Non regalate al gatto una museruola per Natale

Museruola per Gatto

Museruola per GattoNe ho viste di tutti i colori, a strangolo, di stoffa e di pelle ma quella che vedete in foto si contraddistingue dalle altre museruole non per forma e dimensioni per l’animale a cui è destinata.

New Jersey, gatto gigante attacca Babbo Natale

Gatto con Babbo Natale

Gatto con Babbo NataleIn America, e non solo, è tradizione popolare centri commerciali e negozi con il Babbo Natale di turno seduto su una poltrona pronto ad ascoltare ed esaudire tutti i desideri dei bambini e fare la foto ricordo.

Roma, DJ muore per salvare il gatto

Maya Mayhem

Maya MayhemPer “Le Storie Sotto l’Albero” volevo raccontarvi solo storie a lieto fine, ma questa volta sfogliando digitalmente GeaPress vengo a conoscenza di una brutta storia che non è a lieto fino, comunque intrisa di amore per gli amici a quattro zampe.

L’eroina si chiamava Maya Mayhem ed era una dj molto nota a Roma che amava gatti e musica.

Natale, consigli per gli acquisti di Amo gli Animali

Amo gli Animali Genova
Amo gli Animali GenovaSono sempre le renne che trainano la slitta di Babbo Natale? Secondo Franca Sarà, proprietaria di Amo gli Animali, no. Ci pensano i suoi sette cani tra cui il siberian husky Sugar e Anubi un levriero persiano, aiutati da altrettanti amici pelosi che annoverano sette gatti, tre cincillà, due pappagalli e Sid un minuscolo porcospino africano, solo per citarne alcuni.

Amo gli Animali non è solo un negozio di animali a Genova con tantissimi articoli per cani, gatti, roditori, pesci e uccelli, ma è diventato un punto di riferimento grazie all’innovativa gestione improntata sui pets.

Idea regalo per Natale: Scatto al Gatto

Scatto al Gatto

Scatto al GattoLe cose belle spesso nascono per caso, è quello che è successo a questo libro che raccoglie le fotografie inviate dai lettori in un contest al Corriere della Sera nominato Scatto al Gatto.

Non c’è il solito fotografo platinato a scattare le foto bensì i lettori della testata giornalistica che hanno portato alla realizzazione di ben 800 pagine di fotografie che ritraggono felini nelle posizioni più disparate.

Confesercenti: animali domestici nelle famiglie italiane

Pubblichiamo una interessante ricerca effettuata dalla Confesercenti, relativa al rapporto tra le famiglie italiane e gli animali domestici. Una famiglia italiana su tre possiede uno o piu’ cani, la stessa percentuale ha in casa uno o piu’ gatti, il 19% ha un acquario, l’11% ha uno o piu’ volatili, il 10% possiede piccoli animali. Ma da dove vengono questi animali, quali sono i canali distributivi piu’ utilizzati e piu’ affidabili? E cosa prevede la normativa per garantire la tutela degli animali venduti ed evitare spiacevoli sorprese agli acquirenti? E’ una normativa adeguata? E’ rispettata?

A queste domande ha cercato di rispondere l’Aisad – Confesercenti, l’Associazione italiana imprese settore animali domestici, nel corso del Convegno nazionale che si e’ svolto a Roma durante il quale e’ stata presentata la ricerca realizzata dalla SWG di Trieste su Canali e modalita’ d’acquisto degli animali domestici da compagnia.

Il commercio degli animali domestici non fa eccezione rispetto alle tendenze e alle abitudini di acquisto del consumatore contemporaneo. Da quanto rilevato dalla ricerca, l’animale domestico si trova ancora in un limbo nel suo percorso per diventare prodotto – limbo che il cane sta per attraversare e che e’ gia’ stato attraversato dai piccoli animali. Ma in questo guado non si e’ ancora risolta la dicotomia tra vendita e scambio/dono quale strumento per procurarsi gli animali: infatti, la forte componente affettiva che guida la scelta di avere con se’ quotidianamente un animale lascia ancora ampio spazio all’adozione e all’immaginario di fragilita’ legato al ‘cucciolo abbandonato’ che ognuno di noi probabilmente porta con se’ da quando era bambino.

Il gatto e la fisica: ecco come riesce a bere

Una fra le curiosità intorno ai gatti è il modo in cui questi bevano senza bagnare muso e vibrisse, a riprova della loro proverbiale eleganza e pulizia. Ora uno studio congiunto di tre prestigiose università americane, il Massachusetts Institute of Technology (Mit), il Virginia Tech, e la Princeton University, e pubblicato sulla versione web di Science, ha spiegato il come e il perché. Era noto agli scienziati che i piccoli felini, nel lappare acqua o latte per esempio da una ciotola, estendessero la lingua verso il contenitore orientando la punta della stessa verso il basso quasi a creare un cucchiaio, in modo da far toccare la superficie del liquido con la parte superiore e più interna dell’organo.

Questa tecnica era stata scoperta negli anni Quaranta da uno studioso pure lui del Mit, il professor Doc Edgerton, che per osservare i rapidissimi movimenti di un gatto domestico aveva utilizzato la fotografia stroboscopica. Dotati della ben più avanzata tecnologia delle videocamere ad alta velocità, i ricercatori hanno catturato nuovi e più dettagliati fotogrammi scoprendo che a entrare in contatto con il liquido è soltanto la parte superiore della lingua, differenziandosi così nettamente dalla tecnica usata da molte altre specie animali come i cani, che arricciano a coppa la lingua, e i cavalli, che aspirano il liquido verso l’alto.

Lo spunto per la ricerca si deve al professor Roman Stocker, biofisico nel Massachussets che ha detto di aver tratto ispirazione da Cutta Cutta, il suo gatto: «Ho pensato che dietro questa semplice azione ci fosse un interessante e complesso meccanismo fisico». Dunque, lavorando con i colleghi del Virginia e di Princeton, ha messo a punto una particolare telecamera fissandola davanti alla ciotola del latte di Cutta Cutta. Nel dettaglio del video diffuso in Internet si nota la parte rasposa che tocca il latte in maniera tale da accarezzarla appena. Il gatto allora ritira la lingua producendo tra essa e la ciotola una sorta di colonna di latte, che poi cattura chiudendo la bocca.

Pro Plan Cup 2010 di scena a Reggio Emilia

E’ iniziata ieri  a Reggio Emilia la sesta edizione della“Pro Plan Cup 2010”, la manifestazione di stampo mondiale aperta a veterinari, allevatori e amanti degli animali che vedrà sfilare i cani e i gatti più belli del mondo. Il meeting annuale dell’allevamento italiano del cane di razza, avrà luogo all’interno del complesso fieristico di Reggio Emilia.

Ogni anno i pet partecipanti aumentano di numero e parallelamente aumenta il prestigio della manifestazione: il Meeting Annuale dell’Allevamento Italiano del Cane di Razza è infatti anche uno spazio di confronto per apprendere le novità per quanto concerne l’ambito dell’educazione, la cura e l’alimentazione degli animali.

Sono previsti 600 pet degli allevatori più esperti provenienti da tutta Europa, e dovranno affrontare due giorni di vere gare di bellezza, casting fotografici, incontri con il pubblico e convegni di un appuntamento che ha ormai rilevanza internazionale. I giudici di gara, che fanno parte di una giuria rinomata e internazionale, avranno il compito di giudicare ogni animale in base a cinque criterispecificati all’interno della Pro Plan Cup.

Aiutare il gatto affetto dal diabete

Il diabete mellito è una patologia piuttosto frequente tra i gatti, circa uno su duecento ne è infatti affetto, e tale numero è purtroppo in costante aumento. Colpa dello stile di vita cui i gatti moderni e casalinghi sono sottoposti, che li portano a sviluppare obesità e della presenza di numerosi gatti anziani. Se il gatto è diabetico occorrerà dedicare molto impegno alla sua cura ed alla sua alimentazione, che richiederà accorgimenti particolari.

Con le dovute cure anche il gatto diabetico potrà svolgere una vita assolutamente normale, attiva e felice come ogni altro felino. Il diabete o carenza di insulina si manifesta in particolar modo nei gatti maschi, obesi e castrati. Come si manifesta la malattia? Dopo ogni pasto il glucosio viene rilasciato nel sangue, ed il pancreas è chiamato a secernere insulina, che permette al glucosio di entrare nelle cellule per produrre energia: ma se l’insulina manca, il glucosio continua ad essere prodotto e la sua concentrazione nel sangue continua a crescere.

Quali sono i sintomi del diabete? Maggiore produzione di urina e conseguentemente maggior consumo di acqua, perdita di peso nonostante il consumo di cibo e alitosi. Se il medico veterinario accerterà che il gatto soffre di diabete, allora occorrerà che lo stesso segua una dieta particolare e  gli vengano somministrati dei farmaci o una dose giornaliera di insulina, attraverso una puntura che il veterinario insegnerà a fare autonomamente. Nel frattempo occorrerà monitorare il consumo di acqua, la produzione di urina e la concentrazione di glucosio in queste ultime, l’obiettivo è ridurre piano piano il livello di glucosio nel sangue stabilizzandolo, ed i sintomi clinici del gatto si ridurranno.

Come aiutare cani e gatti durante la convalescenza

La convalescenza post intervento chirurgico è un periodo molto importante e delicato: occorre verificare che il cane mangi, infatti il suo organismo sta bruciando calorie extra per guarire dalla malattia. Un apporto calorico insufficiente infatti obbliga l’organismo ad utilizzare le proprie riserve, provocando indebolimento muscolare e perdita eccessiva di peso.

Poiché cani e gatti durante la convalescenza tendono a perdere l’appetito, è importante offrire loro una dieta piuttosto calorica, per garantire loro il numero massimo di calorie, di grassi e proteine. Le proteine, si sa, sono nutrimenti assolutamente essenziali per convalescenza e favorire la guarigione: sostengono il sistema immunitario (in caso di ferite ed interventi) e riducono la perdita di tono muscolare.

Gli acidi grassi invece, in particolar modo gli Omega3, riducono le infiammazione, e gli Omega 6 aiutano la riparazione dei tessuti. Altre sostanza nutrienti indispensabili in questo periodo sono le vitamine, in particolare la E, che è un antiossidante naturale, e la vitamina A e lo Zinco, entrambe fondamentali per il sostentamento del sistema immunitario.

Sicilia: ucciso un gatto a calci

Ormai e’ morto

Questa la frase di un ragazzo riferita agli amici, tutti con inflessione dialettale della Sicilia centro-orientale, dopo aver inferto un violento calcio ad un gatto che, ferito, ha perso molto sangue.

Un maglioncino con il pelo del gatto

Durante il cambio di stagione, si sa, gli animali perdono molto pelo: pelo che si perde negli angoli della casa, sul divano, sui vestiti, lasciati sul tappeto. Invece che lamentarci per dover pulire tutte queste matasse di pelo, ecco una simpatica soluzione che potrebbe interessare a molti di voi lettori.

La Vip Fibres, azienda americana specializzata nel filare gomitoli, ha infatti trovato il modo di non sprecare il pelo caduco dei nostri amici pet, realizzando matasse di filo idoneo per essere lavorato a maglia, creandone maglioni, sciarpe e tutto quanto può essere realizzato con la lana. Non vi resta che spazzolare l’amato felino, mettere il pelo da parte e spedirlo all’azienda americana ed ecco che vi sarà recapitato un bel gomitolo col pelo lavorato, pronto per essere utilizzato.

Sul sito dell’azienda vi sono tutte le spiegazioni della lavorazione, dove si specifica anche che il pelo di un animale domestico sia più caldo persino della lana. Ma la Vip Fibres non è l’unica azienda orientata in questo senso, la novità e l’utilità del riciclo del pelo si è sparsa ed ora sono molti anche i privati che si dedicano a tale pratica.

Il ritorno a casa di Micia

Una bella storia di fedeltà ed amore, in cui ancora una volta protagonisti sono gli animali. Una gattina di tre anni ha percorso ben trentacinque km per arrivare alla casa in cui il padrone, di Piacenza, la portava in estate, a Ca’ Monte in Val Luretta.

A raccontare la storia di Micia, una bella felina dal manto nero, e’ stato il padrone Giorgio Verniaghi che al quotidiano Libertà ha spiegato di avere tenuto la gattina durante il periodo estivo a Ca’ Monte e poi di averla riportata a Piacenza, presso sua figlia.