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Niente più bau, per parlare con Fido c’è una cuffia

Spesso si dice che al cane manchi solo la parola, specie stando occhi negli occhi col proprio! Pare che sia un problema in via di definitiva soluzione: è stato realizzato un dispositivo con cuffia elettronica capace di tradurre i guaiti di Fido in parole. Non è la prima volta in assoluto che viene annunciata un’invenzione simile. In questo caso però non si tratta di un’app, ma di un curioso apparecchio da far indossare ai nostri amici a quattro zampe dall’ironico nome di ‘No more woolf‘, ovvero niente più bau, che trasforma l’abbaiare in parole.

 

cane con apparecchio

A idearlo è stato la Nordic Society for Invention and discovery, una piccola azienda hi teach scandinava. Il dispositivo piuttosto complesso ma facile da far indossare al proprio cane, assicura la società, permette di tradurre ogni verso del cane, per ora solo in inglese.

Ma come funziona questo curioso strumento che fa pensare a una tromba d’automobile d’altri tempi? Dotato di una cuffia a cui sono collegati elettrodi, unisce due tecnologie, l’elettroencelografia e la microinformatica, e tramite l’auricolare ‘cattura’ l’attività cerebrale di Fido e la traduce automaticamente grazie a un software e un microfono. Facile, no?

Per il momento il prototipo testato su 20 cani, recepisce pochi stati ed emozioni: se il cane è affamato, incuriosito, emozionato, stanco. Ma gli sviluppatori scandinavi sono al lavoro per potenziare l’apparecchio con più funzioni e anche traduzioni in altre lingue quali cinese, francese, spagnolo.

Una volta in commercio dovrebbe avere un prezzo dai 65 ai 120 dollari a seconda degli ‘optional’: c’è la possibilità di averlo standard, personalizzato. La società ammette che per ora la cuffia è piuttosto rudimentale e forse passeranno anni prima che possa essere avviata una produzione di massa, ma il sogno degli ideatori è di leggere la mente anche di altri animali, a cominciare dai delfini. Quindi di realizzare una cuffia che al contrario traduca i pensieri umani nella lingua canina!

Le onde cerebrali differiscono da razza a razza e da cane a cane. Chissà se i segnali elettrici emessi da un cane corrispondano realmente all’emozione standard attribuita dal ‘casco’. Ma soprattutto che ne sarà della magia del rapporto uomo cane e anche della forza empatica e intuitiva di tale comunicazione, del mistero che contiene, se venisse realmente tradotto in umane parole…povere? Se non i chiacchiere?

 

Fonte e foto nomorewoof

 

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