna in questa “discesa nell’inferno” e studi recenti hanno confermato che l’esperienza traumatica dei conflitti, può davvero trasformarli se non per sempre, almeno per lungo tempo. Quelli che arrivano negli Stati Uniti dopo la vita tra una sparatoria e l’altra, quindi, mostrano strani comportamenti che denotano un vissuto fatto di disagi e stenti e questo non è giusto per una creatura indifesa e sempre pronta a schierarsi dalla parte degli esseri umani.

Cani come i padroni: obesi e stressati

cane

Si dice spesso che un animale domestico, ancora di più un cane, somigli al padrone ed in parte è vero quanto buffo, vedere un pet magro accanto ad una donna al limite dell’anoressia e uno dall’aria insolente, portato al giunzaglio da un antipatico personaggio. Ovviamente, non è sempre così, ma pare che il noto clichè sia diventato reale più che mai e gli amici a quattro zampe sono sempre più stressati e obesi, proprio come gli esseri umani distrutti da traffico, lavoro e soldi che non bastano. Uno specchio, insomma, che riflette i problemi di una società: anche questo è segno di grande sensibilità, del resto.

L’iguana reagisce ai disastri ambientali

iguana

Disastri ambientali e calamità naturali, spaventano l’uomo ed anche gli animali, solo che questi ultimi mettono in atto delle strategie che permettono loro di reagire ad un evento improvviso e questo, indipendentemente dalla loro possenza fisica o dalla spiccata intelligenza. Un nuovo studio, a questo proposito, evidenzia come la fauna selvatica risponde allo stress traumatico che queste situazioni provocano; ricerca che è stata poi pubblicata all’interno della rivista scientifica Proceedings. In particolare, sono stati messe sotto osservazione le creature marine e le iguane e i risultati sono stati sorprendenti, quanto inaspettati.