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Quando portare il cane al Pronto soccorso per emergenza

quando portare cane pronto soccorsoCome riconoscere l’emergenza e portare il cane (o il gatto ) al Pronto Soccorso veterinario? Non è cosa semplice: con i nostri amici a quattro zampe, tendiamo ad essere spesso iperprotettivi e a primo dubbio li porteremmo subito dal veterinario, ma spesso il disturbo si manifesta di notte, l’ambulatorio è lontano, chiuso,  e soprattutto molto costoso. Poco male quest’ultimo aspetto, se si tratta di salvare la vita a Fido, ma se si è in presenza di un falso allarme la questione è fortemente diversa. Cerchiamo di fare insieme una lista di quelle che sono le vere emergenze e di quei casi in cui si può magari aspettare l’orario di apertura dello studio veterinario.

I sintomi nel cane che rappresentano un’emergenza

  • Difficoltà di respirazione seria, abbinata a gengive violacee, scrollamento della testa e schiuma dalla bocca
  • Tosse continua che non passa
  • Addome gonfio e dilatato
  • Conati di vomito non produttivi
  • Ansia o irrequietezza (spesso dovuti a dolore)
  • Gengive pallide (spesso sintomo di emorragia interna o anemia) o gialle
  • Frequenza cardiaca elevata (> 160 battiti al minuto a casa)
  • Frequenza respiratoria alta (> 60 atti respiratori al minuto)
  • Pianto
  • Incapacità di muoversi o camminare
  • Letargia estrema
  • Trauma importante
  • Avvelenamento o ingestione di tossine specie se corredato a vomito
  • Perdite vaginali anomale
  • Febbre alta
  • Svenimento
  • Tremori o convulsioni
  • Qualsiasi comportamento anomalo che induce a preoccupazione

Non si tratta chiaramente di una lista esclusiva e completa, ma di certo può aiutare ed in caso di dubbio un contatto telefonico col Pronto Soccorso veterinario più vicino non guasta: spiegando i sintomi dovrebbero saper dare il giusto consiglio.

Quando si può aspettare che l’ambulatorio veterinario apra?

In tutti gli altri casi si può aspettare che l’ambulatorio apra per il suo normale orario di lavoro: diarrea, prurito, infezioni delle vie urinarie.

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Foto: Thinkstock

 

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