Pescara: attivo lo sportello contro i maltrattamenti

Il 18 giugno scorso è stato inaugurato a Pescara lo sportello contro il maltrattamento sugli animali: creato e voluto dall’Associazione Codici, per la tutela dei consumatori. Si tratta del primo sportello presente nella regione Abruzzo, per la tutela legale contro gli abusi ed i maltrattamenti sugli animali. Domenico Pettinari segretario dell’associazione Codici ha affermato:

In Israele un cane è stato condannato alla lapidazione

Hadrei Haderim, che si occupa nel suo sito web di ebrei ultraortodossi, ha scatenato l’inferno dopo aver pubblicato una notizia secondo cui una corte rabbinica ha condannato un cane randagio alla lapidazione, per una colpa ritenuta terribile: è la reincarnazione di un avvocato, laico e impenitente che oltre venti anni fa offese i giudici del rabbinato.

Tutela degli animali: la task force del ministero della salute compie un anno

Non tutti lo sanno, ma presso il Ministero della Salute è attiva una vera e propria Task Force per combattere contro ogni forma di maltrattamento nei confronti degli animali. In questi giorni il gruppo di lavoro costituito da 10 esperti veterinari e personale amministrativo, ha compiuto un anno: è stata l’occasione per un primo bilancio delle attività realizzate in collaborazione con il nucleo dei Nas dei Carabinieri, le varie autorità competenti in materia, ma soprattutto le associazioni per la protezione dei diritti degli animali. Le leggi sulla tutela degli animali esistono, ma difficilmente vengono osservate.

La triste storia di Star

Star era una cagnolina di media taglia, che viveva a Birzebbuga sull’isola di Malta. La sua breve vita è stata caratterizzata da maltrattamenti e da atti di crudeltà compiute da un essere che di umano aveva ben poco: prima era stata colpita alla testa ed in varie parti del corpo con ben quaranta pallini, sparati da una pistola ad aria compressa. Ma c’è di più. L’uomo non si era limitato ad impallanarla ma le aveva legato le quattro zampee l’aveva sepolta viva, per aumentare il dolore già provocatole, trasfromandolo in una sofferenza ancora maggiore.

Lecco: arrestato impallinatore di gatti

Una buona notizia cari amici di Tutto Zampe: le forze dell’ordine hanno arrestato e denunciato per uccisione o danneggiamento di animali altrui un uomo di Lecco che da tempo cacciava dei poveri mici, impallinandoli con un fucile. In particolare l’uomo, trattasi un vicino di casa dei proprietari del gatto ferito, avrebbe ammesso ogni repsonsabilità, dichiarandosi infastidito dalle incursioni del micio nella sua proprietà.

In passato vi erano stati altri episodi simili di violenza in danno a gatti ma pare, almeno dalle prime indagini, che non siano riconducibili alla stessa persona: per ora l’uomo è denunciato unicamente per un episodio lesivo. Il gatto impallinato lo scorso 17 maggio, immediatamente soccorso dal personale veterinario, purtroppo dovrà convivere per tutto il resto della sua vita con un pallino di piombo, rimasto conficcato in un punto molto delicato e che pertanto non può essere estratto.

Infatti si teme che l’estrazione chirurgica possa provocare la morte del povero animale, già sofferente per quanto lui accaduto. L’ENPA di Oggiono paese in cui si è verificato il fatto, ha espresso grande soddisfazione per la cattura e l’identificazione dell’uomo.

Maltrattamenti: tipologie e leggi di riferimento

La parola maltrattamento ci porta subito a pensare ad animali abusati, picchiati o torturati: invece il concetto di maltrattamento animale è molto più ampio. Esistono tre tipi di leggi che regolamentano la protezione animale: nazionali, regionali e comunali. Le leggi nazionali sono valide su tutto il territorio italiano, ed in particolare sono la legge 281 del 1991 (Legge quadro in materia di animali d’affezione e prevenzione del randagismo) e la legge 189 del 2004 (Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali).

Dopo l’approvazione della 281 tutte le regioni italiane hanno fatto propria la normativa nazionale emettendo una loro legge regionale collegata. Infine, ci sono le leggi comunali: sono tanti i comuni italiani che in questi anni si sono dotati di un ordinamento completo sulla tutela animale. Per le città e i paesi che ancora non l’hanno emesso, la questione è un po’ più complessa perché occorrerà far riferimento alle singole ordinanze emesse dal sindaco.

La legge nazionale è molto generale ed afferma che è vietato abbandonare, picchiare, uccidere un animale o farlo vivere in
condizioni non etologicamente compatibili con le esigenze della sua specie: per tutte le specifiche situazioni occorre fare riferimento alle leggi regionali e comunali (regolamenti ed ordinanze).

Pesci, a Roma muoiono per asfissia sui banchi del mercato di Piazza Vittorio

Torniamo a parlare di maltrattamento ai danni degli animali. Ha stupito non poco nelle scorse settimane la vicenda dei pesci e delle tartarughine murate vive con un filo di acqua e di aria dentro ai portachiavi, ultima cruenta moda del mercato cinese, specializzato in gadgets improbabili e tanto bizzari quanto inutili.

Oggi rimaniamo in Italia per riportare dell’ennesima denuncia giunta al telefono amico, servizio messo a disposizione dall’AIDAA, l’Associazione italiana per la difesa degli animali e dell’ambiente, sempre in prima linea per raccogliere gli appelli e le segnalazioni degli amici dei tuttozampe.

Si tratta di numerose chiamate giunte per evidenziare la morte cruenta, per asfissia, cui vengono condannati i pesci sui banchi del mercato di Piazza Vittorio, ora in via Principe Amedeo ex caserma Sania, a Roma.

Gatti sventrati a Brescia

GattoC’è chi dedica parte del suo tempo a portare cibo ai gatti randagi, chi li porta con se a casa e chi li sventra. Sembra una storia inventata ed invece la notizia è partita dall’ENPA di Brescia nei giorni scorsi.

Maltrattamenti su cigno: arrestato un cittadino francese

A Ventimiglia, in provincia di Imperia, è accaduto un fatto strano e decisamente contrario al buon senso: un cittadino francese ha preso a sprangate un cigno che si trovava sull’erba lungo un fiume e, non soddisfatto della sua condotta, ha perfino distrutto le uova che stava covando. Fermato da un passante mentre stava per uccidere il povero animale, l’aggressore è andato in escandescenza.

Questa notizia di cronaca è un buono spunto per affrontare il delicato tema dei maltrattamenti sugli animali: nella previsione del codice penale infatti non vi è alcuna distinzione tra animali da compagnia ed animali selvatici. A norma dell’art. 544 ter del codice penale 1. Chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale ovvero lo sottopone a sevizie o a comportamenti o fatiche o a lavori insopportabili per le sue caratteristiche etologiche è punito con la reclusione da 3 mesi a 1 anno o con la multa da 3.000 a 15.000 euro.

2. La stessa pena si applica a chiunque somministra agli animali sostanze stupefacenti o vietate ovvero li sottopone a trattamenti che procurano un danno alla salute degli stessi. 3. La pena è aumentata della metà se dai fatti cui al primo comma deriva la morte dell’animale.

Maltrattamenti animali, Aidaa denuncia “In rete troppi giochi che istigano alla violenza contro cani e gatti”

Video che mandano in scena gente stupida che maltratta gli animali e che raccolgono migliaia di clic, la maggior parte indignati per fortuna, ma che fanno pur sempre il gioco di chi li carica, ne abbiamo visto, ahinoi, molti tristi esempi negli ultimi mesi.

Oggi l’associazione più impegnata per la difesa dei diritti degli animali in Italia, l’Aidaa, lancia un altro allarme, non meno sentito da noi di Tuttozampe: quello del proliferare di giochi, in rete, che istigano all’uso della violenza su cani e gatti, aumentando il fenomeno reale dei maltrattamenti per emulazione delle sevizie virtuali.

L’Aidaa spiega che ogni giorno all’associazione giungono dedicine di segnalazioni su giochi cruenti in cui le vittime sono proprio i nostri amici a quattro zampe.

I cavali sono gli animali più maltrattati

Aidaa sempre attenta ai maltrattamenti ai danni degli animali domestici e selvatici, questa volta conferma che sarebbero i cavalli a patire le sevizie maggiori e l’incuria da parte dei padroni, almeno negli ultimi tempi. Le cifre del resto parlano chiaro e sono agghiaccianti: almeno mille utilizzati per il lavoro non vengono bene accuditi, ma esistono poi oltre 600 randagi e sono arrivate ai telefoni dell’associazione 45 segnalazioni di creature tenute in luoghi malsani dentro i maneggi. Sono state, inoltre, ben 17 le denunce per maltenuta di cavalli in pensioni e maneggi, 8 contro i circhi che li usavano per gli spettacoli nelle pubbliche piazze o nei parchi e, ancora,12 denunce per possibile doping di quelli destinati all’attivita’ ippica.

Veterinario ASL sopprime cane per la strada

Randagio

Randagio

Nella Puglia dei randagi succedono fatti inspiegabili, a Fasano un cane meticcio scappa di casa, una signora avverte prontamente i Vigili urbani che inviano il veterinario ASL a controllare e una volta arrivato sul posto pratica un’iniezione letale al cane.

Sicilia: ucciso un gatto a calci

Ormai e’ morto

Questa la frase di un ragazzo riferita agli amici, tutti con inflessione dialettale della Sicilia centro-orientale, dopo aver inferto un violento calcio ad un gatto che, ferito, ha perso molto sangue.

Alisa Kuzmenko, l’artista killer che squarta i cani

Alisa Kuzmenko

Alisa KuzmenkoUna ragazza ucraina voleva la fama, allora decide di creare una pagina Facebook dove mette le sue “opere d’arte”, dei cani squartati, e in pochissimo tempo ottiene quello che cercava: tanta popolarità quanto odio.

Succede anche questo nel mondo del web 2.0, il problema è che per far scalpore decide di adottare un cane randagio, a detta sua molto malato avvistato in un parco,  ucciderlo, squartarlo e poi farsi delle foto distesa accanto ai resti.