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Riciclare cacca di cane

cacca di cane

Riciclare la cacca di cane pare che sia possibile, grazie ad una idea geniale che è stata sviluppata nello stato del Massachusetts, negli Stati Uniti. Quì infatti un parco per cani ora è completamente illuminato da un sistema eco friendly, che permette l’uso di energia grazie al metano prodotto proprio dalle deiezioni di Fido! Il metano viene infatti prodotto dal riciclaggio e dalla trasformazione della cacca del cane, che dopo essere stata raccolta con sacchetti organici e gettata in un cassone apposito, diventa energia con la quale fornire illuminazione al parco: ed in un’area di sgambamento di popò canina ce n’è in abbondanza!

Il sistema di illuminazione completamente green si chiama The Spark Park, ed è senza dubbio una grande alternativa alla comune energia elettrica. Le persone che frequentano l’area destinata agli amici a quattro zampe non dovranno fare altro che raccogliere le deiezioni dei loro pelosini con gli appositi sacchetti, e gettarli in uno dei cassonetti speciali, che si trovano nell’area. Si tratta di cassonetti di riciclaggio il cui contenuto si mescola con i batteri anaerobici presenti, dando vita grazie alla fermentazione, al gas necessario per illuminare il parco.

Pensate che grazie a questo sistema, il The Spark Park è in grado di fornire l’energia sufficiente per l’illuminazione dell’area di sgambamento e per alimentare anche uno stand di popcorn con all’interno anche un frigorifero per le bevande fredde. L’idea è piaciuta a tal punto che gli ingegneri della Hewlett-Packard hanno poi sviluppato un sistema analogo per produrre energia elettrica grazie al riciclaggio di rifiuti organici, ed in particolare utilizzando del letame bovino di un caseificio.

Fino a quando anche nel nostro paese non verrà ideato un simile sistema, ricordatevi di raccogliere sempre le deiezioni del vostro amico a quattro zampe, per non incorrere in sanzioni. In molte città, come Torino, ci sono regole ferree per chi porta a spasso il cane e non raccoglie i suoi bisognini!

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Foto credits: Thinkstock

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